Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Vanya Imyarek    18/11/2016    1 recensioni
Setne è tornato in vita, ha il potere del Libro di Thoth a disposizione, e Chad e Penelope hanno solo idee piuttosto vaghe sul cosa fare.
Nella situazione più complicata e pericolosa che si siano trovati ad affrontare finora, i due doppiogiochisti si ritroveranno alle prese con morti viventi, divinità imprigionate che tentano di scappare, strategia militare, bambini dai poteri incredibili, e psicologia applicata in pessimi modi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Servi del Kosmos'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






                                                PENELOPE

SETNE  PROGETTA  IL  SUO  ATTACCO,  E  IO  INIZIO  IL  MIO







Idealmente, ci sarebbe piaciuto fare qualche viaggetto ogni tanto, il giorno successivo, alle catacombe, per vedere se fosse arrivata Becky; purtroppo le nostre capacità di viaggio nell'ombra erano ancora abbastanza limitate da concedercene uno solo, nel primo pomeriggio per me e nel tardo per Chad, e facendoci pure star male. 
Becky non c'era, per la cronaca. Perlustrammo anche le catacombe per mezz'oretta, per accertarcene e per riguadagnare energia, ma niente. Forse non aveva trovato la corona abbastanza interessante da muoversi dal suo nascondiglio? Forse aveva percepito la mia presenza e, avendomi riconosciuta come amica di Sadie, aveva deciso di starmi alla larga? Era rimasta semplicemente ben nascosta all'interno del sito?
 Ma boh. Ecco il problema con le divinità, decidono sempre loro quando farsi vive, mai il contrario. E sì, funziona anche quando sono bambini piccoli.
 Comunque, qualcuno molto più ansioso di vederci c'era: Setne. Come previsto, quella sera ci avrebbe finalmente dato il responso dopo i suoi giorni di riflessione, e noi finalmente avremmo smesso di friggere nell'attesa e avremmo preparato un piano d'azione degno di questo nome (si sperava).
 E io avrei incontrato Gaia. 
E avrei dovuto iniziare a lavorarmela, a fingere visibilmente di essere sua amica. Mi si chiudeva la gola al pensiero. Dei, ce l'avrei fatta a dirle anche solo una parola senza crollare e rivelare tutto?
 Domanda stupida. Certo che l'avrei fatto, era quello che avrei dovuto fare. In un modo o nell'altro, avrei trovato il modo di riuscirci. Ma non volevo farlo. Avrei voluto fare qualunque altra cosa meno quella.
 Passai nell'ansia tutto il tempo che mi separava dalla riunione. Chad dovette accorgersene in qualche modo, perchè era estremamente nervoso quando mi scosse leggermente per dirmi che era ora di andare. Il viaggio nell'ombra fu ancora stancante, visto come ci eravamo sforzati per quel giorno.
 Piombammo in un'atmosfera molto rilassata. Setne non si vedeva in giro, e così i ragazzi più grandi del gruppo.
 "Ragazzi!" ci salutò Hazelle con un gran sorriso. "Siamo un po' in ritardo sui tempi di marcia. Il capo ha mandato i ragazzi a esplorare un posto, a quanto ho capito, e non sono ancora tornati. E inizieremo solo con tutti presenti"
 Primo: era solo una mia impressione o Setne aveva una fissazione per il mandare i maschi in avanscoperta? Secondo, e molto più importante:esattamente che posto erano andati a esplorare? Delle catacombe, magari? 
Cavolo, speravamo che lo scoprisse, ma magari non così in fretta! Avremmo dovuto trovare il modo di informarne anche i Nomi!
 E terzo: questo momento di puro relax mi lasciava campo libero. Era il momento perfetto per iniziare ad avvicinare Gaia.
 Oh dei, come facevo a- no, un momento. Io non stavo cercando di danneggiarla psicologicamente per spingerla al suicidio. Io ero un'approfittatrice interessata a lei solo per il suo appena acquisito prestigio. Se riuscivo ad autoconvincermene, almeno mentre parlavo con lei, magari sarei riuscita ad andare avanti. Altrimenti, sarebbe stato impossibile.
 Lei stava chiacchierando con Regina, appoggiata alla parete della sala. Sorrisi e marciai verso di loro.
 "Ciao ragazze!" esordii, con il sorriso più largo che potei permettermi senza sembrare del tutto fuori di me. "Le cose sono andate tutte bene, qui, oggi?"
 Le due furono abbastanza sorprese. In effetti era raro che mi mettessi a chiacchierare. Un po' perchè conversazioni casuali non erano molto nel mio carattere, un po' perchè dopo una giornata di allenamenti, spionaggio e riunioni di solito ero troppo esaurita per pensare razionalmente, figuriamoci per socializzare.
 "Bene, grazie" replicò Gaia. "Sono stati giorni praticamente di vacanza-"
 "Quindi non hai potuto mettere alla prova i poteri del Libro? Peccato" commentai.
 "Be', prima o poi arriveranno le occasioni. Però sì, confesso che non ho fatto niente tutto il tempo. Anubi se ne sta tranquillo, al piano di sotto, e a parte la missione di oggi per i ragazzi non ci sono stati incarichi dal capo" 
"Anubi se ne sta tranquillo perchè se tornasse al Ventunesimo Nomo, Sadie lo torturerebbe a morte ... se tutto gli va bene" commentai. "Tu lo stai proteggendo, in realtà" 
"E' rimasta molto scossa?" si informò Gaia. 
"Be' ..." cosa dovevo dire? Sembrare troppo distaccata mi avrebbe fatta sembrare sociopatica, sembrare troppo coinvolta avrebbe fatto dubitare della mia lealtà. Dovevo cercare un giusto mezzo ... permettendomi uno sbilanciamento leggero solo verso la prima opzione, al massimo.
 "Sì, abbastanza. Mettici poi anche la faccenda di Becky, e il fatto che abbia scoperto le due cose quasi contemporaneamente ... insomma, non ne è uscita benissimo. Ma alla fine, questo ci torna a favore ..." 
"E magari potesse essere in altro modo" mi interruppe Gaia, con un'occhiata tagliente. "Qualunque ruolo abbia quella ragazza contro di noi, non merita di essere fatta soffrire a quel modo. L'amore è una cosa che tutti meritano, e non è stato bello che il suo sia stato distrutto così" 
Ah-ah ... a quanto pareva, avevo trovato un nervo scoperto. Era sensibile alla situazione di questi innamorati divisi ... del resto, si era appena trovata un fidanzato anche lei, e- forse avevo un'idea. 
Era stata insistente sul fatto che tutti meritino l'amore, probabilmente influenzata dal pensiero delle esperienze passate di Dakao? Sì, forse poteva sentire di essere una sorta di 'ancora di salvataggio' per lui. Magari avrei potuto lavorare su questa cosa, non sapevo ancora bene come, ma era potenzialmente un ottimo spunto. Come lavorarci? 
Mentre pensavo a queste cose, mi ero istintivamente voltata leggermente a guardare Dakao. Nel riportare il mio sguardo a Gaia, incrociai quello di Hazelle. Mi fissava con un'espressione fredda e cupa che non le avevo mai visto, come se avesse capito esattamente cosa stessi pensando. 
Cosa stessi ... oh dei, ma le avevo pensate davvero quelle cose? Creare a Gaia e Dakao problemi sentimentali così gravi da causare il suicidio della prima, e ci avevo pensato con tanta nonchalanche, come se fosse un piano qualsiasi per far credere a qualcuno che fossimo dalla loro parte? Ma che razza di psicopatica stavo diventando?
 Hazelle si accorse che la guardavo e trasalì come se si fosse riscossa da un qualche pensiero, per poi tornare a sorridermi amabilmente. Mi resi conto che io dovevo fare più o meno lo stesso con Gaia e Regina, lì.
 "Sì, in effetti hai davvero ragione" loro non sembravano essersi accorte di una mia reazione particolare, strano "Infatti io intendevo che ci torna a favore pur essendo in sè una pessima cosa" 
Gaia non sembrava ancora molto convinta dall'argomentazione, ma un vortice comparve improvvisamente nel bel mezzo della stanza. I ragazzi ne uscirono.
 Dakao era apparentemente sano come un pesce e perfettamente illeso, Luciano sembrava essere stato preso di mira da un'esercito di gatti molto arrabbiato, e Mortimer aveva  tutti i vestiti girati al contrario e dei segni violacei attorno al collo, come se avessero cercato di strangolarlo. Forse essere un demone aveva più vantaggi di quanto uno potesse pensare? 
"Cos'è successo?" si informò immediatamente Gaia. 
"Alcune maledizioni erano troppo forti per le mie capacità di disinnescarle" spiegò Dakao.
 "Ti aiuterà il capo ..."
 "Ti è andata di lusso" disse Hazelle a Luciano con un gran sorriso. "Prima di venire qui non abitavi in un quartiere pieno di gatti randagi? Niente a cui non fossi abituato"
 "Effettivamente hai ragione, non sono rimasto più di tanto disturbato. Anzi, avrei preferito che anche i gatti del quartiere fossero d'oro-"
 "Io avevo un bullo che ha cercato di impiccarmi, quando ero bambino" intervenne Mortimer, ansioso di non sfigurare. "Con le corde per saltare della palestra"
 "E l'insegnante?" 
"L'ha sgridato per aver usato le corde fuori dall'ora di ginnastica"
 "Sento dal casino che siete tornati" intervenne Setne, facendo la sua entrata in scena. "Il responso?"
 "E' lì" rispose Dakao. "Non ho idea di come sia possibile, ma è lì" 
Setne sgranò leggermente gli occhi alla notizia. "Incredibile. Mi hanno davvero fregato!"
 "Cos'è successo?!" chiese Chad.
 Setne lo fissò. "Pare che tu non abbia affatto disintegrato la Corona di Tolomeo, dopotutto"
 "Eh?!"
 L'avevano già scoperto? Accidenti, quei nostri incantesimi di protezione facevano davvero schifo. Pace, non si poteva chiedere di meglio da Chad .... che mi tocca pure ammettere, era anche stato più bravo di me.
 Io avevo stupidamente lasciato il via libera allo stress, avevo immediatamente gettato la spugna, ed ero stata buona solo a fare ricerche. Non doveva più succedere. La situazione stava diventando terribilmente seria, e io non potevo permettermi alcuna debolezza. Quindi dovevo essere concentrata sulla situazione attuale. 
Chad non era l'unico ad essere sbigottito, anzi, gli altri lo erano pure per davvero. 
"Ma ... è possibile? Cioè ...?" Regina si guardò attorno smarrita, come se temesse che qualcuno le desse della stupida. 
"Ho il vago sospetto che quella fosse in realtà una copia" spiegò Setne. "Una copia estremamente ben fatta, ha fregato perfino me per intenderci" ammiccò come se si aspettasse che ridessimo. Mortimer e Chad lo fecero anche. 
"Probabilmente i maghi originali non erano sicuri di aver fatto un gran lavoro a nasconderla, e quindi hanno anche fatto una copia per sicurezza. Che è quella su cui tutti ci stavamo accapigliando fino a qualche mese fa. Ma la copia è andata perduta, e per colmo di sfortuna per quei maghi di migliaia di anni fa" ero paranoica o c'era un riferimento particolare? "gli incantesimi a protezione dell'originale hanno iniziato a indebolirsi proprio di recente"
 "E lei ha saputo dire dove si trovasse l'originale?" si sorprese Hazelle.
 "Dolcezza, devi imparare ad avere più fiducia nelle mie capacità magiche. Adesso che sono tornato in vita, poi ..." inspirò a fondo e teatralmente, come se stesse respirando la vita stessa. "Rende le cose un pochino più facili. Comunque sì, l'ho localizzata nelle catacombe di Kom el-Shufaqa. E ci ho spedito i ragazzi in avanscoperta"
 "Dimostrandoci che aveva ragione" rispose Luciano. "L'abbiamo appena intravista prima che scattassero tutte le maledizioni a un tempo, ma è lì" 
"Ma certo che ho ragione. Comunque ... purtroppo mi tocca dire che anche tra i nostri avversari ci sono maghi abbastanza decenti da rendersi conto che la corona è ancora in giro, e dove stia esattamente. E se ci dimostrassimo troppo interessati al luogo, probabilmente accorrerebbero lì in massa. Quindi ... penso sia più prudente fare gli gnorri, attaccarli come se nulla fosse con quello che abbiamo già, e poi fregargliela da sotto il naso mentre si cullano nella loro falsa sicurezza"
 Personalmente, pensavo che la Casa della Vita avrebbe potuto portarsi via la corona senza il minimo sforzo e metterla in un posto più sicuro, ma qui il 'genio bellico' era lui. Probabilmente aveva dedicato più di un vago pensiero alla cosa. Forse.
 "Anche perchè" e il suo sogghigno mi informò che sì, ci aveva pensato per bene. "Saremo aiutati dai litigi in corso"
 Oh dei, cos'aveva in mente? Fino a quel momento Greci, Romani ed Egizi erano andati d'accordissimo. Ma se Setne si metteva a studiare attentamente qualcosa per dividerli ... era un esperto di caos. Aveva scatenato la Rivoluzione Francese e la Prima Guerra Mondiale. Qui si parlava di un branco di adolescenti da poco abituati a vedere le cose sotto una prospettiva diversa dalla loro. Che speranze avevano?
 "E qui si arriva al mio piano d'attacco" Setne si schiarì la voce. "Ho riflettuto a lungo su come possiamo usare l'arma degli dei egizi. Sono virtualmente tutti al nostro servizio ... a parte una bambina. Come usare questo potere straordinario? Ma semplice, il modo più efficace è ... discriminare tra gli obiettivi"
 "Cioè?" si intromise Calvin. Gli brillavano gli occhi: gli piaceva che si stesse parlando di strategia, eh? Chissà se si era reso conto che questa sarebbe stata una battaglia vera, con feriti e morti di mezzo, potenzialmente anche per azioni sue personali.
 No, molto probabilmente no. Che ci faceva in quell'esercito e chi aveva avuto l'idea di portarcelo?
 "Adesso ci arrivo. Immaginate che gli dei egizi avessero la possibilità di opporre qualche resistenza ai nostri ordini. Ma limitata, e debole. Per cosa la userebbero?" 
"Per mantenere le fondamenta del loro potere il più intatte possibile" mormorò Luciano. "Per proteggere la Casa della Vita, sperando di poter tornare, prima o poi, a usare i loro maghi"
 "A scapito dei due Campi" aggiunse Hazelle. "Di quelli chi se ne frega, sono cose degli dei greci  e romani. Non si farebbero alcuna remora ad attaccarli, purchè i loro devoti restino in circolazione"
 Cavolo, no! Altro che i disguidi provocati dai litigi di Sadie col fidanzato, qui si andava su scala infinitamente maggiore.
 Proseguendo il ragionamento dei due fratelli, a Greci e Romani sarebbero un filino girate le scatole all'idea che loro avrebbero avuto da affrontare nemici molto più potenti rispetto agli alleati egizi. Avrebbero iniziato a serpeggiare delle antipatie, la collaborazione sarebbe peggiorata, presto qualcuno avrebbe iniziato a sospettare che in realtà tutta la Casa della Vita avesse finto da'inizio, che fossero sempre stati dalla parte di Setne e che tutto questo fosse un piano per distruggerli senza rendersi indegni di fiducia agli occhi di ... eventuali altri pantheon da cionquistare?
 Era più che possibile che ce ne fossero in giro. Al momento non erano stati coinvolti dai piani di Setne, nè si erano alleati con dei 'colleghi', ma pura e semplice logica dettava a loro esistenza. 
Qualcuno si sarebbe di sicuro fatto questi ragionamenti, e ovviamente non avrebbe tenuto le proprie idee per sè. 'Dalle messi farà sorgere guerra', 'si distruggerà da sè la parte avversa' ... pareva che le mie profezie si stessero rivelando di una precisione chirurgica.
 Bene. Benissimo. Stava per arrivare altro che noi dovessimo gestire?
 "Bravi" li gratificò Setne. "Questo confonderà i nostri nemici. Darà loro l'illusione che almeno i Nomi siano al sicuro, e che gli dei abbiano una possibilità di ribellione cui aggrapparsi. Li cullerà in una falsa speranza, e li porterà a decisioni sbagliate. E a quel punto potremo informarli dell'errore" 
Be' ... sì, poteva funzionare benissimo anche così. Molto probabimente Setne voleva fare un mix dele due cose, e aveva rivelato ai suoi onesti soldati solo il versante più tollerabile della faccenda. Secondo me, con la scusa della guerra avrebbero accettato senza problemi anche di creare uno scisma, ma facesse come pareva a lui. Anzi, forse questa cosa del suo tenere informazioni nascoste mi sarebbe tornata utile in futuro, qualora avessimo ritenuto opportuno minare il suo supporto presso i suoi seguaci. 
Che al momento sembravano approvare di tutto cuore i progetti del loro generale.
 "Ma l'attacco come lo facciamo?" insistè Calvin. 
"Adesso ci arrivo, lasciami continuare. Una volta deciso dove e con chi attaccare, dobbiamo definire il nostro obiettivo. Al momento, non sono sicuro che le nostre forze sappiano distruggere uno dei due Campi in un colpo, quindi punteremo a indebolirli soltanto. Attaccheremo gli edifici importanti e razzieremo l'armeria. A seconda dei risultati di questo ... chiamiamolo esperimento offensivo, decideremo se sia il caso di continuare a logorarli con una serie di piccoli attacchi o se possiamo eliminarli in un colpo solo"
 "Immagino che noi dovremo riferirvi tutte le loro strutture di difesa?" intervenni. 
Questo era logico dal punto di vista dell'esercito di Setne, ma abbastanza rischioso per noi: metti che al Campo iniziassero a sospettare che ci fosse una spia, se i nemici fossero stati troppo bravi a eludere le loro difese.
 "Naturalmente, naturalmente. Penso che inizieremo col Campo Mezzosangue, e in quel caso, la planimetria possono dircela Gaia e Calvin che ci hanno passato qualche mese. Voi vi occuperete di studiare le unità di difesa nel minimo dettaglio e di riferircele" 
"Ma scusi, così non sembrerà troppo ovvio che al Campo ci siano delle spie?" fece notare Chad. "Voglio dire, sembrerebbe sospetto che voi aveste un'idea molto chiara di come controbattere alla difensiva. Potrebbero iniziare a sospettare, e -"
 "Anche ai tempi della guerra contro Crono sapevano che c'era una spia, e ci hanno messo lo stesso tre anni a trovarla" osservò Gaia.
 "Ma Silena Beauregard era nella posizione perfetta per non farsi notare" replicai. "Mi sono informata su di lei. Non interveniva negli incontri di guerra, non partecipava quasi mai alle battaglie, non si spingeva a parlare più di tanto con chi sarebbe dovuto partire per un'impresa, ma come capocabina poteva testimoniare gli esiti di tutto questo. Ed era figlia di Afrodite, quindi nessuno si aspettava che riuscisse a elaborare qualcosa di più complicato che il perfetto abbinamento tra trucco e vestiti"
 "Non sottovalutare l'importanza dello studio dell'aspetto fisico" mi ammonì Hazelle. "Richiede quasi più pensiero strategico della guerra vera e propria"
 "Okay, okay, comunque noi non abbiamo la stessa sicurezza"
 "Per ricapitolare, abbiamo, anche se involontariamente, fatto entrare quasi tutti i nostri nemici al Campo Mezzosangue, apparentemente distrutto la corona che dovevano proteggere, e insistito per partecipare a un'impresa che poi è fallita" intervenne Chad. "E facciamo parte di quei figli di dei minori che ancora non hanno ricevuto la loro capanna e sono ficcati sul pavimento della undici, siamo entrambi stati riconosciuti tardi, e probabilmente siamo pieni di rancore"
 "Avete ragione anche voi" ci concesse Setne. "Troveremo il modo di bilanciare le due cose. Fingere di essere presi di sorpresa ... organizzare l'arrivo tempistico di un gruppo ..." si perse a mormorare nei propri pensieri ancora per qualche istante, poi sollevò la testa e ci guardò con un gran sorriso. "Si può fare! E avete anche fatto bene a sottolinearlo, perdere il vostro ruolo al Campo sarebbe parecchio sconveniente" 
Altro riferimento? Già andava male quando era solo Luciano a dire quelle cose, se adesso ci si metteva pure Setne in persona ... 
"E quindi, adesso tutti via! Domani dovete essere ben svegli, per quelle misure di sicurezza!"
 Riunione sciolta, era tardi, Setne ci aveva liquidati, i suoi soldati veri e propri si stavano ritirando a propria volta, nessuna possibilità di parlare ancora con Gaia. Almeno quella sera avevo iniziato ad approcciarla.
 Le rivolsi un ultimo saluto con un gran sorriso, prima di fare il viaggio nell'ombra per la capanna undici.









Ladies & Gentlemen,
ed ecco il primo capitolo di strategia e pianificazioni. Non sarà di sicuro l'ultimo della storia, anzi, si può dire che le particolari vicende qui narrate verteranno più attorno alla strategia e agli scontri psicologici che non a quelli fisici. Intanto, spero che abbiate apprezzato questo, e che abbia incoraggiati a continuare la serie. Intanto, qui lo spoiler: nel prossimo capitolo, Chad e Penelope impareranno la legge karmica per cui, per ogni casino in cui metti qualcuno, c'è qualcuno disposto a mettere nei guai te.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Vanya Imyarek