Freddo metallo sul suo petto.
Una spada,che non lo ferisce semplicemente lo accarezza.
Apre gli occhi. Cos’è,un sogno? E’ una spada,piccola che passa sul suo petto.
Capelli bianchi,una pelle candida,e due occhi neri,perforati da iridi gialle. Un
ghigno che arriccia le labbra.
-Ben svegliato, Re-Sama.
Dice,con la sua stessa voce,forse con una punta di febbrile eccitazione.
Si mette seduto,e si guarda intorno. Non è nel suo mondo interiore ma non è
nemmeno nel mondo reale. E’ nella sua stanza ma è diversa. I colori sono
sbiaditi, come se la guardasse in una vecchia fotografia. Il cielo che mostra
la finestra è grigio pieno di nuvole cariche di pioggia. Guarda l’altro se
stesso,aggrottando le sopracciglia.
-Dove mi hai portato?
Hichigo ride. Si diverte.
Ed è in quel momento che tutto si capovolge. Hichigo Shirosaki è sopra di lui. Le
mani gli artigliano le spalle e ora nel suo campo visivo non c’è altro che quel
volto. Il suo volto. E quegli occhi.
Ichigo Kurosaki deglutisce a vuoto. Sente il cuore che accelera i battiti. Sa
che sta per ucciderlo. Dove fare qualcosa,ma non riesce a muoversi. L’altro
ghigna.
-Sei nelle mie mani,Re-Sama.
Prima che possa rispondere,gli sta già divorando le labbra. Come se volesse
davvero mangiarlo. Ichigo tenta di opporsi,ma le sue braccia non vogliono fare
resistenza. E Shirosaki lo sa. Intreccia le dita con le sue,bloccandolo sul
letto,con violenza. Ichigo non può far altro che ricambiare quel bacio ardente.
Si può essere innamorati di se stessi?
Certo che si può.