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Autore: Sayumi    17/05/2009    0 recensioni
Nel mondo succedono strani cambiamenti, soprattutto nella popolazione. Dopo uno strano coma Lynn si risveglia e scopre di poter sentire ogni più piccolo ed intimo pensiero di una persona... e il Dottor Logan è determinato a scoprire il perchè!
Genere: Generale, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 3
Il Giorno Dopo

-Capitolo 3-
Cambiamento nel corpo, cambiamento nell'anima

Quando finalmente uscii dalla stanza di Margherita il suo corpo era sveglio e poteva parlare liberamente, sebbene con la bocca troppo spesso piena di cibo.
Non appena aperti gli occhi il Dottor Logan era sbiancato, non aveva gli occhi chiari il che significava per lui diversi problemi.
Effettivamente mi ero resa conto dell'inclinazione negativa e prepotente già dal primo momento in cui il suo pensiero si era scontrato con il mio. Torbido, ma non abbastanza da nascondere la sua inclinazione negativa.
Mi limitai ad ascoltarla, fare buon viso a cattivo gioco e tradurre in parole al dottore. Ho cercato di non lasciar trasparire alcuna emozione che potesse smascherare la cosa.
Gli altri presenti mi guardavano come se fossi una pazza, soprattutto quando, una volta che Margherita fu sveglia, fu confermato tutto ciò che avevo detto.
Una volta seduta sul mio letto potevo ancora percepire nell'aria il terrore del dottor Logan. Doris era semplicemente affascinata e allo stesso tempo terrorizzata dalla nuova arrivata.
L'infermiera rimase con me a rassettare e disinfettare coperte e stanza nell'attesa dell'arrivo di Logan.
Quando il medico varcò la soglia lo invitai a sedersi prima ancora di parlare.
-Ho bisogno di sapere che cosa hai scoperto di...-
Non gli permisi nemmeno di ultimare la frase. Alzai la mano. -Quando ti abituerai a non perderti in chiacchiere con me?- Brontolai seccata, avevo visto anche troppo nelle menti altrui per quel giorno. -Posso ripeterti quello che ho già detto, la mutazione fisica permette alla mente di restare sveglia e percepire il cambiamento... riguardo alla mutazione mentale di informazioni ne hai in abbondanza.-
Annotò tutto, come uno studente universitario, sul suo blocchetto di informazioni. -Bene... e dell'inclinazione  del carattere?-
Inspirai attenta a cosa dire. -Non sono una psicologa, non saprei darti certezze di quel genere, ma posso limitarmi a dire che nella mutazione il carattere non cambia drasticamente ma è come se l'inclinazione al buono o al cattivo venga aumentata solo in una direzione...- cercai di esprimermi come potevo, non ero sicura d'essermi spiegata a dovere.
-Intendi dire forse che se una persona prima era tendenzialmente altruista e buona aumenterà quella dote... e viceversa?- Mi ricordò di nuovo uno studente dell'università ad una lezione in cui è particolarmente interessato.
Annuii sorridendo. -Esatto, credo che sia così, almeno per chi ha un'inclinazione malvagia... non avendo avuto modo di assistere ad altre mutazioni è difficile stabilire la cosa-
Lui per un momento rimase a bocca aperta -Aspetta, ma tu non è che sei la simpatia fatta a persona...- lo guardai accigliata e offesa. -Voglio dire, sei chiusa e riservata... glaciale alle volte, sembri priva di sentimento e confesso che alle volte metti i brividi.-
Inspirai lentamente, cercando di misurare l'irritazione, l'avrei volentieri preso a ceffoni, più per orgoglio femminile che per altro. -La cattiveria o la bontà è una questione di scelte... se uno è più negativo non vuole dire che per forza lo deve essere.-
Lui rimase a pensare. -Vuoi forse dire che un omicida sceglie di esserlo e non è incline ad esserlo? Potresti parlarne con la dottoressa Mer di psicologia, potrebbe trovare qualche tesi in comune con te... -
-Non ti basta tenermi chiusa in questa stanza a fare la malata terminale? Vuoi anche trascinarmi in psicologia o psichiatria come ti ha suggerito il tuo collega?- Mi trattenni a fatica dal mandarlo a quel paese.
Lui scattò sulla difensiva, sapeva bene di essere vulnerabile contro di me che potevo leggergli nel cervello in ogni momento. -Io... non intendevo questo... volevo solo dire che potresti aiutarla a capire meglio la mente umana visto che puoi leggerla...-
Lo guardai, probabilmente la mia faccia esprimeva più di mille parole e tutto il mio scetticismo.
-Va bene!- Alzò le mani arrendendosi. -Lasciamo perdere... Vorrei parlare piuttosto dell'idea che hai di andartene...- azzardò. Sentii una strana tremarella nei suoi pensieri, se così si poteva definire.
Lo guardai con un sorriso divertito, allora aveva preso sul serio le mie parole, questa cosa mi fece piacere. -Sentiamo.-
-Ovviamente sei rimasta sola e, avrai sicuramente appreso dai telegiornali, che vi trattano come degli appestati. In proposito vorrei offrirti una cosa, se sei d'accordo...- aveva adottato la tecnica di parlare in contemporanea con il correre dei pensieri. -Vorrei istituire un centro per tutti coloro che si sono risvegliati con le tue doti... tu potresti cercarli e io posso provare ad ottenere una struttura autorizzata per darvi dove vivere.-
Lo guardai e scoppiai a ridere. -Cosa siamo, degli Xman?- Continuai a ridere di gusto.
Lui mi fissò come se arrivassi dalla luna. -E' così che vorresti definire quelli come te?- mi chiese in tutta sincerità.
Questa volta arrivai alle lacrime dal ridere. -Non ci credo! Non sai cosa sono gli Xman... sei proprio una secchia! Sono dei super eroi inventati per una serie a fumetti... andiamo, hanno fatto un sacco di film, cartoni animati...- mi guardava con occhi da pesce lesso. -Proprio non li conosci? Comunque non mi piace l'idea, se hai bisogno di una mano posso anche dartela, ma lavorare come "Talent scout" a vita non è la mia priorità-
-Ma credevo che tu...- cominciava ad irritarsi, si sentiva offeso e irritato.
-Non prendertela, ma vorrei scoprire se c'è qualcuno che conosco la fuori... o comunque rifarmi una vita...-
-Ma...- lui scosse il capo. -Ti tratteranno come una pazza malata di mente! Ti daranno la caccia.-
Sorrisi, avevo pensato a lungo su quella cosa, prima di raggiungere Margherita nei reparti di rianimazione avevo capito cosa dovevo fare. -Per me non è difficile camuffarmi da persona normale...- azzardai. Dovrò cambiare i miei dati d'identità, ma per il resto il mio corpo non ha subito mutazioni evidenti...-
-E gli occhi? Sono diversi da prima!-
-Ho pensato anche a questo... Dichiarerò di essere stata sottoposta a chirurgia estetica.-
Lui rimase spiazzato. -Non esiste proprio un modo per convincerti a restare?-
Scossi la testa. -Mi terrò in contatto, comunque, magari nel viaggiare ti potrò dare informazioni che qui dentro non posso avere-
Quella frase parve rianimarlo da un sonno durato cent'anni. -Dici sul serio?-
Annuii semplicemente e dalla prima volta dal nostro incontro mi abbracciò spontaneamente.

***

L'dea di separarmi dalla mia paziente fu più difficile di quello che mi aspettassi. Lynn, tutto sommato era la mia paziente zero, senza di lei tutte le mie ricerche non avrebbero avuto un senso.
Tuttavia nonostante la mia proposta non ero riuscito a trattenerla. "Xman"... sorrisi al ricordo delle sue risate di gusto, non avevo di certo sospettato dell'esistenza di un film che parlasse di mutanti, ma anche io avrei dovuto cogliere la citazione nei giornali, probabilmente non avrei fatto la figura dello stupido se solo ci avessi fatto un po' di caso. Per un istante dovetti riconoscere che, nonostante Lynn non fosse affatto ciò che si può definire "attraente" era carina se si lasciava andare... ma quella maschera di freddezza che aveva di solito metteva i brividi.
Mentre cercavo di scacciare quel sorriso da folletto dalla mia mente l'infermiera infranse la tranquillità del mio studio.
La vidi boccheggiare e appoggiarsi una mano sul fianco. Aveva corso parecchio per arrivare lì.
Alzai un sopracciglio. -Signorina, si calmi, cosa succede?-
-Si...Dott...or, Lo...an... - faticava persino a parlare, mi avvicinai preoccupato. -C'è un ragazzo alla reception che insiste nel dire d'essere un mutante...sta spaccando tutti i vetri tirando oggetti ovunque...- parlò tutto d'un fiato e urlando quasi.
Annuii, la invitai a sedersi per riprendere fiato e corsi subito verso la reception al piano terra.
Nel raggiungere la tromba delle scale mi trovai Lynn davanti, vestita da comune civile e con una borsa a tracolla, quest'ultima era gonfia, aveva deciso di partire subito.
Inspirai lentamente e la invitai a lasciarmi passare, bastò ripensare all'infermiera per farle capire il motivo della mia fretta.
Lei sorrise quasi inorridita. -Non è un mutante è solo un povero deficiente, lo conosco anche e non sarà facile farlo calmare- Mi anticipò lentamente lungo le scale, anche questa volta nulla pareva riuscire a calmarla.
-Credevo che tutti i tuoi conoscenti fossero morti...- chiesi, forse con poco tatto, ma era inutile mentire con lei.
Lei si voltò appena. -Le persone a cui tenevo sono morte... Non vedo un senso nel disperarmi per qualcuno a cui da fastidio la mia esistenza- Questa volta lasciò trasparire una rabbia intensa, le sue pupille per un attimo brillarono di rosso e una fittà mi colpì la nuca togliendomi il respiro per un lungo interminabile istante.
A due scalini dalla fine caddi sbucciandomi un ginocchio, lei mi fissava con occhi spalancati, si prese la testa tra le mani e quasi si mise a piangere.
-Non ti eri mai arrabbiata così tanto prima...- il dolore alla testa era svanito e ora l'unico fastidio era il ginocchio sbucciato. -Direi che prima di lasciarti andare ci sia questo da vedere-
Mi aspettavo quasi un netto rifiuto che non arrivò -Hai ragione, non voglio essere un pericolo per nessuno...- disse guardandomi seriamente sconvolta.
Rialzandomi le guardai le pupille erano più scure, ma avevano ben poco di umano. -Se questa persona ti provoca tanta rabbia è meglio che tu stia a debita distanza...-
Lei annuì, poi insieme tornammo a correre per le scale.
Dopo quell'interminabile tragitto arrivammo alla reception, era tutto in preda al caos.
Il ragazzo stava minacciando un infermiere con un portaombrelli. Quando ci vide arrivare Spalancò gli occhi in direzione di Lynn.
-Lynn! Cazzo, non ci credo! Cosa ci fai qui?- chiese abbassando la guardia. Quel momento bastò ai vari infermieri di bloccarlo. Era abbastanza grosso e ce ne vollero tre per tenerlo ben fermo. -Merda!- Esclamò mentre tentava di divincolarsi.
-Travor, per favore, finiscila con questa sceneggiata...- Lynn pareva faticare a mantenere la sua solita freddezza. -A cosa ti serve distruggere la struttura? C'è chi ne ha bisogno- disse decisamente irritata.
-Bene, Travor, sono il medico responsabile delle mutazioni, cercavi me, giusto?- Chiesi sperando che quelle parole bastassero a calmarlo e soprattutto a calmare Lynn, temevo che si ripetesse l'episodio delle scale e probabilmente non sarebbe stato piacevole.
Il giovane teppista annuì, nonostante il braccio che gli bloccava la testa. -Cazzo che si! Sono mutato! I miei occhi sono più scuri e rossi, venga a vedere!-
Guardai prima Lynn. Lei scosse la testa. -E' davvero convinto, ma si è anche drogato, cannabis se i suoi ricordi sono reali- La vidi stringere i denti.
-Cosa dici Lynn, non dire stronzate, fammi liberare!- Travor si divincolò.
Lynn assottigliò le palpebre e strinse i pugni, di nuovo un bagliore sinistro le attraversò gli occhi. -Sciocco egoista egocentrico, credi davvero d'essere diventato un super genio- rise sommessamente, ma metteva i brividi. -Non illuderti non hai nessuna mutazione- sibilò con rabbia.
-Non capisci un cazzo, sei la solita che parla a sproposito, stai zitta! Dottore, venga lei a guardare- Travor era come in preda ad una cieca rabbia e un'euforia fuori luogo. L'aspetto era simile a quello di un fanatico davanti alla cosa che lo schiavizzava. Niente avrebbe potuto distrarlo dalla convinzione che si era ficcato in testa.
Aprii bocca, ma l'urlo emanato dal ragazzo fece ghiacciare il sangue nelle vene a tutti, tutti tranne Lynn.
Gli infermieri erano a terra, lei, dietro di me, si teneva la testa tra le mani, sforzandosi di recuperare il controllo, mentre il fanatico si piegava al suolo per un dolore che qualche istante prima avevo provato sulla mia pelle.
Afferrai per le spalle Lynn e le scostai le mani dal viso -Lynn, ascoltami, ci sono io, calmati...- mi sentivo un po' stupido. -Vuoi che mandi a chiamare Doris?- Parlai senza riflettere.
Tuttavia il solo sentire il nome dell'infermiera permise a Lynn di calmarsi.
Le urla terminarono in quello stesso istante. Travor ansimava sul pavimento, probabilmente il dolore provocato alla testa era stato molto più forte di quello che avevo sperimentato io.
Gli infermieri approfittarono dell'istante per riacquistare la ragione e legarono il pazzoide.
-Portatelo in psichiatria... e disintossicatelo. Lo voglio il più lontano possibile dalla stanza di Lynn, chiaro?- Li guardai mentre annuivano.
In un angolo comparirono subito Doris e, con parecchia sorpresa, Margherita.
-Abbiamo sentito le urla.- L'infermiera parlò per entrambe.
Guardammo Lynn, si stava riprendendo, ma era evidente che la rabbia scemava molto lentamente.
Inspirai lentamente, lei alzò lo sguardo e mi fissò negli occhi, ora pareva quasi spaventata. -E' così facile da leggere... e così stupido alle volte! Potrebbe essere più intelligente ma si atteggia a teppista per attirare l'attenzione! Pretende che tutto gli sia dovuto, vuole avere solo ragione... le persone così mi mettono una rabbia! Basterebbe così poco...- strinse i denti, pareva presa da un nuovo attacco di rabbia.
La strinsi involontariamente in un abbraccio. Il secondo nel giro di pochi giorni.
La sua vicinanza mi spaventò quasi, non mi riconoscevo. Inspirai, il terrore d'abbandonarmi ai sentimenti mi stritolò lo stomaco.
Sentii su di me lo sguardo comprensivo e concorde di Doris.
Lynn scoppiò a piangere. Non aveva più la solita maschera di freddezza, ora era tornata depressa e sconvolta, come quando aveva scoperto d'essere sola al mondo.
-Non sono molto brava in questo genere di cose, ma se può consolarla posso provare a stritolare quel coglio...ehm... vedere fino a che punto potrei...-
Sorrisi appena a quelle parole e sperai che facessero sorridere anche Lynn, che però continuava a piangere.
Doris parlò per me. -Qui ci vuole un buon gelato con una fontana di cioccolato fondente sopra!-
Tutti la guardammo, Lynn si asciugò le guance col dorso della mano e questa volta sorrise. -Per me gelato alle nocciole- commentò singhiozzando.
-Io voglio assolutamente cioccolato, vaniglia, fragola, crema...- Margherità già stava correndo verso il piano dedicato al bar... la sua mutazione gli aveva messo un appetito quasi assurdo, e ancora peggio, niente bastava a saziarla o a gonfiarla.
Con calma aiutai Lynn ad alzarsi, Doris seguì l'altra paziente e nel frattempo chiesi alle infermiere ricomparse di riordinare, per quanto possibile, il disastro appena fatto.
-Comunque non è mutato... il suo pensiero è piuttosto infantile e immaturo-
-Lo avevo intuito... spesso non si esce dall'adolescenza e quel ragazzo probabilmente non arriverà alla vecchiaia.-
-O, se ci arriva, ci arriverà solo.- Questa volta a commentare fu l'infermiera della reception. Non potevo non essere d'accordo con lei.
Lynn inspirò lentamente. -Devo proprio restare in ospedale? I calmanti l'hanno steso, ma potrei denunciarlo solo per quello che sta sognando- disse acida.
-Cerca di non pensare a quel tizio, rilassati e va a mangiare con Doris e Margherita quel gelato... domani...-
-Lo so- non mi permise di far alcun riferimento all'accaduto.




*******


Ci stiamo avvicinando all'ultimo capitolo che ho scritto fino ad ora....
Parto subito con il ringraziare coloro che mi leggono, chi mi ha aggiunto tra i preferiti e chi invece mi ha inserito nelle storie seguite...
E chiedo scusa per il ritardo terribile con cui ho aggiornato questa volta!

Oltre a questo posso solo anticiparvi che ho come sempre milioni di idee per nuove storie, tanta ispirazione e pochissimo tempo a disposizione per completare tutto quanto.... Che cosa posso aggiungervi? Prometto che mi dedicherò appena possibile alla scrittura, ma vi chiedo anche pazienza per le mie continue assenze, del resto ho diritto ad una vita sociale e le uscite serali rubano ulteriore tempo a quel poco che mi rimane... certo, dovrei stare un po' meno su Fesibuc quando sono a casa forse XD....


Vabbè scappo!
Ricordo comunque che se  mai vi dovesse venire in mente di contattarmi non vi mangio nè vi tratterò a pesci in faccia XD

Alla prossima!
Bye bye
Sayumi


  
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