The shadow and the moon
What a lively day
-Yawn!-
Avevo sonno ma continuavo senza
sosta il mio “lavoretto” di economia domestica per domani.
Mi bruciavano gli occhi, in un modo
incredibile!
Eppure dovevo finire altrimenti…un
altro bel Two.
Che palle!
Riassunto in una parola: inutile.
Mi strofinai gli occhi.
Erano le 10:30 di notte.
Sonno, tanto son…yawn.
Come ero finita addormentata e
dentro il letto non lo sapevo.
Sapevo solo di essere nei guai…oh
si, dei guai moooolto grossi.
Ero arrivata a scuola a tempo
record.
Alle 11:20 avrei dovuto consegnare
la mia maglia, ed ero solo ad un non buon punto!
Ma….umh, se avessi continuato per le
tre ore successive (ignorando le lezioni) forse ce l’avrei fatta.
Certo…la maglia sarebbe stata più
corta delle altre (leggermente eh!)
….Ma che ne capisce quella di moda.
Ce l’avevo fattaaaaaa!
Certo…avevo preso un 5+ (non so
nemmeno come) ma meglio di niente no??
Il mio stomaco brontolò.
Ghignai e mi girai verso un certo
secchione di mia conoscenza.
-Yuuuuuuu!!!!!!-
-Sono yue!- fece quello incavolato.
-Si,si…ho fameeeeee!-
Yu sospirò e cacciò fuori qualche
yen.
-Fatteli bastare-
Lo abbracciai così forte che mi
spintonò.
Gonfiai le guance, ma poi sorrisi.
Avevo conosciuto Yue in seconda
media.
I suoi avevano appena divorziato e
attorno a lui aleggiava un alone nero, con una sfumatura più grigia attorno.
Ci odiavamo, sul serio, poi a metà
anno incominciammo a parlarci civilmente e quando capimmo di avere gusti comuni
diventammo amici.
Yue era bello e buono, ma
soprattutto una grandissima secchia.
Riusciva a distinguersi anche in
economia domestica…tzè.
Aveva i capelli neri e gli occhi
marroni, era un sangue misto, tra una giapponese e un tailandese.
Uh? Io?
Curiosi ,eh?
Bassa e pesante.
La triste realtà si era abbattuta su
di me già da molto tempo.
Occhi neri e capelli sul
rosso-castano.
Ero in primo superiore e i fiocchi
mi stavano malissimo…non c’entra nulla lo so, ma io sono incoerente di natura.
Ah, facevo parte del club di
fotografia e che altro?
…eh, mi piaceva Sado Yasutora.
Per gli amici Chado, ma siccome io
non ero ne una sua amica, ne una parente veramente alla lontana, lo chiamavo
Sado-dei-miei-sogni-i-love-you o meglio mi sarebbe davvero, davvero piaciuto
chiamarlo così o chiamarlo e basta, ma purtroppo, al contrario di me, non
sembrava provare nessun interesse nel conoscermi e eravamo anche in classi
diverse.
Stavo strafogando i miei dolori nei
poveri onigiri (palline di riso) appena
comprate, quando qualcuno mi afferrò per la collottola.
Quello mi girò verso di lui.
-Mh?-
Inghiottì il boccone di riso e guardai
il ragazzo dallo sguardo…fulminante?
Mi chiesi cosa poteva volere da me
quel buzzurro, quando mi disse:
-Sono Abarai della F, vieni a
sederti li con noi?-
Cos’era?
Un ordine in forma di domanda?
Cosa aveva appena detto?
Abarai????
Eh????
Mi girai verso il suo tavolo e poi
incamerai quanta aria possibile nei miei polmoncini.
Il gruppo di…. Sado-dei-miei-sogni-i-love-you
era interessato a me??
Possibile?
Girai lo sguardo un po’ più a destra
e ugh!
Inoue Orihime.
Noooo, come potevo dimenticarmi di
una cosa così importante? Eh? Eh?
Nel gruppo del mio amor c’era anche
lei e io la odiavo…
Perché?
Emh…perché da piccole mi rubava
sempre il ragazzo (coscienza:non è una ragione valida)
E poi era davvero innocente.
Ripensandoci…..noooo!
Non potevo, era la mia occasione,
potevo finalmente conoscerlo, così dissi:
-ok!-
Mi sedei in quel tavolo, dove per un
attimo sentii le campane del signore risuonare.
-Emh, ciao a tutti, Sunako Oto
p-p-p-piacere-
Si presentarono tutti e rimasi
colpita dalla zappetta di fronte a me kuchi qualcosa, purtroppo non sono mai
stata brava con i nomi.
La cosa negativa, anzi le due cose
negative erano:
1)
Chado
si era presentato e poi muto era diventato
2)
Inoue
non la smetteva di chiamarmi oto-san e ciò mi fece ricordare molto la parola
padre.
[otou-san= padre]
Grr!!!!
Purtroppo la ricreazione non durò
molto a lungo così salutai tutti e ritornai in classe, dove Yue mi spaventò non
poco.
-Baaaka, hai un gusto orribile per
gli uomini-
Di solito non si interessava a nulla
che non riguardasse: scuola, piante, scuola, animali, lavoro, e l’ho già detto
scuola?
-Ci hai visti-
Lui annui poi sorrise e scusate se
lo dico, ma yue era davvero un pezzo di figo quando sorrideva, comunque dopo il
sorriso mi disse:
-Sono contento per te, l’hai
conosciuto finalmente-
Ovviamente subito dopo disse che era
seccante stare ad ascoltare i miei scleri tipo:
-Perché non lo conosco?-
-Oh, se lo conoscessi-
-Ma se non lo conoscessi?-
Ma io con le lacrime agli occhi
(finte) gli saltai addosso o meglio, l’avrei fatto sicuramente se quel bastardo
non si fosse scansato.
Poi come se niente fosse buttò lì,
lì una frase tabù per me.
-Sai che abbiamo ed. fisica?-
Avevo accennato che se ero una frana
in economia in ed. fisica ero una valanga di neve sopra ad un barboncino?
No?
Beh, ora lo sapete.
-Maledetto Yu, per sempre sarai
tuuuuu-
Me lo aveva ricordato.
L’infame ora di tortura del corpo
era arrivata.
“Piansi” quanto potei e poi mi
diressi con tutta la classe verso l’infame stanzone del supplizio o meglio
chiamata dagli uomini palestra.
Quando arrivai là, qualcuno mi
rivelò la decima meraviglia del mondo.
-La prof. Manca perciò tornatene in
classe-
Io decisi da quel giorno in poi che
ogni 23/04 ci sarebbe stata festa nazionale.
Ritornammo in classe con un sorriso
che partiva da un zigomo all’altro, quando mi accorsi che Yu traballava, lo
guardai in faccia, la morte sarebbe stata più amichevole.
Ad un tratto lo vidi cadere.
Ero già pronta a sbattere la faccia
per prenderlo quando Takeshi, il mio compagno lo prese al volo.
Sospirai!
Come mai non me ne ero accorta?
No, non era colpa mia, prima
stava…bene.
Takeshi lo portò in infermeria e mi
rassicurò dicendo che l’avrebbe accompagnato a casa dopo le lezioni visto che
io avevo il club.
Ad un tratto aprirono la porta.
Ugh!
Ancora lei!
-Ohayou Gozaimasu, c’è per caso Yue
Mashiba?-
Cosa voleva ora dal my best friend?
Mi alzai.
- E’ influenzato, cosa c’è?-
-La professoressa Makuzi vorrebbe il
capoclasse- fece lei pigolando.
-Verrò io-
Lei mi guardò sorpresa, poi si girò
a vedere se c’era qualcun altro candidato.
-Tranquilla, Inoue, sono io l’altro capoclasse-
Sorrisi con molto veleno.
Mi alzai e la segui.
Quando entrammo Inoue disse:
-Prof. Mashiba sta male, è venuta
Oto-san-
Io grugnì.
La prof. Alzò lo sguardo su di me.
-Oh, non fa niente, tanto voi due
abitate insieme no? Diglielo dopo-
Silenzio.
Imbarazzante silenzio.
Stupida prof.
Ora il mio amor cosa avrebbe detto?
Mi girai verso Chado, s’eeeee, stava
guardando gli uccellini fuori.
-Quindi, tu te la intendi con
Mashiba-
Fece una mora assetata di sangue o
meglio del mio sangue.
-Non ce la intendiamo, direi proprio
di no-
Dissi guardando Chado.
La F si mise a bisbigliare.
-Non ci credo-
-Chissà se hanno fatto quello-
- Avranno figli?-
Ipotesi, una più assurda dell’altra,
tanto che ghignai.
-Dica prof.-
-Domani Oto mancherò, perciò
raccogli i compiti se non Mashiba, tu-
Io annui e mi voltai verso la classe
e come tre quarti d’ora prima, incamerai aria nei polmoni.
Era possibile che davanti a me ci
fossero due Kuchiki e due Kurosaki??
Spalancai la bocca.
I due attraversarono la finestra,
gli altri due rimasero al loro posto.
Chiusi gli occhi e li riaprii.
F-forse mi ero sbagliata, si di
sicuro, così ritornai in classe.
Mi massaggiai le tempie.
Che fossero spiritelli?
Brr!
Io odiavo i fantasmi!
No, di sicuro Yu mi aveva attaccato
qualcosa.
Andai in infermeria e l’infermiera
non c’era, così aprii la tendina dove riposava Yu e lì mi appisolai.
Era tutto buio, c’era solo una luce
grigia che mi faceva “compagnia”.
Mi spolverai i vestiti e camminai per
un po’.
Volevo raggiungere la luce grigia,
ma più camminavo e più si allontanava.
Sentii poi due gocce cadere sul mio
collo e sulla testa.
Alzai il volto e mi ritrovai ad
osservare un mostro dalla faccia a scheletro, aveva gli occhi rossi e dal corpo
uscivano quattro ali mostruose.
Era affamato, io avevo paura e
quella cosa riusciva a capirlo.
Le mie mani tremarono e le misi tra
i capelli.
Incominciai ad urlare.
Mi svegliai sudata e pallida.
Yu era ancora al suo posto, gli
accarezzai veloce la testa e poi me ne andai.
Il sogno più brutto della mia vita,
mi strofinai gli occhi lucidi.
Mi resi conto che era meglio se non
ci pensavo troppo.
Mi sgranchii le ossa e mi misi ad
osservare il panorama fuori la finestra, ormai avevo saltato quasi tutto.
DRIIIN
No togliamo il quasi.
Il vento mi scompigliò i capelli e
io mi diressi verso il club di fotografia.
I membri del club mi accolsero con
il solito entusiasmo.
-Sunakoooooooo!-
-Abbiamo una modella-
Mi brillarono gli occhi.
-Davvero? Chi è?-
Mi piaceva Chado, ma amavo la
macchina fotografica.
-Orihime-san-
Storsi il naso e poi chiusi gli
occhi.
Non mi piaceva per niente, ma in
questo campo, ero una professionista.
Non potevo farmi buttare giù da
qualche bazzecola del passato.
- L’avete truccata? E i vestiti? Che
fine ha fatto malocchi?-
Brava a gestire lo ero di sicuro
visto che ero la vice.
Entrai nella piccola camera bianca,
lì seduta c’era Inoue e i suoi amici.
Il che
comprendeva…..Chado-of-my-dreams….il nome è cambiato? Ve l’ho detto che ero
incoerente.
Lo degnai di uno sguardo penetrante.
-Ancora tu?- fece Abarai.
Lo guardai malissimo.
-Di solito non permetto a nessuno di
rimanere qui quando io lavoro, ma se
non mi disturberete potrete restare-
Tutti annuirono.
-Perfetto!-
Anche perché se avrebbero fatto
qualcosa di sbagliato li avrei uccisi.
Avevo il soggetto e anche la
possibilità di coronare il mio sogno.
-Bene Inoue, fammi vedere quanto sei
espressiva- feci io prendendo in mano la mia macchina fotografica.
Non la vedevo più come la ragazza
che da piccola mi rubava il ragazzo, oppure la ragazza troppo pura, ma solo una
comune modella che mi serviva per
arrivare a ciò che volevo.
Ad un tratto il terreno vibrò.
-un terremoto?-
Sentii i ragazzi dietro urlare
qualcosa e tre di loro caddero a terra, ma si rialzarono subito o meglio, i
corpi erano a terra, ma “loro “ erano in
piedi.
No, questo non andava per niente
bene.
Le finestre si spaccarono e ciò che
vidi fu solo un immagine sfocata di qualcosa di cui sicuramente avrei avuto
paura.
Ad un tratto però, sentii un forte
vento dietro di me mi sentivo così…pressata?
Non sapevo come descriverlo,
respiravo affannosamente di questo ne ero certa.
Probabilmente il mostro si allontanò
insieme ai ragazzi-
Caddi a terra e poggiai la testa sul
muro.
Ero a pezzi.
I corpi dei ragazzi erano ancora lì,
era pericoloso, così li spostai.
Controllai i battiti del cuore.
N-n-non c’erano.
Sbiancai.
-AIUTOOOO!-
Gridai, ma nessuno accorreva.
Non potevano essere morti, li avevo
conosciuti solo oggi.
Chinai il capo su Kurosaki Ichigo e
piansi.
-NON M-MORIRE!-
Non so quanto tempo passò, fatto sta
che Ichigo Kurosaki si alzò al volo e io per non so che cosa, forse perché ero
ancora scossa, lo stritolai sotto la mia morsa.
-Ehy, buona- fece lui senza fiato.
-Sei vivo- singhiozzai ancora.
Lui si grattò la testa.
-Sempre stato vivo-
Ad un tratto mi accorsi dello
sguardo di tutti su di me e notai soprattutto quello un po’ infastidito di
Kuchiki.
Mi staccai velocemente dal ragazzo.
Beh, mi dovevano delle spiegazioni,
anzi le esigevo.
-Tu riesci a vederci?- fece Kuchiki.
Che domanda stupida.
-Certo-
-Intendo nell’altra forma, ci vedi
vestiti con un kimono….-
-Nero- conclusi io.
Alcuni di loro trattennero il
respiro.
-Bene, dovrai venire con noi, sei in
pericolo-
Ah! Perfetto, non solo il mio sogno
era sfracellato insieme al club, ma ora ero anche in pericolo di vita? Seeeeee.
-Fate, per caso, parte di una setta
di spostati?-
Tutti loro mi guardarono seriamente.
Io girai lo sguardo sul mio club,
tutto a pezzi, anche la mia macchina.
Spalancai la bocca.
-NO!-
Mi ributtai a terra e toccai il
flash ormai spezzato.
Quella macchinetta non mi era stata
regalata da nessuno in particolare.
Ero riuscita a comprarla
ammazzandomi di lavoro e ora era…..ROTTA???
-Io devo spaccare qualcosa,
qualcuno!-
Mi alzai e con tutta la mia forza
tirai un pugno su un pezzo di muro ancora intatto.
Inutile dire che mi ruppi le nocche
e che del sangue mi scivolò dalla mano.
I ragazzi mi guardarono
interrogativi, ma la prima a riprendersi fu Inoue.
-Dammi la mano Oto-san…io pos…-
Schiaffeggiai la sua mano.
-Non c’è bisogno che tu faccia
nulla, guarirà da sola-
Mi leccai il sangue davanti ai loro
occhi.
Certo un po’ ambiguo come gesto, ma
mi era sorto naturale.
Me ne andai come ero venuta.
Chissà se Yue stava meglio?!
Ciao a tutti è la prima volta che
scrivo una ff su Bleach e devo dire che è anche il capitolo più lungo che abbia
mai scritto WoW °O°
I miei due nuovi personaggi:
Sunako e Yue…che impressione vi
hanno fatto?
A me piacciono molto….spero che
anche per voi sia così.
Però devo dire che Yue ha il
carattere più contorto…forse perché ha un oscuro passato?
OPS! Devo evitare di parlare tanto.
Vorrei sapere le vostre impressioni
e magari se avete qualcosa di cui lamentarvi…prego dite pure, ma non siate
crudeli ° 3°
Alla prossima.
Ci chan Baka no hime.