Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: nattini1    20/11/2016    8 recensioni
Dodicesima stagione, dopo che Mary se n'è andata. Che succederebbe se Dio facesse tornare in vita Gabriel? In questa storia, l'arcangelo, restando in incognito, vuole scoprire cosa stanno combinando i due Winchester e il loro angioletto preferito e avere qualche chiarimento riguardo a una certa cosetta su cui sta riflettendo: il rapporto che lega Dean a Castiel. Ed estorce informazioni a Mary. È assolutamente a tema destiel.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gabriel, Mary Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
- Questa storia fa parte della serie 'Chatting with the angels'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Questa storia è la prima parte della serie 'Chatting with the angels'

 

 

Mary chiude dietro di sé la porta della camera del motel dove alloggia, lascia vagare lo sguardo sull'armadio con le ante semiaperte, sulla sedia vicino al tavolo dove sono ammucchiati con noncuranza i vestiti che ha messo questa settimana e non ha ancora lavato, molla a terra il borsone pieno di armi e si lascia cadere sul letto al centro della stanza.

Dopo una vita passata a caccia aveva sentito di persone che tornavano dalla morte, ma non avrebbe mai immaginato che potesse capitare a lei. Viverlo in prima persona non è semplice, ha lasciato un mondo che conosceva e ora… sono cambiate molte cose, non è facile adattarsi.

Il brontolio che proviene dalla sua pancia le ricorda che è passato fin troppo tempo da quando ha fatto un pasto decente, quindi, anche se ogni muscolo del suo corpo esausto protesta, si fa forza, si alza e raggiunge la tavola calda più vicina.

Il locale è affollato nonostante l'ora tarda da gente che mangia con troppa fretta, molti senza parlare con le persone che hanno di fronte, molti che sembrano non staccare gli occhi dallo schermo del proprio telefono. Mary guarda con occhio critico la sala, disapprovando mentalmente: trent'anni fa a tavola si parlava e in posti come quello si sentiva un piacevole chiacchiericcio e in sottofondo della buona musica, i Led Zeppelin magari, non quell'insulto cacofonico che produce quella ragazza che canta, com'è che si chiama? Justine Bieber?

Sembra che tutti i tavoli siano occupati, ma poi i suoi occhi incontrano quelli dorati di un uomo più o meno della sua età, con un'espressione irriverente, ma solare, che sta seduto da solo al bancone, assaporando lentamente una grossa fetta di torta. Le sorride e, scostando la sedia accanto a lui, le rivolge un gentile invito: “Qui c'è posto, se vuoi”.

Mary normalmente non mangerebbe accanto a un perfetto sconosciuto, ma ha davvero fame e la solitudine che si è scelta comincia a farle apprezzare un po' di compagnia, quindi accetta e si accomoda: “Grazie”. Lascia velocemente l'ordine alla cameriera.

Il ragazzo le tende la mano: “Mi chiamo Gabriel”. “Mary” risponde lei stringendogliela.

Si prende un momento per studiare di sottecchi l'uomo di fronte a lei e nel mentre allunga una mano per controllare il cellulare (che finalmente è riuscita a ricaricare) per vedere se ci sono messaggi dai suoi figli. Sorride nel rivedere quello che le ha scritto Dean e la propria risposta: “Sarò sempre MAMMA. Di' a Sam che vi voglio bene”.

E vorrebbe aggiungere altro: “Non avrei voluto che diventaste dei cacciatori, che viveste così. Mi mancate per come eravate, mi manca John. Ho perso tanti momenti con voi, una vita intera e prima di potervi conoscere per come siete ora… Mi serve solo un po' di tempo”.

“Un penny per i tuoi pensieri” la voce dell'uomo la riscuote.

Altro che penny, Gabriel pagherebbe non sa cosa per un rapido aggiornamento, in particolare riguardo a una certa cosetta su cui sta rimuginando e che muore dalla voglia di scoprire. È grato a suo padre per averlo riportato in vita, ma Chuck, ovviamente, non si è dato pena di passare un minuto a fornirgli nessuna informazione sugli ultimi sei anni. Ha accennato qualcosa sulla morte del sole e sul fatto che Amara ha riportato in vita Mary Winchester e poi è sparito perché doveva recuperare eoni di tempo perduto con sua sorella. I libri con le storie dei Winchester sono rimasti molto indietro rispetto al presente e non può affidarsi a tutte le fanfiction che ancora fioriscono in rete; deve ammettere che alcune di quelle storie, che ha sbirciato per pura curiosità, per quanto purtroppo inaffidabili, sono piuttosto “interessanti”; tristemente, ha la certezza che non ci sia nulla di reale nella sua presunta relazione con Sam. Ha bisogno di informazioni di prima mano su cosa abbiano combinato e su cosa stiano combinando quelle calamite per i guai che sono i due Winchester e il suo fratellino.

Mary risponde: “Stavo pensando alla mia famiglia. Sam e Dean sono cresciuti così in fretta, non li vedevo da un po'. Un momento fa erano dei bambini e ora li ho ritrovati adulti. Sam e Dean sono i miei f…ratelli”.

Stava per dire “figli”, ma si trattiene appena in tempo dal pronunciare una parola che, si rende conto, l'evidenza dei fatti contraddirebbe: lei è una donna di 32 anni e, obiettivamente, sarebbe poco verosimile che avesse già due figli adulti.

“Avete molti anni di differenza?” domanda Gabriel con gentilezza.

“Sì, gli ho fatto da madre” risponde Mary con un sorriso.

Gabriel osserva la propria fetta di dolce e sussurra a mezza voce: “Manca ancora qualcosa… Sono indeciso tra lo sciroppo d'acero e quello alla fragola…”. Poi aggiunge: “Io ho un paio di fratelli maggiori e ti assicuro che sono pesi massimi della coglionaggine; litigavano, si prendevano per la gola. Attualmente non siamo in contatto; uno credo sia in carcere, l'altro temo sia in giro a combinare guai”.

La cameriera porta la sua ordinazione a Mary e lei ringrazia. Alza il viso e osserva il locale guardando nello specchio dietro il bancone, un'abitudine da cacciatore che non ha perso. Una coppia attira particolarmente la sua attenzione: due ragazzi di circa una ventina d'anni che si tengono per mano e si scambiano un bacio leggero. Lei distoglie lo sguardo, tra lo stupita e l'imbarazzata.

Gabriel se ne accorge: “Perché sei turbata?”.

Mary si prende un momento per rispondere: “Da dove vengo io non capitava di trovare due maschi così affettuosi in pubblico perché sapevano che sarebbero stati visti sempre in maniera diversa. Non ci sono abituata. Non che non dovrebbero, ma penso che siano serviti decenni per arrivare a capire che quello è amore”.

“Beh, non tutti sono così sereni come quei due. E non tutti hanno le idee chiare in proposito alla loro sessualità”. A questo punto Gabriel, speranzoso, getta l'amo: “Per esempio, il modo in cui un mio amico, che per coincidenza si chiama Dean come tuo fratello, ha guardato un famoso medico, quando se lo è trovato di fronte, mi ha fatto pensare che avesse una cotta per lui e che tutto sommato non fosse così eterosessuale come pretendeva di far credere”. Un sorrisino strafottente si distende sulle sue labbra.

Mary ha avuto effettivamente tempo per riflettere su una cosa simile e abbocca alla provocazione di Gabriel: “Ho letto il diario di viaggio dei miei fratelli; hanno preso quello che teneva il padre... cioè, voglio dire, nostro padre, e poi hanno aggiunto le loro avventure. Ha appuntato un paio di volte che suo fratello non viaggiava con lui perché aveva una fidanzata, ma non nomina mai nessuna ragazza con cui abbia avuto una relazione. In compenso, parla sempre del suo migliore amico, in una nota scarabocchiata in fretta lo definisce la sua famiglia e in un'altra confessa che ha bisogno di lui. Mi chiedo se ci sia di più tra loro…”.

È quello che Gabriel sperava di sentire, se potesse si metterebbe a saltellare. Le sue ipotesi sono condivise dalla madre dei due cacciatori! Si sofferma a ripercorrere mentalmente gli indizi che hanno alimentato i suoi sospetti: “Quando avevo intrappolato i Winchester nelle serie televisive, Castiel è entrato per aiutarli; era ferito e Dean gli ha domandato con apprensione se stava bene; questo è normale tra amici.

Però, quando ho fatto sparire l'angioletto, mi ha chiesto subito dove l'avessi mandato… c'era una nota di panico nella sua voce a cui non avevo dato il giusto peso… Non era preoccupato per sé, aveva paura per Castiel!

E quando mi hanno intrappolato nel cerchio di olio sacro, mi ha chiesto, anzi, intimato di riportare Castiel da lui ovunque fosse…

Certo in quei momenti avevo per la testa qualche altro piccolo pensiero, tipo il fuoco sacro che poteva uccidermi, l'Apocalisse imminente e Kalì che se la faceva con un altro, per concentrarmi sul cuoricino del mio fratellino”.

Mary continua a riflettere ad alta voce, , ignara di chi sia davvero il suo interlocutore, parlando quasi a se stessa: “E poi il modo in cui si muovono, sembra che gravitino l'uno attorno all'altro, che agiscano all'unisono. La prima volta in cui mi sono trovata faccia a faccia con l'amico di mio figlio, Castiel si chiama, non si aspettavano di incontrarsi e si sono gettati l'uno tra le braccia dell'altro, guardandosi come…”. Mary ripensa alla battuta di Dean: “È un angelo, sai le creature celestiali con le ali e l'arpa” pronunciate con il tono leggero di chi conosce già in anticipo, anzi stuzzica di proposito, con celato divertimento, la reazione che provocheranno. E infatti l'angelo le aveva prese ingenuamente sul serio, specificando che lui l'arpa non ce l'ha. Un piccolo indizio di quella complicità che deve aver impiegato anni a costruirsi.

“Questo suo amico ti è simpatico?” chiede Gabriel.

Beh, lei e Castiel hanno parecchio in comune: entrambi non si fidano dei computer e farebbero di tutto per proteggere Dean e Sam. Ricorda anche la gentilezza dell'angelo mentre le porgeva un caffè: “Deve essere difficile per te. Mi torna in mente la mia volta sulla terra, ero sconvolto”. Mary sorride: “Sì, penso sia un vero angelo! Avevo sempre detto a Dean che gli angeli vegliavano su di lui e uno lo sta facendo davvero”. Con una mano porta i capelli dietro l'orecchio e aggiunge: “Ultimamente me ne sto per conto mio, li chiamo una volta la settimana. Ho detto loro che ho bisogno di spazio. Forse non mi hanno detto nulla perché temevano che quello fosse troppo per me. O per paura che reagissi male? Dovrei fare finta di niente? O dovrei chiedere se loro due davvero…?”.

Gabriel, finita ormai la torta, si alza per andarsene. Si volta per salutarla e rispondere alla sua domanda: “A volte i fratelli hanno la testa dura. I miei si sono cacciati in casini di portata apocalittica; ho cercato di inculcare una lezione dentro il loro ottuso cervello. Purtroppo, non puoi risolvere tutto semplicemente schioccando le dita.

Una mia vecchia conoscenza mi ha detto che bisogna avere il coraggio di lottare per tenere insieme la propria famiglia. È una battaglia che io ho perso, ma tu puoi ancora vincerla”.

 

NdA

 

Ciao a tutti!

Il titolo è ispirato da quello del quadro nell'immagine.

Quello che Mary sta facendo da quando ha lasciato i suoi figli è volutamente lasciato sul vago; ho preferito concentrarmi sul dialogo con Gabriel. Una delle cose che sappiamo di lei è che ama i suoi figli ed è molto brava a capire gli altri: ha intuito subito che il fantasma del bambino chiedeva aiuto e lo sguardo che ha rivolto a Castiel mentre abbracciava Dean, che credeva morto, quando si ritrovano al bunker, mi fa ipotizzare che lei abbia capito molto del loro rapporto.

Mi sono presa la libertà di supporre che Chuck abbia deciso di far tornare in vita Gabriel e ho immaginato questo incontro tra Mary e l'arcangelo che, rimasto fuori dai giochi da un bel po', cerca uno stratagemma per scoprire come vanno le cose per i Winchester.

Sto pensando che, dopo la chiacchierata con Mary, Gabriel potrebbe decidere di fare una visita a Sam per sincerarsi se i sospetti su Dean e Castiel siano fondati.

Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: nattini1