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Autore: innamoratahobbit96    21/11/2016    4 recensioni
Bilbo sospirò e andò a lavarsi. I suoi capelli ricci erano in disordine e cercò di sistemarseli al meglio.
Aprì l’armadio e cercò degli indumenti consoni. Era il suo primo giorno di scuola, in una nuova scuola, a Roma. Avrebbe frequentato il terzo anno del liceo classico.
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Thorin non era per niente contento della sua vita. Era arrabbiato. Sua madre era morta. Suo nonno era morto. Le sue uniche figure di riferimento avevano perso la vita in un incidente stradale.
I loro genitori erano ricchi, avevano una grande villa con la piscina. Tanti soldi e potere. Ma chi diceva che i soldi facevano la felicità, sbagliava.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 22
 

 
< < . . e quindi, qua dobbiamo mettere i dati appena trovati . . > > stava ripetendo Thorin alzando il foglio di carta.
Non avendo ottenuto risposta, lo sventolò davanti al viso di Bilbo, assorto nei suoi pensieri.
< < Come? > > domandò improvvisamente Bilbo, scuotendo la testa.
< < Ho capito – rise Thorin – meglio fare una pausa > > disse approfittando del momento.
In effetti era da ore che stavano lavorando sulla relazione di fisica che dovevano fare.
Il professore aveva notato un miglioramento da quando Bilbo aveva cominciato ad aiutare Thorin, per questo, li mise in coppia.
< < Perdonami Thorin . . non sono dell’umore adatto . . > > disse Bilbo, massaggiandosi la fronte.
Thorin stava in piedi, con la schiena appoggiata al frigorifero. Fece un sorso e posò il succo.
< < Sicuro che non vuoi niente? > >
< < No no. Non ho né sete né fame > > disse stanco, appoggiando una mano sulla guancia.
Thorin portò la testa di lato, riflettendo, continuando a fissare il suo amico. Lo aveva sempre visto allegro, pieno di vitalità. Vederlo così pensieroso lo fece preoccupare.
< < Stai bene? > > gli domandò dolcemente e avvicinandosi.
< < Sì . . sono . . preoccupato per le prossime verifiche . . > >
Thorin rise. Lui? Secchione com’era, era decisamente impossibile che fallisse.
< < Dai andiamo, so che c’è qualcosa che ti turba > > 
Bilbo alzò lo sguardo e incrociò i suoi occhi, così sinceri che il ricordo di ciò che avrebbe dovuto fare lo fece star male più di quanto non abbia sofferto le prese in giro dei bulli della scuola.
< < Thorin . . io > >
< < Non abbiamo ancora trovato quel lurido criminale! – sbottò Thrain aprendo violentemente la porta della cucina, facendo sobbalzare entrambi i ragazzi – Quel Smeagol è fuggito ! > >
< < Potrebbe collaborare con qualcuno - pensò Thorin -  Non solo ci ha rubato quasi la metà del denaro, ma credo che voglia l’Arkengemma > >
< < Thorin!  > >
Thrain lo richiamò ,indicando Bilbo con la testa.
< < Tranquillo papà . . c’è da fidarsi di lui > > lo tranquillizzò Thorin, sorridendo a Bilbo, il quale fece un sorriso forzato.
< < Smeagol sa dove si trova l’Arkengemma - disse Thrain passando una mano sul viso – è meglio nasconderla per bene. Pensaci tu > > disse porgendogli la famosa Arkengemma.
Thorin annuì e fece segno a Bilbo di seguirlo.
Bilbo si alzò e lo seguì, incrociando Dìs per il corridoio.
< < Ciao Bilbo! - lo salutò, abbracciandolo – come stai? > >
< < Benissimo piccola e tu? > > sorrise dandole una carezza sulla testa.
< < Molto bene . . tu . . non mi sembri molto felice però > > disse guardandolo negli occhi.
< < Sono . . solo stressato per la scuola, niente di che > > la tranquillizzò abbassandosi alla sua altezza e poggiando le mani sulle gambe.
< < Dìs, tu non stavi per uscire? > > li interruppe Thorin prendendo Bilbo per il braccio.
< < Stavo solo salutando il tuo piccolo amico - disse la sorellina, facendo arrossire Bilbo – è molto simpatico > >
< < Sì ok . . le moine lasciamole per dopo, ora noi dovremmo andare > > sbuffò Thorin portandolo in camera.
Bilbo rise leggermente e scosse la testa.
< < Non credi di essere stato un po’ rude? > >
< < Ora siamo impegnati, dobbiamo concludere la ricerca - lo zittì Thorin, dolcemente – ma prima, meglio che metta l’Arkengemma nella mia cassaforte . . guarda > >
Thorin aprì la mano e gliela mostrò. Bilbo rimase meravigliato dalla preziosa gemma bianca.
< < E’ molto rara . . senza di questa, andremo in bancarotta . . ma tranquillo, acciufferemo quel traditore di uno Smeagol > > ringhiò dirigendosi verso l’armadio. Bilbo lo guardò di soppiatto e vide la cassaforte nascosta in esso. Osservò i movimenti delle dita di Thorin e cercò di ricordare i numeri premuti.
< < Che rimanga un segreto > >
 
Eowyn si diresse di mala voglia al parco. Doveva incontrare Arwen. Era curiosa di sapere cosa voleva dirle, dopo ciò che le aveva fatto. Si sentiva profondamente ferita dall’unica persona di cui si fidava. Mentre camminava, tuttavia, ripensò ai tanti momenti in cui aveva notato gli sguardi che si rivolgevano Arwen ed Aragorn, ma non gli dava peso, sperando fosse solo un semplice flirt passeggero.
Appena giunse al parco, vide Arwen in lontananza, vicino ad un albero e la raggiunse, con le braccia incrociate.
< < Ti ringrazio di essere venuta  > > sorrise Arwen.
< < Cosa vuoi? > > domandò Eowyn con tono freddo.
Arwen annuì e si trattenne dal pianto. Era da sempre una ragazza emotiva, inoltre, sapere di aver fatto del male ad una sua cara amica, la faceva stare ancora più male e non le dava torto di averle risposto in quel modo.
< < Questa è una foto di noi due da bambine – disse mostrandole una foto – ci trovavamo a casa mia e stavamo giocando in piscina. Siamo amiche da molto tempo. Ci sei sempre stata per me, ed io per te. Tengo a te come non mai e mi vergogno molto per quello che ti ho fatto > >
< < Ascolta Arwen – la bloccò l’amica – sono io la prima a doverti chiedere scusa > >
Arwen la guardò stupita e scosse la testa.
< < Era da un po’ che notavo un vostro interesse, ma non gli ho mai dato peso. Non è colpa tua se ti sei innamorata di Aragorn e io non impedirò il vostro amore > > sorrise.
Arwen le prese le mani.
< < No. Non accadrà. Io ed Aragorn non ci parliamo più. Non voglio più avere a che fare con lui > >
< < Non litigheremo mai più per un ragazzo  - tranquillizzò Eowyn, sorridendole, sapendo che le sue scuse erano sincere – comunque, in questa foto sono uscita proprio male  > > rise Eowyn.
< < Ma smettila, guarda me > >
< < Eri tenera e paffutella > >
Continuavano a ridere e scherzare sulla vecchia foto, quando ad Eowyn giunse un messaggio da Faramir.
< < E’ Faramir > >
< < Ah . . comunque, penso tu abbia un ammiratore > > sorrise Arwen facendole l’occhiolino.
< < Ma cosa stai dicendo? > > rise l’amica non capendo.
< < Faramir > > rispose con tono malizioso.
< < Siamo solo amici > > rise scuotendo la testa e leggendo il messaggio.
 
Faramir
 
“Mio padre ha scoperto che frequento la scuola di teatro

 
  
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