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Autore: lfmartem21    22/11/2016    0 recensioni
Dopo il ricatto di Penny, Sheldon ed Amy hanno accantonato il desiderio di avere un bambino. Ma é davvero così? Leggete per scoprirlo. La storia é ambientata tra la quarta e la quinta stagione con delle variazioni. Questa è la mia prima fan fiction per ciò non siate troppo severi con me. Grazie a chiunque decida di leggere.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sheldon era pronto, stava aspettando Leonard e Penny nell'ingresso.
Finalmente le due settimane di convalescenza di Amy erano finite e quel giorno sarebbe tornata a casa. Era contento che si fosse ripresa e non vedeva l'ora di andarla a prendere all'ospedale..
"Eccoci Sheldon" disse Penny mentre entrava mano nella mano con Leonard.
Doveva ammettere che tutti i suoi amici lo avevano aiutato, ma loro due erano stati presenti per qualunque cosa in ogni momento.
Penny si era occupata molto volentieri di Amy, facendole compagnia e Leonard l'aveva confortato nei momenti peggiori, accompagnandolo anche più volte al giorno all'ospedale o a casa.
"Bene, andiamo"
Scesero le scale e salirono in macchina.
"Sei emozionato, Sheldon?" gli chiese Penny.
"Cosa ti fa pensare che io possa essere emozionato?"
"Beh... Finalmente Amy verrà dimessa e potrete tornare alla normalità"
"A dire il vero non torneremo esattamente come eravamo prima, in fin dei conti io starò da lei fino a quando non starà meglio"
"Sai quello che intendevo" 
"No, a dire il vero non lo so"
"Non importa, lascia stare"
"D'accordo"
Per il resto del viaggio non ci fu altro che silenzio.
Quando arrivarono all'ospedale, si fiondarono verso la stanza di Amy.
Lei era già pronta con il borsone in braccio, ansiosa di uscire.
Quando vide Sheldon, il suo volto si illuminò con un sorriso.
"Ciao"
Lui le si avvicinò e l'abbracciò forte.
"Ciao"
"Non vedevo l'ora che arrivassi"
"E io non vedevo l'ora di arrivare"
Tra di loro si era creata una certa confidenza e complicità.
"Ciao Amy" intervenne Penny.
Lei lasciò la presa su Sheldon e le sorrise.
"Penny!"
"Come ti senti?" le si avvicinò.
"Pronta per uscire"
"Sono felice"
"Ti devo ringraziare per quello che hai fatto per me"
"Figurati, mi ha fatto piacere"
"Dov'è Leonard?"
"Sta parcheggiando l'auto" rispose Sheldon.
"Cosa stiamo aspettando? Andiamo!" Disse un'Amy molto entusiasta.
"Bene"
Poco dopo erano già in macchina.
"Sono molto contenta" disse Amy guardando Sheldon.
Lui amava vederla così felice.
Doveva ammettere che, anche con la caviglia slogata e le braccia piene di ematomi per le flebo, era bellissima. 
Ora cominciava proprio a mostrare i segni della gravidanza e, ad un occhio attento, la sua condizione non sarebbe sfuggita.
Giunsero all'appartamento di Amy e l'aiutarono a percorrere le scale che conducevano alla sua porta. Entrarono e lei rimase a bocca aperta quando dall'oscurità emersero le voci dei loro amici che gridavano.
"Sorpresa!"
Si girò verso Sheldon che aveva un'aria notevolmente sospetta.
"Sei stato tu?"
"Adire il vero si. Ti piace?"
"Grazie mille, sei fantastico"
Dopo ore di festeggiamenti, gli invitati se ne andarono lasciando i futuri genitori soli.
"Grazie Sheldon"
Amy era seduta sul divano e guardava il fisico intento a preparare due bevande calde.
"Figurati, era solo una festa" rispose lui.
"Non solo per questo, per tutto ciò che hai fatto"
"Era il mio dovere" le rispose mentre le porgeva la tazza contenente il liquido fumante.
"Sai... Stavo pensando che dovremmo dire del bambino ai nostri genitori"
Il fisico si sedette sul divano accanto alla ragazza.
"Amy, sei appena uscita dall'ospedale... Forse dovremmo aspettare che tu ti rimetta in sesto"
"Ma io ora sto bene"
"Ma non puoi permetterti di prendere un aereo"
"E se li invitassimo qui?"
"Tutti?!"
"Si. Non possiamo aspettare ancora tanto. Voglio dirlo a mia madre prima che se ne accorga da sola. Non credi?"
"Ti capisco. Va bene. Chiamerò la mia famiglia"
"Grazie. Io chiamerò mia madre"
"Figurati"
Si guardarono negli occhi.
"Amy ho una cosa per te" disse il fisico alzandosi dal divano e andando a prendere una borsa dalla sua valigia.
Le si avvicinò e gliela diede.
"Sheldon non avresti dovuto"
"Aprilo"
Amy scartò il pacchetto per poi trovarne altri due al suo interno.
"Questo è per te e questo è per il bambino" disse indicandone prima uno e poi l'altro.
"Quale devo aprire per primo"
"Apri il tuo"
Fece come le era stato detto e rimase a bocca aperta.
"Oddio.... Sheldon..."
"Ti piace?"
Era una bellissima collana dorata con inciso il suo nome.
"È splendida, ma non posso accettarla, chissà quanto ti sarà costata"
"Sono contento che ti piaccia. Perchè non la provi?"
"Potresti aiutarmi a metterla?"
"Certo"
Si diresse verso il retro del divano, lei alzò i capelli esponendo il suo collo nudo. Le mise la collana e rimase a fissare la sua pelle nuda.
"Hai fatto?"
"Si"
"Puoi passarmi lo specchio? È nel primo cassetto del mio comodino."
Fece come gli era stato detto.
Amy si guardò allo specchio.
"Grazie Sheldon, è bellissima"
"Figurati"
"Ora penso che aprirò il regalo del bambino"
"Bene"
Strappò la carta e vide una splendida tutina color crema con la scritta: sono il tuo piccolo koala, coccolami!
"Non ho potuto fare a meno di prenderla, quando l'ho vista"
"È molto tenera"
Amy se la mise sulla pancia.
"Che ne dici?" Disse ridendo.
"È perfetta" mise le mani sopra alle sue.
"Sai.... Non riesco ancora a credere che nostro figlio sia lì dentro" disse Sheldon.
Amy gli sorrise.
Rimasero così, in silenzio a guardarsi dritto negli occhi. Poi, il fisico le si avvicinò sempre più fino a quando le sue labbra non furono a pochi pollici da quelle della donna.
"Sheldon?" Il suo respiro era sempre più affannato.
"Mh?"
In quel momento accadde qualcosa di magnifico, le loro labbra si toccarono.
Non fu un bacio appassionato, no, fu un movimento delicato che durò pochi secondi, ma che racchiudeva tutti i loro sentimenti.
Si guardarono intensamente.
"È stato...." cominciò Amy.
"Si, è stato...." ripetè Sheldon.
La neurobiologa gli si avvicinò e lo baciò di nuovo.
Era una sensazione fantastica, per la prima volta nella sua vita si sentì amata.
Poi, si fermarono improvvisamente.
"Hai sentito anche tu?" Chiese lei agitata.
Lui annuì e riposizionò la mano sull'addome della donna.
"Pensi che...." 
Prima che il fisico potesse terminare la frase, sentirono un altro calcio
"O mio dio! Si muove" disse Amy.
"Il nostro bambino"
Sheldon alzò maglia di Amy, mostrando il pancione, poi si chinò e cominciò a baciarlo.
"Sheldon. Cosa fai?" disse la ragazza ridendo.
"Mi fai il solletico!"
Quel movimento gli aveva smosso qualcosa.
Guardò Amy e le disse: "Amy! Saremo genitori!".
   
 
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