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Autore: thequeens    23/11/2016    1 recensioni
Questa è una raccolta di oneshots che vedrà da protagonisti Dazai e Chuuya: com'è la Soukoku nella vita privata?
Vi auguriamo buona lettura!
A&G
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era successo di nuovo. Avevano fatto tardi, cenato tardi, ed erano andati a dormire tardi, col programma di ripetere il tutto la giornata successiva.
Solitamente, la sera, cercavano di mantenersi sul leggero: sapevano bene che, mangiando tanto, avrebbero potuto rischiare di passare la notte insonne a causa della digestione lenta.
Nonostante lo sapesse benissimo, Chuuya quella sera non ci aveva dato molto peso: la giornata era stata particolarmente stressante e lui aveva cercato consolazione abbuffandosi più del dovuto, non curandosi di Dazai, che cercava di fermarlo.
"Non rompere!" gli aveva detto Chuuya svariate volte, facendolo arrendere alla sua testardaggine.
E ora si trovava nel letto, assieme a lui, senza riuscir ad addormentarsi. 
Sebbene sapesse che Dazai aveva un sonno pesantissimo, cercò di muoversi il meno possibile, per quanto il suo stomaco dolorante glielo richiedesse: se lo avesse svegliato, avrebbe subito esordito con un: "Ah-ha! Hai visto? Non riesci a dormire perché hai mangiato troppo! Io te lo avevo detto."
No, non lo avrebbe mai svegliato, non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di aver ragione per l'ennesima volta.
Si morse leggermente il labbro mentre cercava di girarsi dall'altra parte, dando così le spalle a Dazai: il bruciore di stomaco stava diventando insopportabile. Gli venne persino in mente di alzarsi e fare una passeggiata, ma, se lo avesse fatto, 
(così si sveglia. Non ti darò la soddisfazione, mi dispiace mio caro)
Sospirò leggermente, innervosito; stava perdendo preziose ore di sonno, e il tutto perché aveva fatto, ancora una volta, di testa sua.
Si ricordò improvvisamente di un sistema che utilizzava sempre da piccolo quando non riusciva a prender sonno: pensare a cose rilassanti.
(ha sempre funzionato, questo metodo. Un prato. Un prato verde con tanti fiori e farfalle colorate... ah, andiamo! Così sembro un fottuto marmocchio. Allora: un prato verde con i fiori, un ruscello. Io e Dazai siamo seduti sulla sua riva, ci distendiamo sul prato e ci addormentiamo... ci addormentiamo... ci addormentiamo...)
Continuò a ripetersi quella nenia in testa, iniziando ad addormentarsi, cullato dalla sua immaginazione
(è proprio vero che i vecchi metodi funzionano sempre.)
Era quasi completamente tra le braccia di Morfeo, quando un rumore forte e improvviso lo fece ridestare di colpo,
(merda, il temporale) 
il suo battito accelerò, lo stomaco si strinse in una morsa.
Chuuya era terrorizzato dai temporali: ogni tuono gli ricordava fin troppo bene il rumore assordante della pistola che aveva ucciso i suoi genitori davanti a lui.
Un altro tuono.
Iniziò a sudare freddo.
(ma perché proprio ora?!)
Ancora un altro fragore improvviso, imprecò a bassa voce nascondendo il viso nella coperta, nel tentativo di ovattare il rumore dei tuoni e serrando le palpebre per non vedere quegli orribili lampi.
Dovette uscire dal suo posticino qualche secondo dopo: non riusciva a respirare bene con l'aria calda delle lenzuola.
Anche se non lo avrebbe mai ammesso davanti a nessuno, sentiva il bisogno di essere rassicurato, così girò la testa verso Dazai, trovandolo, con grande sollievo, addormentato; o almeno, così credeva.
Gli prese delicatamente il braccio e se lo mise attorno alla vita, avvicinandosi di più a lui, fino a far aderire completamente la schiena al suo petto. 
Sospirò, cercando di rilassarsi. Ricevette improvvisamente un bacio tra i capelli: "Hai paura del temporale?" chiese Dazai, stringendolo di più a sé.
Chuuya arrossì: "Ma ti pare?! Non sono mica un bambino" sbottò.
"Non ti credo. Guarda che non c'è nulla di male" gli sussurrò Dazai amorevolmente poggiandogli una mano sul cuore agitato e accarezzandolo lentamente per calmarlo.
Chuuya non rispose. A volte si sentiva indegno di ricevere tanto affetto da qualcuno di così dolce e rassicurante come Dazai.
Si girò verso di lui abbracciandolo e gli diede un bacio sotto il mento, stringendosi al suo petto.
Dazai sorrise nel buio, compiaciuto dal ricevere una dimostrazione d'amore tanto esplicita da Chuuya. Anche se aveva di nuovo ragione Dazai, a Chuuya non importava, perché stavolta quello soddisfatto era lui.
Ci fu un altro tuono, ma tra le sue braccia non ebbe più paura.
   
 
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