Riguardo l’amore: Eros.

Mi porto al centro della pista, chiudo gli occhi, lascio che la musica mi attraversi, la sento, potente e inarrestabile, alzo le braccia verso il cielo e respiro profondamente.

Lascio che i miei piedi scivolino leggiadri su quel ghiaccio che mi ha assistito mille e più volte cadere ma ora… ora ho un obiettivo, ho qualcosa che mi spinge a pattinare…

Qualcosa che mi porta ad ascoltare la musica, a seguirne i movimenti, a seguire quelle note leggiadre che accompagno con il mio corpo, devo solo personificarla, lasciando trasformare le mie membra in corde di violino e lasciarle fluire.

Mi muovo, le mie gambe forti non tremano e il ghiaccio scivola costante sotto di me, la melodia mi incanta facendomi danzare, allora è questo l’eros, è questa l’immensa sensazione che ti distrugge da dentro, che ti porta ad adorare il tuo partner, che ti porta a volerne ancora, che ti travolge e che ti spinge a diventarne dipendente.

Pattinare è diventato il mio respiro, il respiro di un uomo dannato… il respiro di un uomo che ha passato tanti anni in apnea… il respiro di un uomo che dopo anni capisce che il pattinare per qualcuno sia la cosa più bella mai esistita.

Volevo smettere, volevo arrendermi, volevo lasciarmi travolgere dalla sconfitta, io… non volevo rialzarmi però...

Quando Victor mi ha teso la mano mi sono sentito forte, esattamente la stessa identica emozione di quanto cadi, quando senti che il pattino scivola e senti il tuo corpo cedere.

Ecco, la mano di Victor mi è apparsa così, come una caduta verso il nulla, quella sensazione di vuoto, quella forza ignota che ti spinge a rialzarti e continuare anche se le tue ossa sono doloranti e la botta pulsa desiderosa di attenzione.

Chissà cosa sta pensando Victor di me, starà pensando che io sono un guerriero, no, io sono una docile donzella che combatte per il proprio compagno; eccolo l’eros che cresce, percepiscilo Victor, percepiscilo come cresce alla fine della mia esibizione, mentre ti guardo ansimante e soddisfatto di ciò che ho creato con te.


 

Ok, non è nulla anzi.. dopo mesi che non scrivo questa...cosa... è uscita ascoltando le note di quella canzone.
Se volete lanciarmi addosso qualsiasi tipo di verdura e frutta fate pure.
Odiatemi, è un inno all'obrobrio alias me ne vado ciao.
Se volete lasciare un commentino ne sono felicissima =) PS: storia pubblicata anche nella pagina di Yuri On Ice Italy che ci tengo a ringraziare.