~~Buonsalve! Mi chiamo Claudia e sono una nuova autrice. Ci tengo a informarvi di due cose fondamentali:
il mio nome utente cambierà da iaia_hannon a claudianovak67
sono appunto nuova, non ho mai scritto fanfiction anche se ho sempre voluto, ma mi è stata posta questa sfida e quindi la affronterò nonostante le OS possano essere scritte male.
SECRET
Da quando Sammy era caduto nella gabbia con Lucifero, Dean ha mantenuto la sua promessa: andare da Lisa e Ben e vivere una vita normale, senza la caccia, senza pericoli, sottoposto alla routine quotidiana. Però Dean non riusciva più a stare con loro troppo a lungo perché era tormentato dai pensieri: Sam era morto e Castiel non si fece sentire per tanto …troppo tempo.
Aveva bisogno di parlarne con qualcuno e non avrebbe sicuramente parlato con il vicino di casa, non poteva raccontare a nessuno della sua professione. Così una sera uscì, si sedette su una panchina e si mise a pregare per la millesima volta Castiel.
Come immaginava non successe niente, neanche un minimo movimento da parte del vento.
Così Dean pregò a voce molto più alta:
-Cas, porta giù quel culo piumato. Non mi contatti da mesi.- sospirò - Ho bisogno di parlare con qualcuno e non uno qualunque. Ho bisogno di te.- ancora niente – Sai, in questi ultimi giorni ho scavato a fondo nella mia mente e ho concluso che ero un cacciatore, sono un cacciatore e sarò sempre un cacciatore e una vita ‘normale’ non mi garantirà alcuna felicità, e l’ho potuto sperimentare in questi mesi. Sam ha sbagliato. Tu invece sei arrivato all’improvviso ed è stato dal momento in cui ti ho guardato negli occhi, in quei bellissimi occhi blu , che ho capito di essermi innamorato di te. SÌ, È COSÌ CAS, mi sono innamorato di te e non importa cosa penseranno gli altri. Non ho più nessuno. Ormai mi rimani solo tu. – il biondo si accorse delle lacrime che gli rigavano il volto, ma non se le asciugò e continuò a piangere in silenzio tornando verso casa. Ad un certo punto sentì che le gambe non riuscivano più a sorreggerlo per quanto era pesante la consapevolezza che l’angelo non si sarebbe più fatto vivo, e fu nel preciso istante in cui il maggiore Winchester cadde in ginocchio che qualcosa gli urtò la spalla sinistra . Fu un tocco leggero che riportò Dean alla realtà, si rimise in piedi e si voltò per vedere chi o cosa lo avesse toccato. Era Castiel che lo guardò, lo abbracciò e gli disse: -va tutto bene, ci sono io qui. Sono qui per te.-
Noooooo non sono riuscita a finirla come volevo e non sono riuscita a ricontrollarla ma vabbè, sono le regole. Spero che vi sia piaciuta, vi prego recensite e ditemi che ne pensate.
A presto <3