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Autore: dinyrd    24/11/2016    4 recensioni
Baekhyun non è bravo con le emozioni, non è ancora totalmente in grado di gestirle. Per fortuna che c'è Chanyeol ad aiutarlo.
ChanBaek || FallenAngel!Baekhyun
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note:
Buonasera! 
Come va? è da un po' che non torno sul fandom degli EXO (quindi adesso dovrete subirvi le mie trashate, perché ho delle idee davvero atroci, si salvi chi può!) inanzitutto vi ringrazio per aver aperto la pagina, e spero che quello che ho scritto non sia così orribile (e che vi possa piacere insomma)!
Sulla storia non ho molto da dire, ci sono delle parti che mi piacciono, altre che non mi soddisfano appieno, ma non saprei neanche come fare per esprimermi meglio. Spero, inoltre, che non ci siano troppi errori grammaticali - correggo e correggo e correggo, ma sono umana e potrebbe essermi scappato qualcosa! 
Per il resto vi auguro una - si spera - buona lettura!
Fatemi sapere cosa ne pensate (sia in modo positivo che negativo, le critiche costruttive non possono fare altro che farmi migliorare!)
un bacino!

p.s. continuo ad essere una frana con l'editor. Scusate T^T

 

Nothing can make me feel like you do




Fuori piove.
Baekhyun osserva le gocce infrangersi sul davanzale della finestra, inala l’odore della pioggia, si sente circondare dall’odore della terra bagnata. Stringe tra le dita fredde la ceramica bollente della sua tazza ricolma di tea – non gli piace molto il tea, eppure quel giorno gli è venuto naturale mettere il bollitore sul fuoco e versarne il liquido caldo nella sua tazza preferita.

Si sente triste, o almeno quella sensazione di solitudine e quella pesantezza al cuore, pensa che sia quello che gli esseri umani identificano come tristezza.

Non è ancora diventato pratico a riconoscere le emozioni. Non che ne abbia avuto bisogno prima di allora, da dove viene gli stati d’animo sono assolutamente superflui. Inutili accessori che sono stati regalati agli esseri umani, dopotutto che bisogno può mai avere un Angelo del Signore di provare qualcosa simile alla rabbia o alla tristezza, a che pro sentirsi deluso? Nessuno. Da dove arriva regna l’apatia e lui, ora che non ha più nessun diritto di tornare a quella che un tempo era la sua casa, sta pian piano imparando a gestire il tumulto di sensazioni che gli strapazzano il petto.

“Che fai?” la voce di Chanyeol è morbida, coglie di sorpresa Baekhyun che sobbalza sul posto. Il tè tra le sue mani straborda dalla tazza e gli cola in tiepidi rivoli ambrati sulle dita pallide.

“Mi hai spaventato” lo ammonisce bonariamente, socchiude la finestra e poggia la tazza sul davanzale interno. Si asciuga le mani sul tessuto del jeans mentre chiude gli occhi e storce le labbra infastidito dal risolino del più alto.

“Sembravi così preso” si giustifica, Baekhyun lo guarda sedersi sul bracciolo della poltrona sulla quale lui è raggomitolato. Non gli chiede un po’ di spazio ma Baekhyun glielo fa lo stesso, si alza e Chanyeol prende posto sulla poltrona allargando le braccia in un invito più che eloquente, Baekhyun ci si raggomitola nell’abbraccio di Chanyeol, affonda il naso nel suo maglione e si lascia trasportare dall’odore di vaniglia del suo deodorante e dall’odore di terra bagnata che gli è rimasto incastrato nel naso.

E forse si sente meno triste mentre parla con Chanyeol, gli arti intrecciati ai suoi e il calore confortante del più alto contro la schiena, la voce profonda che incessantemente gli racconta cose; racconti d’infanzia, fiabe, pettegolezzi, tutto quello che gli passa per la testa e Baekhyun per la prima volta da quando è caduto si sente bene, fortunato di essere con Chanyeol. Felice di poter provare qualcosa nel petto, di sentire la frequenza del suo cuore cambiare solo a causa di un fugace contatto.

E se prima la sua casa era un freddo involucro dove trascorreva il tempo che non doveva passare con la sua squadra celeste, adesso la sua casa sono due braccia forti che lo stringono e un una voce calda che gli parla gentile.


-

 
Ci sono giorni in cui Chanyeol torna troppo stanco dal lavoro e non gli parla.
Come quello, ad esempio.

Baekhyun è raggomitolato sulla poltrona davanti alla finestra del soggiorno, passa lì la maggior parte del suo tempo a dire la verità. Chanyeol è rientrato a casa da poco, ha ancora addosso l’odore di cibo della tavola calda dove lavora. Baekhyun ha lo sguardo perso oltre il vetro della finestra – con l’inizio di Novembre Chanyeol gli ha consigliato di tenerla chiusa se non avesse voluto prendersi un raffreddore, in realtà Baekhyun dubita di potersi ammalare, ma ha seguito lo stesso il consiglio del più alto.

Il cielo è buio, limpido e – per quanto sporadiche data la luminosità sproporzionata di una città grande come Seoul – si vedono le stelle. Baekhyun le osserva curioso, non capisce cosa ci trovino gli esseri umani di così interessante in quei puntini luminosi. Da dove viene lui, le stelle non esistono. Non c’è niente sopra la loro testa che possa tenerli con il naso in aria a scrutare il cielo; l’unica cosa che i loro occhi devono essere interessati a vedere sono gli esseri umani, in modo da essere sicuri che non possano perdersi in qualche peccato.
Però Chanyeol le ama le stelle, Baekhyun sorride al pensiero con il viso affondato tra le braccia incrociate e lo scrosciare della doccia in sottofondo.

Mentre ancora ha lo sguardo perso nella luminescenza del cielo della metropoli si sente sopraffatto dai ricordi. Socchiude gli occhi castani e la voce di Chanyeol è così chiara nella sua testa che non sembra neanche essere passato un minuto da quel momento.
 

È agosto. Chanyeol dice che ha caldo, indossa una striminzita canotta sopra a dei bermuda orribili – non che Baekhyun abbia un gusto estetico particolarmente sviluppato, ma è sicuro che quell’arancione fluo dovrebbe essere bandito sui capi d’abbigliamento – mentre lui tutto questo calore non lo sente. Ha le mani sempre fredde, Baekhyun. Chanyeol lo prende in giro costantemente ripetendogli qualcosa come “mani fredde, cuore caldo” seguito poi dalle mani calde di Chanyeol che gli stringono le proprie in una presa rassicurante che più che scaldare il cuore di Baekhyun gli fanno sfarfallare lo stomaco.

Chanyeol ha caricato la macchina con due borse di vestiti e Baekhyun lo segue docile fino al sedile del passeggero, non sa dove stanno andando ma il più alto è apparso così eccitato di questo viaggio organizzato all’ultimo minuto che lui non ha avuto niente di che obbiettare.

Guida male, Chanyeol. Tecnicamente è una guida sicura, rispetta i limiti e la segnaletica stradale, rispetta le precedenze e Baekhyun si fida ad andare in macchina con lui, anche se deve tenersi alla cintura di sicurezza come se fosse la sua unica salvezza ogni volta che Chanyeol frena all’ultimo minuto per non tamponare, anche se ogni tanto ha paura di finire sbalzato fuori dal parabrezza ogni volta che la macchina sobbalza perché il minore ha lasciato il gas troppo velocemente.

Guida fino alla campagna, si fermano in un bed and breakfast e Chanyeol scarica i loro bagagli nella stanza che ha prenotato. Baekhyun non capisce il senso di quello che l’altro sta facendo mentre gli prende la mano e lo invita a camminare al suo fianco fino a un prato. È piuttosto lontano dalle case, c’è un carro nel mezzo, sembra dimenticato; le erbacce si arrampicano sulle ruote e sulla parte inferiore appoggiata a terra, il legno è scuro sotto la luce aranciata del tramonto e mentre osserva Chanyeol avvicinarsi all’oggetto e accarezzarlo in punta di dita, pieno di affetto, viene colto dall’illuminazione.

“Non ci reggerà mai entrambi” sussurra, è un suono lieve tra il frinire di cicale e grilli, ma Chanyeol lo sente lo stesso, gli sorride con quel suo modo speciale di sorridere. Con un occhio più chiuso dell’altro, con le file di denti bianco perla perfetti che sembrano brillare di luce propria, con quella dolcezza riflessa nelle iridi scure, che fanno battere il cuore di Baekhyun in un modo strano.

“Tranquillo Baek, fidati di me” gli dice e Baekhyun non resiste, si avvicina a lui, i piedi che inciampano nelle erbacce, che schiacciano i fiori celati nel buio. Mentre si stende accanto a Chanyeol sul carro non dà importanza neanche alle erbacce che gli si sono appiccicate sul jeans e che gli pungono le gambe.

“Perché siamo qui?” gli chiede finalmente, Chanyeol gira il viso verso di lui. Il cielo è passato rapidamente da essere screziato di arancione ad essere di un bel blu limpido, le prime stelle iniziano ad apparire, la luna sta iniziando a salire nel cielo ed è incredibilmente luminosa mentre illumina il profilo di Chanyeol e lo rende etereo.

“T’insegno a riconoscere le costellazioni” risponde semplicemente. E Baekhyun allora si sente incredibilmente caldo, mentre Chanyeol gli indica il cielo e lui cerca davvero di non guardargli le dita ma di puntare lo sguardo sui puntini luminosi che si stagliano nel cielo.
 

Viene riscosso dai suoi pensieri quando Chanyeol gli posa una mano sulla spalla. Stende le gambe e le sente formicolare. Il più alto non dice nulla, lo osserva con gli occhi stanchi dal troppo lavoro e le labbra screpolate dal freddo.

Non servono parole mentre Baekhyun lo lascia accomodarsi sulla poltrona e gli si accoccola addosso.
 

-

 
Fuori nevica, è gennaio inoltrato e i riscaldamenti di Chanyeol ogni tanto fanno le bizze.

Baekhyun ha freddo, troppo per poter stare rannicchiato sulla sua adorata poltrona ad osservare i fiocchi di neve che si posano sulla città e sul davanzale, non può aspettare di vedere Chanyeol che barcolla tra i cumoli di neve, impossibilitato ad usare la macchina per andare a lavoro, tutto incappucciato per cercare di non prendere freddo. Quindi si trova rintanato sotto il piumino del letto che lui e Chanyeol condividono.

Non è una cosa nuova, la casa è troppo piccola con appena una camera da letto e un soggiorno che comprende la cucina. L’alternativa sarebbe stata dormire sul divano e Chanyeol non glielo avrebbe mai lasciato fare. Non che comunque ci sia imbarazzo tra di loro, quella fase è passata già da un bel pezzo e Baekhyun è contento di poter condividere il letto con la persona che ama – e per la quale è caduto, anche se Chanyeol non lo saprà mai. Non vuole che si colpevolizzi, Baekhyun è sempre stato consapevole della punizione per i trasgredenti alle regole divine, si è innamorato di lui consapevole della sua fine, ma non se ne pente.

Stira le braccia indolenzite, ha dormito in qualche posizione scomoda e la spalla destra un po’ gli duole, si gira a pancia in sotto e affonda il viso nel cuscino di Chanyeol. È l’una e mezza del pomeriggio e manca appena mezz’ora prima della fine del turno del più alto – deve poi tornare a lavorare alle sei del pomeriggio e Baekhyun vorrebbe solo che i suoi turni fossero più compatti e meno massacranti. Inspira l’odore dello shampoo di Chanyeol misto all’odore della sua pelle, è un mix che Baekhyun adora perché sa di casa, di sorrisi, di baci umidi e solletico, sa di sesso pigro, stanco, di un Chanyeol che forse vorrebbe solo dormire ma che non riesce a non riempire di attenzioni il suo compagno, sa di amore e Baekhyun ne è assuefatto, dipendente da quell’aroma e dal proprietario. Dedito ad un amore senza fine, come quello delle anime gemelle. E se Baekhyun non sapesse per certo che le anime gemelle non esistono – è qualcosa che gl’insegnano durante l’addestramento base per angeli custodi, qualcosa che Baekhyun ha affrontato molto tempo addietro quando ancora non era stato scelto per far parte delle schiere di angeli vendicatori (ogni tanto a Baekhyun viene da ridere se pensa che sia stato proprio suo fratello JongIn, con il quale ha condiviso quasi tutta la sua vita, a strappargli le ali) – direbbe che lui e Chanyeol non sono altro che anime gemelle.

Mentre si gira supino non può fare altro che pensare a quanto Chanyeol gli manchi, quanto la sua lontananza lo faccia impazzire, quanto desidererebbe solo averlo lì in quel momento. Attaccato alla sua schiena mentre gli cinge i fianchi magli con un braccio, mentre se lo tira vicino al petto, e Baekhyun riesce a vedersi mentre si gira verso il suo petto e affonda il viso nell’incavo del suo collo, gli lascia un bacio asciutto sulla spalla scoperta e inspira forte il suo odore. Riesce ad immaginare l’odore di sesso della pelle di Chanyeol che gli s’insinua nelle narici, che lo risveglia e gli riporta alla mente la notte appena passata.

E qualcosa in Baekhyun si risveglia. Il calore si concentra verso il basso ventre e lì, tra le sue cosce lattee prende forma la sua eccitazione. Allunga la mano fino a sfiorarsi in gesti languidi senza rendersene conto, si accarezza lentamente, senza fretta, la testa che ancora pensa ad altro, pensa a Chanyeol e l’erezione gli s’indurisce maggiormente tra le sue dita, pensa ai suoi gemiti rochi e gli viene la pelle d’oca mentre un gemito fuoriesce dalle sue labbra, la mano che si muove con un po’ più di decisione. Le dita curate che stuzzicano la punta sensibile e poi corrono a massaggiare i testicoli, nella sua mente solo Chanyeol che gli bacia le cosce, aperte per lui, che gliele stringe troppo tra le dita che tremano impazienti mentre affonda il viso tra le sue gambe e lo lecca, lo morde e Baekhyun continua a gemere impazzito, mentre si vede affondare le dita nei capelli chiari di Chanyeol, tirargli i fili grigi per incitarlo, mentre lui trema sotto di lui ridotto ormai in una gelatina ansante, con il petto che si alza e si abbassa ad un ritmo fin troppo sostenuto, con il cuore che batte furiosamente e sembra volergli uscire dal petto. Lo guarda con gli occhi lucidi di lussuria quando Chanyeol alza gli occhi scuri verso di lui e sorride malizioso, e lui sente montare dentro la voglia di strapparglielo via con un bacio quel sorriso.

 Baekhyun viene con un suono strozzato e quasi si stupisce, perso nei suoi pensieri.

Pochi secondi dopo qualcuno armeggia con la serratura della porta, Baekhyun si pulisce distrattamente la mano sporca di sperma su una coscia nuda prima di alzarsi in piedi. Ha indosso una delle felpe troppo grandi di Chanyeol che gli coprono fino a metà coscia e sente il freddo colpirgli in pieno la pelle scoperta quando si alza, corre a piedi scalzi verso la porta giusto in tempo perché Chanyeol si sia tolto almeno la sciarpa. Si ferma davanti a lui e gli sorride, si alza sulle punte e gli sfiora le labbra in un bacio accennato prima di abbracciargli il petto.

“Mi sei mancato” sussurra attutito dal piumino del più alto. Chanyeol sembra stupito per un attimo, ma si riprende subito. Lo abbraccia a sua volta e gli bacia i capelli scompigliati.
“Mi sei mancato anche te” dice a sua volta.
 

-

 
 Ci sono giorni in cui Baekhyun è più triste del solito.

“È un effetto collaterale del provare emozioni vere” è quello che si ripete in continuazione, ma non sa neanche lui se ci crede, se quella tristezza non derivi dal fatto di aver perso tutto, di non avere più nessuno dei suoi fratelli accanto. Eppure, eppure, lui ha Chanyeol e Dio solo sa quanto lui sia abbastanza per lui – delle volte pensa anche che Chanyeol con lui sia sprecato, che si meriti qualcuno di meglio, qualcuno che non ha sbalzi d’umore e un passato turbolento e alato come il suo. Ma non esprime mai il pensiero ad alta voce. Una volta ci ha provato, i primi mesi che erano insieme come amanti e non più come amici, glielo ha detto “Chanyeol, onestamente non pensi di meritare di meglio? Qualcuno che non sia un mostro, al tuo fianco?” solo allora Baekhyun ha provato il peso dell’indifferenza. Chanyeol non ha fatto scenate, non ha urlato, non gli ha detto nulla. L’ha guardato a lungo, però. L’ha osservato per minuti interminabili, l’ha trapassato con i suoi occhi scuri e poi semplicemente ha preso la giacca ed è uscito. Non gli ha rivolto parola fino al giorno successivo e Baekhyun ha capito che quell’argomento non deve neanche provare ad introdurlo.

Comunque, quando è particolarmente triste, Chanyeol sa sempre come tirarlo su di morale.
C’è una vasca nel loro bagno. È piccola e non la usano spesso preferendo di gran lunga la doccia. Ha il silicone che la sigilla al muro un po’ ingiallito dagli anni e il rubinetto difettoso che gocciola durante la notte, ma Baekhyun pensa che sia carina piena di acqua calda e schiuma trasparente, profumata di frutti di bosco. Quando è particolarmente triste Chanyeol gli prepara il bagno. È qualcosa che ormai fa in automatico quando avverte che l’umore del suo Baekhyun è particolarmente giù.

Lui ne è grato e il cuore gli si riempie pian piano di gioia mentre Chanyeol lo coccola, lo accompagna fino in bagno, lo spoglia dei vestiti lentamente e gli sfiora la pelle di porcellana in punta di dita, gli bacia le labbra con dolcezza e quando gli sfila la maglietta gli bacia anche le costole sporgenti, il centro del petto in corrispondenza del cuore.

Quando Baekhyun entra in acqua Chanyeol gli strofina gentilmente le braccia e il collo, è seduto su uno sgabello di legno vicino alla vasca, le maniche del maglione arrotolate fino ai gomiti. Osserva Baekhyun osservare la finestra chiusa del bagno, osservare il cielo grigio di smog del mattino di Seoul e storce le belle labbra dispiaciuto.

“Ti manca?” domanda ad un  certo punto, Baekhyun sobbalza e l’acqua sciaborda dalla vascada bagno sul pavimento.
“Il cielo, intendo. Ti manca mai?” specifica, la voce morbida e bassa, quasi un sussurro. Baekhyun annuisce piano. Non si gira a guardarlo ma sa che gli occhi di Chanyeol sono fissi sulla sua schiena. Su quelle maledette cicatrici che gli ricordano che niente sarà più come prima.
“Qualche volta mi mancano i miei fratelli” ammette, Chanyeol emette un suono con la bocca chiusa, per fargli capire che lo sta ascoltando. Ma Baekhyun non continua a parlare, non subito almeno. Si prende il suo tempo, si rannicchia nell’acqua, trascina le gambe al petto e poggia il viso sulle ginocchia, i capelli bagnati che gli gocciolano sul viso e si mischiano alle sue lacrime.
“Puoi toccarle, se vuoi” dice alla fine, la voce che trema appena. Lo sguardo di Chanyeol gli brucia la schiena, osserva i bordi frastagliati delle cicatrici, le osserva sparire sotto il filo dell’acqua, e allungarsi fino alle scapole.
“Non devi concedermelo, se non ti va” gli risponde conscio di quanto sia importante una cosa simile, di quanto Baekhyun si senta scoperto in quei momenti, quelli in cui si lascia accarezzare in quel modo, quando lascia che Chanyeol veda quanto è debole. Baekhyun sospira, il respiro che incresca il pelo dell’acqua.
“Voglio. Voglio che tu lo faccia.” Sussurra alla fine, ed è come mettersi a nudo solo in senso più profondo mentre le dita callose di Chanyeol passano sopra una porzione di cicatrice, i brividi gli corrono per tutto il corpo, socchiude gli occhi e dietro le palpebre si succedono una serie d’immagini appartenenti alla sua vita passata.

Vede i suoi fratelli, il viso sorridente di JongIn, quello un po’ più imbronciato di ZiTao appartenente ad un’altra flotta ma molto legato a loro, vede Chanyeol da bambino; il viso paffuto e i movimenti goffi, rivede gli occhi di JongIn distrutti, addolorati mentre avanza verso di lui, la morte nel cuore mentre gli annuncia la sentenza che loro padre gli ha riservato, mentre lo caccia dal paradiso, da casa. Mentre lo rifiuta perché si è innamorato di un essere umano.

E fa male, il cuore di Baekhyun duole mentre rivede quelle immagini, poi vede Chanyeol. Lo stesso Chanyeol che adesso gli bacia la schiena ed è tutto più sopportabile, il dolore nel petto gli si acqueta sostituito dalle emozioni che prova, dall’affetto di Chanyeol, dal suo amore.

E anche se delle volte gli fa male pensare di aver perso tutto, ogni volta di trova a ricredersi. Perché Chanyeol è il suo tutto, e a lui va bene così.
 
   
 
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