“Ho pianto”. “Di nuovo?” mi chiederai e io risponderò
“Certo, ho pianto solo per me, per quello che , desideravo, temevo,provavo
per i miei fallimenti, per le mie vittorie.
Pianto fino a star male, pianto da voler star male,
pianto sentendo i polmoni schiacciati e la bocca asciutta,
pianto sentendo gli occhi inaridire e ardere.
Pianto da voler soffocare, bruciare, annegare, sparire.
Pianto per non farmi sentire,
ma, in realtà, solo per poter gridare al mondo
chi è la persona nascosta dietro a quella maschera.
Pianto da voler morire per quanto è
ingiusto tutto e giusto niente.
Pianto fino a voler vivere
per poter dimostrare chi sono.
Pianto fino a sentire le ciglia, il viso,
le spalle e persino i piedi bagnati
dalle mie stesse lacrime salate.
E poi ho smesso,
il mio pianto si è esaurito
dentro al rumore di questo mondo”.