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Autore: Sel Dolce    27/11/2016    7 recensioni
[ Sterek | Derek!Alpha | Theo!Human | Slash | Abusive relationship ]
Stiles era sicuro di poter dividere la sua vita tra il mondo sovrannaturale e quello normale, aiutare il branco e avere un fidanzato perfettamente umano.
Intrappolato in una relazione con Theo non può dichiarare i sentimenti che prova per Derek.
Dal capitolo ventuno:
[...] Stiles al suo tocco si mosse, corrugando la fronte, ma al contrario di scansarsi si avvicinò ancora di più, finendo con il posare la testa sopra il petto del suo Compagno, circondandogli la vita con un braccio, le dita dai polpastrelli freddi entrarono in contatto con il suo fianco scoperto facendolo quasi rabbrividire.
Sorrise passando il dorso della mano lungo il profilo del fidanzato, non riuscendo a evitarsi di pensare come fosse stato la causa della maggior parte delle sue sofferenze. Se non si fosse impuntato a non voler ammettere i suoi sentimenti, se non lo avesse spinto via, Stiles non sarebbe mai finito tra le grinfie di Theo. [...]
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Derek/Stiles, Stiles Stilinski, Theo Raeken, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Save you from bruises serie'
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Prologo


Love is like a shot gun



Stiles si guardò allo specchio, le braccia e il petto pieno di lividi.

Il vento invernale che proveniva dalla finestra aperta riempì la stanza facendolo tremare, ma non si mosse, rimase lì a guardare i segni.


« Alla fine siamo riusciti a prendere la strega, Deaton aveva ragione, voleva te quella pazza. Spero che non ti abbia tenuto tutta la notte nel suo studio. » Scott era particolarmente allegro quella mattina e pure Stiles lo era, ormai non doveva più preoccuparsi di guardarsi le spalle da una strega con l'insana voglia di lanciargli qualche strano maleficio o peggio, ucciderlo.

« No, Theo è passato a salvarmi e abbiamo trascorso la serata insieme a casa mia. » rispose l'umano sistemandosi meglio lo zaino sulle spalle cercando di evitare i lividi.

Theo Raeken era il suo ragazzo da due anni, da poco dopo che Scott era stato morso da Peter, erano usciti un paio di volte prima di mettersi insieme. Forse non era stata la scelta giusta considerando che in quel periodo aveva iniziato a sviluppare sentimenti per qualcun altro, ma Stiles sapeva che Theo sarebbe stato l'unico a poterlo amare, non era certo il tipo che piaceva e a Beacon Hills era già abbastanza difficile trovare un ragazzo omosessuale, se si fosse lamentato sarebbe rimasto solo in eterno.

« Dovresti pensare al tuo percorso da druido, non al tuo stupido fidanzato. » la voce di Derek fece sobbalzare il giovane che girandosi trovò davanti ai suoi occhi l'Alpha nonchè insegnante di spagnolo alla Beacon Hills High School « E oggi riunione speciale al loft, disdici qualsiasi impegno. » aggiunse prima di sparire nell'aula professori lasciando i due adolescenti senza la possibilità di ribattere. Stiles guardò verso il punto dove l'uomo era scomparso a bocca aperta e Scott storse il naso « Amico, puzzi di ansia e paura. » disse iniziando ad incamminarsi verso l'aula di letteratura.

Lo Stilinski scosse la testa riprendendosi dallo stato di shock e seguì il licantropo prima che si allontanasse troppo « Oggi dovevo uscire con Theo, sai che non gli piace quando disdigo all'ultimo minuto. » rispose cercando di non far tremare le mani, da una parte c'era Theo e dall'altra il suo Branco e lui avrebbe sempre messo il loro al primo posto anche se conosceva fin troppo bene le conseguenze per una tale decisione.

« Andiamo, Stiles, al massimo mette il broncio, non ti metterà di certo le mani addosso, per quello c'è già lo psicopatico di turno che cerca di farci fuori. » Scott provò a tirarlo su di morale, completamente ignaro di quello che accadeva realmente. L'umano rimase in silenzio, pensando al modo più delicato e meno sarcastico per dire al suo ragazzo che la sua sessione di box – oh, pardon – che il loro pomeriggio insieme era saltato.

Lydia Martin, sottobraccio ad Allison Argent, camminò verso di loro con un sorriso luminoso e Stiles non poté che esserne spaventato. Solo una cosa faceva sorridere Lydia in quel modo: la prospettiva di una serata in nome dell'alcool.

« Riunione speciale » esordì senza nemmeno dare loro il buongiorno « ah, che dolci parole. Il Branco, il loft e tanta vodka. » prese Stiles per mano, le lunghe ciglia che sbattevano in modo sensuale mentre Allison salutava Scott con un bacio.

« Sai che non posso, l'ultima volta stavo per buttarmi dalla finestra credendomi Superman. » rispose il ragazzo cercando di non cedere allo sguardo da cucciolo della Banshee. Lydia sbattè una mano sull'avambraccio già livido e Stiles dovette metterci tutte le sue forze per non sibilare di dolore.

« Solo perché abbiamo fatto ubriacare anche gli altri con vadka e strozzalupo! Questa volta ha detto Derek che non berrà e ci lascerà avere il nostro divertimento vegliando su di noi. » la rossa si portò una mano sul cuore come a giurargli che non avrebbe rischiato nulla questa volta e lui cedette perché aveva veramente bisogno di staccare, un po' di alcool non lo avrebbe ucciso. O almeno sperava.

« Ragazzi ho una cosa da raccontarvi! » l'urlo di Cora attirò l'attenzione di tutti i presenti nel corridoio perché era veramente raro vedere l'Hale sorridere « Vi ricordate quando mesi fa ho detto che forse a Derek piace qualcuno? » chiese e tutti annuirono « Ho guardato sul suo computer e c'è solo una cartella senza nome protetta da una password! Scommetto che li è pieno di foto di chiunque abbia fatto perdere la testa a mio fratello ed è datata 2010. » disse come se quella portasse una reale conferma per la sua – assurda – teoria.

« Magari è dove tiene i suoi porno. » intervenne Isaac, arrivato in quel momento con una tazza di caffè fumante tra le mani, suscitando una risata a tutti, compreso Stiles.

« Porta il PC da Danny, riuscirà sicuramente ad aprirla. » disse Lydia incamminandosi insieme a Stiles tenendolo sottobraccio, ormai era un gesto abituale e nessuno ne rimaneva più sorpreso.

Ora doveva parlare solo con Theo.


Theo lo tirò su dalla giacca facendolo finire seduto sopra il banco in fondo all'aula di spagnolo. La mano scese a stringergli con forza la coscia destra mentre l'altra finì dietro la nuca tirandogli violentamente la testa indietro.

Stiles chiuse gli occhi imponendosi di non piangere, timoroso che l'odore delle lacrime potesse attirare qualcuno dei suoi amici dall'olfatto sopraffino.

« Cosa vuol dire "oggi non possiamo vederci"? » la voce del giovane Raeken era roca dalla rabbia e gli occhi lucidi di una luce che Stiles aveva visto fin troppe volte e se non fossero a scuola sicuramente sarebbe finita in maniera decisamente peggiore.

« Quello che vuol dire è che questo pomeriggio ho altro da fare e non possiamo vederci. » forse aveva sbagliato ad usare quelle parole e il suo tono sarcastico e – dannazione – lo sapeva che infastidiva il suo fidanzato perciò il pugno che ricevette sullo stomaco fu più che meritato. Stiles boccheggiò in cerca di aria, ma ben presto si ritrovò con le labbra di Theo sulle sue in un bacio violento che faceva venire a Stiles voglia di dare di stomaco.

« Questa è la mia aula. » la voce furiosa di Derek fece sobbalzare entrambi gli adolescenti e la mano di Theoche stringeva la sua coscia scomparve lasciando però sicuramente il segno e Stiles sospirò pronto a vedere quei nuovi lividi una volta solo nella sua camera.

Theo si passò il dorso della mano sulle labbra pulendosi dalla saliva che era andata a bagnarle durante il bacio, guardava Derek con aria di sfida, come se sapesse cose che nessun'altro sapeva se non il diretto interessato « E questo è il mio banco. » rispose posando la mano sul banco dove aveva fatto sedere a forza Stiles, il quale passava lo sguardo tra i due senza sapere che dire.

Derek divenne rosso di rabbia e il giovane Stilinski temette di vederlo trasformarsi sotti i loro occhi « Detenzione con il professor Wilkenmann, Raeken. » dichiarò posando la sua pila di documenti sulla cattedra « Ed esca immediattamente da qui. » aggiunse indicandogli la porta. Theo strinse i denti e prese con prepotenza la mano di Stiles per trascinarlo fuori da lì « Stilinski vorrei parlare con Lei. » la voce di Derek era stranamente calma, ma il ragazzo sapeva che in realtà l'uomo non lo era nemmeno un po'.

Una volta rimasti soli Stiles rilassò appena le spalle « Dimmi. » lo incitò a parlare abbozzando un sorriso.

« Stiles, sei sicuro che vada tutto bene con quello lì? » domandò il licantropo, le mano posate a palmo aperto sulla cattedra mentre gli occhi erano fissi in quelli di Stiles. Derek sentiva che qualcosa non andava, sentiva il continuo odore di dolore e paura provenire da Stiles quando era insieme a Raeken.

« Oh Der–bear ti preoccupi per me? » scherzò Stiles facendo una piccola risata nervosa « Sto insieme a Theo da due anni, se non andasse tutto bene ci saremmo già lasciati, no? » domandò con fare ovvio, il battito el cuore regolare per non fargli capire le menzogne. Una volta aveva provato a lasciarlo, dopo il primo episodio di violenza, e fu in quel giorno che perse la verginità e purtroppo non era stato consenziente nemmeno per un misero secondo. Dopo quella volta la violenza carnale era diventata una routine e Dio solamente sapeva quante volte aveva pianto durante la notte sentendosi debole e patetico. Non aveva il coraggio di denunciare il fatto, sarebbe stato troppo difficile poi guardare ogni giorno suo padre o gli altri agenti che l'avevano visto che l'avevano visto crescere da quando era ancora in fasce. Se avesse denunciato Theo ci sarebbero state delle gravi conseguenze e lui non poteva permetterlo.

« Per qualsiasi cosa, Stiles, ricordati che hai un branco pronto ad aiutarti. » disse Derek con un sospiro, Theo non gli era mai piaciuto e non credeva fosse il ragazzo giusto per Stiles. Aveva un'aura negativa e il suo lupo riusciva a sentirla.

« Grazie, Derek, me ne ricorderò. » rispose avviandosi sorridente verso la porta, la mano alzata in segno di saluto. Appena varcò la soglia si guardò intorno, felice di non vedere Theo nei dintorni.


Alla terza bottiglia di vodka Stiles era decisamente fuori controllo, rideva ad ogni minimo rumore e continuava a singhiozzare tra una parola e l'altra. Derek era rimasto l'unico sobrio lì dentro e controllava quel branco di adolescenti svagarsi: Lydia edeva composta sul divano chiacchierando di limiti, equazioni e derivate con un Jackson voglioso di fuggire alla sua fidanzata; Scott e Allison si erano addormentati sul pavimento mentre Cora e Isaac giocavano a carte. C'era pure Peter seduto vicino a Stiles, pronto a riempirgli il bicchiere appena lo avesse svuotato. Derek inarcò un sopracciglio, quella scena non gli piaceva per niente, perciò si avvicinò pronto ad allontanare lo zio dal ragazzino.

« Dopo la strega ci mancava solo il "sospetto mostro quadrupede" che si aggira per Beacon Hills. Se fosse un centauro? » stava domandando il giovane guardando il liquido trasparente nel suo bicchiere « Dovrei avvertire mio padre e mettere delle protezioni intorno casa? ».

« Stilinski, se vuoi da me c'è una camera libera. » rispose Peter con tanto d'occhiolino facendo scoppiare a ridere Stiles sotto lo sguardo perplesso dell'uomo che non capiva cosa ci fosse di divertente.

Derek sospirò decidendo di togliere il bicchiere a Stiles e la bottiglia a Peter per evitare che l'adolescente assumesse troppo alcool « A dormire, tutti. » ordinò a quelli che erano ancora svegli. Vide con la coda dell'occhio Cora e Isaac mettere via le carte e Lydia trascinare Jackson verso il materasso gonfiabile che aveva portato quest'ultima ben sapendo che a nessuno se non Derek, Cora e Isaac era permesso salire al piano di sopra dove c'erano le camere da letto.

L'Hale più anziano sbuffò e alzando le mani si allontanò decidendo di prendere il divano; Stiles si alzò barcollando e ridendo « Jeep, dormirò nella mia Jeep! » esordì dopo aver notato che non c'era posto per lui nè sul divano nè per terra. Derek grugnì prendendolo a mo' di sacco sulle spalle perché sapeva che quel pazzo avrebbe provato a guidare fino a casa rischiando di morire in un incidente stradale. Lo portò di sopra nella sua camera depositandolo dolcemente sul letto, gli tolse le scarpe mettendole vicino alla porta, ma quando provò a sfilargli la camicia sporca di vodka il ragazzo iniziò a dimenarsi « No, no, questa lasciala. » biascicò più nel mondo dei sogni che in quello reale « Nessuno deve vedere cosa c'è sotto. » aggiunse stringendosi le braccia al petto e lasciando Derek con un'espressione interrogativa, ma decise di non indagare oltre.

L'Alpha chiuse le tende e spense la luce lanciando un'ultima occhiata all'umano. Sospirò dirigendosi verso la stanza di Cora, quel ragazzo non gliela raccontava giusta e lui avrebbe scoperto la verità.



Angolo me:

Hi guys!

Eccomi qua con una bella Sterek tutta originale, ormai mancano pochi capitoli per concludere Ils ne savent rien de nous e quindi posso permettermi di iniziare a pubblicare questa.

Cosa ne pensate? Qualche suggerimento?

Ah, giusto, questa fanfiction è dedicata a Hope che per settimane ha dovuto osservarmi in silenzio mentre scrivevo i primi capitoli di questa fanfiction sui fogli a scuola durante la ricreazione invece di parlare con lei. Hope questo è tutto per te!

A presto,

Sel

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