Prologo

Era il quarto negozio che osservava.
Possibile che non trovasse nulla di bello?
Erano tutte cose già viste e assolutamente non originali.
Riprese a camminare, non notando un ragazzo, anche lui distratto, che camminava verso di lui, finendo per sbatterci contro.
“Oh, scusa.” Si scusò veloce, guardando il ragazzo.
Aveva i capelli neri come le piume di un corvo e degli occhi rosso sangue che lo osservavano curiosi, doveva avere sì e no una ventina di anni.
“Ah... no, scusami tu, ero distratto...” Disse il ragazzo misterioso, grattandosi la testa imbarazzato.
“Anche io.” Rispose, ridacchiando imbarazzato, Pablo.
Passarono un paio di minuti a fissarsi imbarazzati, fino a che non fu Pablo ad interrompere quel silenzio.
“Ehm... scusa ancora...” Disse arrossendo e riprendendo a camminare.
“A-aspetta! – Lo richiamò – P-potrei sapere il tuo nome..?”
“Sono Pablo.” Rispose il biondo. “Perché?” Chiese.
Il moro arrossì furiosamente.
“Ah... Beh... I-io sono First... E.. vorresti... essere mio amico?” Domandò, diventando ancora più rosso.
“Eh? Fai sul serio?” Volle sapere, confuso, lo stilista.
“Ah... No... Dimentica quello che ho detto...” Rispose, sorridendo amaramente.
“Se dici sul serio... OK! - Ribatté lui – Ma se hai cattive intenzioni sono ben protetto” continuò poi.
“N... Non ho cattive intenzioni...” Rispose il moro, guardando a terra un po’ abbattuto.
“Tutto bene?” Chiese il proxy, cercando di essere amichevole.
“Ah... s-si!” Rispose lui, balbettando.
“Io stavo andando a casa…” Disse Pablo.
‘casa…’
“Ah… Si… Giusto… Allora... Ci si vede in giro?” Domandò, cercando di nascondere il suo nervosismo.
“Certo. Faccio questa strada tutti i giorni.” Rispose sorridendo lo stilista.
First annuì: “A domani, allora.” 
“A domani” lo salutò amichevolmente il biondo.
‘Che tipo strano…’  Pensò Pablo guardandolo allontanarsi.
Il moro sorrise allontanandosi, per poi appena girato l’angolo appoggiarsi al muro e sospirare tremante.
Che diavolo aveva combinato?