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Autore: Light94    19/05/2009    1 recensioni
Ciao ragazze e anche ragazzi! Ecco il piccolo capitolo introduttivo della mia ff su Robert Pattinson, che dire, spero vi piaccia e che decidiate di fare tante recensioni per migliorare il racconto!
Baci baci e ora vi lascio alla lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un londinese tutto per me


Salve a tutti, io sono Roberta una ragazza italiana di diciotto anni, abito a Roma, alla Garbatella.
Ho tantissimi e mi piace molto divertirmi , oggi volevo raccontarvi l’avventura vissuta circa due
estati fa a Londra con la mia migliore amica (Martina) e la mia cugina preferita (Barbara) che
avrebbe avuto le veci di una mamma essendo la più grande.
Come dicevo circa due estati fa, per l’esattezza il 10 Luglio 2009 io e le mie due consulenti
prendevamo il volo verso la nostra città preferita, Londra.
Non fu semplice convincere i miei genitori a farmi partire.
Già una volta un esperienza simile mi aveva letteralmente traumatizzata,ma grazie alla
testardaggine che contraddistingue ogni adolescente con mia grande felicità l’avevo avuta vinta.
Le altre non ci misero molto a convincere i proprio genitori a lasciarle partire, bastò promettere
un’ infinità di cose, di cui io ero fermamente convinta del loro errore.
Il 10 Luglio 2009 fu una delle giornate più calde dell’anno, noi per fortuna partimmo verso le sei e
quindi non trovammo quella ventata di calore di 40°.
Arrivammo all’aeroporto verso le 5:00 del mattino, solo la mia cuginona era abbastanza sveglia da
guardare con felicità il grande aeroporto di vetro.
Io e Marty ci accasciammo testa a testa sulle prime sedie blu di plastica rigida che trovammo
vicino al tabellone delle partenze cercando di riprendere un po’ del sono perduto .
Sembravano passati solo pochi minuti da quando avevo chiuso gli occhi quando sentii la voce di
mia madre chiamarmi e qualcuno darmi dei piccoli schiaffetti sulle guance e degli scossoni
svegliando di conseguenza anche Marty.
Scattammo tutte e due in piedi nello stesso momento spaventate e incominciammo a cercare gli
altri, li vedemmo avvicinarsi al check in per imbarcare i bagagli, non notammo che i nostri genitori
avevano preso le nostre valigie e per un attimo credemmo di dover rinunciare al viaggio per colpa di uno stupido
ladruncolo ce si era fregato i nostri bagagli ma per fortuna ci sbagliavamo.
I nostri padri avevano già iniziato ad imbarcare le valigie e a fare i biglietti che ci sarebbero serviti per passare il nostro
mese a Londra soprattutto in tutta libertà!
Non ci volle molto per imbarcare tutte le nostre mastodontiche valigie che contenevano i nostri
vestiti preferiti e quelli per una copertura tranquilla con le nostre madri, arrivò in fretta il
momento di salutare la mia mammina e il mio papone e stranamente sentii un pizzicorino agli
occhi che anticipavano un paio di lacrime, forse quando abbracciai la mamma rischiai di stritolarla
mentre il mio papà sempre tranquillo mi sorrideva , sapevo che era solo una maschera mantenuta
a stento in situazioni come quella ma tutti e due sapevamo che non avrei avuto problemi con il
mio carattere e la mia lingua quasi perfetta gli inglesi si sarebbero stufati di noi e ci avrebbero
rispedite a casa a calci nel sedere, avevo riso tanto quando lo aveva detto e lo abbracciavo sempre
con tanta tenerezza,era lui la persona a cui somigliavo di più, sia fisicamente che caratterialmente,
dalla mia mamma avevo preso solo la passione per i libri e la scrittura, nient’altro, una volta
questo piccolo particolare mi era scappato di fronte a lei ed sono sicura di averla ferita molto, ma
da quel giorno avevo cercato tanto di capire il suo carattere e il suo modo di vedere le cose che
sono sicura di essere riuscita a far emergere qualche lato di lei anche in me.
-Stai attenta, non parlare con gli sconosciuti, chiamami appena arrivi e non cacciarti nei guai!- Non
faceva altro che preoccuparsi da quando io ero piccola aveva sempre avuto un comportamento
così protettivo nei miei confronti,una volta ricordo di averne parlato con Marty e lei mi aveva
guardato come se la cosa fosse scontata, infatti era scontata, era mia madre!
Abbandonai tutto il mio bagaglio a mano sul nastro del metal detector compreso il cellulare e le
mie sigarette.
Quanto attraversai quella specie di porta mi sentii come se stessi abbandonando qualche parte di
me in quel posto, insieme alla mia mamma e al mio papà,ma doveva essere solo una mia
impressione, mi girai di spalle e li salutai con un ciao ciao e un uno per indicare il mese con un
sorriso sulle labbra.
Mentre aspettavo le altre ripresi la borsa simile ad una valigia della Gucci color panna e ci infilai
sigarette soldi e cellulare, almeno non mi sarei scordata niente.
Non ci seguirono mentre noi dandogli le spalle mano nella mano percorrevamo la strada che io e
Marty conoscevamo ormai alla perfezione.
Arrivammo di corsa al punto di imbarco, vidi la ragazza che era addetta al controllo dei biglietti
osservarci con un aria guardinga, specialmente le nostre borse, mi sporsi verso Barby E le sussurrai
una cosa
-Bombe- dissi indicando la mia borsa, lei si mise a ridere e indicò la sua con un sorriso e mi fece
l’ok .
Giocherellai con gli occhiali Carrera nuovi che mi ero comprata il pomeriggio precedente e quando
arrivò il mio turno me li misi in testa per avere le mani libere, diedi il biglietto alla ragazza e
raggiunsi le altre che mi aspettavano all’entrata del piccolo corridoio collegato all’aereo, ci
prendemmo di nuovo per mano e finalmente potevamo urlarlo,
-Londra stiamo arrivando!!!-
  
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