CAPITOLO 1
Loro e io

È sempre stato così. Fin da bambina.
Io riuscivo a vederli, e loro vedevano me.
Scuri, tetri, freddi, dal tocco di ghiaccio, con pensieri freddi, senza emozioni, trasparenti a gli occhi dei viventi: i fantasmi.
Ma non sono tutti così, ho imparato a distinguerli, hanno aure diverse…
In tutti si vede il loro corpo semitrasparente, senza colori, coperto da gli ultimi vestiti che hanno indossato i loro cadaveri, in alcuni si vede la loro aura che illumina il loro spettro, scura, senza rilievo, senza emozioni positive, a questi ultimi gli sto alla larga, sono anime che hanno commesso atti impuri nella vita come per esempio omicidio, tradimento…
Ero al parco, come a mio solito, seduta su quella panchina ormai rovinata dal tempo, coperta dalle foglie autunnali, bagnata dalla pioggia, aveva sostenuto neve e grandine eppure è sempre stata qui, con me, ed io ero sola, ma non del tutto, nessuno è veramente solo nemmeno quell’uomo che cammina pensando alla moglie, ormai morta, e lo so, perché lei è li con lui, lei lo guarda e lui non la vede sotterrato dai ricordi e dalla tristezza.
Neanche io sono sola, con me ci sono Kyle e Mike, solo che solo io posso vederli. Chi sono loro per me? Amici.
Kyle ha gli occhi neri e i capelli corti e biondi, è abbastanza alto e molto magro, è molto insicuro, ma è anche un genio, è morto di peste nel 1628 all’età di 5 anni. Ci siamo incontrati quando io avevo 7 anni, lui mi ha visto crescere, io l’ho vito crescere, e lui è cresciuto grazie a me, perché? Da quello che ha scoperto lui i fantasmi crescono solo se la loro mente cresce e invecchia, fino a quando non mi aveva conosciuta lui era invecchiato solo di tre anni, ora ne ha 15, uno in più di me
Mike è l’esatto opposto di Kyle, ha gli occhi chiari, verde acqua, ma i capelli scuri, neri come la pece, è alto e magro. Spavaldo, sicuro di sé, si innamora facilmente delle persone ancora in vita e cerca di farsi notare…
È morto durante la seconda guerra mondiale, a undici anni, ma non mi ha mai spiegato come, ci siamo conosciuti in gita scolastica, lui non aveva mai lasciato il campo di concentramento dove era morto e si è avvicinato a me durate un’uscita scolastica notando che stavo parlando con Kyle…è stato più o meno tre anni fa.
Comunque...tornando a noi….
Ero seduta su una panchina con Kyle e Mike, il primo legge un libro appoggiato alla panca, mentre Mike osserva un gruppo di ragazze che parlano di scuola.
“ehy…Kate…” mi chiamò Mike tenendo lo sguardo fisso su una delle ragazze “Sai chi è quella?” alzai lo sguardo e vidi che stava indicando una ragazza che non la smetteva di parlare, probabilmente stava parlando dei suoi voti perfetti, la riconobbi subito…. “Lei è Andrea Stone...” gli sussurrai “non fa per te”. Mike mi guardò con aria di sfida alzandosi dalla panchina per avvicinarsi al gruppo di amiche, lo osservai attentamente…
Guardò attentamente tutte le ragazze, lanciando sguardi disgustati a tutte, come se loro lo potessero vedere, poi arrivò all’ultima, Andrea, e si mise a fissarla per qualche secondo poi trascinò la terra in modo violento così da poterla spostare componendo frasi non molto decifrabili…una ragazza notò quello che aveva scritto e fece un balzo spaventata facendolo notare alle altre… “guardate! Qualcuno ha scritto il nome di Andrea per terra!” Andrea lo nota e fa qualche passo indietro spaventata, poi Mike gli scosse violentemente l’albero sotto la quale le ragazze erano sedute facendo cadere le foglie per comporre la scritta: “ti amo”. Tutte le ragazze lo notarono e una di queste, ingelosita annunciò a gran voce: “NON-CI-POSSO-CREDERE. Alla fine mi ha creduto! Mi dispiace Andrea se ti ho messo in mezzo…ma vedi… io mi chiamo Elizbeth Andrea Gibson e bhe… quelle scritte erano dedicate a me…”
A quel punto Mike si arrabbiò, non gli piacciono le persone che mentono, spinse la ragazza e la scaravento a terra, spaventando tutte le ragazze, alzai di soppiatto: dovevo fermarlo. Corsi verso di lui e li feci segno di smetterla, lui mi disse che era ciò che quella si meritava, “e allora?” gli dissi “così ti farai scoprire!” lui sorrise per poi fare una breve risata. Mi fissò.
“Smettila di fissarmi! Ti rendi conto di ciò che hai fatto?”
A quel punto mi girai e vidi Kyle che correva preoccupato verso di me, “che succede?” chiesi a Kyle preoccupata ma anche innervosita, lui mi disse di smetterla, a quel punto capii: tutti mi stavano guardando, ho parlato con una persona che solo io posso vedere e sentire, sarò risultata pazza.
Mi allontanai imbarazzata e tornai a casa.
Entrai nella mia stanza, lì c’erano già Kyle e Mike, il primo era seduto su una sedia preoccupato, il secondo era sdraiato sul letto a ridere raccontando l’accaduto senza tralasciare alcun dettaglio.
“oh...ecco…è tornata!” mi accolse Kyle preoccupato, Mike mi guardò sorridendo come se aspettasse che io gli dicessi qualcosa. Io lo guardai, il mio cuore iniziò a battere più velocemente, odio quando mi fissa.
“Ci stavi facendo scoprire…” disse Mike con un sorriso malizioso, io lo ignorai e mi rivolsi a Kyle: “scusa Kyle, lo so che se la gente scopre che esistono fantasmi…”
“…si scatenerebbe il caos!” concluse la frase “lo sai! È già successo…”
Io mi rattristii, Kyle mi aveva raccontato che molti anni fa un ragazzo che aveva il mio stesso dono svelò al mondo che la gente viveva con i fantasmi…
Molte persone si sono uccise per vivere la vita da fantasma… ma non è così semplice… si è fantasmi solo se si è ancora legati a qualcosa di vivo sulla terra, e non qualcuno di morto.
Per qualche secondo rimanemmo in silenzio…
“Ma quindi che tu sai Andrea è libera?” chiese Mike interrompendo il silenzio.
Alzai gli occhi all’aria e mi buttai sul letto trapassando il corpo di Mike che si alzò spaventato e uscì dalla stanza triste attraverso i muri.
Kyle si avvicinò col lo sguardo triste “ti piace…vero?” io mi girai verso di lui per poi girarmi dalla parte opposta, annuì, e lui si allontanò….
Quando vedo Mike con altre ragazze, mi si spezza il cuore, so che è fatto così, ma mi da fastidio pensare che lui possa desiderare un'altra anche se lei non sa minimamente della sua presenza… ciò mi distrugge.
Non so se quello che provo per lui è amore. Ma di una cosa sono certa…lui per me non prova nulla e non può immaginare quello che io provo per lui. Eppure io ci ho provato in tutti i modi a farglielo capire, se mi dicevano di scrivere una poesia io rendevo palese che fosse dedicata a lui, mi rattristavo se lui passava del tempo a conquistare altre ragazze, non l’ho mai definito amico, dicevo che era una persona speciale nella mia vita, eppure non lo ha mai capito.