I lost my mind the moment I first met you. Everything but you gets in slow motion.
Tell me, if this i love. I don’t know why, this absolute emotion..
Did I ever imagine it? Next to you, I shine more brightly as I become a better guy.
Tell me, what is love. 

Era lì, dinnanzi ai miei occhi. Dormiva tranquillamente su un lato del corpo, il volto appoggiato sulla mia spalla, le labbra dischiuse perfettamente rosee e uno sguardo celestiale. Non era la prima volta che mi soffermavo ad osservarlo, potrei definirmi estasiato della sua bellezza angelica, pura, quasi innocente. Ricordo ancora la prima volta che lo vidi in caffetteria, con lo sguardo confuso tra i libri di filosofia e il portatile aperto, con i suoi capelli fin troppo biondi smorzati da una ricrescita fin troppo evidente. Indossava un paio di occhiali quel giorno e quando mi andai a sedere accanto a lui lì riporto con dolcezza al loro posto, senza degnarmi di uno sguardo. Devo ammetterlo, quei primi giorni odiai Oh Sehun più di me stesso, era sempre troppo silenzioso, freddo ed acido. Una persona per nulla compatibile con il mio carattere aperto e contraddittoriamente timido. Però, data la mia testardaggine continuai a sedermi accanto a lui, divorando romanzi su romanzi e bevendo quantità esuberanti di cappuccini soltanto per stare accanto a lui. Leggevo uno dei miei romanzi preferiti per l’ennesima volta, quel giorno, ove solo in quell’ultima lettura mi resi conto che uno dei protagonisti era la sua esatta figura. Ogni dettaglio di quel ragazzo mi faceva pensare a Oh Sehun, il suo essere filosofico e misterioso, freddo ma di buon cuore. Probabilmente fu quella sua visione ad attirare in me quell’estrema attrazione e curiosità nei suoi confronti. Non ricordo il giorno in cui l’antipatia che provavo nei suoi confronti si trasformò lentamente in quello, comunemente, chiamato amore. Mi sorrise timidamente, le sue labbra erano di un dolce color ciliegia, sottili, appena inarcate e mi chiese di quel romanzo, facendo degli apprezzamenti, mi disse che era uno dei suoi preferiti e parlammo ore riguardo ad esso. Mi sentivo inebriante, pieno di felicità. I nostri successivi incontri furono simili a quello, parlavamo dei romanzi, dei classici, dei pensieri filosofici, di una quantità di libri eccessiva, cappuccino dopo cappuccino. Ricordo che un giorno fui rimproverato da un mio amico per la mia poca attenzione nei suoi confronti, “ Cosa ha quel ragazzo di tanto speciale da farti stare sempre tra le nuvole?” ,  mi chiese, eppure io avevo terrore di descriverlo, avevo terrore che qualcun altro si potesse innamorare di lui solo nel sentirlo nominare. Era ed è una persona perfetta anche nei suoi difetti, chiunque se ne poteva innamorare. Risi, strano come io, Kim Jongin mi sia innamorato di un ragazzo di cui non conoscevo il nome, le origini, le abitudini. Fino ad allora era una concezione astrale, platonica, ci si poteva realmente innamorare di qualcuno che si conosce appena, che si vede solo da lontano? Eppure quelle ore che passavamo assieme, anche se in silenzio per me valevano più di ogni altra cosa. Sehun aveva una luce negli occhi, una timidezza in quel suo sorriso così prezioso che mi era inevitabile non pensarlo notte e giorno. Grazie ai libri ci avvicinammo molto, sentivo una forte attrazione in lui e non era solamente a sfondo corporeo e sessuale, era trascendentale. Sehun era dotato di un corpo magnifico, robusto, era slanciato nell’altezza e nelle forme ma era dotato anche di una mente meravigliosamente aperta e fu quella a rubare il mio cuore, oltre il suo sorriso, la sua risata coinvolgente, il suo piccolo difetto nel parlare che trovavo estremamente adorabile. Sono le piccole cose che ti fanno innamorare di una persona e ti fanno desiderare di poter passare con loro il resto della propria vita, se questo possibile. Oh Sehun era diventato il centro della mia vita, il motivo per cui sentivo di essere realmente felice, ora ammetterei che affidare la propria vita ad una persona è follia pura, ma l’amore sta in questo: affidarsi ad una persona, fidarsi di lei, prendersi cura l’un l’latro. L’amore è follia.

Si scostò lentamente dalla mia spalla, strizzando gli occhi per poi aprirli alla ricerca dei miei, destandomi dai miei pensieri.

- Ehi..- mormorò con la voce ancora impastata dal sonno, un suono dolce per le mie orecchie. Sorrisi dolcemente e gli accarezzai i capelli corvini - Buongiorno.- sussurrai.

- A cosa stavi pensando?- accennò una risata, inclinando lateralmente il capo di poco, ormai riusciva a capirmi con un solo sguardo.

- Pensavo che ci sono tante cose con cui io non potrei vivere, in particolare una, vitale.-

Mi guardò dubbioso, corrucciando la fronte in modo infantile, aspettando che proseguissi.

- Sei tu, Oh Sehun.-

I suoi occhi si illuminarono mentre il suo viso si tinse di rosso, riscaldato dai raggi del sole che filtravano dalla finestra e mi conferivano una visuale limpida di quel meraviglioso timido sorriso che si formò sulle sue labbra.

Ero totalmente, incondizionatamente innamorato di Oh Sehun.



 

-- Salve, probabilmente molti di voi si chiederanno che fine avrò fatto (lo spero T_T), ho ri-avuto da poco il wifi disponibile e l'univeristà non mi concede molto spazio, però sono determinata ad aggiornare entrambe le mie ff queste vacanze di Natale ( si spera )
Spero anche che questa piccola e insegnificante storiella vi sia piaciuta, ero in vena di Sekai e niente, è uscito ciò. A presto, xx