Il corvino sfioró il muro con le spalle per riprendere aria, boccheggiando, mentre l' acqua lo avvolgeva delicatamente con le sue braccia liquide, arrivandogli fino al collo.
Perlopiù non si scompose minimamente al vedere il rosso, il suo amore, entrare a sua volta nella piscina, lo sguardo di un cacciatore impaziente e trepidante pronto ad assaltare la sua vittima con immensa voracità.
Seguiva i suoi movimenti con aria impassibile, nonostante dentro di se fosse tutto il contrario, nonostante il suo cuore scalpitasse ad un ritmo assurdo, sfrenato, al solo guardarlo.
Erano passati meno di tre giorni dalla loro confessione di amore reciproco.
Tre giorni in cui aveva assaporato il fatto che, adesso, Rin gli apparteneva completamente e lui allo squalo in uguale modo.
Tre giorni in cui si erano baciati, abbracciati e coccolati.
Avevano dormito insieme nello stesso letto, ma non in modo del tutto ufficiale, solo dormito, beati del calore che i propri corpi offrivano.