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Autore: kamy    06/12/2016    0 recensioni
Una serie di situazioni vissute sia da Howard Stark che dal figlio Tony. Le differenze del loro modo di viverle.
Scritta a quatto mani con Lady Atena.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
Lo 'stride' è uno stile Jazz degli anni 20\30 americani.
Prima parte scritta sentendo: Moonglow di Benny Goodman.
Seconda parte scritta sentendo: Why di Andra.



Cap.8 Strange e la musica

POV HOWARD

"Howard Anthony Walter Stark!" risuonò la voce di Strange per l'intero edificio.
Howard incassò il capo tra le spalle sobbalzando, sollevò il capo socchiudendo gli occhi castani.
"Accidenti, li sa proprio tutti".
Lo stregone supremo avanzò a passo di marcia, con le sopracciglia corrugate.
"Oggi viene Nathaniel Richards. E' importante che tu faccia buona impressione per il tuo futuro" lo rimproverò.
Howard si mise in piedi e infilò le mani nelle tasche dondolando sulle punte dei piedi.
"Non ho bisogno che mi ricordi di farlo" borbottò.
Strange si piegò in avanti, sulle ginocchia, il mantello gli ondeggiava alle spalle.
"Hai quasi fatto esplodere il mio giradischi oggi. E ancora non ti sei cambiato" gli ricordò. Gli sorrise e gli strinse la cravatta.
"Con gente come questa, l'abito fa molto".
Howard si passò la mano tra i capelli e infilò il dito nel nodo della cravatta allargandola, si umettò le labbra facendo un passo indietro.
"Lo so, lo so. Vesti per impressionare. Sono bravo in questo gioco".
"Quando fai così, mi ricordi uno 'stride'" disse Strange.
Howard aggrottò la fronte, incrociò le braccia corrucciando le labbra.
"Non ho studiato niente del genere".
Strange gli diede un paio di pacche sulla guancia.
"Lo stile 'stride'. Jazz figliolo, Jazz. Lo si sente nelle strade" ribatté.
Howard sogghignò, fece qualche passo nel corridoio e si spettinò i capelli.
"Parli di vestire in modo elegante e poi ti metti a chiacchierare di musica di strada?" lo derise.
Strange scoppiò a ridere.
"Serio negli affari, ma non con gli amici" disse addolcendo il tono.
Si grattò una guancia guardandolo allontanarsi.
"E se ti comporti bene ti faccio sentire qualcosa" promise.
Howard scosse il capo, corrucciò la fronte e agitò la mano in aria senza voltarsi.
"Lascia fare a me!",
"Ci conto" sussurrò Strange, passandosi la mano nei capelli mori.


*********************

POV TONY


"Anthony Howard Stark, non puoi venire qui e distruggermi mezza casa! Io devo occuparmi della protezione dell'Occhio di Agamotto!" sbraitò Strange e la sua voce risuonò in tutta la casa.
Tony piegò il capo all'indietro, arricciò il labbro e scosse l'indice in aria.
"Non si chiama 'distruggere mezza casa', si chiama ristrutturazione moderna".
Strange scosse il capo e si voltò verso Reed.
"Richards, almeno tu" borbottò. Reed arrossì.
"Non siamo dei bambini" borbottò.
"No, non lo siete. Tu hai già le basette bianche come me e Tony ha un pizzetto da adulto identico al mio. Siete vaccinati" ribatté Strange. Sospirò guardando gli aloni di sudore sulla maglietta nera di Tony.
"E come siete vestiti?" gemette.
Reed si grattò il petto coperto dalla tutina azzurra aderente dei Fantastici Quattro.
Tony si passò ripetutamente la mano sulla fronte asciugandosi un velo di sudore, abbassò il capo e tirò verso il basso i lembi della maglia nera con il simbolo dei Black Sabbath, sogghignò.
"Da lavoro! Non mi piace sporcare i completi, poi devo ricomprarli".
Strange si massaggiò le tempie.
"Ora almeno so cosa provavano i miei maestri quando li facevo impazzire" gemette. Socchiuse gli occhi e gli diede le spalle, il suo mantello ondeggiava.
"Andrò a mettermi un po' di musica. L'ultima di Andra non è male" brontolò.
Reed si grattò il sopracciglio.
"Andra? E' una tua amica?" domandò.
"Suppongo tu non conosca Why" disse Strange. Socchiuse gli occhi e ghignò.
"Non sei aggiornato" lo punzecchiò.
Tony schioccò le dita, stirò le braccia sopra la testa e ticchettò sull'auricolare.
"Friday? Qui serve musica anni 2000 per il vecchio mummificato. E non intendo quello con il mantello".
"Agli ordini, Boss" rispose la voce di Friday, risuonando in vivavoce per tutta la stanza.
"Stark!" gemette Reed. Strinse i pugni e li dimenò.
Strange scoppiò a ridere.
"Vedete poi di rimettermi la casa com'era prima" disse gentilmente.
Tony fece il segno con il pollice in su, fece l'occhiolino e sogghignò ampiamente.
"Sarà anche meglio!" decretò.
"Si fidi.... spero" gemette Reed.
Strange roteò gli occhi e uscì dalla stanza, passandosi la mano tra i capelli.
  
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