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Autore: Sarah_Bartowski    06/12/2016    1 recensioni
< Non sei sola Lydia. C'è Malia, c'è Scott, ci sono io > le dice, infatti, enfatizzando sull’ultima parola, sottolineando l’ovvio.
(OS ambientata dopo la fine della 5° stagione e non prende in considerazione la 6°)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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SEMPRE E SOLO LYDIA

 

Stiles era arrivato a casa da poco. Suo padre era ancora al lavoro e molto probabilmente ci sarebbe rimasto fino a tarda serata, perciò avrebbe dovuto prepararsi la cena da solo. Stava per prendere l’occorrente dal frigorifero quando il campanello suonò.  Si girò a guardare la porta quasi stupito, avvicinandosi cauto e chiedendosi chi potesse essere. Era appena tornato dalla casa di Scott quindi non poteva essere lui e suo padre di certo non avrebbe suonato alla sua stessa casa.

Aprì la porta, mentre con una mano si preparava ad afferrare la mazza, messa appositamente accanto alla porta per ogni evenienza.

<< Lydia >> il moro guardò la ragazza davanti a se, non nascondendo il suo stupore.

<< Ciao Stiles, disturbo? >> chiese la banshee, guardandolo leggermente imbarazzata. Lydia imbarazzata, questo si che era il colmo.

Stile negò con la testa facendole segno di entrare un casa. La guardò per qualche secondo chiedendosi il motivo di quella visita decisamente inaspettata.

<< Stavo per farmi un panino, lo vuoi? >>domanda il moro, cercando di alleggerire l’imbarazzo che aleggiava nell’aria. Al cenno di assenso della ragazza ritornò in cucina, tallonato da Lydia.

<< Come mai sei qua? >>  decise di porre la domanda che lo assillava, mentre disponeva l’occorrente per i panini sul tavolo davanti a lui.

Lydia lo guarda, mettendoci qualche secondo di troppo a rispondere, insospettendo Stiles.

<< Ehi Lyds, che succede? >> lasciò perdere la preparazione dei panini per rivolgere la sua completa attenzione a lei, prendendole le mani tra le sue.

<< Sì,  è solo che stavo pensando a quello che hai detto su Allison, sul fatto che ha salvato la vita a Scott >>

Stiles annuisce mentre, sempre tenendola per mano, la conduce al salotto facendola accomodare sul divano, sedendosi poi accanto a lei.

Erano giorni che la vedeva strana. Spesso la vedeva perdersi nei suoi pensieri mentre la malinconia le riempiva gli occhi, proprio come stava succedendo in quel momento.

Non era per niente nel carattere di Lydia. Lei non si faceva abbattere da niente, era sopravvissuta ad Eichen House e a quello che gli stravano facendo in quel posto, e dopo quello nulla poteva buttarla giù.

Per la prima volta Stiles era senza parole. Non sapeva cosa dire per farla tornare la Lydia di sempre. Sapeva quanto la ragazza soffrisse ancora per la mancanza dell’amica e di quanto le mancasse averla al suo fianco. Allison è stata l’amica migliore per Lydia in qualsiasi situazione.

Decise che per una volta le parole non sarebbero bastate ed era meglio far parlare i fatti. Le prese di nuovo le mani tra le sue, risvegliando la ragazza dai suoi pensieri. Lydia guardando prima le loro mani poi lui, mentre sulle guance cominciavano a scendere lacrime copiose.

<< Mi manca tantissimo Stiles, so che è stupido e che è passato tanto tempo, ma sento la sua mancanza ogni giorno. È come avere un buco all’altezza del cuore. Ci sono alcuni giorni in cui mi sento così sola, lei è stata la mia prima vera amica, la prima a cui ho voluto veramente bene. >> singhiozzio Lydia stringendo forte la mano del ragazzo.

A Stiles, Lydia, non è mai sembrata così fragile come in quel momento. Lì seduta sul suo divano, libera di dare sfogo al suo dolore. Dolore che si è tenuta dentro fino a quel momento.

D’istinto si avvicina, stringendola al suo petto. Molto tempo prima avrebbe pagato oro per ritrovarsi in quella stessa posizione. Quando l’amore che provava per lei era ancora giovane e immaturo. Ora invece la stringeva per confortarla, per farle capire che non è sola anche se Allison non c’è più. Che lui ci sarebbe sempre stato per lui.

<< Non sei sola Lydia, ci siamo noi. C’è Malia, c’è Scott, ci sono io >> le dice, infatti, enfatizzando sull’ultima parola, sottolineando l’ovvio.

Per un breve periodo Stiles aveva creduto di averla dimenticata. Di averla messa in un angolo del cuore.  Si era messo con Malia, l’aveva aiutata ad ambientarsi di nuova alla vita da essere umano e le aveva dato una mano con la scuola, come un bravo fidanzato. Gli faceva bene avere qualcuno bisognoso di lui, che dipendeva quasi dalla sua presenza. Credeva di amarla davvero Malia, anche se in modo diverso rispetto a come amava la ragazza che ora stava abbracciando.

 Pensava che mai, la forte Lydia, si sarebbe rivolta a lui per chiedere aiuto o conforto. Invece eccola lì, stretta al suo petto che aveva bisogno di lui, e ne aveva bisogno molto più spesso di quanto pensasse. Qualche volta anche lei dipendeva da lui.

Stiles era arrivato ad una conclusione, quando l’aveva trovata in condizioni disastrose ad HE. Aveva capito che non poteva dimenticarla. Non poteva considerare solo amica quella ragazza dai capelli biondo fragola che aveva rubato il suo cuore in terza elementare. Lei sarebbe sempre stata la sua prima scelta.

Passarono abbracciati sul divano quelle che, per Stile e anche un po’ per Lydia, sembrarono ore. Stavano bene in quella posizione. Lydia sentiva il cuore di Stiles battere a ritmo regolare, mentre una sua mano le accarezzava rassicurante la schiena.

Quante volte Stiles l’aveva aiutata? Davanti agli occhi le passarono diversi flash, momenti in cui Stiles l’aveva salvata da se stessa o dagli altri, mettendo in pericolo la sua vita.

<< Ho perso il conto di quante volte mi hai salvata, fisicamente e mentalmente >> dice Lydia distraendo il ragazzo dai suoi pensieri. La voce roca e le guance ancora bagnate di lacrime. Si alzò per guardarlo negli occhi.

<< Na, è sempre stata una passeggiata >> Stiles e il suo sarcasmo, sempre pronti a risollevare il morale, anche quando non è proprio il momento giusto. Il sarcasmo, la sua unica arma di difesa, come diceva sempre lui.

Stiles ricambia il suo sguardo mentre con i pollici le toglie le ultime tracce di pianto.

<< L’ho fatto con estremo piacere >>

Lydia accenna un sorriso, osservando le labbra di Stiles a pochi centimetri dalle sue.

Stiles che c’è sempre stato per lei, che ha sfidato chiunque per portarla fuori da quel manicomio. Lo stesso ragazzo impacciato e logorroico che, alla fine, è riuscito a farsi voler bene. Lo stesso ragazzo che ancora una volta la stava aiutando, tenendola stretta al suo petto, ascoltandola e consolandola.

Lo fece senza pensare troppo, cogliendo il momento. Si allungo di poco e posò le sue labbra su quelle di Stiles.

Come quella volta, nello spogliatoio, lo colse del tutto impreparato. Non vedendo una risposta e pensando di aver fatto un errore si ritrasse, già pensando a quale scusa usare. Aveva lasciato Malia, è vero, ma questo non significava niente. Non poteva pretendere che lui provasse ancora quello che provava una volta. Forse ora la vedeva come un’amica.

Non riuscì ad allontanarsi di molto perché Stiles le mise una mano dietro alla testa attirandola di nuovo a se. La baciò con impeto, stringendola forte a sé.

Se solo qualche anno fa qualcuno gli avesse detto che una sera si sarebbe ritrovato a baciare Lydia Martin sul divano di casa sua gli avrebbe riso in faccia, maledicendolo anche un po’.

Invece stava proprio succedendo. Lydia era lì, con la lingua che giocava con la sua e le mani che stringevano le ciocche dei suoi capelli, quasi a chiedere di più. Si sdraiò sulla schiena, portandola sopra di sé, senza staccare la bocca dalla sua.

Piano, le sue mani cominciarono ad accarezzare la sua schiena fino ad arrivare all’orlo della maglietta e infilarsi sotto, carezzando delicatamente la pelle calda della ragazza.

I suoi pensieri completamente azzerati. Si dimenticò dei panini che stava preparando, dei compiti che ancora non aveva finito. Si dimenticò di qualsiasi cosa che non fosse Lydia e le sue labbra che ora gli stavano baciando il collo.

Raggiunse di nuovo l’orlo della maglietta di lei, esitando, insicuro se continuare o fermarsi. Ci pensarono le mani di Lydia che si posarono sulle sue e lo aiutarono a sfilarle la maglietta, che finì sul pavimento accanto a loro.

Lei lo guardò negli occhi, puntando le mani ai lati delle sue spalle. I capelli le ricadevano da una parte, un sorrisetto le increspava la bocca.

<< Lydia >> iniziò Stiles, senza neanche sapere bene cosa voleva dirgli.

<< Shh >> lo sgridò lei, abbassandosi di nuovo a baciargli le labbra, mentre gli sfilava la maglietta.

Presto i vestiti finirono sul pavimento accanto alla maglietta di Lydia.

Si guardarono per qualche secondo, occhi negli occhi, sapendo cosa stava per accadere e per nulla intenzionati a smettere.

Stiles ribaltò le posizioni, portandola sotto di se. Piano le sfilò il resto degli indumenti, lasciandola completamente nuda sotto di se. Si prese qualche secondo per osservarla, assicurandosi che non fosse un sogno.

Si allungò per recuperare il portafoglio e quindi il preservativo. Esitando ancora, rigirandosi la bustina tra le mani, convinto che nel giro di pochi istanti Lydia si sarebbe alzata e sarebbe scappata via, lasciandolo come un imbecille.

<< Stiles >> lo richiama lei intuendo i suoi timori e attirando la sua attenzione,

<< Va tutto bene >> lo guarda dolcemente, non può fare altrimenti. Non quando si tratta di Stiles.

In un momento è di nuovo su di lei, i boxer a fare compagnia al resto dei vestiti per terra, mentre loro si ritrovarono a condividere quel momento che probabilmente avevano aspettato entrambi, seppur con tempi diversi .

Stiles entrò in lei aspettandosi, comunque, di essere fermato da un momento all’altro, nonostante le infinite rassicurazioni. Quando, invece, vide Lydia guardarlo soddisfatta, con le guancie arrossate, si rese che era tutto vero.

Lei era sotto di lui, che lo invitava ad aumentare le spinte, mentre entrambi cominciavano a provare piacere.

Lydia mesi le mani nei capelli di lui, stringendoli e attirandolo a se, facendo scontrare le loro bocche.

Le spinte si fecero sempre più intense e i gemiti di entrambi riempirono la stanza.

Poco dopo Lydia venne sussurrando il suo nome, subito seguita da lui.

Stiles si poggia sulla ragazza, cercando di regolarizzare il respiro, sotto di lui sente il battito accelerato di lei, che piano gli accarezza i capelli.

Stiles quasi non ci crede. Ha appena fatto l’amore con la ragazza di cui si è innamorato in terza elementare, la stessa che per anni non l’ha considerato. Lydia, Lydia, Lydia. Sempre e solo lei.

Si alza per guardarla negli occhi trovandola con un sorriso.

<< Grazie per avermi fatto capire che non sono sola >>.

Stile si allunga per depositare un bacio sulla bocca rossa e piena di Lydia.

Lydia ora sa che non è sola. E dopo quella sera non lo sarà per molto tempo.

 

 

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Ciao a tutti.

Sono tornata e questa volta su una coppia di cui sono innamorata follemente ma di cui non ho mai scritto.

Non so come sia uscita, spero non faccia troppo schifo.

Devo per forza ringraziare un mondo la mia amante perché senza il suo supporto sarei ancora bloccata sulla pagina vuota. Te la dedico (e se ti fa schifo cazziami in privato grazie! Ahahah)

Un bacione.

  
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