Stars

 

 

YUURI P.O.V

 

 È notte.

Guardo fuori dalla finestra, mentre Victor si muove nel letto, alle mie spalle. Le stelle mi ricordano lui… Brillanti. Bellissime. Bianche, lassù, nel cielo.

Le immagino danzare, con eleganza, su un tappeto nero ghiacciato. Le vedo sorridere, sicure, altezzose. Sanno di essere belle. Sanno di essere ammirate. A loro piace. A Victor piace.

Gli piace quando lo osservo, mentre si muove sopra di me. Mentre le sue mani scorrono su di me…

Le stelle mi ricordano i suoi occhi. Accesi. Penetranti. Come stille di cristallo.  Quando mi guarda sembrano passarmi attraverso. Mi forano il petto. Quando sto con lui mi sento violato, come se il mio corpo fosse riempito di aghi.

Eppure mi piace… Mi piace stare con lui e sentire il suo sguardo sfiorarmi ogni centimetro della pelle.

Non credevo di poter essere così… Non immaginavo che avrebbe potuto farmi provare qualcosa del genere.

Per me era solo un sogno, da bambino. Era come l’eroe di un anime. Intangibile. Lo desideravo, eppure non immaginavo di poterlo avere, un giorno.

Ora eccolo qui. La mia stella. Il mio Victor.

Dorme. Il petto nudo sotto le coperte. I suoi capelli argentati che scivolano sulla sua fronte come raggi lunari.

Nella stanza il nostro odore. L’odore del nostro amplesso.

 Mi sembra di sentire la sua voce che chiama il mio nome, mentre il suo bacino si muove e mi fa suo.

Victor è come le stelle, quando facciamo l’amore. La sua bellezza assorbe i tuoi pensieri. Annulla i tuoi sensi.

Non sono altro che uno spettatore di tale incanto.

Io, seduto sugli spalti, a guardare una stella che danza in un cielo di ghiaccio.