Note: Potevo restare indifferente dopo questo episodio? Sia mai. E quindi eccomi qua, scusate per tutte le mie insensataggini
Di ubriacature dimenticate e delle loro conseguenze
[altresì detta: come far morire d’imbarazzo Katsuki Yuuri]
Mai, mai, Viktor si sarebbe aspettato
qualcosa di simile da quel ragazzo timido e impacciato che spesso sorprendeva a
guardarlo come se venerasse una divinità.
E invece eccolo lì,
in mezzo a quel salone gremito di gente la sera prima della finale del Grand Prix a improvvisarsi
ballerino con un Katsuki Yuuri
ubriaco come una biglia.
Crede di non essersi
mai divertito così tanto in vita sua, comunque – se ne accorge quando sente un
forte dolore agli addominali e anche alle guance a forza di ridere e si sente
dannatamente bene.
E forse ha bevuto un
po’ troppo anche lui, ma crede di essere abbastanza lucido per non sembrare
troppo ridicolo e mantenere un certo controllo di sé mentre il suddetto Katsuki Yuuri – quell’orribile
cravatta azzurra a tenere insieme i lembi della camicia sbottonata – gli
sorride tra il divertito e il sognante e gli scocca uno guardo al limite del
decente che si sente di ringraziare dal profondo del cuore la sua buona stella
per avergli dato abbastanza autocontrollo….
-Viktor, ti prego, smettila!-
E Viktor non può
trattenersi dal ridere più forte quando da sotto il cuscino in cui Yuuri ha nascosto la testa arriva uno strillo imbarazzato
che sembra quasi uno squittio – e lo immagina rosso come un semaforo e ride
ancora più forte, mentre gli toglie a forza il cuscino da sopra la faccia.
-Ma perché? Eri così carino.- si sente sorridere come un idiota ma sinceramente
gliene frega ben poco.
-Non ero carino: ero ubriaco!-
-Beh, ammettiamo che
anche da ubriaco hai il tuo perché.- e mentre lo dice
con quel tono saccente che sa benissimo quanto dia ai nervi al giapponese, si
promette di farlo ubriacare più spesso. Ormai è diventata la sua personale
crociata.
-Oddio, voglio morire.- esala il più giovane, appallottolandosi su un
fianco e dandogli la schiena. –Non riuscirò più a guardarvi in faccia, ora che
lo so.-
-Ma smettila. Infondo
avevamo tutti bisogno di smorzare un po’ la tensione… E poi eri meravigliosamente
sexy.- glielo sussurra a un orecchio e lo sente rabbrividire
sotto le sue mani.
Yuuri si mette lentamente seduto e lo
fissa come a dirgli “Ma dove?” e
allora Viktor gli piazza davanti al naso una delle foto di quella sera.
…per un attimo, teme
che Yuuri possa davvero ucciderlo.
–Viktor Nikiforov, cancella immediatamente quelle foto!-
E Viktor rischia di
cadere dal materasso e battere la nuca contro il pavimento quando Yuuri gli salta addosso cercando di prendergli il
cellulare.
-Ma neanche per
sogno! Sono il mio tesoro!- si tende all’indietro in
una posizione scomodissima per la sua schiena e inizia una lotta fatta di calci
e solletico e pizzicotti in cui nessuno dei due ha intenzione di cedere.
Alla fine, bloccati come
sono e in equilibrio per non battere una testata che potrebbe spedirli entrambi
al Creatore in meno di un minuto, Viktor fa scivolare il proprio cellulare sul
pavimento fin quasi sotto l’armadio e sorride a Yuuri
con quel suo sorriso a forma di cuore che sembra tanto ingenuo ma che in realtà
è il più bastardo di tutti.
-…ti odio.- sibila il giapponese, collassandogli addosso e
cercando di recuperare un po’ di fiato.
-Nah,
non è vero.- gongola internamente, Viktor, pensando
che tutto quel concentrato d’imbarazzo che è diventato il suo pupillo lo rende
ancora più adorabile. –Mi ami anche tu. Tutti mi amano!-
Ma Yuuri non risponde e sembra si sia addormentato – beh, non
sarebbe neanche così strano: è notte fonda, dopotutto – e allora si azzarda a
spostare la mano libera lungo la schiena in una lenta carezza, cercando di
spostarsi di lato senza svegliarlo. Nell’incoscienza del sonno, Yuuri gli sfiora il collo con le labbra – proprio sotto il
pomo d’Adamo – e lo stringe più forte tra le braccia.
Gli viene da
sorridere, perché Yuuri non sa che aveva deciso di
diventare il suo coach ben prima di vedere quel video e di piombargli in casa
senza preavviso solo qualche mese prima. Perché non sa che gli si è appeso al
collo con così tanta foga che non la credeva possibile – e che è forse in quel
preciso momento che si è innamorato di lui. Perché non sa che il donnaiolo di Eros che tutti credono essere lui in realtà
è proprio Yuuri, perché – possa un infarto stroncarlo
all’istante – l’ha sedotto con quei suoi momenti di dolcezza e ingenua
goffaggine intervallati a dei veri e propri attacchi al suo autocontrollo.
Avrebbe voluto
parlargli molto prima, ma l’occasione non si era più presentata: Yuuri aveva abbandonato tutto e, per qualche strano
ragionamento logico, si era sentito responsabile. Forse un giorno glielo dirà,
un giorno che potrebbe essere entro la fine della settimana.
Perché, infondo, l’imbarazzo
di Yuuri è così dolce…
-Ah, Yuuri? Guarda che ero serio quando ho detto che se vinci l’oro
ti sposo.- sussurra, nascondendo il viso trai suoi
capelli.
D.P.D.: Deliri post Delirio
#SputtaniamoYuuriConAmore
Spero
che Yuuri mi perdoni ma anche no lol non rimpiango nulla e che voi non mi uccidiate per
questa mezza schifezza qui.
Vi
voglio bene-
Maki