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Autore: lawlietismine    09/12/2016    2 recensioni
Victuuri - 704 parole - episodio 10.
Victor distende il braccio di fronte a sé e non può fare a meno di osservare l'anello che circonda il suo anulare, l'espressione seria e lo sguardo fisso, mentre intanto riflette sulla piega che ha preso la sua vita negli ultimi tempi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '«Born to make history»'
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Ehilà ^^ 
Omg rieccomi. Ma era inevitabile, visto l'episodio dell'altro giorno. STO ANCORA SCLERANDO.
Io dovrei studiare per l'esame di matematica generale di lunedì e invece sto qui. Complimenti.  
Comunque. In questa brevissima One-Shot (che fa pena, scusatemi) ho ripreso la parte in cui Victor osserva l'anello e in cui poi arriva Yurio, perché volevo approfondire i pensieri del mio amato Victor. Sappiate che a me piace Yurio, anche se forse potrebbe non sembrare così dopo questa fic. 
Il titolo è preso dall'opening e v
abbé, non ho altro da dire! Spero non ci siano errori, ma vado di fretta. 
Come al solito, spero vi piaccia! 
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^ alla prossima, 
Lawlietismine
 
We'll make it happen




 

Victor distende il braccio di fronte a sé e non può fare a meno di osservare l'anello che circonda il suo anulare, l'espressione seria e lo sguardo fisso, mentre intanto riflette sulla piega che ha preso la sua vita negli ultimi tempi. L'immagine di Yuuri, ancora beatamente addormentato quando lui è uscito dalla camera poco prima, resta impressa nella sua mente.

Il vento freddo gli scompiglia i capelli chiari e lo raggiunge attraverso il cappotto sbottonato, ma lui è abituato all'inverno russo, questo non è niente in confronto.

Yuuri non ricorda gli avvenimenti di quella sera e allora tutto ha un po' più senso, ma resta comunque un boccone abbastanza amaro da mandare giù, perché per lui invece ha voluto dire molto. In quell'occasione ha visto un lato di Yuuri che lo ha completamente ammaliato, rapito, ed è un lato che ha cercato in ogni modo di vedere ancora nei pochi mesi trascorsi.
Fino alla sera precedente, una parte di Victor pensava quasi che l'altro si stesse prendendo gioco di lui con ogni reazione esagerata ai suoi flirt e ai suoi tentativi di fare qualche progresso in questo loro rapporto, visto che era stato Yuuri stesso a fare il primo passo.
Ma ora che sa che non ricorda... Sì, ora ha un po' più senso.

È un colpo alle spalle a farlo tornare alla realtà, un colpo che si ripete e che è pieno di rabbia: sa già chi ne è il responsabile.

“Victor Nikiforov è morto” il tono di Yurio è gelido, proprio come il suo sguardo quando Victor si volta e lo incrocia.

Non reagisce, perché ha ancora altro per la testa per poterlo fare.

Poi però l'altro tira in ballo Yuuri in un discorso privo di senso, allora ogni buon proposito viene portato via dal vento e il suo corpo si muove da solo. L'attimo dopo è faccia a faccia col più piccolo, chinato su di lui con pochi centimetri a separarli, e c'è un'ironia pungente nella sua voce quando risponde, l'irritazione sta per prendere il sopravvento: “volevi competere contro di me?”.

“Non essere così pieno di te. Non tutti i pattinatori ti ammirano. Sbrigati a levarti di torno, vecchio.”

Il sorriso sarcastico scivola via dalle sue labbra e la mano che tanto si è perso a guardare sale per afferrargli malamente il volto. Yurio ha il tremendo vizio di prendersi la libertà di attraversare dei confini, quando invece sarebbe meglio se si limitasse a scrutarli da lontano.
Lo studia, stringendo in modo impercettibile la presa ferrea con cui lo costringe ad alzare il viso, quasi a rammentargli qual è il suo posto, ed è certo che l'anello lascerà il segno sulla pelle perfetta. Un po' se ne compiace.

Poi Yurio torna a farneticare.

Commenti non richiesti e offensivi rivolti allo stesso anello che indossa con dedizione, borbotta perfino qualcosa sull'incompetenza di Yuuri. Tutte considerazioni piatte che suscitano di nuovo la piega lieve e impercettibile all'insù di un angolo delle labbra di Victor e che alimentano il suo fastidio. Vorrebbe aumentare la stretta quasi fino a spezzarlo. La mano gli trema per la rabbia che cerca di non far arrivare anche alla sua espressione, gli viene quasi da ridere.

“Mollami!” sbotta alla fine Yurio, liberandosi con uno strattone prima di indietreggiare.

Un cane alle sue spalle abbaia e allora distoglie l'attenzione dal biondo per rivolgerla alla spiaggia. 
Se fosse rimasto in Russia come concorrente, Yurio non sarebbe stato così motivato a combattere. 
E nemmeno lui. 
Non torna a guardarlo, mentre lo sente allontanarsi.

“Questo posto mi ricorda l'oceano di Hasetsu”

Allora Victor sorride: “l'ho pensato anche io”. E per tutto il tempo, pensa a Yuuri.
 

Non importa se l'altro ora non ricorda, non importa se il momento in cui Victor ha iniziato a innamorarsi di lui e a sentirsi di nuovo vivo è andato perso, perché ci sarà tempo per rimediare a questo.
L'anello stretto al suo anulare rappresenta un impegno, una promessa. È una dichiarazione esplicita di tutti i loro numerosi gesti degli ultimi mesi, i loro sorrisi, la fiducia reciproca e il rispetto, meritevolmente conquistati. È la certezza che anche se un pezzetto del passato è andato perso, resta ancora il futuro.

E quello lo condivideranno insieme.  

  
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