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Autore: ReeJewel89    21/05/2009    15 recensioni
-Frankie! Frankie! No, ti prego! Big Rob è dall'altra parte della strada! Frankie!-urlò un altro ragazzo.
-Non ti serve Big Rob per fare il fratello!-rispose quel bimbo che doveva essere Frankie.
Ari sorrise alla scena, continuando a spingere Alice che divertita lasciava che il vento le scompigliasse i capelli castani, decisamente italiani per Los Angeles.
-Hai ragione, Frankie. Dai, vai a giocare. Ti aspetto qui!-rispose il fratello.
Guardava la scena divertita, e a giudicare dagli occhietti vispi di sua sorella non era l'unica.
Dedicata alle mie sisters che amo con tutto il cuore.
Il sequel di questa storia si intitola When everything is made to be broken.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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happy

Capitolo 45:Happy Ending.

Wake up in the morning, stumble on my life
Can’t get no love without sacrifice
If anything should happen, I guess I wish you well
A little bit of heaven, but a little bit of hell

This is the hardest story that I’ve ever told
No hope, or love, or glory
Happy endings gone forever more
I feel as if I feel as if I’m wastin’
And I’m wastin’ everyday

This is the way you left me,
I’m not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love,
Like it’s forever.
Then live the rest of our life,
But not together.


-Happy Ending Mika-



La famigerata sera del venti Dicembre arrivò mettendo tutti in agitazione. Erano da poco passate le cinque e le sorelle maggiori erano sul punto di avere un attacco di cuore.

Le valigie erano state ammassate insieme ai regali all'ingresso, pronte per essere caricate sulla limo che li avrebbe accompagnati in due scaglioni verso la palestra della scuola. Infatti Kevin, Joe, Trix e Arianna sarebbero andati per primi, mentre Nick sarebbe passato a prendere Chiara solo alle sei e quarantacinque ed il tutto era stato calcolato tatticamente. Il ballo iniziava alle sei e trenta spaccate, ma questo dettaglio era stato “omesso” ai due giovani studenti.

-Sister, c'è tutto vero?-chiese Trix ammassando l'ennesima borsa.

Arianna annuì contando le valigie.

-Perfetto, ci sono otto valigie più i beauty case e i tre sacchetti con i regali solo per passare due settimane in New Jersey. Mi sembra tutto normale.-

Alice correva eccitata di qua e di là aspettando Frankie: Denise e Paul infatti, con il minore dei loro figli avrebbero preso l'aereo per Wyckoff alle otto e trenta, mentre si erano accordati per far prendere loro l'aereo che partiva alle tre di notte.

-Sono sicura che tanto ho scordato qualcosa.-sbuffò Chiara ammassando il suo zaino.

-Poco male, andremo sulla main street a fare shopping. Mi sono già informata.-sorrise Arianna con un ghigno.

-Che sorelle organizzate!-sospirò sorridente Chiara con i capelli ancora avvolti in un soffice asciugamano rosa.

-Tu che cosa ci fai giù! Eric e Dillon stanno per arrivare a pettinarti, vestirti e truccarti. Muoversi, di sopra!-la rimbeccò Trix dandole delle pacche sul sedere.

-Forse è il caso che ci prepariamo anche noi.-disse Arianna saggiamente controllando l'orologio.

Troppo poco tempo dopo, il campanello suonò e con un urlo eccitato Alice andò ad aprire. Quando Arianna e Giulia scesero le scale fasciate nei loro abiti blu scuro, Kevin e Joe erano fermi all'ingresso e stavano discutendo animatamente sulle valigie. Solo il rumore dei tacchi sicuramente vertiginosi contro il legno servì loro per distrarsi dalla disputa per guardarle.

Se la reazione dei due Jonas maggiori era quella di una visione celestiale (mascella spalancata e occhi eccessivamente aperti, con espressioni da idioti incorporate) la razione delle sorelle Ruggieri fu simile.

-Si..signori Jonas! Paul, Denise! Non vi aspettavamo.-ammise Arianna con un sorriso tirato ed un po' nervoso.

-Oh, care! Siete sublimi, davvero! Sono stati davvero bravi i tuoi amici a realizzare tutti i vostri abiti! Nicholas è uno spettacolo.-esclamò Denise con uno strano luccichio neglio occhi correndo ad abbracciarle.

-Amore, che ci fa qui tutta la famiglia Jonas al gran completo?-chiese Arianna a denti stretti al suo ragazzo.

Kevin, dopo averle baciato una guancia, in tutta risposta sospirò con aria rassegnata.

-Questo è il primo ballo del liceo dei ragazzi! Non potevo assolutamente perderlo! Paul, stai scattando foto, vero? Ho dato precisi ordini al fotografo a casa di fotografare ogni istante Nicholas e di certo Dillon sta facendo lo stesso al piano di sopra.-esclamò Denise sistemando una ciocca di capelli a Kevin che si tirò indietro indispettito, mentre il padre sottomesso scattava foto a destra e a manca in pieno stile reportage.

-Su, Paul. Ora noi andiamo che dobbiamo tornare a casa e poi torneremo con Nicholas per le ultime foto. Paul, hai fatto una foto di gruppo?-lo rimproverò la moglie.

-Sì, Denise cara.-sospirò alzando una mano verso i ragazzi in segno di saluto.

-Ha preso un fotografo con cui abbiamo fatto un paio di shoot. Ci seguirà tutti e sei tutta la sera.-

Trix inarcò un sopracciglio mentre Big Rob trasportava senza fatica parecchie delle loro valigie e le portava nella limo.

-C'è qualche possibilità che io finisca su People,poi?-

-Certo, potremmo sempre far arrivare le foto in forma anonima.-rise lui attirandola contro il suo corpo e dandole un bacio sul naso, sussurrandole un “sei bellissima” sincero.


La palestra era un vero spettacolo, sopratutto ora gremita di ragazzi elegantissimi nei loro vestiti blu, come era stato precisamente espresso negli inviti.

Tutte le pareti erano state tapezzati di carta blu notte con rappresentato un cielo stellato fatto di porporina argentata e sul soffitto volavano un sacco di palloncini bianchi, blu e azzurri con delle cordicelle di nastro che scendevano formando tante piccole cascate.

All'entrata un paio di studenti tenevano il banco dove gli studenti avrebbero consegnato i biglietti, mentre Clark (lo stesso Clark che si occupava delle foto della campagna elettorale di Nick e Kim) scattava le foto ad ogni coppietta che entrava sotto un arco di fiori bianchi e cotone che ricreava l'effetto neve. Nel fondo della palestra fino circa alla metà erano stati posizionati dozzine di tavoli rotondi con tovaglie candide e composizioni floreali che richiamavano le tonalità blu/azzurrognole con cui era adornata l'intera sala. Finti iceberg azzurri con orsi e pinguini ad altezza naturale erano stati fatti posizionare ai bordi della pista da ballo. Per rendere definitivamente l'atmosfera più speciale, le luci erano tutte soffuse e coperte con dei lunghi drappi di tessuti luccicanti e moltissime candele erano state accese. Una mezza dozzina di alberi di Natale facevano poi bella mostra ai lati della pista, riccamente decorati.

Il DJ, quello vero, metteva pezzi di musica in voga del momento.

-wow, abbiamo fatto uno splendido lavoro!-ammise Joseph guardandosi intorno e trovando subito l'appoggio del fratello.

-Abbiamo?-chiesero in coro le due sorelle.

-Beh, abbiamo contribuito anche noi.-si lamentò Kevin.

-Ti ricordo che però tutto questo è opera nostra.-rispose Trix falsamente ferita nell'orgoglio.

-Oh, poverina. Tranquilla amore, il tuo ego è intramontabile. Nessuno sarà mai in grado di distruggerlo.-sorrise Joe prendendola per la vita e attirandola a se.

-Brutto Essere Inutile!-rise lei prendendolo a borsettate.

Qualche passo più in là, Kevin prese la mano di Arianna guardandola negli occhi.

-Avete fatto un lavoro spettacolare.-ammise Kevin.

Arianna sorrise furbetta.

-Aspetta che arrivino Chiara e Nick e poi potrai di nuovo compiacere il mio ego.-rise lei.

Il suo ego non sarebbe stato compiaciuto molto tempo dopo, infatti come previsto Big Rob chiamò Joe nel giro di venti minuti per avvisarli che erano partiti di casa.

-Ari, Trix! Ragazze che piacere vedervi. Avete fatto un lavoro magnifico con la sala, complimenti. Sarà un ballo indimenticabile questo: la mia incoronazione avverrà in uno scenario spettacolare. Grazie!-squittì Ella avvicinandosi al gruppo e portando le mani al petto fintamente commossa.

-Non c'è di che, tesoro.-sibilò Trix acida con un sorriso che somigliava impressionantemente ad un ghigno.

Con l'ultimo falsissimo sorriso si scusò dicendo di avere la propaganda dell'ultimo minuto da fare.

-Guardala, non può andare in giro da sola: deve sempre essere seguita dalle due cagnoline e da quell'idiota che ha fatto soffrire Kim l'anno scorso.-

-Mamma mia,non sai cosa le farei adesso. Quella stupida bionda.-borbottò Trix incrociando le braccia al petto.

-Ragazze, mi dispiace interrompere i vostri sortilegi, malefici, malocchi contro quella disgraziata, ma stanno arrivando.-annunciò Kevin.

Come due fulmini corsero verso l'entrata. Ari corse da Trevor, il tecnico delle luci, mentre la rossa tutto pepe corse dal DJ.

Appena Chiara e Nicholas misero piede nella sala le note di Happy Ending partirono e un fascio di luce fu tatticamente puntato verso l'entrata. Era impossibile non notarli. L'intera scolaresca si fermò per assistere alla loro entrata.

Erano elegantissimi: Nick indossava uno smoking vecchio stile con papillon e camicia bianca, il tutto contornato da un cappello a cilindro che gli dava un'aria da vero uomo della old school.

Chiara invece era davvero stupenda, era impossibile non definirla tale.

Arianna e Giulia la guardarono gonfiando il petto per l'orgoglio.

Il suo vestito contrariamente a tutti gli altri, non era di un carico blu notte bensì di uno sfavillante tessuto argenteo: le spalline tempestate di brilanti contornavano una bella scollatura a v che si chiudeva in un corpetto altrettanto ricamato. Appena sotto il seno una piccola fascia segnava l'inizio di una gonna lunga fino al pavimento e svolazzante giusto con un filo di strascico. Dillon aveva fatto un lavoro magnifico con i capelli: li aveva raccolti in una semplice acconciatura molto elegante a cui aveva aggiunto una fila di brillanti usandoli come cerchietto ma lasciando la frangia sul volto. Il trucco era immancabilmente opera di Eric. Fine, acqua e sapone si adattava perfettamente all'abito e all'acconciatura.

-Perchè ci fissano tutti?-chiese a denti stretti sorridendo.

-Perchè sei bellissima.-sorrise Nick fiero.

Era senza dubbio lei che aveva attirato l'attenzione di tutti quella sera: studenti, genitori, insegnanti e persino di tutti gli addetti al catering.

Con passo sicuro si avvicinarono ai rispettivi fratelli, sempre mantendo un comportamento regale. Il loro percorso fu però intralciato da Ella che marciò spedita verso di loro e anche parecchio arrabbiata.

-TU! Chi sei per presentarti con un vestito chiaro? È espressamente detto che serve un vestito blu! Tu non puoi stare qui!-sibilò puntandole un dito contro il petto.

Chiara sorrise con l'espressione più innocente che le riuscisse, alzando gli occhioni scuri al cielo. In effetti aveva notato una certa conformità cromatica nei vestiti delle altre studentesse.

-Non ho ricevuto nessun promemoria con l'obbligo di vestiti blu!-

-Così si fa, Sis!-esclamarono le sorelle scambiandosi un cinque soddisfatte e orgogliose.

-Uhm, dejavù.-brontolò Kevin con un sorriso.

Ella si allontanò con un ringhio e l'orgoglio ferito nel profondo: in effetti non doveva essere facile per lei essere così palesemente e maestralmente sostituita.

Quando Ella fu abbastanza lontano, Kim si voltò verso le sorelle con aria inviperita.

-Perchè non me lo avete detto? Lo sapevo che c'era il vostro zampino sotto tutto questo!-sibilò.

-Ups, deve esserci passato di mente.-disse Arianna falsamente, appoggiata da Trix, Joe e Kevin che annuivano convinti.

-Eh, immagino. Voi mi volete morta, dite la verità. Mio Dio, che imbarazzo.-disse.

-Ragazzi, perché non andate a divertirvi? Il fotografo di mamma e papà è arrivato: diamogli del lavoro da fare!-sorrise Joe.

-Ben detto, Joe. Signorina, mi concede questo ballo?-chiese Nicholas inchinandosi davanti a Chiara.

-Con molto piacere.-rispose lei, porgendogli la mano e dirigendosi insieme verso la pista da ballo, godendosi per qualche ora il loro ballo del liceo e dimenticandosi persino per una sera della tensione accumulata nelle settimane precedenti.


-Ecco..permesso. Pronto?! Si, bene. Silenzio, per favore. Silenzio, per favore ragazzi! Silen..un attimo di attenzione, ragazzi! Stiamo aspettando come sapete, il conteggio dei..dei..dei..dei.. voti che decreterà la..Per favore, Pertroson! Pertroson, ecco se ci dice per che cosa stai ridendo magari ci divertiamo tutti, eh? Andiamo,su! Dicevo, stiamo aspettando il conteggio dei voti che descreterà la fortunata reginetta del ballo di Natale, seguita dal risultato delle elezioni studentesche. Oh, il baldo giovanotto che avrà l'onore..-

Stewe Quinn, in un imbarazzantissimo completo blu elettrico con tanto di camicia a sbuffi e cravattino blu si allungò sul palco cercando di scorgere un punto indicato dall'inferimiera della scuola.

Con la mano tremante si asciugò la fronte, maledicendosi in molte lingue per aver fatto in modo che quelle pazze scatenate delle Ruggieri organizzassero tutto questo. Lanciò uno sguardo alla sala e a malinquore dovette ammettere che però avevano fatto un gran lavoro. La palestra non era mai stata così bella.

-Ok, come si chiama? Johnson. Johnson?Johnson? Johnson! Sì, dico a te, Johnson! Cosa diavolo ci stai mettendo in quel punch,eh? Hai voglia di passare un po' di tempo con me in detenzione o ti accontenti di un altro anno qui? Andiamo, eh! Forza! Dicevamo, il baldo giovanotto che avrà l'onore di essere incoronato re del ballo e che aprirà le danze con la reginetta è...-

Stewe aprì la pestante busta blu.

Tutta la sala rimase miracolosamente in silenzio e le rare chiacchiere che c'erano venivano sussurrate.. Nicholas nemmeno aveva prestato troppa attenzione a quello che il preside stava dicendo, intento a raccontare un aneddoto a Chiara. Involontariamente intrecciò le dita della sua mano con quelle della sua bella, sorridendole amorevolmente.

Chissà chi sarebbe stato quell'anno il re. Lo scorso anno gli avevano riferito che era stato Christopher. Sì, lo stesso Christopher che lui non sopportava perché dava troppe attenzioni alla sua principessa.

-..è Nichoals Jonas!-

Tutti gli occhi e un luminoso occhio di bue furono su di lui che assunse una graziosissima tonalità rosa.

-Prego, signor Jonas. Venga qui con me. Dovrebbe essere abituato a stare sul palco, no?-

Chiara, con un sorriso luminosissimo gli accarezzò la guancia, dandogli un dolce bacio.

Nicholas timoroso si avviò sul palco.
-Congratulazioni Nicholas! Allora ragazzi sta arrivando la busta, un attimo di pazienza intanto un bel applauso per la nostra bibliotecaria, che quest'anno andrà in pensione! Miss Holtron!-

Un'anziana signora appartenente alla categoria “ci sono parecchie cose imbarazzanti stasera in giro” con un completo in tweed e lana cotta grigio, quasi sicuramente di qualche millennio prima fece la sua comparsa sul palco.

Trix e Arianna si guardarono, pronte a commentare la mise come avevano fatto per ogni persona presente in sala, ma i due bei fratelli le presero sul tempo chiudendo entrambe le loro bocche con un metodo poco tradizionale ma assolutamente gradito.

Nicholas cercava di scorgere Chiara tra le miriadi di ragazzi accalcati ai ridossi del palco. Era strano starsene lì, con una luce e tutti gli sguardi puntati addosso senza avere una chitarra in mano o senza aver fatto qualcosa di particolare. Che poi, perché proprio lui? Non aveva nemmeno intenzione di presentarsi come candidato! Stupidamente però, non aveva pensato con chi aveva a che fare. Dire Ruggieri Sisters,aveva detto tutto. Era certo che c'entrassero ancora una volta loro. Erano malefiche oltre ogni aspettativa! Con un dito cercò di allentarsi il papillon ma uno sguardo tagliente da parte delle sue cognatine lo fece subito desistere.
-Grazie,grazie grazie ragazzi! Grazie a tutti!-disse la vecchina una volta riuscita ad arrivare più o meno a destinazione.
-Attenta ,attenta al filo signorina Holtron!-disse Nick salvando in extremis la vecchina se altrimenti sarebbe capitolata sotto il palco in maniera poco carina.

Trix si sbattè un palmo sulla fronte. Non era possibile! Tutte quella sera dovevano trovarle le persone strane?
-Sì, molte grazie!Dunque allora vediamo un po'. Accidendi, non si riesce mai ad aprilrle queste maledette buste!-disse gesticolando nel vano tentativo di aprire in non si sa bene quale maniera la busta.
-Oh,ecco qua!-esclamò trionfante estraendo il cartoncino.

Improvvisamente le due sorelle Ruggieri maggiori scansarono con poca grazia i rispettivi accompagnatori avvicinandosi di qualche passo al palco e stringendosi la mano. Inutile negarlo, erano nervose. Ricordavano benissimo tutti gli anni in cui loro erano state reginette del ballo di fine anno ma quella volta era diverso.

Chiara invece, al contrario delle sorelle, cercò di spostarsi ancora di più verso le zone meno illuminate della palestra.
-Dai, cazzo.-borbottò Trix.

Non erano brave a gestire la tensione.

Ella si avvicinò al palco con un sorriso fiducioso e la sicurezza di aver vinto.

Trix sbuffò vedendola.

-Ride bene chi ride ultimo, Barbie.-sibilò riscontrando l'appoggio della sorella maggiore.
-Eh, la reginetta del ballo di quest'anno è...chi ha la mania di scrivere così piccolo? Dove sono i miei occhiali? Non so mai dove li metto!-si lamentò tastando ogni centimentro del corpo in maniera abbastanza vergognosa.

Stewe, consapevole di quanto stesse facendo penare gli studenti, decise finalmente di intervenire mosso da non si sa bene quale pietà verso i continui sospiri e le continue inspirazioni dei suoi studenti che trattenevano il fiato. C'era aria di cambiamento quell'anno.
Bisbigliò qualcosa velocemente alla bibliotecaria.
-Eh?-chiese perplessa.
Stewe alzò gli occhi al cielo, ripetendo di nuovo il nome della reginetta.
-Ah, ah! Ok, grazie! La reginetta è...-

Nuovo momento di tensione, tutti gli studenti trattennero il fiato in attesa. Anche Kevin e Joe, impegnati fino a qualche istante prima a discutere su chi dovesse stare vicino al finestrino in aereo, si zittirono e (scaramanticamente) incrociarono le dita.

Tutto intorno rimase muto e per un istante nemmeno il vento soffiò.
-Chiara Ruggieri!-annunciò Miss Holtron.

Le cose che successero nei cinque secondi successivi furono veramente tante.

Arianna e Giulia iniziarono a saltare su quei tacchi vertiginosi abbracciandosi e urlando quasi quanto avessero vinto loro le elezioni.

Kevin e Joe, nonostante la promessa di darsi un contegno e l'apparente menefreghismo per uno stupido ballo del liceo, esultarono quasi quanto le due sorelle.

Ella Devon e Christopher McKeller iniziarono ad urlare e di certo non di gioia quando capirono che avevano perso. Le loro espressioni si tramutarono da tremendamente sicure a tremendamente furiose nel giro di qualche frazione di secondo. Erano stati palesemente rimpiazzati.

Chiara rimase a guardare fisso davanti a se, senza capire bene perché quei ragazzi l'avessero trascinata in mezzo alla pioggia di coriandoli e petali che scendevano dal soffitto soffici come neve.

-Aspettate, ma io.. non posso.. insomma!-tentò di dire prima di essere stritolata dagli abbracci delle sue sorelle.

-C'è il vostro zampino, vero?-chiese sconcertata.

-Noi? No. Figurati. Noi non c'entriamo niente.-

-Nientissimamente. Assolutamente estranee.-risposero con un sorrisetto di chi invece la sapeva lunga.

Kim si lasciò andare in una fragorosa risata quando si trovò senza quasi accorgersene sul palco mentre Nicholas, come da tradizione, le posava il diadema sui capelli accompagnato da un fugace bacio.

-Aspettate, aspettate! Mi hanno appena portato la busta con il nome del presidente del comitato studentesco e di tutta la giunta, di conseguenza.-

Di nuovo la sala si calmò mentre gli ultimi coriandoli scendevano dal cielo.

Questa volta, Kim prese la mano di Nick e la strinse forte.

Nonostante non fosse nei suoi programmi, ci avevano lavorato sodo e ora credeva nel poter far del bene in quella scuola. Non da sola ovviamente, ma affiancata da Nick e dai loro nuovi amici.

-Non ci credo, la nuova task force scolastica è composta da Nicholas Jonas presidente, Chiara Ruggieri vicepresidente, Leny Watson, Emma Roberts, Andreas Mendoza, Clark Adler e D.J. Normann! Congratulazioni ragazzi, buon mandato!-rise Stewe lasciandosi contagiare dal clima di giubilo in cui era esplosa l'intera scuola mentre l'orologio segnava mezzanotte con dodici rintocchi.

Come da tradizione, il re e la reginetta si esibirono nella tradzionale prima danza per poi accorstarsi a festeggiare con quelli chaperione un po' speciali.


-Su, andiamo reginetta. Tra poco abbiamo l'aereo e non vorrei mai perdermi le cinque giornate dei biscotti della mamma!-sorrise Nicholas un'oretta dopo mentre stringeva saldamente la mano destra della ragazze e si scambiava ancora spallate e abbracci con i fratelli e gli amici, orgogliosi di lui.

-JONAS!-urlò indispettita la biondina.

I tre fratelli si girarono con una strana espressione trionfante sul volto, tenendo un braccio intorno alle spalle delle loro compagne molto soddisfatte per l'esito della serata.

Nicholas esibì un ghigno degno delle sorelle Ruggieri.

-Questa è la mia scuola, Jonas. Tu non sai contro chi ti sei messo e non sai di cosa sono capace.-sibilò puntandogli un dito contro.

Il ghigno che lui le rivolse di rimando era come un cartellone al neon con su scritto Non vedo l'ora.

Nicholas scosse la testa con il tipico sorriso di famiglia che doveva essere la loro arma segreta. Poteva farti a pezzi in pochi minuti.

-Oh, no tesoro. Questa è la mia famiglia e per la cronaca...questo è solo rock'n'roll.-

Che Nicholas si stesse divertendo era chiaro e quando Ella lo vide abbozzare un sorrisino ironico, le venne voglia di schiaffeggiarlo. Non c'era bisogno di essere degli indovini per intuire a che cosa stesse pensando.

Con una risata, si diressero tutti verso la limo che li aspettava fuori, pronti per raggiungere il resto della famiglia e passare insieme un fantastico Natale.


THE END.


******

Ci siamo. È finita. Come avete ben visto, c'è scritta la parola fine qui sopra, anche se forse sarà una fine per poco. Ho deciso di postarlo oggi, con un giorno d'anticipo, così entro fine settimana con l'epilogo chiudiamo questa avventura nata un po' per gioco e un po' per scherzo.

Ho preso la decisione anche di ringraziare in questo capitolo, per lasciare l'epilogo come tale e come conclusione.


Grazie a tutti quelli che hanno preso parte a questa fan fiction, in particolare modo a chi ha prestato la sua persona (le sisteeeeeers), ai JoBros, alla mia mente malata (etciù).


A Kim, per l'insauribile aiuto nei momenti di crisi. E perché “problemi con l'ispirazione? Kim ha sempre la soluzione!”. Grazie per tutti i fotomontaggi, la canzone che ha registrato solo per me *______*, gli scleri e gli insulti quanto per te scrivevo troppo. Ci siamo avvicinate un sacco con questa fanfiction e la cosa non può farmi altro che piacere. Ti voglio bene, sistAr.


A Trix e a tutti gli insulti che mi sono presa, dalla dannata alla stronza malefica perchè piantavo di scrivere nei momenti clou, e perché se lei non mi avesse esaltato l'ego a mille, questa storia non sarebbe qui. A lei perché è la mia betalecchina preferita, e come lecca lei non lo fa nessuno. Mi arruffiana come pochi, facendomi persino odiare da me stessa. Ti amo (forever and ever in the sky so high with the stars and the light! Scusa eh, ma non l'ho potuta mettere in bocca a Joe, da qualche parte lo dovevo infilare!!)


Alla parola TENERO che ha fatto dannare qualcuno A CASO.


All'insulina che nel corso di questa fanfiction ha salvato la vita a molti di voi, in primis alla sottoscritta, alla Trix e alla Kimmuccia mia adorata.


Grazie a tutti voi che avete recensito, che vi siete commossi, che mi avete supplicato di continuare anche quando di voglia non ne avevo, che siete sempre stati qui, grazie di cuore.


Last but not least: grazie al mio iPhone per tutti i pezzi scritti su di lui in fretta sul bus e alla tracklist “JJJJJJJJJonas” per essere andata con una media di sette volte la settimana (quattro ore, trentadue minuti e quarantacinque secondi, per la precisione), grazie al PC che sta funzionando per grazia di nostro signore Armani e tra poco mi abbandonerà,grazie al Mac tra poco sostituirà il PC, grazie alla mia Carlottina che l'ha letta e ha detto che ho stile e non solo nel vestire (detto legge in fatto di moda!!!), grazie a Nostro Signore Armani, perché vedendo certi abbinamenti gli è venuto un infarto ed è venuto anche alla sottoscritta: JoBros, imparate a vestirvi, è una supplica. I soldi li avete, avete cattivo gusto ma avete buon cuore: quindi perché non fate un'opera di carità e assumete una stylist che sappia il fatto suo (se volete io e la Trix siamo disponibili :P).


Detto questo, ringrazio quelle ottantacinque persone che nel corso dei mesi l'hanno seguita e preferizzata, a chi l'ha sempre letta e chi con questa ha sognato, riso, pianto.


Ringrazio anche per le amicizie che sono nate grazie a questa storia e alle persone fantastiche che ho avuto l'opportunità di conoscere.


Ci vediamo con l'epilogo, GRAZIE di nuovo a tutte.


Con affetto,

Arianna

Ps. Parte del discorso del preside è ispirato alla track "La reginetta del ballo" dei Gemelli Diversi.
  
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