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Autore: _AreyC    13/12/2016    2 recensioni
When you're gone
The pieces of my heart are missin' you
When you're gone
The face I came to know is missin' too
When you're gone
The words I need to hear
To always get me through the dai
And make it okay
I miss you
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bianca di Angelo, Nico di Angelo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Tematiche delicate
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Fin da bambino non aveva mai avuto paura del buio anzi, lo aveva sempre affascinato e fatto sentire al sicuro. Mentre tutti gli altri bambini avevano bisogno di essere rassicurati da un genitore o da una luce costante lui aveva sempre amato il buio e lo trovava un modo per nascondersi dalla realtà e restare solo con i suoi pensieri. Se ne stava lì seduto da ore ormai, l'unico rumore che riecheggiava nell'aria era quello dei rami che si muovevano per colpa del vento e l'abbaiare disperato di un cane nel parco di fronte. Ormai si era fatto buio e il cielo era completamente coperto di nuvole, le stelle praticamente invisibili. Il cimitero era sempre vuoto a quell'ora se non per il guardiano notturno che vagava a distanza di qualche ora per assicurarsi che tutto fosse al proprio posto e ormai, ogni volta che vedeva il ragazzo gli sorrideva e proseguiva il giro lasciandolo lì. Probabilmente aveva perso anche lui qualcuno: forse la moglie, il figlio; fatto sta che sembrava capire il dolore e il vuoto che si prova dopo una perdita e aveva intenzione di lasciar stare il ragazzo lì per tutto il tempo di cui avrebbe avuto bisogno. Per lui ormai era un'abitudine andare così tardi: non c'era nessuno e poteva starsene li per tutto il tempo che voleva senza essere disturbato.

I always needed time on my own
I never thought I'd
Need you there when I cry
And the days feel like years when I'm alone
And the bed where you lie
Is made up on your side

La scritta sulla lapide ormai era sporca, rovinata ma come la tomba e tutto il resto del cimitero dopotutto. Nico sapeva che era inutile pulirla, lei non era lì, ma andarci gli donava un senso di tranquillità e sicurezza. Lo faceva sentire vicino a lei in un modo inimmaginabile.
"Avevi promesso" sussurrò guardando il volto sorridente della sorella nella foto stampata accanto al nome "Avevi promesso che ci saresti sempre stata e che non mi avresti lasciato solo." Strinse tra le dita la piccola statuetta di Ade, l'ultimo ricordo che aveva di lei, ma anche una delle cause della sua morte. Si passò una mano tra i capelli scompigliandoli ancora di più e ridusse le labbra in una linea sottile sfiorando con le dita dell'altra mano l'incisione 'Bianca di Angelo figlia e sorella amata' senza riuscire a trattenere un sospiro "Ho ancora bisogno di te. Ho bisogno di te e tu te ne sei andata." 
Cercò di bloccare i singhiozzi portandosi le mani al viso mentre le immagini di Bianca gli invadevano la mente, scosse velocemente la testa cercando di scacciarle. 

When you're gone
The pieces of my heart are missin' you
When you're gone
The face I came to know is missin' too
When you're gone
The words I need to hear
To always get me through the dai
And make it okay
I miss you

Strinse forte la statuina tra le mani, poi la lanciò contro la lapide urlando rabbioso con le lacrime agli occhi "AVEVI PROMESSO! SEI UNA BUGIARDA! TE NE SEI ANDATA, TE NE SEI ANDATA E MI HAI LASCIATO SOLO AD AFFRONTARE TUTTO" un singhiozzo sfuggì dalle sue labbra e si pulì le lacrime con la manica della felpa. "Mi hai lasciato solo in mezzo a questo schifo, non te lo perdonerò mai."
Ma anche lui sapeva che quelle parole non erano la verità: non era arrabbiato con lei, non avrebbe mai potuto esserlo e soprattutto non per quello. Voleva solo portargli l'ultima statuina che gli serviva per la collezione, voleva solo rendere felice il suo fratellino e allo stesso tempo proteggere il resto del gruppo: ci era riuscita. Ma Nico non era felice, non sarebbe mai più stato felice come un tempo. Prima la madre, poi la sorella. Una parte di lui era stata strappata via e non c'era modo di riparare la lacerazione, in nessun modo nonostante i suoi amici fossero sempre presenti per lui pronti ad aiutarlo alla minima difficoltà. 

I can hardly breathe
I need to feel you here with me

Lei se n'era andata, lontano da chi più le voleva bene, lontano da suo fratello e non c'era nessun modo per portarla indietro. Dopo anni e anni passati a cercarla ovunque, a chiedere informazioni e favori aveva scoperto che aveva scelto di reincarnarsi e la notizia aveva colpito Nico dritto al petto, come una pugnalata inflitta nel posto più doloroso. Non l'avrebbe mai più rivista, non le avrebbe mai più parlato, non l'avrebbe fatta ridere mai più, non l'avrebbe più obbligata a giocare a mitomagia con lui. Il ragazzo alzò lo sguardo sulla foto torturandosi il labbro inferiore fino a farlo sanguinare. "Sono gay" sussurrò appena deglutendo "Mi piacciono i ragazzi Bianca e vorrei così tanto che tu fossi qui per aiutarmi ad affrontare questo cambiamento improvviso.. Io.. Io non so come l'ho capito, credo qualche mese fa, grazie a Percy" tirò su con il naso chiudendo gli occhi. "Non so perchè ci ho messo tanto ad ammetterlo, a dirlo ad alta voce, ma ci tenevo a parlartene."
Si morse ancora più forte il labbro "Ci tenevo a parlarti di un'altra cosa.." si schiarì la voce arrossendo leggermente "Will, Will Solace. E'.. Beh Will è tantissime cose: petulante, irritante, disordinato, si dimentica qualsiasi cosa, non smette un attimo di sorridere e quesrta cosa mi da sui nervi! Ma è anche bellissimo, gentile, disponibile e sempre pronto a dare una mano. Ogni volta che provo ad uscire mette in mezzo questa cosa del 'Ordini del medico!'" lo scimmiottò facendogli il verso "E mi obbliga a restare in infermeria o a farmi accompagnare da lui ovunque. Jason ha detto che è perchè gli piaccio, ma non ci credo. Andiamo, non potrei mai piacergli!" 
Strinse forte le ciocche d'erba tra le dita e poi si alzò lanciando un'occhiata alla lapide "Ti voglio bene okay? Te ne vorrò sempre. So che stai vegliando su di me e che non mi lascerai mai solo, ma la tua mancanza si sente." Raccolse delicatamente la statuina da sopra la tomba spolverandola leggermente con le dita e si allontanò senza guardarsi alle spalle.

And the clothes you left
They lie on the flor
And they smell just like you 

 

Bianca leggeva tranquillamente un libro sul letto, Nico si era andato a fare una doccia e lei lo stava aspettando per aiutarlo ad asciugarsi e vestirsi. La ragazza lanciò un occhiata all'orologio sbuffando leggermente "NICO! FAREMO TARDI! POI GLI ALTRI BAMBINI SI PRENDERANNO I DOLCETTI MIGLIORI!"
Il bambino uscì come una furia, in mutande, dal bagno e corse ansioso verso la sorella "Non prenderanno i miei dolcetti!" afferrò velocemente i vestiti che la sorella gli aveva preparato poco prima e li infilò, sopra mise il costume che consisteva in un lenzuolo bianco tagliato giusto per la sua altezza con due buchi per gli occhi "BIANCA! BIANCA GUARDAMI SONO IL RE DEI FANTASMI! BUUUU!" La ragazza trattenne a stento un sorriso dolce e finse una faccia terrorizzzata portandosi una mano al cuore "Oh no! un fantasma! Qualcuno mi aiuti!" Nico si buttò su di lei abbracciandola e la fece cadere sul letto "Grazie sorellona, il costume è bellissimo. Sarò il più spaventoso di tutti e prenderò taaaaaanti dolcetti!" Bianca sorride stringendolo a se "Mi fa piacere che ti piaccia tanto, Neeks. Ora andiamo" Il fratellino le prese la mano afferrando la busta arancione a forma di zucca con quella libera e la guardò mettendo su il broncio "Ma tu non ti sei vestita!"
"Io sono grande per questo, Neeks" 
"Non si è mai grandi per Halloween! Io mi vestirò sempre, ogni anno! Per sempre."
"Va bene, va bene ma dovrai accontentarti della fascia con le zucche" La ragazza ridacchiò infilandola e riprese dolcemente la sua mano. Il bambino sorrise compiaciuto e la trascinò fuori, pronto ad accaparrarsi tutti i dolci che sarebbe riuscito a trovare. 

  
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