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Autore: Shainareth    21/05/2009    1 recensioni
[Gundam SEED Destiny] L'improvviso trillare di una melodia le fece lasciare la frase a metà, e subito la ragazza si portò il telefonino all'orecchio. «Athrun?» Dall'altra parte le rispose la voce agitata del giovane. «Sto bene, sto bene, calmati», gli assicurò la bionda.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Lunamaria Hawke, Shinn Asuka
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sfortuna




«La mia solita fortuna...»
   «Di che ti lamenti? Quel che è stato è stato», sorvolò sulla questione lei, sventolando una mano a mezz'aria come a voler spazzare del tutto via l'argomento. «Piuttosto, il tuo cellulare prende? Perché è da un pezzo che cerco di contattare Athrun con il mio, ma risulta sempre occupato. Magari non...» L'improvviso trillare di una melodia le fece lasciare la frase a metà, e subito la ragazza si portò il telefonino all'orecchio. «Athrun?» Dall'altra parte le rispose la voce agitata del giovane. «Sto bene, sto bene, calmati», gli assicurò la bionda. «Ah, quindi stavi cercando di chiamarmi anche tu... Sì, sono con Shinn, tranquillo», continuò poi, attorcigliandosi una ciocca di capelli sulla punta di un dito. «Sì, va bene. Ci vediamo lì. Anche tu.» Detto questo, chiuse la conversazione.
   «Che ha detto?»
   «Lui e Luna sono rimasti indietro come pensavamo.» La smorfia di disappunto che vide sul volto di Shinn la incuriosì. «Che c'è?»
   «Niente», mentì lui, cacciandosi le mani in tasca ed iniziando a camminare.
   «Non da quella parte», lo avvertì l'altra. «Athrun ha detto di avvicinarci alla spiaggia.» Il soldato allora fece marcia indietro senza dire nulla. «Che hai da essere tanto seccato?»
   «Riesci a rimanere zitta per cinque minuti?»
   Cagalli si imbronciò. «Ti ho già detto che mi dispiace per averti trascinato in mezzo alla folla», disse, tentando di stare dietro al passo frettoloso di lui. Si erano recati in incognito ad una piccola festa tradizionale della capitale per potersi svagare dai quotidiani impegni che sfiancavano mentalmente, e spesso anche fisicamente, il Delegato, e ad un certo punto quest'ultima si era impuntata a voler sfidare Shinn, sempre pronto a bacchettarla per una qualunque inezia, ad una delle attività ludiche che si trovavano sparse qua e là per il quartiere, finendo però così col far perdere le loro tracce ai due che li seguivano.
   «Non è per questo che sono irritato», affermò in un primo momento il giovane Asuka. Poi ci rifletté su meglio. «Non solo, per lo meno.»
   La bionda inarcò le sopracciglia chiare. «E per che altro?»
   A Shinn ci volle una manciata di secondi prima che riuscisse a confessare la verità. Si bloccò di colpo, e quasi l'altra andò a cozzargli contro.
   «Per l'amor del cielo, Shinn!»
   Lui ebbe uno scatto nervoso che lo scosse da capo a piedi, e infine parlò. «Non mi va che quei due rimangano da soli.»
   Cagalli si permise di assumere un'espressione interrogativa. «Perché no?»
   Il soldato aprì la bocca. La richiuse. Quindi si portò una mano al volto per nascondersi alla vista della fanciulla. «Luna ha sempre avuto una cotta per Athrun.»
   L'esclamazione di stupore che sbottò dalle labbra del Delegato fu tutt'altro che delicata – e confidiamo che fosse anche piuttosto comica, perché il ragazzo si girò a guardarla in modo alquanto stralunato. «Tra le tante cose, le sorelle Hawke dovevano assomigliarsi proprio in questo?!» Cagalli aveva ormai ripreso a marciare spedita verso il luogo dell'appuntamento senza curarsi se l'altro la stesse seguendo o meno. «Fortuna che almeno io e Kira non abbiamo le stesse tendenze, altrimenti avrei commesso un fratricidio.»
   «Cerca di lasciare Luna in vita», le raccomandò di conseguenza Shinn, agguerrito sì, ma non quanto la sua insostituibile compagna di zuffe.
   «Se Meyrin è ancora in grado di respirare autonomamente, la tua bella ha ben poco da temere.»
   Quest'ultima dichiarazione, pronunciata unicamente in preda alla gelosia e non certo sentita nella quotidianità, costrinse il giovane ad alzare gli occhi al cielo con una certa rassegnazione. Azione che però gli costò caro, perché, giunti ormai in prossimità della spiaggia, non si avvide del dislivello del suolo fra cemento e terreno incolto. Perse l'equilibrio, rotolando giù dalla breve discesa e finendo per spiaccicare il muso in una piccola montagnola di sterco, gentile ricordo di uno dei muli che qualche commerciante aveva voluto portare con sé in occasione della fiera.
   Quando Athrun e Lunamaria li raggiunsero, Cagalli era ancora in preda a folli risate, mentre Shinn continuava a sciacquarsi il viso con l'acqua di mare, instancabile nel suo rosario di imprecazioni contro tutto e tutti.
   «Ah, vi state divertendo? E noi che ci stavamo preoccupando», sospirò Luna, cercando inutilmente di afferrare la situazione.
   Athrun vi rinunciò in partenza, per cui si rivolse al Delegato. «Che è successo?»
   Intenta a rotolarsi sulla sabbia, le braccia intrecciate sullo stomaco nel vano tentativo di contenere le risa, la ragazza provò ad asciugarsi una lacrima per spiegare l'accaduto; ma non appena accennò il nome di Shinn, questi le urlò contro di rimanere in silenzio. Se possibile, Cagalli fu investita da un'ondata di ilarità maggiore della prima, arrivando quasi a contagiare anche gli ultimi arrivati senza che potessero farci niente.
   «Oddio», ansimò la bionda, sfinita, quando le riuscì finalmente di calmarsi, «credo di sentirmi male...»
   Il minore del gruppo le regalò l'ennesimo insulto, e Athrun si chinò su di lei, porgendole la schiena con infinita pazienza. «Salta su: almeno così sarò sicuro di non perderti di nuovo.»
   Lei non si lasciò pregare e si aggrappò all'Ammiraglio con le poche energie che le rimanevano, mentre il soldato Hawke sospirava con un pizzico di invidia – cosa che non sfuggì al suo presunto innamorato.
   Il quale, piccato, ne richiamò l'attenzione all'istante. «Torniamo?»
   Intenerita da quell'orgogliosa manifestazione di gelosia, Lunamaria sorrise e gli si mise a braccetto. «Più tardi però dovrai raccontarmi tutto», lo avvertì, a metà fra minaccia e divertimento.
   «Scordatelo», tagliò corto lui, sentendo che il Delegato era tornato a sghignazzare. «E tu non azzardarti a...»
   La sua intimidazione, tuttavia, non ebbe seguito, perché la fanciulla che lo affiancava, con sguardo corrucciato, tirò più volte su con il naso prima di interromperlo e di fissarlo disgustata. «Cos'è questo brutto odore?» Realizzato poi di che si trattava, sgranò gli occhi chiari, fortemente incredula. «Shinn, sei tu?!»
   Il tragicomico silenzio del suo collega fu del tutto sovrastato dallo schiamazzare di Cagalli, mentre Athrun era costretto a fermarsi perché lei si era sbilanciata all'indietro, rischiando così di cadere a causa delle convulsioni.













Oggi mi è venuto in mente che a causa di shot come questa potrei essere accusata di bashing verso il personaggio di Shinn. Permettetemi di dichiarare apertamente che invece lui mi piace. Non come Kira, Athrun e Cagalli (in assoluto i miei preferiti), ma ciò non toglie che il suo essere un eroe-antieroe, se vogliamo, mi attira molto e che, nonostante tutto ciò che lui dica contro Cagalli, non riesce a starmi affatto antipatico. In coppia con Lunamaria, poi, lo adoro addirittura. Chi mi conosce lo sa: spesso (troppo spesso) finisco con il torturare proprio quei personaggi per cui in realtà stravedo.
Poveri loro.
Ringrazio NicoDevil per la recensione alla precedente shot e Rinoa87heart per aver inserito la stessa fra le storie preferite. ^^
Shainareth





  
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