Cap.9 Thor e Tony
Thor
bussò un paio di volte alla porta. Gonfiò il
petto e alzò il mento, tenendo gli occhi socchiusi.
Sentì
degli starnuti provenire dall'interno e inarcò un
sopracciglio.
<
E' giorno, dovrei trovarlo qui e non con sua maestà >
pensò.
"Posso
entrare?!" tuonò.
Socchiuse
la porta e si trovò davanti un muro di ginestre e rose.
Sgranò gli occhi spalancando la bocca.
Tony
alzò il capo, starnutì di nuovo e si
strofinò il braccio sul volto arrossato.
"Ehilà.
Ti consiglio di restare dove ti trovi, non sono certo non mordano".
Thor
si grattò un sopracciglio.
"Il
nostro signore ha esagerato con gli omaggi floreali"
sussurrò. Petali di rosa ricoprivano il pavimento e del
polline punse le narici del cacciatore.
Strinse
un pugno e lo appoggiò contro il petto.
"Certo,
il tempo stringe e presto la maledizione ci reciderà come il
giardiniere ha spezzato la vita di questi fiori".
Tony
inarcò un sopracciglio, si sedette sul letto sprofondando
leggermente e roteò gli occhi.
"Sono
quasi certo che morirò prima io per allergia"
borbottò.
Si
passò le dita sul ciondolo al petto, sollevò lo
sguardo.
"Comunque.
Tony Stark, futura regina a quanto dice la mia agenda. Tu?".
"Thor,
cacciatore di vampiri, qui per proteggerla" disse Thor. Si premette il
braccio contro il petto e fece un inchino.
"Lieto
di servirla e qui per qualsiasi cosa mi richieda" spiegò.
<
Sperando non sia il tipo di persona che mio fratello crede che sia, o
sarebbe capace di chiedermi dell'ex amico di suo padre >
pensò, rabbrividendo.
"Lei
con le sue nozze salverà un popolo". Aggiunse.
Tony
socchiuse gli occhi, stese le gambe e incrociò le braccia
dietro la testa facendo scorrere lo sguardo sui fiori nella stanza.
"E
manderò in rovina il fioraio, se sua altezza leonina ha
intenzione di continuare con i regali anche post-nozze"
ironizzò.
Si
mise seduto a gambe incrociate, poggiò le braccia sulle
ginocchia e arricciò le labbra.
"Mi
chiedo se la fuga che è avvenuta sia successa
perché la donzella era allergica ai fiori".
Thor
chiuse la porta alle sue spalle.
"La
donzella ha preferito l'amore all'immortalità. E ha acuito
le maledizioni di questa terra" spiegò. Abbassò
il capo facendo ondeggiare il proprio codino dorato.
"Però
per noi è solo storia, non ho conoscenza diretta di codeste
persone".
Tony
allargò le braccia sgranando gli occhi, arricciò
il labbro e scosse il capo.
"Cioè,
nessuno sa com'è andata davvero?".
Fece
oscillare il ciondolo al collo, lo ticchettò ripetutamente.
"Ok
che tra poco sarò regina e passerò il tempo a
farmi viziare da quel cucciolo troppo cresciuto, ma era simpatico
sapere perché".
Thor
avvampò e chinò il capo. Scostò una
rosa, le sue dita tozze sfiorarono una spina. Raggiunse una sedia e vi
si accomodò.
"E'
una conoscenza che appartiene a coloro che conobbero la casata reale"
rispose secco.
Tony
mugugnò, scrollò le spalle e si alzò
in piedi.
"Ok.
Quindi il cucciolo lo sa?".
Thor
espirò e appoggiò le mani sulle ginocchia.
"Non
era ancora nato, come voi. Se a tutti questi fiori aggiungessi quelli
d'aglio, i vampiri si terrebbero a distanza da codesta vostra stanza"
spiegò.
Tony
scosse la mano in aria, avanzò verso la porta calpestando i
petali con il naso arricciato.
"I
vampiri non sono un problema, il medaglione magico gli impedisce di
mordermi. Ok, forse non gli impedisce di farmi le avance, ma di quelle
non si muore".
Poggiò
la mano sulla porta, aggrottò la fronte e si
voltò.
"Se
il Re non lo sa, chi potrebbe saperlo?"
Thor
si grattò il palmo della mano, passando le dita tra la
leggera peluria bionda.
"Anche
l'immortalità può avere termine se si incontra
una tragica morte violenta e ciò accadde al sovrano
precedente" spiegò.
Tony
roteò gli occhi, si poggiò di schiena all'uscio.
"Interessante.
Ripeto, chi sa perché ho un ciondolo scaccia vampiri, devo
sposare un leone e cos'è accaduto la generazione
precedente?".
Thor
congiunse le mani e le sue iridi brillarono di riflessi color cobalto.
"Ogni
vostro desiderio è un ordine, perciò
risponderò al vostro quesito.
Ne
è a conoscenza colui che rimase qui come sacrificio" rispose
con voce roca.
Tony
lo guardò, inarcò entrambe le sopracciglia
corrucciando la fronte.
"Che
trovo...?".
Thor
incrociò le braccia al petto e si sporse verso di lui.
"Al
palazzo volante" rispose con tono serio.