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Autore: TimeDreamer    15/12/2016    3 recensioni
Peter e Chris vogliono prendersi il loro meritato riposo. Stiles vuole soltanto trovare Scott.
E si scopre che le abilità magiche di Stiles non sono abbastanza buone come pensava.
Storia in lingua originale: http://archiveofourown.org/works/8809141
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Argent, Peter Hale, Stiles Stilinski
Note: Traduzione | Avvertimenti: Triangolo
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MISADVENTURES IN TELEPORTATION 

La giornata era stata sorprendentemente tranquilla, quindi fu normale che i guai caddessero letteralmente addosso a Christopher Argent. Problemi sottoforma di un ragazzo dagli occhi marroni che parlava troppo veloce e sapeva troppo. 

Chris si stropicciò gli occhi stanchi. Giaceva sdraiato sul suo letto con Peter al suo fianco, sentendo il lupo mannaro russare tranquillamente. Le cose erano state meno stressanti tra di loro in quanto i problemi tra i ragazzi erano calati per l'estate. Derek correva liberamente attraverso i boschi con i suoi beta felicemente al suo fianco; Scott e Allison raggiuingevano il loro livello abituale di malizia,- non che lui approvasse,- ed i cattivi regolari erano stati facilmente tenuti a bada.

L'unico pezzo che non si adattava perfettamente era Stiles, il ricercatore era sempre più persistente e aveva praticamente braccato lui e Peter giorno e notte per informazioni sul soprannaturale. A malincuore gli lasciavano un tomo o due ogni volta che aveva domande, solo per saziare la sua sete di conoscenza per un paio di settimane, pochi giorni se il libro fosse particolarmente chiaro.

Ogni volta Peter brontolava che presto avrebbero finito il materiale a loro disposizione e Stiles non avrebbe più avuto nulla con cui distrarsi e che ad ogni occasione disponibile avrebbe cercato di raccogliere informazioni dai loro cervelli. Con niente da corrompere, niente che possa distrarre, loro non riusciranno mai liberarsi di lui. Almeno, questo era quello che si dicevano a vicenda.

Chris non perdeva il modo in cui Peter lanciava dei riferimenti casuali ai testi nascosti e scritti antichi celati sul suo suo computer, o sepolti nei vecchi confini di villa Hale. Inoltre non mancava di notare come gli occhi del mannaro brillavano con vittoria appena velata quando l'umano lo seguiva volentieri come un cucciolo invece di stare con i suoi amici.

Chris non può dire di essere completamente innocente alla cosa. Gli piace la scintilla di fuoco che brucia nel altro umano quando imparava che una nuova creatura fosse reale, e non solo reale ma c'erano centinai di pagine di storia e dettagli di biologia nascosti se non cercati.
Il bestiario non era solo un documento informativo che la sua famiglia aveva sviluppato nel corso degli anni, ma che fosse solo la punta di un iceberg, uno scaffale tra un vasto mare di riferimenti soprannaturali.

E Stiles ne era assetato come un marinaio fuori in mare, le sue scoperte letterarie erano l'unica acqua dolce su cui  potesse mettere le mani. Beveva tutto così prontamente, e con tale entusiasmo che era difficile non sentirsi contagiati da lui.

In molti modi Stiles era la reminiscenza di un giovane Peter; aveva un debole per la conoscenza proibita e le cose inaccessibili. La sua abilità al seducente pericolo era sia impressionante come straziante. Non si tirava mai  indietro da una sfida, anche quelle che era sicuro di perdere. Fino a quando aveva qualcosa da difendere lui era lì a difenderla. Beh, forse questo lo rendeva po' più come un giovane Chris. Indipendentemente da ciò, era certo che Stiles sarebbe rimasto un qualcosa di semi-permanente nella loro vita, anche se solo per l'estate.

Le lubrificazioni sonnolenti di Chris furono interrotte da un forte crack scoppiato in camera, che lo scosse dai suoi pensieri. Un lampo di luce verde così brillante ed accecante che invase la sua retina.
"Ma che diavolo!" Peter ringhiò mentre si copriva gli occhi.
Chris grugnì e rese gli occhi a due fessure per proteggerli. Cercò di afferrare la pistola dal comodino, ma qualcosa di duro e spigoloso atterrò sul suo stomaco togliendogli il fiato.
Petter ruggì e sentì una lieve zuffa provenire dal letto. Il rifugio che si era scavato dal suo lato fu rimosso.
Sentì un guaito che non apperteneva a nessuno di loro. La luce sbiadì da dietro le palpebre di Chris, l'oscurità riprese il suo posto ancora una volta. Riuscì ad immagazzinare aria sufficiente per permettergli di sedersi con un gemito. Poteva sentire un livido formarsi sul fianco nella zona dello stomaco.
Nell'uscurità della stanza, seduto sul loro letto, proprio nel mezzo c'era Stiles. I suoi capelli erano spettinati, il suo petto ansante e i suoi occhi schizzaro non appena Peter lo prese per la collottola e lo scosse.
"Che cosa diavolo ci fai qui?" sibilò. Le labbra del lupo soffocarono in un ringhio. Per un attimo i suoi occhi brillavano del blu brillante dei beta.
"Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace!! Disse Stiles. Afferrò il polso di Peter nel tentativo di strapparselo di dosso.
"Okay, ascolta! Ow! Mi dispiace non era questo il posto dove dovevo finire, lo giuro su Dio! Stavo cercando di teletrasportarmi, e volevo andare da Scott-"
"Perche ' esattamente pensi che Scott McCall sarebbe a casa mia alle due del mattino?" Chris strinse gli occhi. Le sue dita strinsero la pistola nel cassetto. Non era carica di aconito, ma un proiettile normale sarebbe comunque andato a segno. "Tuo fratello ed io dobbiamo dare un'altra chiacchierata?"
Stiles trasalì.
"Aspetta! Ascolta! Non pensavo che sarei apparso qui. Stavo cercando di raggiungere Deaton, dall'altra parte della città e poi- non so, sono arrivato qui! La mia magia non è abbastanza forte da portarmi così lontano, quindi credo che mi abbia catapultato nel posto più vicino che conoscessi."
Chris si girò verso il suo rivelatore di bugie vivente. "Sta mentendo?"
Peter annusò l'aria e storse il naso. "No, sta dicendo la verità. Ha anche mangiato pizza con cipolle oggi." Lui rilasciò bruscamente la nuca di Stiles e si passò una mano sul suo viso assonnato.

Stiles sgattaiolò velocemente lontano da lui.
"Uh, immagino che me ne andrò via allora." Rise, goffamente, facendo scivolare giù la coperta dal bordo del letto. "Soltanto lungo il corridoio, a sinistra, quindi? E' bello vederti di nuovo, Chris, Peter," lui annuì la testa verso la coppia. "Voi due passate una buona no-" Si congelò sul posto e sbatté le palpebre. Le rotelle nella sua testa girarono e scattarono.

"Peter? Perché voi siete- Voi due-" Stiles spalancò gli occhi color cioccolato. Aprì la bocca, poi si richiuse. Lo fece diverse altre volte prima di riuscire a parlare. "Voi due dormite nello stesso letto," sussurrò scandalosamente, come se fosse un segreto terribile.
"Si, lo stiamo facendo." disse Peter. "O almeno lo stavamo facendo prima che qualcuno arrivasse. Hai qualcosa da dire in proposito, Stiles?" Il lupo inclinò la testa e sogghignò.
"N-no," disse. "Sono totalmente d'accordo, con tutta l'intera-" egli agitò la mano, "-situazione che sta succedendo qui. Voi due passate una notte incantevole." Tirò su la testa e portò un piede fuori dal letto.

"Oh, no. Non credo. Non te la svignerai tanto facilmente." Peter afferrò Stiles ancora una volta al braccio. L'essere umano fu tirato indietro sul letto dove atterrò sulla schiena e rimase a bocca aperta. La camicia si arrotolò sul suo stomaco, rivelando la tenera pelle bianco latte del suo ventre.

"Peter lascialo andare." Disse Chris strofinandosi la tempia.
"Andrà in giro a dirlo, Christopher. Lo dirà a Scott ed a Derek, a tutti gli altri marmocchi."
"Beh, non possiamo esattamente tenerlo prigioniero, ora."
"Perché no? Hai un sacco di belle celle nella tua cantina."

Stiles si dimenò cercando di allontanarsi mai suoi sforzi furono vani.
"No, grazie! Sono stato prigioniero in questa casa già fin troppe volte, e non vorrei esserlo ancora!"
Chris fece una smorfia al ricordo e sospirò. "Sono sicuro che Stiles ha cose migliori da fare che andare in giro a spettegolare. Per favore, lascialo andare." Si pizzicò il ponte del naso. "Sono stanco, e trattare con lo sceriffo non è nella lista delle cose che voglio fare domani".
"Non ho intenzione di fargli del male," Peter disse  allegramente riposizionando Stiles tra loro. L'esile ragazzo si agitò e calciò, colpendo ancora una volta Chris al fianco.
L'uomo più anziano sibilò e fece una smorfia per il dolore alle costole.
"Mi sto assicurando che, se lui lo raccontasse a qualcuno, nessuno non gli crederebbe!" Peter sussurrò le parole direttamente nell'orecchio di Stiles, facendo sbiancare il ragazzo già pallido.

Stiles aprì la bocca in protesta. Peter gli diede un'ultima, minacciosa occhiata, prima di stendersi sul letto e chiudendo gli occhi.
"Buona notte, Stiles." Disse sogghignando.
"Cosa? Aspetta! No!" Stiles provò di nuovo ad alzarsi, ma le sue braccia vennero intrappolate da quelle di Peter che gli avvolsero il busto. "Chris, aiuto!"
Chris guardò nei bellissimi occhi imploranti del ragazzo.
"Buona notte, Stiles." Disse Chris, stendendosi e tirandosi su le coperte e quindi coprendo anche Stiles.
"Notte." Borbottò nell'uscurità. "Credo."
Se ad un certo punto durante la notte quello che intendevano solo come sonno si trasformò in diverse ore di coccole inquiete, nessuno disse niente.




 
Note della Traduttrice:
È la prima traduzione quindi se trovate errori avvertitemi e cercherò di correggerli.
Qui trovate la storia in lingua originale: http://archiveofourown.org/works/8809141
   
 
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