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Autore: Kuishi    15/12/2016    0 recensioni
Philip aveva perso la cognizione del tempo. Vagava per le strade affollate di zombie senza alcuna meta e senza compagnia. I suoi lunghi capelli gli oscuravano la vista, così era costretto a tenerli all’indietro con l’aiuto della mano destra. Non riusciva ancora a credere di essere riuscito a sopravvivere dopo il colpo che Michonne gli aveva inflitto. L’uomo era alla sua ricerca, così come era alla ricerca del leader del gruppo della donna. Il Governatore aveva intenzione di fargliela pagare per tutto, in particolare per aver fatto fuori l’unica persona che amava veramente.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il Governatore, Michonne, Negan, Rick Grimes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Philip aveva perso la cognizione del tempo. Vagava per le strade affollate di zombie senza alcuna meta e senza compagnia. I suoi lunghi capelli gli oscuravano la vista, così era costretto a tenerli all’indietro con l’aiuto della mano destra. Non riusciva ancora a credere di essere riuscito a sopravvivere dopo il colpo che Michonne gli aveva inflitto. L’uomo era alla sua ricerca, così come era alla ricerca del leader del gruppo della donna. Il Governatore aveva intenzione di fargliela pagare per tutto, in particolare per aver fatto fuori l’unica persona che amava veramente. Un rumore sospetto  attirò la sua attenzione: una serie di vetture si dirigevano verso di lui. Philip cercò un nascondiglio per sfuggire dal loro campo visivo ma non ci riuscì; lo fermarono ancor prima che potesse scappare. L’uomo appoggiò la mano sulla sua pistola, pronto ad estrarla e a sparare se fosse stato necessario. Da una delle vetture uscì un uomo vestito elegante che impugnava una mazza da baseball con del filo spinato attorcigliato a essa. Lo sconosciuto si avvicinò lentamente al Governatore e appoggiò la mazza sulla spalla. Aveva un sorriso inquietante, capace di incutere terrore anche alle persone meno suscettibili del mondo; forse era il contesto a renderlo così maledettamente spaventoso.

 

“Ciao, straniero. Io sono Negan.” L’altro iniziò a parlare con un sorriso a trentadue denti stampato in volto. Philip corrugò la fronte e indietreggiò di qualche passo, continuando a tenere la mano sulla sua pistola. Negan inclinò il capo e lo guardò con aria confusa e irritata, avvicinandosi a lui ancora un po’.

 

“Ho detto… Io. Sono. Negan.” Non ci fu nessuna reazione da parte del Governatore. Quest’ultimi era praticamente estraneo dal “nuovo mondo”, quasi come se fosse stato ibernato. Non conosceva Negan né tantomeno la sua ferocia e pericolosità.

 

“D’accordo, facciamo così. Vuoi dirmi il tuo nome?” … “Cazzo, mi stai facendo perdere la pazienza! Simon, perquisiscilo.” Ordinò lo sconosciuto a uno dei suoi scagnozzi. Philip non perse tempo ed estrasse la sua pistola, puntandola inizialmente su Simon per poi spostarla su Negan. Quest’ultimi sorrise esattamente come pochi secondi prima, divertito dalla scena che si era venuta a creare.

“Vuoi davvero spararmi? Cristo santo, ma hai visto in quanti siamo? Credi di riuscire a difenderti con quel giocattolino? Beh, lascia che risponda io al posto tuo… no.” Con uno schiocco di dita tutte le persone che erano all’interno dei veicoli raggiunsero quello che sembrava essere il loro capo. Ognuno di loro aveva un’arma che conteneva diverse pallottole, pronte per essere scaricate su Philip.

 

“Visto? Non credi di essere un tantino in svantaggio?” Chiese ironicamente. Si inumidì le labbra e tirò un sospiro di sollievo.


“Ti conviene rispondere.” Concluse Negan per poi lasciare la parola al Governatore. Philip era costretto a rispondere alla  domanda dell’interlocutore o sarebbe morto di lì a poco. Abbassò l’arma e guardò negli occhi l’uomo armato che era circondati da decine di persone altrettanto armate.


“Mi chiamo Brian.” Mentì.

 

“Oh… quindi ce l’hai la lingua! Non si può dire la stessa cosa per l’occhio…” Ridacchiò Negan insieme agli altri. “E dimmi, Brian… che ci fai qui tutto solo? Fai parte di un gruppo?”
 

Philip scosse la testa. Aveva perso tutti i suoi soldati, non gli rimaneva più niente. Negan ne approfittò per chiedergli una cosa che avrebbe fatto comodo a entrambi.

“Hai un aspetto di merda. Potrai darti una sistemata e cominciare una nuova vita al mio servizio. Ti offrirò protezione, cibo e un tetto sulla testa.” … “In cambio tu lavorerai per me.” Era un’offerta che l’uomo non poteva rifiutare, almeno secondo lui.


“Non sono interessato.” Negan si morse il labbro inferiore quando l’altro rifiutò la sua offerta.
 

“La mia non è una richiesta, Brian. A quanto pare non mi conosci… lascia che mi presenti. Io sono Negan, Leader dei Salvatori.” Si voltò verso i suoi soldati.

 

“Queste persone fanno parte del mio gruppo e tu potresti essere tra loro. I vantaggi te li ho già elencati.” Il Leader si avvicinò fino ad arrivare a pochi centimetri di distanza dal Governatore. L’uomo teneva la pistola puntata verso il basso mentre Negan teneva la mazza da baseball appoggiata sulla spalla destra.

“Lei è Lucille… è una signora. Si nutre di sangue e adora spappolare il cranio di chiunque mi faccia arrabbiare… o di chiunque LA faccia arrabbiare.”

Philip era parecchio confuso. Era chiaro che Negan avesse qualche rotella fuori posto e che avrebbe dovuto accettare la sua richiesta per evitare una morte che sarebbe stata altrimenti certa. Philip non aveva più nessuno per cui lottare e si era ridotto a vagare per le strade Americane come un perfetto zombie, con l’unico obiettivo di tirare avanti fino alla sua morte. Se avesse seguito Negan, invece, avrebbe potuto avere qualche possibilità –anche se minima- di incontrare nuovamente Rick e il suo gruppo. L’unica cosa che voleva era vendicarsi e ammazzarli, cominciando dalla donna che aveva ucciso sua figlia. Ormai non aveva più nulla da perdere. Negan continuava a scrutarlo dalla testa ai piedi mentre il Governatore teneva lo sguardo fisso su Lucille. Solo dopo pochi secondi si limitò ad un “sì” con il capo, riponendo poi la sua pistola nella fondina. Negan si mordicchiò il labbro inferiore e chiuse a pugno la sua mano destra, felice per il suo nuovo acquisto. Philip aveva bisogno di qualcuno forte al suo fianco e quell’uomo sembrava fare al caso suo.

“Si parte per il Santuario, gente!” Esclamò Negan entusiasta.

  
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