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Autore: dajemi98    18/12/2016    0 recensioni
-Sai che quello che sto per fare porterà ad entrambi grossi guai?- dice lui avvicinandomi
-E allora ti prego fai in modo di essere il mio miglior guaio- disse lei guardandolo.
-Potrò mai fare a meno di questi occhi?- chiese lui prendendole il volto tra le mani.
-Spero vivamente di no, non potrei mai accettarlo.- disse lei
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’aveva vista crescere e forse era proprio questo il problema. La considerava ancora quella bimba che piangeva per un ginocchio sbucciato, la considerava quella bimba che giocava con le barbie, quella bimba che era la sorella del suo migliore amico e che ogni volta rompeva per giocare con loro. Ma in realtà lei era diversa, era cambiata, era cresciuta. Nel bene o nel male lei ora era una vera ragazza, una di quella che probabilmente avrebbe fatto impazzire lui.
-Ti prego non rendiamo le cose difficili- gli aveva detto lui per poi vedere dei grandi occhi verdi riempirsi di lacrime. Cosi a lui riaffiorò in mente il momento in cui da bimba quel ginocchio sbucciato l’aveva fatta esplodere in lacrime. Possibile che ora la causa di tutto quel dolore fosse lui? Possibile che ora era lui il ginocchio sbucciato o meglio il cuore sbucciato?
-Non piangere mi uccidi se fai cosi- disse lui sentendosi morire dentro. Ma d’altronde cosa fare? La sua scelta gli era costata tanto, lui le aveva detto che “non doveva affezionarsi” eppure lei lo aveva fatto. Avevano litigato per questo perché lei gli aveva risposto “come puoi pretendere che le persone non si affezionino a te? Come puoi comandare i sentimenti?”.
Eppure lei adesso non diceva nemmeno una parola, lo guardava, si limitava a guardalo con quei grandi occhi lucidissimi e si tratteneva dal far scendere quella goccia che avrebbe dato il via a tante altre.
Cosi dopo averlo guardato un’ultima volta prese e se ne andò via lasciandolo li.
“Come avevo fatto ad illudermi che lui cambiasse idea? Nulla poteva esserci tra di noi! Eppure mi ero quasi promessa che sarebbe andata, che sarei riuscita a sopportare tutto, che sarei riuscita a fargli cambiare idea.” Pensava lei, lei che si era sempre fatta forza da sola, lei che era riuscita a superare ogni cosa, ora non poteva farsi abbattere da lui.
Allo stesso tempo lui si stava chiedendo che cosa gli succedeva. Perché non era più razionale? Perché non riusciva più a tenerla lontana? Eppure gli era sempre risultato cosi facile, tutte le altre ragazze le aveva sempre lasciate facilmente, con una qualche scusa. Ma lei, lei era diversa, lei era davvero tutto quello che lui cercava. Lei non era ragazza da scuse, lei era una di quelle ragazza da tenere e di cui prendersi cura. Eppure non poteva conoscerla meglio, perché di mezzo c’era l’amicizia con il fratello di lei.
Ma era giusto arrendersi e togliersi la possibilità di vivere una storia sentita e bella? No forse non era la scelta giusta, forse era meglio correre e riprendersi quella bimba che tanto avrebbe voluto difendere.
Lei era così prendere o lasciare, con difetti o pregi, un momento la ami alla follia per i suoi pregi, il secondo dopo sei lì ad odiarla perché troppo testarda, troppo permalosa, troppo gelosa, un mix di “troppo” che la rendevano cosi insicura perché lei era quella che si definiva “mai abbastanza”.
Era ormai quasi arrivata a casa quando qualcosa o meglio qualcuno la fermò.
-Aspetta- le dice lui con il fiatone girandola verso di lui. Ed è proprio in quell’istante che capì che tornare indietro era la scelta più giusta che aveva fatto. Lui non poteva permettere che quegli occhioni grandi e chiari si riempissero talmente tanto di lacrime da diventare rossi. Lui non poteva permettersi di essere una sofferenza per lei, non poteva vederla cosi, non poteva permettere che qualcuno le facesse del male, non poteva permettersi che qualcuno la coccolasse al posto suo. Ma soprattutto non voleva perderla. Non voleva perdere quella ragazza che la mattina gli manda il buongiorno e che è assonnata almeno fino alla prima ora di scuola. Non voleva perdere quella ragazza che si arrabbia se le vengono fatte delle ingiustizie. Non voleva perdere quella ragazza cosi matura ma allo stesso tempo cosi bimba. Non voleva perdere quella ragazza che lo prendeva in giro ma che se veniva presa in giro si arrabbia per paura che lui non stia scherzando. Non voleva proprio tutto questo. E i pro iniziavano ad essere di più dei contro, che in realtà era uno solo: il fratello. E se per giorni si era giurato di chiuderla per sempre, gli erano bastati quegli occhi per capire che non c’era nulla da fare, lei avrebbe vinto su ogni contro. Inoltre aveva capito quanto tempo aveva perso a cercare quella giusta quando quella giusta era proprio li di fronte ai suoi occhi, che da quando si parlavano di nascosto aveva cercato lei nelle altre. Ma le altre non sono lei.
Così una volta raggiunta la guardò intensamente e inizio a parlare sperando di riuscire a spiccicare qualche parola di senso compiuto, di fronte a lei era difficile rimanere concentrati.
-Io lo so che è difficile, che passeremo giorni difficili, che ci saranno volte in cui mi odierai e volte in cui io odierò te. So che tuo fratello non l’accetterà. So che passeremo giorni belli da morire. So tutto come so che non riesco più a fare a meno di te. Perché so che se io adesso ti lascio andare me ne pentirò per tutta la vita. Perciò ti prego resta, anche se sarà per poco, anche se sarà per sempre o anche se sarà per un’ora. Ma ti prego resta.- disse lui così d’un tratto senza neanche sapere dove aveva trovato quelle parole.
Lei lo guarda sorridente ma allo stesso tempo piangendo. Perché anche lei sa che senza di lui non può resistere.
-Io lo so che tu non vuoi per via di mio fratello ma ti prego diamoci questa possibilità perché altrimenti io non potrò più andare avanti. Odio il tuo tirartela. Odio il fatto che scherzi sempre. Odio la tua non dolcezza. Odio molte cose. Ma fidati che riesco ad apprezzare ogni parte di essa. Voglio sentirti e voglio sapere le cose strambe che fai, voglio ridere fino a farmi fare male alla pancia, voglio anche arrabbiarmi con te fino ad urlarti contro per poi chiedere scusa. E allora ti prego fai in modo di restare anche tu- rispose lei cosciente che quanto appena detto da entrambi porterà delle conseguenze. Ma ora con la consapevolezza che l’uno c’è per l’altra e viceversa.
-Sai che quello che sto per fare porterà ad entrambi grossi guai?- dice lui avvicinandomi
-E allora ti prego fai in modo di essere il mio miglior guaio- disse lei guardandolo.
-Potrò mai fare a meno di questi occhi?- chiese lui prendendole il volto tra le mani.
-Spero vivamente di no, non potrei mai accettarlo.- disse lei
-Sei la mia bimba- disse lui chiudendo il tutto con un bellissimo bacio. Uno di quei baci che non dimentichi, quelli che restano intrappolati nella mente e nel cuore.
Non sapevano cosa il destino gli avrebbe riservato ma erano pronti a combattere. Pronti a combattere per loro. Pronti a combattere insieme. Che sia per un giorno o per un’ora loro erano li. Per una volta avevano scelto di seguire il loro cuore. Non sapendo che il loro destino gli avrebbe poi riservato grandi cose primo fra tutte la benevolenza del fratello e così una relazione stabile e serena. 
  
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