20/12/2016
1 recensioni>OS Stiles/Lydia, scritta dal punto di vista di Stiles.
>Stiles è stato rapito dai Ghost Riders, e si ritrova da solo in un posto a lui sconosciuto.
>Lasciate una recensione!
Just remember
[...a time will come when i’m no longer here
so please, in your thoughts, in your heart, keep me near
cling to who i was, who we were; just please find a way
remember the sound of my voice when i say
“i love you” - because it’s true,
i love you so much, i do
and maybe one day, i admit, you might forget
i won’t be the reason for the tears you have wept
i won’t be the reason behind your smile
i won’t be the contact you try to dial
i won’t be anything more but a distant face
that visits you in your dreams, one you cannot place
but promise me, please promise me, promise you’ll try
try not to forget me, try not to forget you and i
and i know it hurts, but believe me, i didn’t want to leave
but i know i’ll be gone so just try to remember… please].
so please, in your thoughts, in your heart, keep me near
cling to who i was, who we were; just please find a way
remember the sound of my voice when i say
“i love you” - because it’s true,
i love you so much, i do
and maybe one day, i admit, you might forget
i won’t be the reason for the tears you have wept
i won’t be the reason behind your smile
i won’t be the contact you try to dial
i won’t be anything more but a distant face
that visits you in your dreams, one you cannot place
but promise me, please promise me, promise you’ll try
try not to forget me, try not to forget you and i
and i know it hurts, but believe me, i didn’t want to leave
but i know i’ll be gone so just try to remember… please].
Il mondo è strano.
A volte incantevole, sì, ma anche un po’ bugiardo.
Quella notte le stelle sembravano meravigliose. Ora invece non le cerco nemmeno. Non le guardo. Non le trovo.
Il cielo sembra così insolito, senza di lei.
Sembra vernice nera, che soffoca ogni stella sprizzante di ricordi. E’ un cielo avvelenato, che non riconosco.
Quella notte l’atmosfera era particolare, colma di stupore. Lo stupore che racchiudeva il suo sguardo: quel riconoscimento che riuscivo a leggere, incredulo. Lydia Martin aveva realizzato di essere innamorata di me.
Ed è qui che mi ripeto, che il mondo è strano. Davvero strano. Perché adesso l’atmosfera si è ridotta ad uno straccio di incertezza e di ignoto che mi avvolge costantemente. E’ incollata al mio corpo, fredda e irriconoscibile.
Non conosco nessuno qui. Non c’è nessuno che mi possa dire che cosa stia succedendo.
Non c’è più quello sguardo caldo e rassicurante, che combatteva contro i sentimenti che riusciva a nascondere dietro a quel verde chiaro, magico, da cui ero dipendente. No. Quegli occhi riesco solamente a vederli in sogno, qualche volta, quando ho fortuna.
Spero che lei si ricordi di me.
Spero che lei stia combattendo, come sempre ha fatto. E’ forte… Così forte che a volte mi sento fin troppo debole rispetto a lei. Spero che mi stia trattenendo nei suoi pensieri, nel suo cuore.
Spero che lei sia qui, da qualche parte, vicino a me. Voglio crederlo. Nella mia testa si ripete continuamente quella notte: la notte in cui mi hanno portato qui. La notte in cui le ho chiesto di ricordarsi di me. La notte in cui l’ho baciata.
Il mondo è incantevole. Incantevole come quel bacio. L’unica cosa che ho sempre voluto. L’unica cosa che ho sempre temuto. Perché sì, ho sempre avuto paura di essere una frana in confronto a lei. Però poi ho capito che mi amava soprattutto per i miei modi impacciati e nervosi. Per la mia insicurezza.
Però, come ho già detto il mondo è anche bugiardo.
Bugiardo perché mi ha ingannato, per l’ennesima volta. Mi ha fatto credere di poterla avere sempre con me. Mi ha regalato lo sguardo meravigliato di Lydia Martin, dopo quel meraviglioso momento.
Ma adesso mi ha scaraventato qui, in un posto in cui c’è solo tristezza, in un posto in cui perfino noi stessi non sappiamo più chi siamo. Nessuno ci riconosce. E neanche io ci riesco più.
Dannato mondo. Dannato destino. Dannato amore.
Mi sta riducendo in polvere. Il pensiero di Lydia mi sta tormentando di giorno, e di notte. Però i suoi occhi mi tengono compagnia. Il suo profumo, è ancora vivo nella mia memoria.
Quando calano le tenebre, non posso far altro che sperare che lei si ricordi. Ne ho bisogno. Lei si deve ricordare. Spero che stia trattenendo vivida la mia immagine sopra ad ogni altro pensiero.
Spero che si ricordi il timbro della mia voce, la mia risata, il mio nervoso, la mia rabbia.
Però lo ammetto. Lo so. Lo riconosco. Accetto che un giorno, potrà dimenticarmi, seppur con fatica.
Perché, nei pensieri che più mi tormentano, spicca soprattutto questo.
Io non sarò più la ragione per le lacrime che verserà.
Non sarò più il motivo per i suoi sorrisi inaspettati, sfuggenti e brillanti.
Non sarò più niente, soltanto cenere, polvere, di un ricordo ormai in frantumi, che prenderà forma solamente in qualche suo insignificante sogno, leggero, che volerà via dai suoi ricordi in pochi attimi.
Sarò solamente un viso di passaggio, una faccia distante, incolore, inespressiva, che passerà sotto i suoi occhi come un viso qualunque. Come uno sguardo insignificante, lontano, indecifrabile.
Ma io so, che se lei si impegnerà come solo lei puo’ fare, potrà non dimenticarmi. Me lo ha promesso. Mi ha promesso che si ricorderà.
Lei si ricorderà.
Lei si ricorderà, il suono della mia voce quando per la prima volta, sotto quel cielo una volta intemibile e rassicurante, le ho detto ‘’Ti amo’’.
Perché so che lei non potrà mai dimenticare quelle parole, così dannatamente attese, così maledettamente trattenute per fin troppo tempo.
Perché è vero. Io la amo. La amo come nessun altro potrebbe fare.
E mi distrugge essere qui.
Perché sono lontano.
Lontano da lei.
Perché sono io quel cielo distante, ora. Sono io quel cielo nero, senza ombra di stelle, senza nessuna luce attorno.
Ho bisogno di Lydia…
Ho bisogno di Lydia.