Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
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Autore: Nateishaa    21/12/2016    0 recensioni
Kathrine una ragazza che ha sempre fatto tutto da sola a causa dei genitori assenti, si trova ad affrontare un' altra sfida : andare a vivere da sola al dormitorio del liceo Dolce Amoris. Ma lei non ha paura di nulla e avendo fiducia in se stessa accetta questa situazione. Farà nuove conoscenze, tra cui una molto particolare : Castiel. Riuscirà finalmente ad aprirsi a qualcuno o resterà chiusa in se stessa?
In oltre Kathrine custodice un segreto per lei importantissimo, chissà se resterà tale.
Al liceo Dolce Amoris e alla nostra dolcetta non mancheranno quindi amori, amicizie, sotterfugi e tanto altro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Debrah, Debrah, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Siamo tutti seduti in cerchio io, Castiel, Rosalya, Leigh, Lysandro e Armin. La vittoriana si alza e annuncia una notizia forse positiva : il concorso è stato sposato da sabato a mercoledì. Tutti siamo più rilassati avremo più tempo per provare ma iniziamo comunque oggi. << Allora! >> esclama Rosalya continuando << Abbiamo studiato il pezzo che vogliamo fare “ Make me” i nostri ruoli li sappiamo tutti. Castiel canterà e suonerà la chitarra, Kathrine canterà, Lysandro chitarra e coro, Armin piano e coro ed io solamente coro. Ci siamo fin qui ? >> il suo tono è simile a quello di un maresciallo che detta legge, tutti annuiamo con un colpo secco di testa poi sedendosi incita ad iniziare a fare una prova approssimativa di ciò che sarà, << Proviamo il primo pezzo e domani a scuola proveremo in palestra, tanto sono tutti impegnati con “ l’accoglienza ” e nessuno farà caso a noi >> conclude il suo discorso. Così, tutti iniziamo a prepararci e dopo aver sentito i tre rintocchi di bacchetta che emette Armin incominciamo a cantare.

“I never needed you like I do right now
I never needed you like I do right now “

Dopo aver cantato il mio pezzo faccio cenno a Castiel, così inizia a cantare.
“I never hated you like I do right now “

Non avevo mai sentito la sua voce è così, profonda.. ti trapassa il corpo. Poi dopo aver perso per un attimo la concentrazione, è il momento del coro.

“Cause all you ever do is make me...”

Ci guardiamo tutti sorridendo, le nostre voci insieme sono così belle, si sposano alla perfezione. Adesso, è tutta questione di complicità un verso io un verso Castiel, devo rimanere concentrata, finalmente sto facendo ciò che amo senza farmene un problema e anche se molti pensieri negativi vagano senza direzione nella mia mente, per il momento quello più forte, quello che mi trasmette cantare è la : serenità. Così inizio << Gave you up 'bout 21 times >> il rosso accenna un sorriso e canta << Felt those lips, tell me 21 lies >> i suoi occhi mi spingono come per dire * vai! Forza *, è il mio turno << You'll be the death of me >> gli lancio uno sguardo di sfida per fargli dare il meglio, anche se lui lo fa sempre << Sage advice >> è l’ultimo verso di Castiel, poi in coro cantiamo l’ultimo verso << Love-lovin' you could make Jesus cry >>.Siamo tutti così soddisfatti che sprofondiamo in un abbraccio di gruppo. E chi ci avrebbe mai creduto? Kathrine Weller vuole bene a qualcuno. Rosalya non può trattenere la sua euforia << Ragazzi! Siamo stati grandi, tu Kathrine e tu Castiel avete un’ intesa così profonda che farebbe venire la pelle d’oca a chiunque >> io e il rosso scoppiamo a ridere << Ma smettila ! >> diciamo entrambi sbuffando senza rendercene conto abbiamo fatto la stessa identica mossa, procurando ovviamente le grasse risate degli altri.

Il mio telefono squilla così, non conoscendo il numero, mi allontano per rispondere. << Pronto ? >> il mio tono di voce intende dire “ chi sei ? “ , la voce dall’altra parte è femminile << Caterina >> , non ci posso credere, solo una persona mi chiama così, ma perché tutti decidono di ricomparire adesso, come per gli altri non ho pietà per nessuno << Oh ciao mamma, scusa ma se ci siamo sentite un secondo fa perché mi hai richiamata ? >> chiedo ironicamente facendo trasparire la mia voglia di ferirla, la sento piangere ma la cosa non mi scalfisce, anche io ho pianto, sola però senza parlare con nessuno << Ho bisogno del tuo aiuto >> dice ancora singhiozzando, non voglio nemmeno sapere cosa le sta succedendo, lei non c’è mai stata ho passato anni di merda senza un cazzo di nessuno, le chiudo il telefono in faccia e in preda alla rabbia esco dalla camera senza salutare nessuno sotto gli occhi sconvolti degli stessi. Corro, non voglio sentire alcun consiglio nulla, devo sbollentare, sola. Nemmeno Castiel può aiutarmi adesso, devo fare i conti con il passato e con il dolore.

Esco dal dormitorio più in fretta possibile arrivando con il fiatone al parco. Non so perché ma dopo aver conosciuto Castiel sono più vulnerabile e la cosa mi da fastidio perché quel minimo senso di colpa per non averle dato il tempo di dirmi cosa le stava accadendo prima non ci sarebbe stato e invece adesso è come una macchietta che si va sempre più ad estendere come se volesse prendere il sopravvento, ma no, non posso cedere. Sono arrivata allo sbando, un ragazzo si è approfittato di me e lei dov’era una madre non può non esserci, non accorgersi di tutto ciò, lei è una persona come tante. * Kathrine dissociala da te come facevi prima, lei è una come tante, come se ti avesse chiamato una sconosciuta * ripeto, ripeto lo ripeto all’infinito ma non funziona, vorrei solo capire cosa sta succedendo e la rabbia nel frattempo prende il sopravvento di tutte le mie reazioni : inizio a calciare i sassi, dare pugni agli alberi e a “gridare sotto voce” che la odio, la odio. Arrivo ad una conclusione, devo chiudere i rapporti con tutti, non posso rischiare di cedere, di cedere alle lacrime. Ci ho provato quando è stato di mio padre, e si, ti senti meglio ma ti indebolisci, provare emozioni rendere deboli. Sento di nuovo squillare il telefono, quasi con paura guardo il telefono ed è di nuovo quel numero, rispondo o non rispondo ? cosa devo fare ? l’indecisione mi sta corrodendo e non fa parte del mio carattere, devo prendere una decisione. Con sofferenza premo il verde << Dimmi cosa vuoi e poi sparisci >> il mio tono è freddo, conciso e privo di intonazione. << Sono incinta, sola e senza un soldo aiutami Caterina per favore >> piange ancora, io però sento di non doverle nulla << Di chi è ? >> chiedo solo per capire << Non è di tuo padre >> dice diretta smettendo di piangere << Di tuo marito vorrai dire, comunque non è affar mio, fa ciò che cazzo ti pare, non chiamarmi mai più >> chiudo la chiamata e mi incammino lentamente verso il dormitorio ed una sola parola descrive come mi sento adesso : confusa. Non so più cosa fare, da un lato sento che Castiel mi fa bene risveglia la mia parte positiva dall’altra sento di essere pù debole, poi penso che lui abbia una situazione simile alla mia e che se ce la fa lui posso farcela anche io, ma ripeto che non so cosa sento cosa provo, forse dovrei piangere? No, non è da me o forse non lo era. Non lo so non capisco sto per impazzire, ed il cielo sembra quasi voglia accompagnare il mio stato d’animo con bagliori e goccioloni, non mi importa.. continuo a camminare e a farmi bagnare dalla pioggia fredda, fredda come me. Una grande macchina bianca si accosta a me, mi volto e all’interno vedo Colin che inizia a ridere da coglione, come ha sempre fatto. << Perché non sali fattona ? >> non reggo più nulla e con qualcuno devo scaricare. << Scendi dalla macchina! >> gli urlo << Vuoi che mi bagni per te ? >> chiede sbruffone << Ti ho detto scendi >> ripeto con un tono freddo e pieno di rabbia << Ahahah vediamo cos’hai da dirmi >> e inizia a lasciare la macchina. Non vedo l’ora di trovarmelo di fronte per spaccargli la faccia, ed eccolo il coglione che ha rovinato anni della mia vita. << Ti ricordi cosa mi hai fatto ? >> gli urlo sferrandogli il primo pugno, la mia mano è indolenzita ma la mia rabbia non me lo fa sentire più di tanto. << Allora te lo ricordi ? >> gli sferro un calcio nella pancia, lui fa il gesto di darmi uno schiaffo, ma più veloce del verme gli sferro un altro pugno e di conseguenza un calcio.. poi prendo fiato e lo ammazzo con le parole << Lo vedi che da solo sei nulla, niente un signor nessuno? Non ti avvicinare mai più a me, questo a dimostrazione che io non ho bisogno di nessuno tanto meno di un principe azzurro per difendermi, allora Colin schifo hai capito ? >> ancora indolenzito non risponde mentre io mi rincammino verso la strada del liceo. Ad un certo punto lo sento minacciare << Questa me la pagherai Kathrine, me la pagherai >> non gli rispondo, continuo per la mia strada le sue minacce come tutto, mi scivolano addosso; sfreccia via in auto facendo schizzare le pozzanghere formatesi in strada, bagnandomi. E’ questo che fanno i vigliacchi, sono superiore e nemmeno mi irrito per un deficiente tale. Poco dopo vedo una figura davanti a me, è Castiel, bagnato fradicio.. cosa faccio? Lui mi guarda come ad aspettare una mia reazione, una spiegazione. Mi sento così confusa.. so che lui potrebbe capirmi ma i sentimenti mi distruggono. Lo vedo avanzare passi mentre io resto ferma. Ormai di fronte a me, stringe le mie spalle attorno le sue braccia senza dire una parola, * è qui che devo stare, è qui che mi sento a casa * penso, ricambiando la stretta.

   
 
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