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Autore: Made of Snow and Dreams    22/12/2016    1 recensioni
Strani eventi cominciano a disturbare la vita dei nostri killer: macabre scoperte, gente spaventata per un pericolo sconosciuto, corpi ammassati nella foresta. Cosa sta succedendo? Chi sta minacciando il territorio dei nostri assassini? Chi è il nemico?
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Un paio di avvertimenti è sempre meglio farli:
Il linguaggio, con la venuta di Jeff e l'alternarsi delle vicende, non sarà proprio pulitissimo.
Dato che il mio progetto include la presenza dei miei Oc (quindi ho detto tutto), saranno presenti scene di violenza varia con un po' di sangue (un po'? Credeteci pure...).
Spero vi piaccia.
P.S. Fate felice una scrittrice solitaria con una recensione, si sentirà apprezzata!
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Notti di noi







La Fame - Parte 1




Data: 11 Novembre 2016
Ora: 04:36

 
 
L’aria tranciata più volte. Uno scontro tra demoni e volontà in guerra.
L’adrenalina pompata a velocità vertiginosa nel corpo di Eyeless Jack. Sembrava che i suoi occhi spruzzassero la sua libido sull’avversario come un serpente schizza il suo veleno sulla preda per intimidirla ed avvelenarla. I movimenti con cui parava ogni attacco di Toby erano così fluidi che, agli occhi annebbiati di Jeff, pareva danzasse al ritmo di una danza mortale con un vincitore che sa già di avere la vittoria in tasca.
Ticci Toby era impreparato a quell’energia impetuosa, a quei fendenti fulminei e talmente violenti che per un soffio non aveva rischiato la scarnificazione dell’altra guancia. Caricava ogni offesa con tutta l’energia dei suoi muscoli, si sbilanciava in avanti per tentare almeno di scalfire il nemico. Ma l’altro era troppo svelto e possedeva un’agilità che non aveva mai riscontrato in nessuno.

Slancio verso destra: Eyeless Jack scivolava come una grossa pantera verso sinistra.

Slancio verso sinistra: Eyeless Jack parava con la destra per beffeggiarsi degli sforzi del proxy.

Attacco frontale: Eyeless Jack si limitava a balzare all’indietro, e i muscoli delle cosce trasparivano sotto la stoffa dei jeans durante il salto.

Jeff s’irrigidì, vedendo che l’ombra della creatura sconosciuta minacciava di seppellirlo a ogni difesa improvvisata, e non gemeva più per il sangue che le sue arterie tranciate continuavano imperterrite a fiottare. Non aveva la forza di lamentarsi.
L’ennesima cozzata tra le due asce risuonò nelle orecchie di entrambi come un ultimatum. L’urto non produsse le scintille che tutti si aspettavano per la sua irruenza perché Toby fu costretto ad arretrare in fretta: la forza posseduta dall’avversario sembrava volesse schiacciarlo, annichilendo ogni suo tentativo di lavare l’oltraggio compiuto da Jeff the Killer come più aggradava alla sua creatività. Toccò a lui divaricare le gambe per agevolare la sua resa, e piegò la schiena di scatto per contrattaccare con un fendente laterale, dritto verso il ventre di Eyeless Jack. Il bordo affilato riuscì ad intaccare di striscio la felpa blu del suo rivale, ma l’indumento, pesante e felpato, non si lacerò come aveva previsto.
Raggiunta una posizione irreversibile e pericolosa, la schiena e la testa di Toby erano totalmente esposte ad Eyeless Jack: contrasse i muscoli dell’addome per prevenire qualsiasi danno che l’accetta del proxy avrebbe potuto procurargli se gli avesse inferto un altro assalto, e si preparò a spezzare la colonna vertebrale di Ticci Toby come il tronco di un albero marcio. Piegò i gomiti con tutto il vigore possibile, raccolse tutta la sua energia e la concentrò nelle sue braccia.

Tuttavia, una frazione di secondo prima che l’accetta si abbattesse come un fulmine sul torso di Toby, uno sparo assolutamente imprevisto salvò il ragazzo da una morte certa. Hoodie e Masky si fecero strada attraverso l’intreccio di rami, foglie e arbusti come due divinità boschive. Entrambi impugnavano le loro armi con furia cieca e un’aggressività che risaltava sui volti di entrambi.
Il proiettile superò la barriera dell’epidermide coriacea per essere seppellito da un intricato intreccio di tendini. Non intaccò l’osso, ma se qualcuno avesse sollevato la manica blu della felpa avrebbe visto un foro rigurgitante una macchia nera come il petrolio. Eyeless Jack, con grande stupore di tutti, sembrò collassare in se stesso. Un gemito gli sfuggì dalle labbra. Un getto di sangue denso e nero si riversò sul terreno, mimetizzandosi con il bruno della terra.

‘No… ‘ sentì farfugliare da dietro. Doveva sicuramente trattarsi della sua preda gravemente ferita. Parteggiava per lui, l’illuso, sperando che stesse combattendo per salvargli la vita per assolverlo da un processo senza prove. ‘No… ‘ gorgogliò Jeff, ma la ‘o’ risultò aspirata da un vortice di saliva in eccesso. La sua lingua schioccò sul palato per stimolare la deglutizione, ma la gola sembrava essersi tappata da sola. ‘Rialzati… no-on permettere che J-Jeffrey Woods muoia-a… ‘

Hai sentito, Jack? Non perdere la tua battaglia per un colpo di pistola. L’agnello sacrificale prega pure per te!

‘Devo ammettere di essere positivamente sorpreso. ‘ disse lo Slenderman in tono colloquiale verso Masky e Hoodie. ‘Non mi aspettavo che sareste arrivati così presto. ‘

Generalmente era Masky colui che ardiva di rispondere ad una provocazione, ma quella volta fu Hoodie, con sconcerto dello Slenderman, che decise di rischiare un aspro ammonimento o, nel peggiore dei casi, una minaccia. Non si voltò per fronteggiare la figura longilinea dell’Operatore. Osservava con occhi freddi e calcolatori la scena che gli si palesava davanti, dando la schiena a Masky. La sua mano sinistra impugnava saldamente la sua fedele pistola. ‘Era una questione d’onore. Non è la prima volta che quella cosa ci attacca. ‘

Né Eyeless Jack né Masky aggiunsero altro per confermare l’affermazione. Entrambi sapevano cosa sarebbe accaduto da lì a pochi minuti dopo, e l’indifferenza del primo si riflesse sui freddi occhi del secondo. Istintivamente quest’ultimo si carezzò il petto, strusciando il palmo sulle bende per rassicurare il battito frenetico del cuore – o per sincerarsi che fosse davvero pronto alla guerra finale. O per rinfrescarsi la memoria e aumentare la sua combattività.

L’Operatore non rispose. Il suo collo brulicante si torse verso Tim e i suoi occhi mancanti fissarono i bendaggi avvolti sulla spalla e sul petto, in silenzio. Poi mormorò in tono solenne e affettuoso: ‘Toby… ‘ E i muscoli facciali di Tim sussultarono, ‘necessiti d’aiuto? ‘

Ticci Toby parve risvegliarsi da un lungo sonno tormentato. I capelli erano arruffati e il suo viso imperlato di sudore e furore, i jeans erano strappati in più punti ed erano sporchi di terra. Ansimava, con le pupille dilatate per la morte che lo aveva quasi colto per il suo attacco avventato ed imprudente. Non lo avrebbe mai ammesso a nessuno e probabilmente nemmeno a se stesso, ma per un attimo aveva avuto Paura. L’immagine del suo corpo fatto a pezzi, in quel secondo di vulnerabilità, si era cristallizzata divenendo pericolosamente vicina e reale. ‘Solo se riesce a disarcionarmi. ‘ mormorò con un tono talmente basso che sia Maky sia Hoodie faticarono a sentire. ‘Per il resto, non tollero interferenze. ‘

‘Paura di farti umiliare di fronte a noi altri? ‘ ribatté Masky, soffocando una risatina. Ignorò l’occhiata ammonitrice che Hoodie gli riservò, ma non aggiunse altro. La preoccupazione che l’Operatore dimostrava verso il suo prediletto era semplicemente troppo da sopportare, e quella era l’occasione perfetta per dimostrare a tutti che in realtà Toby Erin Rogers non ne era degno. Sentì Brian sospirare rumorosamente: Non fare l’idiota, Tim! sembrava volergli comunicare con disdegno.

‘E’ un invito a voler prendere il mio posto per farti ammazzare? ‘ rise Toby senza voltarsi. Mantenne un’intonazione neutrale, seppur affilata dall’irritazione repressa per amor della reputazione che, al contrario dello sciacallo Masky, lui desiderava mantenere limpida. ‘Se è così, accomodati. Sarò felice di assistere al tuo smembramento. Un verme in meno nel mondo. ‘

Davvero un proiettile è capace di fermarti? Sei così fragile da farti rallentare con un giocattolo per bambini?

Eyeless Jack si premette la mano destra sul braccio colpito, tamponò l’emorragia. Indurì la mascella e cercò di ricacciare giù un gemito di dolore.
La voce di Masky risultò stranamente calma e lucida. ‘Lo dici perché hai paura, Tic- Tic-Ticci T-Toby. Mister Rogers. Hai bisogno di un alleato per poter vincere il tuo piccolo scontro, non è così? ‘ schernì, e la sua risata era alterata dai farmaci che gli proteggevano la mente dalle radiazioni emanate dall’Operatore. Era soave, quasi gradevole. ‘L’ho visto. Ti ho visto prima, quando c’è mancato tanto così affinché venissi tagliato a metà. Volevi fare la fine della tua dolce sorellina proprio ora? ‘

Non dirlo, Tim, non dirlo! Non lo provocare toccando quel tasto-

Più passa il tempo, più sangue il nostro amichetto agonizzante perde. Voglio i reni caldi e vivi, mi hai capito?

‘NON OSARE PARLARE DI LEI! ‘

L’ordine guizzò nell’aria come una saetta. L’ira con cui ogni sillaba era intrisa fece rattrappire tutti, compreso Masky. Soltanto l’Operatore si ergeva davanti al ragazzo arso dalla rabbia con tenacia. Era presente e partecipe, era estraneo a quelle zaffate di calore ustionanti di veleno. Toby si voltò, questa volta dimenticando completamente Eyeless Jack che continuava a fronteggiarlo, e gettò da parte il suo buon senso. Tremava: il suo intero corpo era scosso da capo a piedi da un’ondata di collera selvaggia. Le sue palpebre e le sue mani palpitavano, in preda a una serie continua di tic improvvisi e violenti. ‘Nomina a-ancora una vo-volta mia s-s-sorella e ti giuro che t-ti facc-faccio fuori! Ti faccio sa-sal-saltare la testa e darò in p-pasto al cane pi-più merdoso il tuo c-c-cervello ro-rogn-oso! MI HAI S-SENTITO, LURIDA CAROGNA? ‘

Di fronte a quell’odio frenetico scagliato totalmente verso di lui, Masky tacque. Assistette a quella scarica d’indignazione e dolore con espressione diffidente, con le braccia incrociate sul petto. Assottigliò gli occhi e alzò il mento, sicuro che la sua maschera come risposta avrebbe riso al posto suo. Non sarebbe bastata una semplice minaccia a indurlo a moderarsi con le provocazioni. Sarebbe equivalso a una resa. Inaccettabile.

Ora scatta, balza addosso a quel pupazzo! Fallo! I reni, voglio i reni… VOGLIO I RENI, TU HAI FAME!

‘E se parli a-ancora di Lyra, t-t-ti far-farò f-fare un bel salto n-nel vuoto! Capito, b-bastardo presuntuoso? Tu, che ha-hai b-bisog-bisogno di quelle pil-pillole per ra-ragionare, ti co-costringerò a inghiottirle t-tutte, s-schifosa c-canaglia! ‘

Fallo!
‘Io ti… ‘

Eyeless Jack balzò addosso a Ticci Toby. Lo colse all’improvviso, lui che gli dava le spalle incurante del pericolo dietro di lui. Le sue ginocchia piombarono sulle scapole del proxy e lui strinse i palmi sulla gola arrossata, caricando tutto il suo peso. Le dita viscide a strangolarlo e l’urto improvviso mozzarono l’aria al proxy, che stramazzò al suolo sotto lo sguardo dell’Operatore. Gli cadde l’accetta dalle mani, ruzzolò a pochi metri da lui e si conficcò sull’erba.

ORA

Quello fu l’unico segnale di cui necessitarono Masky e Hoodie. Caricarono Eyeless Jack con lo stesso impeto di due grossi e affamati mastini neri. Tim agganciò la sua sbarra di metallo con entrambe le mani, protetto da Brian. Eyeless Jack focalizzò immediatamente i suoi assalitori e mostrò le gengive disidratate e le zanne. Ghignò: il Demone stava ricorrendo a tutta la furia che possedeva per lenire il bruciore del proiettile conficcato nel braccio per scatenare la Fame nel suo corpo, l’Involucro. Era la Fame a guidare le sue azioni; la Fame avrebbe decimato tutti i suoi avversari, ora che la sua potenza era del tutto fuori controllo. Il suo sangue ribollì in un urlo di guerra.

Quando Masky fu alla sua portata, Eyeless Jack schizzò in un turbine di liquido nero e frammenti di plastica blu. Le sue gambe sembrarono mutare nelle zampe acquattate di un lupo selvatico. Afferrò la sbarra in acciaio di Tim con entrambe le mani e gliela strappò con furia cieca, così repentinamente che l’attrito del metallo sulla pelle di Masky lo fece gemere di dolore.
‘Brian, aiutami! ‘ gridò. 
Prima che Eyeless Jack avesse il tempo di infierire sul cranio di Masky con la sua stessa arma, una pioggia di proiettili lo costrinse a retrocedere. Hoodie continuava a sparargli senza sosta, premendo sul grilletto per difendere sia Masky che Toby, ed era impossibile non essere colpiti dalla sua mira precisa. Due proiettili lacerarono la spalla destra di Eyeless Jack, che inghiottì un groppo di calda saliva dal sapore fangoso. Hoodie non si fermò, intrepido: mentre Masky si rialzava e Toby si puntellava con i gomiti e le ginocchia per fare altrettanto, avanzò con destrezza, facendo scudo ad entrambi con il suo corpo. Masky ebbe il tempo di riprendere la sbarra e Toby di allontanarsi dal suo aggressore prima che questi potesse compiere qualche mossa per stordirlo una terza volta.
Quando sfilò l’accetta dal terreno, tutti e tre i proxy si trovavano uno al fianco dell’altro, a formare una muraglia difensiva e, insieme, d’attacco.

Messi da parte l’orgoglio e il rancore che Masky e Toby scaricavano regolarmente sull’altro, ora l’attenzione dei tre aveva come unico fulcro Eyeless Jack. Riverso a terra, ringhiante, con la felpa che presentava diverse macchie nere che andavano ad espandersi lentamente fondendosi con le altre, crescendo a vista d’occhio.
‘Fate attenzione, ‘ s’intromise l’Operatore, parlando con una punta d’orgoglio e fierezza. ‘I cani feriti sono sempre i più pericolosi. ‘
L’umiliazione e la Fame rimbombavano fragorosamente nelle orecchie di Eyeless Jack come un fulmine a ciel sereno. La gola riarsa, secca e rugosa, pregava di avere il suo pasto quotidiano - Il sangue della Preda era sempre più copioso. La spalla e il braccio mandavano scintille generate dai muscoli lacerati; le pallottole incastrate nella carne impedivano la cicatrizzazione immediata. Se avesse usato il bisturi per estrarle, l’umano con il passamontagna gli avrebbe sparato ad entrambe le mani. Era totalmente disarmato, le vie d’uscita bloccate da tre comuni mortali!
‘Che ne facciamo di quest’altro? Lo finiamo? ‘ chiese Hoodie meccanicamente, agitando la canna fumante dell’arma da fuoco per indicare Eyeless Jack.
‘Sì. ‘ rispose l’Operatore. ‘E’ troppo pericoloso. Finchè è in vita, sarà solo un pericolo per tutti noi. E i pericoli vanno eliminati. ‘
‘Sono d’accordo. ‘ esclamò Laughing Jack pacatamente, come se stesse assistendo alla proiezione di un film d’azione. ‘Scommetto che ha pure contribuito alla sparizione dei bambini. ‘

Hai fallito. Hai fallito. Hai fallito. Hai fallito. Hai - Zitto, maledizione! Sparizione? Sparizione dei bambini? Ho sentito bene?

‘Questo non poi saperlo con certezza, però. ‘ mormorò Puppeteer con la medesima tranquillità. ‘Ognuno di noi ha la sua fetta di colpa quando prende per sé un bambino o una bambina. ‘

Una sparizione?

‘Ma qui parliamo di omicidi plurimi compiuti su centinaia di persone contemporaneamente. Il solo pazzo che ha qualche possibilità è Jeff the Killer. La tecnica è sua. Jane me l’ha pure confermato. ‘

Centinaia di persone? Contemporaneamente? Aspetta- Hai fallito, hai fallito! I reni, I RENI! – ZITTO, DANNAZIONE, TACI!

‘Per quanto possa essere attendibile, la ragazza. ‘ mugugnò Laughing Jack con fare annoiato. ‘Ah, ma ora basta così. Forza, voi tre. Fate a pezzi questa… questa cosa e poi occupatevi del nostro caro Jeff. ‘

Dunque - I RENI, I RENI! RIALZATI E COMBATTI, CODARDO! LA MIA CREATURA! – finisce qui. Prima del traguardo è un peccato, vecchio mio. Ma, tutto sommato, va benissimo anche in questo modo.

Con gli occhi annebbiati, Eyeless Jack vide i tre proxy circondarlo per ostruire ogni via di fuga. Hoodie puntò la canna della pistola in mezzo agli occhi del nemico e premette il grilletto. Il meccanismo scattò, ed Eyeless Jack per un attimo fu certo che quello sarebbe stato l’ultimo respiro della sua vita. Tuttavia, con una punta di sollievo – Perché sollievo? Non eri tu quello che desideravi morire? – nessun proiettile fuoriuscì dalla conduttura.
‘Merda! ‘ sibilò Hoodie. ‘Si è scaricato il caricatore. Non ho più munizioni. ‘
‘Tempismo perfetto… ‘ gracchiò Masky beffardamente. Rivolse un’occhiataccia a Toby, lo guardò in cagnesco. ‘E ora, chi di noi due lo finisce? ‘
Toby guardò con aperto disgusto prima Eyeless Jack e poi il suo interlocutore. Rimase ammutolito per qualche secondo, sembrò valutare la situazione nel suo insieme, in quella fitta di rete di relazioni interpersonali e legami di mera collaborazione. Poi, come se gli costasse un’immensa fatica rivolgere la parola a Masky, sputò: ‘ Per questa volta lascio a te la scena, caro attore! Facci vedere la tua destrezza con quella sbarra, avanti! ‘
 

E moriresti per quale scabrosa ragione, idiota? Per un banalissimo equivoco? E il tuo orgoglio personale. Dove l’hai accantonato?
Cosa intendi dire? Ma preferisco morire piuttosto che divorare gli organi degli altri. Lo sai, lo hai sempre saputo.
A cosa mi riferisco? Percorri il tuo cammino all’indietro. La tua piccola scoperta. Non è difficile, avanti!
Il mio cammino all’indietro? Quale cammino? Il nostro tempo inizia da quella maledetta notte! Il nostro tempo scorre da quando…
Da quando i miei allievi scelsero te come mio figlio. Mio figlio. Da quando decisero di trasformare un ordinario umano con una vita condotta nella più deplorevole miseria in un Dio. Tu, Jack, sei un Dio da venerare solo perché custodisci l’essenza di Chernobog. Me stesso. La morte dell’involucro non è un finale degno della Scelta; la tua opinione da corazza impenetrabile è irrilevante nella decisione di chi ti è superiore. Il rifiuto delle detestabili incombenze che il corpo è costretto a sopperire non è tollerabile, Jack.


‘Con piacere, Mister Rogers! Hoodie, amico… l’accendino per completare l’opera. Per non lasciare tracce. ‘
Questo lo dici tu.
Lo afferma Eyeless Jack. Perché è questo ciò che sei. Che tu lo voglia… o meno. E se preferisci che io ti controlli come un pupazzo,
La pelle di Eyeless Jack si tese senza che lui si fosse mosso. I tendini disegnarono un intricato reticolo sotto la cute che iniziava a sfaldarsi come carta pesta. Un gorgoglìo risalì nella sua gola mentre un getto di vomito venne espulso dalla bocca spalancata in una smorfia di dolore improvviso. Colò sul suo mento e sul collo. Era ustionante, sembrava della lava nera. Boccheggiò, come se qualcuno lo stesse strangolando.
O del fango… Quello che…
Ti accontento.
Masky si fermò a fissare lo spettacolo che si palesava ai suoi occhi. Hoodie indietreggiò per il disgusto della scena e Toby digrignò i denti per trattenere un conato. La Creatura Melmosa non smetteva di vomitare, e il suo vomito produceva un tanfo terribile, di carcassa in putrefazione. Il collo turgido e gonfio era arcuato all’indietro.
‘Cosa cazzo gli sta succedendo? ‘ esclamò Tim con stupore. Dall’esterno, la creatura artigliava l’erba e la strappava forsennatamente, come se stesse avendo un attacco di convulsioni. Il petto si alzava e abbassava per la mancanza d’aria. Ansimava pesantemente, i muscoli erano tesi come corde di violino.
Il corpo di Eyeless Jack non riuscì più a contenere quel fango putrido e luminescente.  La pelle dei gomiti e dei polpastrelli si lacerò, permettendo alla melma di straripare. Gridò, senza più trattenersi. Si sentiva squarciato a metà da una forza micidiale. Era sicuro che due mani artigliate stessero lavorando da dentro il suo addome, riducendolo a qualcos’altro. Lui stava cercando di uscire: dilaniava organi, scostava senza troppa delicatezza capillari e vene e arterie, e mai come in un quel momento il suo indesiderato ospite aveva assunto le sembianze e il portamento di una larva. Mai come in quel momento il suo corpo gli era sembrato un ammasso di carne flaccida, un’incubatrice per qualcosa d’indefinibile. Urlò.
‘Sfondagli il cranio ora, Masky! ‘ tentennò Hoodie, continuando ad arretrare. Scosse l’amico, impietrito per lo stupore, restìo a voler completare il suo compito.
Che codardo.
Le urla aumentarono d’intensità, fino ad alterare totalmente il timbro vocale. Si fecero stridule, tipiche di una vecchia megera che urla. Poi cambiarono ancora, si mescolarono al pianto di un bambino. Eyeless Jack ruggì, abbaiò, nitrì. Vomitò un’ultima volta, si accasciò esausto al suolo, senza vita.
‘Ora Masky, ora! ‘

'FERMI. '

Era una voce tonante e ferina. Eyeless Jack balzò a sedere, con i lineamenti distorti da una furia demoniaca. Le sue mani tagliuzzate in più punti diversi sfilarono delicatamente la maschera dal suo viso in fiamme e la gettarono senza alcuna cura nel sottobosco vicino. Un ghigno gli serpeggiava sul volto, la lingua schizzava senza controllo tra i denti. Le orbite vuote avevano smesso di traboccare, ma sembrava che, incastonati in esse, ci fossero due ardenti bulbi oculari che fissavano tutti le creature con un odio represso a fatica.
Sally si rannicchiò dietro Puppeteer, impaurita da quell’essere bestiale. I tre proxy arretrarono fino ad accostarsi all’Operatore come cuccioli impauriti. Laughing Jack non permise alla diffidenza d’impossessarsi dei suoi tratti, ma trattenere il timore reverenziale che quella presenza animalesca e maligna gli costava parecchia fatica. Puppeteer studiò a primo impatto quella trasformazione avvenuta ad una velocità incredibile con interesse distante, ma non disse nulla. Lisciò i capelli di Sally in una carezza d’incoraggiamento.
‘Su, su. Non preoccuparti, Sally. Non può farti niente di male. ‘ le sussurrò languido e protettivo.
Ah, davvero? ‘ l’intercettò l’essere che aveva preso possesso del corpo e dell’animo di Eyeless Jack. Beffardamente, quegli occhi arsero di una malignità scatenata. ‘Meglio appurare se sono così innocuo come ti sembro, Jonathan. ‘
Sally si piegò in due dal dolore mentre la sua figura subiva una mutazione a livello molecolare. Il ricordo di ciò che erano state le sue membra si dilatò, e ad ogni strappo nuove molecole di carne e sangue si mescolavano, si legavano, si addensavano per ricostituire le gambe, il torso, le braccia e la testa di Sally Williams. Puppeteer e Laughing Jack erano stupefatti nell’assistere a quello che entrambi stentavano a definire un miracolo vero e proprio. I rivoletti di sangue rappreso s’incrostarono su una superficie concreta e solida, la pelle avariata tornò a pulsare di nuova vita mentre il dolore della penetrazione non voluta si rinnovava ancora, bruciando tra le gambe fatte di nuovi tessuti vivi e feriti. Sally William era rinata da dove era stata uccisa.
E non ho finito. Per dimostrare al mio pubblico quanto io possa decidere del vostro fragilissimo destino… ‘ disse il Dio, canticchiando sarcasticamente sulla loro patetica esistenza, e il sadico divertimento serpeggiava brillante nelle orbite oculari, fissando Sally con la noia di uno spettatore che ammira il medesimo spettacolo per l’ennesima volta, ‘… ammirate questo piccolo giochetto.
Uno sciame di invisibili coltelli roventi intaccò Sally. La bambina strillò disperata e boccheggiò quando sputò dei fiotti di fluido umano che avevano formato un’ostruzione nella faringe. Gli occhi enormi e lucidissimi si sgranarono e lei stessa si sforzò di tossire sotto lo sguardo atterrito di Puppeteer, pietrificato davanti a lei, ora uno spettro filiforme ai suoi occhi da mortale. Le guance le stavano divenendo violacee. La lingua se li era rivoltata all’indietro.
Soffoca, mia carissima Sally. Soffoca pure. Gioca con i miei aiutanti quando li vedrai, i fratelli di Chernobog! Ti piacerà abbandonarti alle loro spire. Nel posto che i lussuriosi meritano. Che i vigliacchi meritano. E lì sarai alla loro mercè, esposta a loro, senza il tuo adorato pupazzetto e la tua lurida camicia da notte. Non ti serviranno a niente quando ti lascerai fottere da loro, piccola baldracca. E ti fotteranno loro, i miei fratelli, ti fotteranno, ti fotteranno, ti fotteeeraaaanno… ‘ Ormai la sua predizione divenuta una blasfema e oscena litania, alternata da risatine viscide e roche. Il petto di Eyeless Jack palpitava per lo sforzo, per le risa incontrollate. ‘ Oh, ma ce n’è anche per te, caro Jonathan. Parliamo di Emra, che dici? E’ lì con loro, a succhiarglielo fino alla radice, a inghiottire anche i peli! La sua boccuccia… perfetta! Che idiota sei stato quando non ne hai approfittato prima, prima che l’uccidessi!
All’eccitazione stridente dell’essere Puppeteer non riuscì a controbattere. Era semplicemente troppo per lui. Troppo in una volta.
Non troppo. Non è mai troppo, flebile fantasma. Sei solo troppo fragile per sostenere un pizzico di realtà in più. ‘ ribatté il Dio. Un filo di saliva imbrattò il suo volto mentre scandiva crudelmente ogni singola sillaba per imprimerla bene a fuoco nella mente dei suoi bersagli. La lingua di Eyeless Jack sgusciò fulminea tra le labbra secche per qualche secondo, pendula e ruvida come quella di un cane assetato.
Le grida di Sally si levarono in un crescendo di elevata intensità. Il ghigno del Dio s’affievolì; digrignò i denti in una scarica improvvisa di fastidio, e assottigliò le palpebre per scrutare il volto della bambina corporea deformato dalle lacrime. Sbuffò. ‘Odio quando la gente strepita. Quest’ospite ha un udito fin troppo fine… ‘ tamburellò le dita della mano sinistra sull’orecchio ‘… e non voglio rovinare questo regalo. Ora zitta!
Il corpo di Sally cadde riverso per terra. Svenuta, non si accorse che i suoi capelli si stavano sfilacciando e le membra assottigliando. Tornò ad essere lo spirito di se stessa.
 
 
 






Angolo Autrice
Allora. C’è una piccola novità: in parte grazie al sostegno di jumby, che mi ha fatto riflettere, e in parte al mio attaccamento verso ‘Notti di noi ’, ho ri-deciso di continuare e terminare tutto. Per quanto riguarda il capitolo: la possessione ‘totale’ di Jack da parte di Chernobog è il pilastro fondante (mi fa strano pensare che il protagonista della vicenda sta diventando Eyeless Jack… non era nei miei progetti, ma vabbè ^^’) del combattimento e la smolecolarizzazione di Sally è uno dei poteri del Dio Nero. Ci sono citazioni volute dell’Esorcista di William Peter Blatty, per chi è appassionato del genere! ;)
Un augurio da parte mia e delle Creepy di buone feste e al prossimo capitolo!
 

Made of Snow and Dreams.
 


 
  
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