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Autore: Rosalia100689    23/05/2009    12 recensioni
I pensieri e le "disavventure" di un ragazzo che se n'è andaro troppo presto... Nella speranza che prima o poi tutti abbiano il loro lieto fine.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il più figo del Paradiso

Certo, non me lo sarei mai immaginato che funzionasse così....

Eppure, ero lì: più che L'Aldilà, quello sembrava un classco Ufficio Postale! Gente che discuteva, chi sbagliava fila, chi se la prendeva col primo Cherubino che passava...

:"Ma è davvero il Paradiso questo quì?" Chiesi ad alta voce, rivolgendomi a nessuno in particolare, guardando un grande orologio posto nella parete di fronte a me.

Immediatamente, un tipo alto, vestito di bianco, occhi azzurri, capelli biondi mi si avvicinò e con voce angelica ma professionale, mi chiese :"Orario?"

Lievemente spiazzato da quella risposta riuscii solo ad esordire con un timido :"Sto quì da un'ora...." sperando di non aver fatto una figuraccia. Ma il tizio sembrava soddisfatto ed annotò il tutto su di un taccuino con una matita dorata. Poi riprese a parlare

:"Bene.... Ti chiami Alessandro, vero?"

:"Alessio!" lo corressi io.... Ci mancava solo che il buon Dio assumesse degli Angeli incapaci di gestire il traffico di anime di quell'ufficio!

:"Ah, sì... Alessio! Scusa, ho letto male. Età 16, giusto?"

:"Sì.... Sono piccolino ma purtroppo è andata così!" Zittendomi improvvisamente, l'Angelo mi fece cenno di guardare poco lontano

:"Quello è L'Ufficio Neonati/Feti abortiti.... Loro non hanno avuto nemmeno la possibilità di vivere più di una settimana. Perciò risprmiati certi commenti!" Decidendo per un ben più onorevole silenzio, mi preparai a ricevere la successiva domanda, ma il mio accompagnatore fece cenno di seguirlo dietro alcune porte scorrevoli. Una volta giunti lì, mi diede un foglio da compilare e si allontanò... Afferrando al volo una penna che sembrava essersi materializzata lì proprio allora, prestai attenzione al foglio:

Nome: Alessio

Età: 16

Fidanzato?: Sì

Con Chi?: Non ve lo dico...

Lo/La amavi?: LA AMO, SIA CHIARO!

Conti in sospeso?: tanti...

Grazie di aver compilato il nostro questionario. Riconsegnalo pure al tuo accompagnatore!!!!

Lievemente stizzito dalle domande cui avevo appena dovuto rispondere, mi affrettai ad uscire da quella stanza per cercare il mio accompagnatore, ma…

:”Ops… Sei nuovo?” Un uomo piuttosto anziano, robusto, provvisto di aureola e di un immenso mazzo di chiavi mi bloccò la strada e prese il mio foglio… Infilandoselo in tasca senza nemmeno averlo letto, parlò senza nemmeno darmi il tempo di batter ciglio

:”Bene, bene… Alessio. 16 anni. Fidanzato con… Lo so, ma per rispetto non lo dico. La ami tutt’ora. Tanti conti in sospeso! Benvenuto in Paradiso, figliolo!”

:”Grazie… Ma lei E’ SAN PIETRO, VERO?” riuscii solo a rispondere, in preda ad una strana calma che mi aveva improvvisamente invaso. Vedendo che lui annuiva convinto, continuai :”Devo rivederla! San Pietro, la prego…”

:”Figliolo, questi sono tempi difficili. Con le stragi del sabato sera e tutte le sostanze stupefacenti che girano, il lavoro degli Uffici Accoglienza è aumentato a dismisura… Per poterti dare l’autorizzazione a scendere di nuovo sulla Terra sotto forma di Angelo Invisibile c’è una lista d’attesa enorme… Un anno. E solo per 5 minuti… MA –m’interruppe, dato che stavo per replicare- c’è un altro modo!”

:”Quale? Farò tutto quello che…”

:”Posso farti lavorare da subito come Angelo Custode Umano: basta che seguirai alcune semplici regole…”

:” Angelo Custode Umano…. ACU…. Che significa? Io… non capisco!” Mormorai, prendendo coscienza di essere totalmente inesperto di questioni celesti

:”Un ACU ha diritto di stare sei minuti ogni notte accanto al suo assistito…. Se scegli lei, il gioco è fatto!”

Rispondendo al mio Santo preferito con un enorme sorriso, iniziai ad incamminarmi verso l’Ufficio ACU che avevo intravisto entrando e lì presi realmentre coscienza di quale sarebbe il mio effettivo lavoro…

:” Devi sceglierti un assistito; poi avrai accesso a tutti suoi pensieri riguardanti te e potrai stargli accanto sei minuti a notte! E comunque, devi cambiare look…”

Mettendomi in mano un foglio quasi identico a quello che avevo già complilato qualche minuto prima, l’Angelo dall’altra parte del vetro fece un cenno a se stesso, come per dirmi < Se vuoi lavorare, devi diventare come me… >

Andandomi a posizionare vicino ad un muro per poter appoggiarvi il mio foglio, mi sentii osservato. Girandomi, mi trovai di nuovo faccia a faccia con San Pietro, che quel giorno sembrava non aver nulla da fare….

:”Non ti preoccupare, il tuo look va benissimo!” Mi disse in tono divertito, dopo avermi squadrato per bene.

Eppure, io non ne ero affatto convinto: avevo dei rasta neri, vestivo alla Tom Kaulitz e ai piedi avevo scarpe da ginnastica nere con un teschietto bianco al lato! Non mi avrebbero mai dato…

:”Mamma, HO L’AUREOLA!” Ecco, appunto… Il mio look adesso era perfetto!

Senza darmi il tempo di fare nulla, il Santo mi sfilò il foglio dalle mani e vi appoggiò sopra per un istante una chiave: immediatamente, tutti i miei dati si materializzarono nero su bianco e lui mi spinse verso l’esterno della struttura, che dava su un bellissimo giardino, gridandomi

:"Alessio, sei immediatamente assunto! E stanotte potrai finalmente rivedere la tua Valeria…”


Quattro mesi dopo

< Accidenti…. Maledetto comodino! > Riuscii solo a pensare prima che i miei occhi si adattassero senza problemi al buio della stanza. La SUA stanza, quella nella quale per quasi due anni avevamo riso, scherzato e che da qualche tempo era ormai diventata il suo rifugio…. Avvicinandomi a lei per darle il solito bacio a fior di labbra, improvvisamente mi tornarono in mente le sue ultime parole. Ti odio.

In tutto quel tempo non avevo mai pensato a quella frase, perché sapevo che non era vera: da quattro mesi avevo accesso ai suoi pensieri che mi riguardavano, sapevo che mi amava ancora, ma mai, MAI avrei immaginato che lo facesse ancora con quell’intensità! Eppure quella notte, lei, i miei familiari, Christian –colui che voleva “consolarla” dopo la mia morte- mi tornarono in mente con violenza straordinaria…

Ne capii il motivo dieci secondi dopo, quando un messaggio sul cellulare mi informò di una bella novità “Guarda sul comodino dove hai inciampato. San Pietro.” Quel Santo era una forza della natura, così feci come mi aveva ordinato e rimasi stupito di ciò che vidi: una busta da lettere.

Aprendola, estrassi il foglio che vi era all’interno ed iniziai a leggere

Ale, oggi sono 4 mesi che non ci sei più…

Vorrei poterti dire che mi dispiace, abbracciarti e dirti che ti amo ancora ma non mi sarà più possibile.

Sono convinta che adesso sei l’Angelo più figo del Paradiso, ma mi manchi.

Cavoli, se mi manchi…..

Ti amo, vorrei fosse chiaro a tutti. Ma è chiaro a me, e va bene così!

Ti amo ti amo ti amo Angelo mio e non ti dimenticherò mai.

Ho sbagliato tutto con te, e me ne pento amaramente… Tua per sempre, Vale.

Richiudendo il foglio e rimettendolo esattamente dove l’avevo trovato, mi avvicinai ancora una volta alla mia ragazza e le carezzai dolcemente una guancia:”Non ce l’ho con te amore mio… Ti ho amata, ti amo e ti amerò per sempre!” Con un ultimo bacio, mi congedai da lei.

Guardando l’orologio del cellulare, mi accorsi che erano trascorsi dieci minuti da quando ero entrato. Il limite era fissato a sei minuti, ero in ritardo! Ma stavolta San Pietro non si sarebbe offeso… Valeria mi amava ancora ed il nostro lieto fine l’avevamo comunque ottenuto!

Dedicata a valemma, semplicemente… Ti voglio bene.
  
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