Lui compare e io ogni volta devo ricostruirmi tutta da capo, devo ricostruire le mie emozioni, le mie reazioni, i miei atteggiamenti, i miei movimenti, il mio cuore. Proprio qualche giorno fa ripensavo al fatto che ormai, vedendolo così poco, più che essere cotta di una persona sono cotta di un’immagine … e zac, cinque minuti dopo questa immagine, contro tutte le mie aspettative, si è materializzata davanti ai miei occhi increduli e incapaci di reagire in modo dignitoso. Penso che ripercorrerò cronologicamente i fatti di questa settimana, annettendo in alcuni momenti e separando in altri momenti le sensazioni, per capirci di più, per capirmi meglio, per analizzare e metabolizzare quello che sento e penso. E poi perché, sinceramente e molto poco dignitosamente, sento che ormai i nostri incontri, i nostri momenti (che sono vissuti come “nostri” solo da parte mia), sono talmente rari e talmente fugaci che mi stanno scivolando non solo dalle mani ma anche dalla memoria, dal mio cuore che con tanta cura conserva sempre i ricordi a cui sono più affezionata. E quindi voglio scrivere, voglio mettere nero su bianco, nella speranza di non perderli del tutto, di non perderli del tutto, del non perderci del tutto.