Il momento peggiore è quando ti risvegli da solo, in un letto disfatto e con ancora il suo odore addosso, ma lui non è lì e ti rendi conto che per tutta la notte non hai fatto altro che illuderti di poter avere anche una sola misera possibilità.

Quello è in assoluto il momento peggiore, il momento della realizzazione.

Non puoi farci niente, andrà avanti sempre così e ogni volta invece che fare meno male, per l'abitudine, non tanto per la disillusione, sarà il contrario. 

Ti sentirai sprofondare, come se fossi nelle sabbie mobili, come se una forza sconosciuta ti portasse sempre più a fondo in un abisso oscuro, fatto di sofferenza, rancore e odio.

Soffri, perché tu e lui siete incompatibili e questo, per quanto tu possa detestare ammetterlo, probabilmente l'hai sempre saputo, ma hai fatto finta di niente, allora ancora innocente, e hai deciso di seguirlo ugualmente, colui che ti avrebbe dato una ragione di vita.

Provi rancore perché ti ha abbindolato, ti sei fatto abbindolare e nonostante il tempo sia trascorso e gli anni siano passati, nonostante tutto ci caschi ancora, e ancora finisci per farti usare come un oggetto.

Provi odio perché di te non ti importa niente. Se lui ti usa e ti getta via subito dopo va bene, ti ripeti che tornerà, solo così riesci a sopportare questa situazione.

Non ti importa quanto tempo passerà dall'ultima volta, perché lui tornerà da te, almeno fino a quando non avrà trovato qualcuno fatto per lui, ed esclusivamente per lui.

Riesci a sopportare questa situazione anche perché sai che più di così non potrai mai avere. Il suo amore non sarà mai tuo per davvero.

Quante volte, però, lo hai immaginato?

Quante volte ti sei creato questa illusione nella tua testa? 

Mentre ti usava, usava il tuo corpo e tu glielo lasciavi fare, bisognoso solo di contatto, di sentire le sue braccia che ti stringevano, di sentirti in qualche modo voluto e necessario.

Tutto questo non è che un interminabile limbo di bugie e illusioni, ma non ti importa affatto.