Osservo soddisfatta l'enorme torta che si erge davanti a me: un tripudio di fragole, panna montata e dolcetti a forma di alberi, fiori e Babbo Natale. Mi asciugo la fronte imperlata di sudore, pensando che è valsa la pena alzarsi alle tre di notte per cominciare a prepararla. Del resto, non avrei potuto fare altrimenti: se l'avessi cucinata ieri sera, a quest'ora non sarebbero rimaste nemmeno le briciole, poiché Goku avrebbe provveduto a far sparire pure quelle.
Sbuffo e trattengo a stento una risata mentre la poso al centro del tavolo, pensando a mio marito ed al nostro primogenito, che dormono entrambi al piano superiore. Questo è il primo Natale di Gohan, e tutto deve essere perfetto.
Vengo distratta dalle mie riflessioni dal suono del telefono. Corro immediatamente a rispondere, scoprendo che, dall'altro capo della linea, c'è Bulma.
- Ciao, Chichi! Buon Natale! - esclama, gioiosa come non mai.
- Buon Natale anche a te, Bulma! A cosa devo questa chiamata? - ribatto cordiale, non perdendo di vista il tavolo nemmeno per un secondo: Goku potrebbe svegliarsi da un momento all'altro, e se scendesse, vedesse la torta e non trovasse nessuno in grado di fermarlo dal mangiarsela tutta, il mio lavoro sarebbe stato vano.
- Volevo invitare la vostra famiglia alla festa che ho deciso di organizzare qui alla Capsule Corporation. Ci saranno anche Crilin, Yamcha, il Genio e tutti gli altri - mi propone, e nell'udire quelle parole un sorriso spontaneo mi compare in volto al pensiero della felicità di Goku quando glielo comunicherò.
- Ci saremo senz'altro, grazie mille! - rispondo, spostando lo sguardo in direzione delle scale. Proprio in cima, c'è mio marito, intento a soffocare uno sbadiglio.
- Perfetto! Allora ci vediamo alle otto! - dice la turchina.
- Contaci! A stasera! - ribatto, chiudendo la chiamata ed avviandomi immediatamente a dare il buongiorno al moro, che oramai si trova ai piedi della scalinata.
Mi accosto a lui e gli stampo un bacio sulle labbra. - Buon Natale, amore mio - mormoro sorridente. Lui ricambia stringendomi a sé ed accarezzandomi teneramente il volto prima di avviarsi in cucina.
Non appena vede la torta, si concentra solo ed unicamente su di essa, dicendomi, senza mai distogliere lo sguardo dal dolce: - Urca, tesoro, hai superato te stessa!
Intuendo le sue intenzioni, mi piazzo subito tra lui e l'oggetto dei suoi desideri, fissandolo con l'espressione più minacciosa del mio repertorio. - Guai a te se se provi a mangiartene anche un minuscolo pezzettino! Ho impiegato ore intere per prepararla, e fino a quando Gohan non si sarà svegliato non ti è permesso nemmeno sfiorarla, chiaro? - Gli punto contro il primo mestolo che mi ritrovo sotto mano, trattenendo a stento un sorriso di puro compiacimento nel vedere l'eroe della Terra completamente sottomesso alla mia volontà. L'occhiata terrorizzata che lancia prima all'oggetto che brandisco e poi a me fa chiaramente intendere che l'ultima cosa che desidera è farmi arrabbiare, viste le precedenti esperienze che ha avuto a riguardo.
Dal piano di sopra iniziano a provenire dei piccoli vagiti, segno che il bambino si sta svegliando, perciò dedico a Goku un ultimo sguardo tagliente, sibilando - Ricorda quello che ti ho detto - prima di correre su per le scale fino a raggiungere la stanza del bimbo.
Gohan è ancora un po' assonnato, lo si capisce dal modo in cui si stropiccia gli occhi con quelle manine minuscole che si ritrova. È a dir poco adorabile: potrei rimanere a guardarlo per tutto il giorno senza stancarmi mai.
- Ciao, tesoro della mamma! - esclamo, allungando le mani all'interno della culla per prenderlo in braccio.
Non appena le sue iridi, nere proprio come quelle mie e di Goku, si puntano sul mio viso, sorride allegramente, rivelando i dentini che gli sono cresciuti in questi nove mesi. - Mam-ma - sillaba, facendomi commuovere come la prima vola.
Gli do un bacio sulla guancia e lo porto di sotto, fiondandomi immediatamente in cucina per verificare che mio marito abbia effettivamente seguito l'ordine che gli ho dato.
Quando lo vedo appoggiato allo schienale della sedia e completamente rilassato, lo osservo piena di sospetto, prima di controllare attentamente la torta da ogni punto di vista, così da scoprire pezzi mancanti. Incredibile a dirsi, non l'ha toccata veramente, e, non appena constato ciò, tiro un sospiro di sollievo.
- Piccolino, guarda: ti piace la torta che ha fatto la mamma? - Sistemo Gohan in modo che possa avere una perfetta visuale di quella che, modestia a parte, mi permetto di definire un'opera d'arte ed aspetto ansiosa il suo giudizio.
I suoi occhi si illuminano immediatamente alla vista del dolce, e stende le braccia nella sua direzione, cominciando ad strillare eccitato: - Totta! Totta!
Sorrido intenerita: ancora non sa pronunciare la erre… Ah, sento che questi momenti mi mancheranno immensamente quando crescerà!
- Adesso vai in braccio a papà, così mamma taglia la torta e te ne dà un po'. - Gli stampo un altro bacio sulla guancia prima di consegnarlo a Goku, che se lo spupazza tutto, venendo a sua volta ricambiato dal piccolo, che decide che i capelli a palma del padre sono diventati il suo nuovo gioco.
Non posso fare a meno di ridere a quella scena, sentendomi felice come non mai: finalmente ora ho tutto ciò che ho sempre desiderato.
Taglio la torta e la distribuisco: inutile dire che i due Saiyan se la finiscono in un batter d'occhio, ed hanno anche la faccia tosta di chiedere il bis mentre io ne ho a malapena assaggiato qualche cucchiaiata.
Alla loro terza porzione, mi ricordo della telefonata di Bulma, ed informo Goku della cena. Come avevo previsto, un enorme sorriso si apre sul suo volto alla prospettiva di incontrare tutti i suoi amici in un'occasione tanto bella ed importante. Probabilmente già si starà pregustando gli incontri di arti marziali che lui, Crilin, Yamcha, Tenshinhan, Jiaozi ed il Genio delle Tartarughe improvviseranno sul prato della Capsule Corporation. Chissà, potrei aggregarmi anch'io, stavolta: sebbene abbia decisamente chiuso con quel mondo, un po' di allenamento potrebbe aiutarmi a migliorare ancora di più la mia forma fisica.
Dopo aver finito la torta, Goku corre ad addestrarsi in vista di quel che accadrà tra alcune ore. Io, invece, decido che laverò i piatti più tardi ed esco a farmi una passeggiata con il mio bambino lungo i Monti Paoz, approfittandone anche per andare in città a comprare i regali per gli altri. Quelli di Gohan e Goku sono già sotto l'albero di casa nostra, in soggiorno, ma erano entrambi troppo assonnati per accorgersene quando l'hanno oltrepassato. Glieli consegnerò stasera da Bulma.
Il resto della giornata trascorre velocemente, tra pasti ed allenamenti vari. In men che non si dica, sono già le sette e mezza. Vesto Gohan con l'abito natalizio più carino che possiede prima di dedicarmi a me. Scelgo di indossare un vestito rosso, per rimanere in tema con il colore principale di questa festività, abbinando delle scarpe con tacco dorate e non troppo alte. Il risultato mi soddisfa parecchio: nonostante la gravidanza, posso ancora affermare di avere un bel fisico. La cosa che mi compiace più di tutte, però, è lo sguardo che Goku mi rivolge una volta che l'ho raggiunto davanti alla porta: ha la bocca spalancata e gli occhi che per poco non schizzano fuori dalle orbite.
- W-wow… Chichi, sei… sei davvero bellissima… - sussurra, facendomi arrossire.
- Mai quanto te - replico, e so di star dicendo la verità: quel completo bordeaux gli dona immensamente, oltre a fasciare perfettamente la sua più che sobria muscolatura.
Mi prende per mano ed indica qualcosa sopra le nostre teste. Seguo il suo dito con lo sguardo, e mi ritrovo a fissare un rametto di vischio. Non mi ricordavo di averlo messo all'ingresso.
Non faccio neanche in tempo ad abbassare il capo che lui mi cattura le labbra con le sue, in un bacio casto e tenero. Rimaniamo così per qualche secondo, sospesi in una dimensione tutta nostra, prima di venire interrotti dai gridolini di Gohan: - Anch'io, anch'io!
Per tutta risposta, ridiamo e gli stampiamo due sonori baci su di entrambe le guance, facendolo sorridere. Dopodiché, usciamo di casa, avviandoci in direzione della Capsule Corporation a piedi.
Quando arriviamo a destinazione, sono già tutti presenti. Veniamo accolti da una Bulma agghindata in modo festoso, con un cappello da Babbo Natale in testa ed un abito verde molto attillato. - Benvenuti! - Ci abbraccia a turno, soffermandosi un po' di più sul piccolo Gohan, che l'adora come una zia.
Attraversiamo tutto il giardino fino a giungere alla grande tavola imbandita posta al centro. Goku corre immediatamente a salutare i suoi amici, mentre io mi intrattengo ancora un po' con Bulma, offrendomi di aiutarla a portare i piatti a patto che mio marito badi a nostro figlio.
Il moro accetta volentieri la proposta, e Gohan si trova subito a suo agio circondato da Crilin e gli altri, che si mettono a fare delle smorfie per farlo divertire.
Il brusio che si è creato attorno alla tavolata ancora prima del nostro arrivo si interrompe immediatamente non appena le portate cominciano ad essere servite.
Una volta che tutto è stato messo al suo posto, ci accomodiamo anche io e la turchina: ovviamente gli uomini hanno iniziato ad ingozzarsi come se non mangiassero da mesi non appena ci siamo sedute. Scambio uno sguardo di finta esasperazione con Bulma e scoppiamo a ridere entrambe prima di seguire il loro esempio.
Tra una chiacchiera e l'altra, il tempo scorre in fretta, e così arriva il momento che tutti quanti aspettavano: i combattimenti.
Bulma consegna ad ognuno dei ragazzi una tuta per non sgualcire gli abiti che indossano. Mi accosto a lei e le chiedo: - Ce ne sarebbe una anche per me?
Immediatamente, tutto attorno cala il silenzio. Sorpresa, faccio girare lo sguardo fino ad incontrare gli occhi di Goku. - Be'? Si può sapere che succede?
Lui si poggia una mano sul collo e ridacchia, come fa sempre quando è nervoso. - Ehm… Cara, sei sicura che sia una buona idea? Voglio dire, chi baderà al bambino?
- Bulma, se non le è di troppo disturbo - ribatto con tono ovvio, e la turchina si dimostra subito entusiasta della proposta, così come il piccolo.
Goku deglutisce e si sistema il colletto della maglia. - Chichi, qui siamo tutti combattenti molto esperti. Tu hai partorito meno di un anno fa, non credo che le tue condizioni…
- Son Goku - lo interrompo, fulminandolo con lo sguardo. - Stai forse insinuando che io sia inferiore a voi? - domando con tono minaccioso.
- Eh? No, no, certo che no, tesoro! Il mio era solo un consiglio! - si affretta a rispondere, seguito a ruota da tutti i suoi amici. Noto con la coda dell'occhio che Bulma ride sotto i baffi della reazione avuta dai ragazzi, ed io stessa non posso fare a meno di sorridere.
Mi viene consegnata un'altra tuta, così mi apparto per cambiarmi d'abito ed, in quattro e quattr'otto, sono pronta per lottare.
Le regole sono semplici: è un tutti contro tutti senza esclusione di colpi; chiunque cada a terra verrà automaticamente squalificato. Ci mettiamo tutti in posizione ed, al segnale di Bulma, iniziamo.
Il mio primo avversario è Jiaozi. Metterlo al tappeto è un gioco da ragazzi, non perché non sia forte, ma perché sembra stranamente intimorito da me. Probabilmente si ricorda ancora l'ultimo torneo a cui ho partecipato. Non posso nascondere un sorriso trionfante a questo pensiero.
Non appena noto che Goku si sta scontrando con Tenshinhan, la mia visuale viene offuscata da Yamcha.
- Perdona la mia poca gentilezza, Chichi, ma non ho alcuna intenzione di perdere - dice semplicemente, preparandosi per attaccare.
- Credimi, dispiace più a me - replico, assestandogli un pugno dritto in volto. Lui barcolla all'indietro, spaesato, e colgo immediatamente l'opportunità per colpirlo nuovamente. Yamcha blocca però il mio calcio, afferrandomi la caviglia con la mano. L'altra è chiusa a pugno, e quando mi tira a sé capisco subito cosa sta per fare. Schivo il suo attacco e lo colpisco sulla pancia con la gamba libera, facendolo finire a terra.
Lo osservo soddisfatta prima di voltarmi di scatto. Anche Crilin è stato battuto, e ciò significa che il mio avversario… è Goku.
Ci studiamo per attimi infiniti senza che nessuno di noi due si decida a compiere la prima mossa. Alla fine, sono io ad attaccare. Lui schiva il mio pugno con facilità, afferrandomi il braccio e torcendomelo dietro la schiena senza però farmi male. - Ti avevo avvertito, Chichi - bisbiglia al mio orecchio.
Con una mossa imprevista, mi libero e lo colpisco al petto, sorprendendolo. - Hai detto qualcosa, tesoro? - lo canzono.
Sul suo viso compare quel sorriso sfrontato che lo caratterizza sempre durante un combattimento e che ha contribuito a farmi innamorare di lui. Ingaggiamo una lotta senza esclusione di colpi che dura quasi un'ora prima che entrambi crolliamo a terra, sfiniti. Non appena ci rialziamo, veniamo accolti dagli applausi dei nostri amici, ed io non posso fare a meno di essere compiaciuta del fatto che tutti quanti mi fissino con ammirazione.
- Bravissima, Chichi! Noi donne possiamo fare davvero di tutto! - esclama Bulma, regalandomi uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti. Dalle sue braccia, scorgo mio figlio che batte le mani e grida: - Bava, mamma, bava! -, rendendomi fiera di me stessa.
La serata giunge, infine, al momento dello scambio dei regali. Ci scambiamo pacchetti di qualsiasi dimensione, ammirando affascinati il loro contenuto e ringraziandoci a vicenda.
Quando io porgo il mio a Goku, lui lo scarta in fretta e furia, sorridendo alla vista di una cornice con dentro una foto che ritrae la nostra famiglia al completo.
- Grazie, amore, è bellissimo - dice, prima di darmi un bacio. Subito dopo, però, spalanca gli occhi e si passa una mano sulla fronte: - Urca, Chichi, mi sono scordato di farti un regalo! - esclama, sinceramente dispiaciuto. Per tutta risponda, scoppio a ridere, guadagnandomi un'occhiata interrogativa da parte sua.
Lo abbraccio e gli dico, sincera più che mai: - Passare un altro giorno insieme a te è stato il dono più bello del mondo, per me.

Angolo dell'autrice: Salve a tutti! Questa One-Shot è stata scritta per il concorso “A very funny Christmas!” indetto da eleCorti sul forum di EFP. So che non è esattamente molto comica, ma quello non è decisamente il mio genere, e si è trattato principalmente di un esperimento per vedere come me la cavavo su questo fronte. Spero di non aver fatto danni. XD Ringrazio infinitamente eleCorti per avermi dato la possibilità di partecipare al suo meraviglioso contest. So che sarà difficile classificarsi in uno dei primi posti vista la concorrenza (partecipa anche Cri cri, che considero praticamente una delle scrittrici migliori del fandom), ma sinceramente non m'importa: grazie ad esso sono riuscita ad uscire da un piccolo e momentaneo blocco che mi aveva assalito, e questo mi basta ed avanza. Spero che abbiate apprezzato la lettura. I vostri pareri a riguardo sono ben graditi. ;D Baci da Fandoms_Are_Life. P.S.: La nota “What if?” si riferisce al fatto che in questa mia fanfiction gli amici di Goku conoscono Gohan molto prima degli avvenimenti di Dragon Ball Z. P.P.S.: Buona Vigilia di Natale a tutti! <3