Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Siamo_infiniti    24/12/2016    6 recensioni
687 parole per augurarvi un buon Natale.
*
Adesso che Arthur si sistema la corona sul capo, ride ancora. Forse avrebbe dovuto bere un po’ meno o magari evitare di farlo a stomaco vuoto, però vedere Merlin, lì, mentre volteggia tra un ospite e l’altro servendo tartine ed alcolici, lo inebria di felicità. Probabilmente non è solamente ubriaco di champagne ma anche d’amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

E sembrerà Natale sempre

 

 

La corona d’oro gli scivola un po’ sulla fronte e lo fa scoppiare a ridere, il calice pieno a metà, frizzante di bollicine: champagne. Alle feste di suo padre non si beve altro, solo champagne.

Esattamente dall’altra parte della grande sala addobbata di rosso ed oro c’è lui, vestito di un elegante abito nero da cameriere, la cravatta sottile e la camicia bianca: vista da lontano sembra di un’ottima stoffa, al tatto, però, pare più semplice cotone. È per il budget del servizio catering, uno di quelli che taglia un po’ sulle divise ed investe nella qualità del cibo.

Arthur sa di che materiale è la camicia di Merlin, lo sa perché l’ha toccata con l’indice ed il medio, poi col pollice passandola tra le dita mentre posava la bocca sulla sua e lo baciava con passione nascosti nella cantina dove Uther tiene le scorte di quelle bottiglie tanto costose. Si erano sfiorati e baciati a lungo, toccandosi e sfiorandosi con dolcezza ed amore mentre la festa organizzata per la Vigilia di Natale andava avanti al piano sopra.

Adesso che Arthur si sistema la corona sul capo, ride ancora. Forse avrebbe dovuto bere un po’ meno o magari evitare di farlo a stomaco vuoto, però vedere Merlin, lì, mentre volteggia tra un ospite e l’altro servendo tartine ed alcolici, lo inebria di felicità. Probabilmente non è solamente ubriaco di champagne ma anche d’amore.

Appoggiando il calice ormai vuoto su uno dei vassoi che gli vorticano attorno, Arthur si avvia con passo deciso verso Merlin che sta offrendo del caviale ad una vecchia donna ben vestita. Lo nota, Arthur, che l’altro fa mezzo inchino quando lo vede arrivare fasciato nei suoi pantaloni scuri e nella camicia costosa e nota anche che gli accenna un sorriso ed ammicca verso la corona.

“Sire, cosa posso offrirvi?” gli domanda con una luce particolare negli occhi blu cercando il suo sguardo. Avendo trovato la sorpresa –un simbolico anello- nascosta in una grande torta, Arthur è diventato il principe della festa natalizia.

Sentirlo ridere lo rimette al mondo: accade da circa tre anni, da quando i loro percorsi si sono irrimediabilmente intrecciati sotto i freddi fiocchi di neve di gennaio. La sua risata ha la capacità di aggiustargli il cuore, di farlo sentire più leggero, cancella ogni pensiero e lo fa con più insistenza da quando si sono innamorati, nell’estate caldissima dello stesso anno dell’incontro.

“Basta champagne” decreta il biondo scostandosi un ciuffo dagli occhi leggermente offuscati dall’alcool “vorrei solo sapere tra quanto il mio servitore sarà a casa. A casa nostra.”

Merlin sorride, si umetta brevemente le labbra senza mollare un attimo il suo sguardo. Vorrebbe lanciare il vassoio per aria e far spaccare i bicchieri di cristallo, magari anche rovesciare qualcosa sulla testa di quel vecchietto petulante che si è lamentato per l’affumicatura del salmone per dieci minuti.

“Tardi, principe. Sapete bene che dovrò rimanere fino all’esaurimento della festa” spiega mentre Arthur riesce solo a pensare quanto sia assolutamente sensuale sentire parlare Merlin con quel tono, con quella forma di cortesia che gli fa stringere lo stomaco in una morsa di eccitazione.

“Un tale peccato…” scuote la testa Arthur lasciando scivolare la lingua sulle labbra in un’onda che gli occhi di Merlin seguono con attenzione, un brivido voglioso lungo la schiena.

Solo un attimo. Un lungo attimo.

“Penso che il servizio sia finito” decide d’impulso il moro deglutendo a fatica: dopo quasi tre anni di amore si desiderano ancora come il primo giorno, come la prima volta in cui si toccarono con paura ed inesperienza.

Escono di fretta, i cappotti allacciati fino alla gola, le dita intrecciate, i piedi che affondano nella neve alta ed i fiocchi che gli bagnano i capelli. Quasi arrancano fino all’auto di Arthur, ha nevicato molto ma per fortuna le strade sono sgombere e mentre guidano in un silenzio rilassato, qualche canzone di Natale alla radio, la mano di Arthur si posa sul ginocchio dell’altro.

Ad un semaforo rosso, Merlin sorride e raddrizza la corona sulla testa di Arthur.

La stessa corona che un’ora dopo scivola via, a far compagnia ai vestiti sul caldo parquet della loro nuova casa.

 

***

 

 

In una Vigilia di Natale malinconica arriva a voi un piccolo pensiero natalizio che mi ha aiutata ad essere più serena. Da qualche parte, nel mio cuore, i nostri Arthur e Merlin stanno festeggiando a modo loro.

Tanti cari auguri a tutti voi ed un grazie speciale a te che stai leggendo, sì, proprio tu mia cara compagna di scleri e (maiuna) gioia.

M.

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Siamo_infiniti