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Autore: De_drums    25/12/2016    6 recensioni
Eppure, in mezzo alle bancarelle adornate di lucine e stracolme dei regali più disparati, sono tornati un po’ bambini, quando mano nella mano ai genitori correvano qua e là, estasiati da tutti quegli oggetti scintillanti e pronti per essere acquistati e donati ad una persona cara. Essere lì quel giorno è come riprendere una vecchia abitudine mai abbandonata veramente, immergersi nei ricordi e non pensare al presente –né al futuro- almeno per qualche ora.
“Sai già cosa regalare agli altri?”
“Pensavo di risparmiarmi lo stress, quest'anno – non ho voglia di scervellarmi per trovare qualcosa, sono incontentabili”
“Dopotutto basta il pensiero, no?”
Un ghigno si dipinge sul volto di Namjoon, è anche per quello che ama il suo fidanzato così tanto. “Tu sì che mi capisci”
“Non siamo delle brutte persone, vero?”
“Sono abituati ai regali orribili di Yoongi, non credo ne faranno una tragedia – meglio evitare cose inutili piuttosto che comprare qualcosa a tutti i costi, no?”
“Posso sempre dire che è stata una tua idea, se si arrabbiano”
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Voglio quelle!"
"Sul serio, Jinnie? Hai appena mangiato lo zucchero filato e un sacchetto di caramelle, non mi spiego come tu possa avere ancora fame"
"Dai Nam, compramele!"
"Te lo scordi, tutte queste schifezze ti fanno male"
Seokjin lo tira leggermente verso la bancarella, sporgendo appena il labbro inferiore in un broncio adorabile. "Ti prego?”
"Oh, non ci provare!”
“Prometto che farò tutto quello che vorrai! Non urlerò più quando romperai qualcosa, non mi arrabbierò perché fai tardi in studio di registrazione e-“
“Basta così, ho afferrato il concetto" sospira Namjoon, non potendo fare altro che esaudire le sue richieste. Il ragazzo dietro allo stand gli rivolge un’occhiata piena di compassione e ride appena quando Seokjin prende il piattino dalle sue mani ed esclama un “grazie mille!” fin troppo entusiasta. Si siedono un po' in disparte su una la panchina lì vicino, l’attenzione del più grande rivolta esclusivamente al ben di dio che ha davanti, Namjoon che semplicemente osserva la frenesia di chi passa loro davanti senza fermarsi, troppo concentrato sul trovare il regalo perfetto all’ultimo momento.
"Beh, non mi ringrazi nemmeno?" protesta dopo un po', il tono che cerca di essere di rimprovero con scarsi risultati.
"Scusa" ride Seokjin, posando la frittella che stava per mangiare, e senza nemmeno pulirsi gli stampa un bacio sulle labbra. "Ora sei tutto sporco di cioccolato, però"
“Per colpa tua, quindi vedi di trovare un modo per rimediare a questo pasticcio” ammicca, avvicinandosi un po’ e sperando che l’altro colga il suggerimento – per fortuna ha un fidanzato intelligente e le sue labbra sono di nuovo sulle proprie.
“Mh, così va meglio” soffia Seokjin, baciandogli un angolo della bocca. “Non sai cosa ti perdi, comunque”
“Una montagna di zuccheri inutili, ecco cosa”
“Come sei noioso” Seokjin si alza e butta il piatto nella spazzatura, soddisfatto di quell’ennesimo spuntino. “Andiamo?”
“Andiamo” sospira Namjoon, riappropriandosi della sua mano.
Quel pomeriggio hanno deciso di fare una passeggiata nel centro della città e si sono imbattuti nei mercatini natalizi – da anni non avevano mai più trovato il tempo per farlo, troppo impegnati con la loro vita da adulti e a districarsi tra mille difficoltà. Eppure, in mezzo alle bancarelle adornate di lucine e stracolme dei regali più disparati, sono tornati un po’ bambini, quando mano nella mano ai genitori correvano qua e là, estasiati da tutti quegli oggetti scintillanti e pronti per essere acquistati e donati ad una persona cara. Essere lì quel giorno è come riprendere una vecchia abitudine mai abbandonata veramente, immergersi nei ricordi e non pensare al presente –né al futuro- almeno per qualche ora.
“Sai già cosa regalare agli altri?”
“Pensavo di risparmiarmi lo stress, quest'anno – non ho voglia di scervellarmi per trovare qualcosa, sono incontentabili”
“Dopotutto basta il pensiero, no?”
Un ghigno si dipinge sul volto di Namjoon, è anche per quello che ama il suo fidanzato così tanto. “Tu sì che mi capisci”
“Non siamo delle brutte persone, vero?”
“Sono abituati ai regali orribili di Yoongi, non credo ne faranno una tragedia – meglio evitare cose inutili piuttosto che comprare qualcosa a tutti i costi, no?”
“Posso sempre dire che è stata una tua idea, se si arrabbiano”
“E figuriamoci!”
Seokjin ride, coprendosi il viso con una mano. “Non lo farò, tranquillo. Mi prenderò le mie responsabilità, da persona adulta quale sono”
Anagraficamente adulta, a volte ti comporti peggio di Jeongguk”
“Mi rimangio quello che ho detto, darò sicuramente la colpa a te”
Namjoon sorride divertito e sta per ribattere quando – “oh!” esclama, fermandosi improvvisamente nel bel mezzo della piazza e suscitando imprecazioni da parte di chi ha dovuto scansarsi all’ultimo momento per evitare di finirgli addosso. Non che gli importi molto, in realtà, perché l’albero di Natale che ha davanti è talmente maestoso che resterebbe a guardarlo per ore intere.
È decorato con fiocchi e palline, sui rami più bassi ci sono tanti piccoli foglietti -probabilmente le richieste dei bambini a Babbo Natale o i messaggi di auguri di chi passava di lì – e una cascata di luci ancora spente ricopre le fronde. Namjoon si è completamente incantato, non sa nemmeno perché un semplice albero gli faccia così tanto effetto, ma è bellissimo e lo adora.
“Tra poco lo accendono - è così tutti i giorni, alle cinque in punto!” li informa una ragazza sorridendo, poi fa un piccolo inchino e continua a spargere la voce.
“Restiamo, vero?”
“Certo, non ti negherei mai una cosa di così vitale importanza!”
“Non prendermi in giro, hyung!” protesta Namjoon, facendosi largo tra la folla. “Quanto manca?”
“Dieci minuti, Joonie, pensi di poter resistere?”
Non riceve risposta se non una linguaccia – e poi sarebbe lui quello infantile! Posa la testa sulla sua spalla, mentre la trepidazione di Namjoon inizia a contagiarlo, e deve ammettere che è uno spettacolo bellissimo: le luminarie si accendono e spengono ad intermittenza, seguendo vagamente il ritmo di canzoni natalizie diffuse da alcune casse nascoste lì intorno, non saprebbero dire di preciso da dove arriva la musica.
Un applauso entusiasta scatta spontaneo a quel gioco di luci, e tutti sembrano essersi dimenticati per un attimo dei problemi e delle difficoltà - forse è proprio quella la magia del Natale, riuscire a far incantare le persone per le cose più semplici, come facevano una volta, prima che la vita le rendesse ciniche e disinteressate. Restano lì ancora per un po', bagliori dorati ed elettrici che danzano davanti ai loro occhi, finché Seokjin decide che non ha intenzione di rimanere lì ancora per molto a morire di freddo e, dopo qualche flebile protesta, riesce a convincere Namjoon, con la promessa che torneranno di nuovo un altro giorno.
Così si incamminano nuovamente, stavolta lungo la via principale, e stanno passeggiando nel porto quando qualcosa attira la loro attenzione: un’immensa ruota panoramica si staglia poco lontano dal mare, circondata da curiosi e turisti intenti a scattare foto.
“È magnifica” mormora Namjoon sottovoce, gli è sempre piaciuto quel tipo di attrazioni.
“Facciamo un giro?”
"Hyung, tu soffri di vertigini!"
“Dovrò pur farmela passare in qualche modo, no? E poi resteranno qui solo fino a domani, sarebbe stupido sprecare l’occasione” Seokjin indica il cartello alla base della giostra, è una struttura itinerante e resta solo per pochi giorni in ogni città in cui fa tappa.
“Andiamo, allora” Namjoon scrolla le spalle senza fare altre domande e si avvia verso il botteghino, comprando due biglietti. Porge una mano a Seokjin e lo aiuta a salire, stringendosi a lui una volta seduti e ammirando estasiato il paesaggio sottostante -possono vedere tutto il porto, i grattacieli in lontananza, e le persone sembrano minuscole viste da lì; si respira una strana aria di onnipotenza e libertà, come se la città intera fosse ai loro piedi.
"Non ho mai capito perché ci si baci sotto il vischio"
Seokjin sbuffa a quella frase improvvisa, è assurdo come non possano semplicemente godersi il panorama da lassù senza che Namjoon se ne esca con qualche riflessione assurda. “Non c'è nulla da capire, Joon, è una tradizione come un'altra"
"Lo so, ma è così banale - tutti lo fanno solo perché qualcuno ha deciso che è così che deve andare, un po' come il bacio allo scoccare della mezzanotte a Capodanno"
"In realtà ti piace"
"Scusami?" Namjoon gli rivolge un'occhiata quasi offesa, girandosi un po' troppo bruscamente verso di lui.
"Fai tanto il sostenuto ma la verità è che ami queste cose"
"Non è vero!"
"Eppure sei qui con me e non hai fatto nulla per farmi cambiare idea, pur sapendo che odio l'altezza. E sai perché?"
"Stai parlando a vanvera e-"
"Perché un appuntamento sulla ruota panoramica sarà anche uno dei clichés più vecchi del mondo, ma tu lo ami e non vedi l'ora di baciarmi per ricrearlo alla perfezione"
“Sei egocentrico, perché pensi sempre che voglia baciarti?”
“Prova a negare che sia così, avanti”
“Smetti di voler avere ragione a tutti i costi!”
“Solo se ammetti che è come dico io e mi baci, d'altronde siamo qui per questo, no?” lo sfida Seokjin, sorridendo quando lo vede alzare gli occhi al cielo – sa di aver ragione, glielo legge in faccia, ma sa pure che dovrà tentarle tutte per farlo cedere. Namjoon è orgoglioso, forse più di lui, e quella non sarà una battaglia facile.
“Non ho nulla da dire”
“Okay, come vuoi. Dico solo che potrebbe essere l’unica occasione per farlo – sicuramente non ti concederò un bacio la prossima volta, era giusto per fartelo sapere”
“Non lo faresti!”
“Non mi sottovalutare”
Namjoon si morde un labbro, sta per arrendersi prima del previsto e non gli va – la verità è che Seokjin lo conosce fin troppo bene, le commedie strappalacrime sono il suo guilty pleasure più grande e le ama nella loro banalità. Ma non può permettere che si venga a sapere in giro.
“Facciamo un patto”
“Ti ascolto”
“Io ti bacio, ma tu non riveli a nessuno la mia passione per i film romantici e i clichés più banali, mh?”
“Si può fare” sorride Seokjin, avvicinando il viso a quello di Namjoon, e sta già per baciarlo quando viene fermato.
“Per nessuna ragione al mondo, Jinnie, siamo intesi?”
“Andata. Ora puoi smettere di preoccuparti della tua reputazione? Sei carino quando lo fai, però ti preferisco-“
Le parole gli muoiono in gola quando Namjoon gli prende il viso tra le mani e lo bacia, come se fosse l’ultima volta nella loro vita, come se nulla contasse tranne quell’incontro di labbra che lascia entrambi storditi - ed è difficile, poi, riprendere fiato, con l’aria fredda che brucia nei polmoni e il respiro affannato.
“Taci una buona volta, sei fastidioso”
“In realtà ti-“
“Jin!”
“Scusa, è l’abitudine” l’ennesima risata lascia le sue labbra, ed è strano come una semplice giornata fuori, lontani dallo stress di tutti giorni, abbia fatto sparire mesi di stanchezza accumulata.
“Sei terribile, non so perché sto ancora con te”
“Perché mi ami” risponde Seokjin con ovvietà – non glielo sta chiedendo, non ha bisogno di ulteriori conferme, basta uno sguardo di Namjoon per fargli capire quanto sia follemente e perdutamente innamorato di lui.
“Non so cosa sia più irritante, il tuo voler avere sempre ragione o il fatto che non possa darti torto in nessun modo”
“Rassegnati, Namjoonie, con me hai perso in partenza”
Namjoon sbuffa ma la verità è che, per l'ennesima volta, deve ammettere di essere d'accordo con lui – lo ama nonostante tutto e non lo lascerebbe per nulla al mondo e sì, è una causa persa cercare di averla vinta, ma quei battibecchi hanno sempre fatto parte del loro rapporto e sono una piccola costante in un mondo pieno di incertezze.
Poi, all'improvviso, gli viene in mente qualcosa e sorride appena, intrecciando le dita di Seokjin con le proprie. "Hyung?"
"Sì, Nam?"
"Se ti dicessi che quest'anno non voglio regali perché ho già te e non potrei chiedere di meglio?"
"Ti risponderei che è la frase più cheesy che abbia mai sentito" ribatte Seokjin lanciandogli un'occhiataccia, ma non riesce a trattenere un accenno di sorriso. "E che ti amo anch'io"


 


E buon Natale!
Ultimamente mi trovo un po’ troppo spesso in questa sezione but I’m not even sorry.
Per quanto riguarda la storia, tutte le cose citate –mercatini, frittelle, ruota panoramica, albero acceso- sono davvero presenti nella mia città, l’idea mi è venuta facendo per l’appunto un giro in centro un pomeriggio. Ovviamente è tutto più dimesso eh,l’albero fighissimo ce lo sognamo.
Ma comunque, ho immaginato i Namjin in questa situazione e questo è ciò che ne è venuto fuori.
L’OOC ormai lo metto a prescindere, non si sa mai.
Per Yoongi e i regali brutti, l’ho messo totalmente a caso perché mi serviva una persona – poi nella live di ieri si è visto che ha regalato a Jin un gadget (?) con la sua faccia, quindi non ho sbagliato più di tanto lol
Dedico questa storia alle ragazze di  Kinesi gay gnocchi (che nome fab) perché sì, vi voglio bene anche quando plottate angst
Deb
  
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