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Autore: My_Desperate_Romance    24/05/2009    1 recensioni
Fissò un istante, soltanto uno, quel cielo limpido su cui aveva posato lo sguardo per anni.
Quel cielo che lo aveva visto arrivare, piangendo lacrime asciutte e silenziose, rendendosi complice dei suoi sentimenti, donandogli quei fiocchi confortanti, nella notte scura.
Quel cielo che gli aveva donato il sole, sperando in un suo sorriso, rimasto chiuso nelle sue labbra, tra le pareti di legno scuro dell'orfanortorfio.
Quel cielo che lo aveva visto crescere, cambiare, fiorire... Quel cielo che, probabilmente, lo avrebbe anche visto appassire.
Il cielo della Wammy's house.

Ora e qui, io mi chiedo cosa potrebbe spingere il più grande detective del mondo a compiere azioni che lui stesso definirebbe efferati e disgustosi crimini. Cosa potrebbe far scattare la parte anestetizzata di L, quella che potrebbe anche essere capace di uccidere?
Se qualcuno gli portasse via tutto ciò che gli rimane al mondo, cosa farebbe, ritrovandosi tra le mani il Death note?
E cosa succederebbe, se una misteriosa serie di omicidi, portasse il figlio del sovrintendente Yagami ad indagare in Inghilterra, con la scusa di un viaggio di studio?
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Mello
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Chapter one
Wammy's house



E se fosse stato L a trovare il Death Note?

Fissò un istante, soltanto uno, quel cielo limpido su cui aveva posato lo sguardo per anni.
Quel cielo che lo aveva visto arrivare, piangendo lacrime asciutte e silenziose, rendendosi complice dei suoi sentimenti, donandogli quei fiocchi confortanti, nella notte scura.
Quel cielo che gli aveva donato il sole, sperando in un suo sorriso, rimasto chiuso nelle sue labbra, tra le pareti di legno scuro dell'orfanortorfio.
Quel cielo che lo aveva visto crescere, cambiare, fiorire... Quel cielo che, probabilmente, lo avrebbe anche visto appassire.
"Elle!" una forza dirompente si catapultò sul suo petto, facendolo rovinare a terra.
Distolse gli occhi da quel cielo a lui così caro per fissare il ragazzino biondo, interamente vestito di nero con una giacchetta di pelle fin troppo corta per lui addosso, che lo aveva fatto cadere lungo disteso sull'erba verde del giardino dell'orfanotrofio.
"Mello..." pronunciò lui con il solito tono pacato e un lieve sorriso di cui non seppe fare a meno.
Mello era uno dei pochi che fosse mai riuscito a strappargliene uno, non sapeva proprio resistergli. Per quanto si sforzasse di fare il finto duro con tutti alla fine non era altro che un agnellino, con un carattere troppo... Vivace, potremo dire.
Posò una mano su quella massa di capelli biondi. "Allora, come stai?" "Benissimo, ora che sei arrivato..." mormorò Mello, spostandosi da un lato e lasciando libero il nostro protagonista di respirare normalmente. "Vuoi?" chiese indicando la barretta di cioccolato mezza mangiata che teneva tra le mani.
"No, puoi tenerla tutta tu... Dov'è Near?" e come se avesse sentito le sue parole una piccola macchinina radiocomandata gli urtò la gamba ripetutamente, prima che anche il suo conducente saltasse all'occhio di Elle.
Un piccolo bambinetto con indosso solo il pigiama gli si avvicinò con un sorrisino timido.
"Ciao Near... E Matt, Linda... Daisy... Reil" una massa di bambini lo accerchiarono, uno più entusiasta dell'altro, chi mobardandolo di domande, chi semplicemente urlando come un pazzo.
Stranamente non gli dava fastidio, per quanto di solito il rumore lo infastidisse. Quegli urletti potevano tranquillamente dirsi musica per lui. La musica dei suoi unici compagni di vita.
La sua famiglia, la sua casa... La pace.
E mentre ascoltava una ad una le domande di tutti quanti e Mello trasportava la sua valigia come se pesasse un niente, udì ancora, dopo anni, il rintocco di quelle campane, che tanto avevano significato per lui.
Anche dopo tanto tempo, non sapeva se dovesse piangere o ridere a quel suono.
Ma se solo avesse saputo che quello sarebbe stato il loro ultimo suono, cos'avrebbe detto?

Note: questa è la mia prima fanfiction su Death Note, spero sinceramente che vi piaccia, anche se il primo capitolo (che perlopiù funge da introduzione) non è granché... Questa storia è nata mentre leggevo il discorso di Lind L. Tailor del secondo numero, quando giudicava tutto ciò che Light stesse facendo come un puro atto di malvagità. Allora mi è venuto da pensare a cosa sarebbe successo se fosse stato proprio il peggior nemico di Kira a trovare il quaderno e soprattutto cosa mai avrebbe potuto spingerlo ad usarlo...
Beh, non credo di avere molto altro da dire, percui, vi auguro buona lettura e vi prego di recensire se leggete, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate
   
 
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