Anime & Manga > Gundam > Gundam SEED/SEED Destiny
Ricorda la storia  |      
Autore: Shainareth    24/05/2009    1 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Lo sguardo che Yzak riservò ai gradi militari applicati sulla divisa del loro ex-camerata divertì non poco Dearka, consapevole dell’invidia, in verità mista ad ammirazione, che il giovane aveva da sempre provato nei confronti del figlio dell’ex-Presidente Zala.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Dearka Elthman, Yzak Joule
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Gigolò




Lo sguardo che Yzak riservò ai gradi militari applicati sulla divisa del loro ex-camerata divertì non poco Dearka, consapevole dell’invidia, in verità mista ad ammirazione, che il giovane aveva da sempre provato nei confronti del figlio dell’ex-Presidente Zala. La sola espressione del suo volto invitava dispettosamente a prenderlo in giro, se non fosse stato per le urla con cui poi l’altro avrebbe riempito l’ambiente.

   «Ohi, imbecille», esordì tuttavia Yzak, come a volerlo invitare a nozze. Athrun si volse a guardarlo, non badando al modo poco affettuoso in cui l’albino era abituato a chiamarlo. Alto, bello e meravigliosamente passionale nell’esposizione del proprio punto di vista, il Capitano Joule gli fece dono di una delle sue occhiate più torve. «Spiegami una cosa», iniziò allora con invidiabile calma. «Come diavolo hai fatto a conquistare la fiducia delle alte cariche di Orb nonostante ti sia macchiato per ben due volte del reato di diserzione dall’esercito di ZAFT?»

   Con un sorriso sornione a renderlo più affascinante del solito, il suo migliore amico colse la palla al balzo, prendendo parola prima che potesse farlo l’Ammiraglio. «Ma come, non lo sai? Pare che sia molto bravo come gigolò.»

   «Dearka!», protestò Athrun, infastidito ed imbarazzato al contempo da tale maligna affermazione. «Invece di dire stupidaggini, preoccupati di recuperare il tuo rapporto con Miriallia.» Fu un colpo basso, perché il biondo si fece subito scuro in volto e distolse lo sguardo. «Si può sapere cos’hai combinato per farti odiare da lei? Quasi non vuole neanche sentire il tuo nome», sospirò il suo ex-compagno di accademia, sinceramente preoccupato.

   «Lascia perdere», tagliò corto Dearka. Athrun non riuscì a non chiedersi come diamine avesse fatto, quello scemo, a distruggere tutto quello che aveva faticosamente costruito per amore della ragazza che era riuscita nell’impresa di fargli cambiare idea sui Naturals. Anche lui aveva rischiato di perdere Cagalli dopo essersi stupidamente fidato di un uomo che, per quanto bene parlasse, aveva per la testa idee fortemente dittatoriali. Lei però aveva compreso il suo punto di vista, pur non condividendolo, e, a differenza di Kira, mai gli aveva rimproverato le scelte fatte. Anzi, aveva continuato a rimanere fedele ai sentimenti che provavano l’uno per l’altra, indossando, finché le circostanze glielo avevano consentito, l’anello che lui le aveva regalato poco tempo prima. Eppure, viste tutte le lacrime che Cagalli aveva versato a causa sua, Athrun ancora si meravigliava di come lei potesse non portargli il minimo rancore.

   Lo sguardo cupo di Dearka lo convinse che a fare la differenza fra le loro innamorate doveva senza dubbio essere una questione caratteriale. A meno che l’Ufficiale di ZAFT non avesse addirittura tradito Miriallia con qualcun’altra, crimine di cui invece lui non si era macchiato nonostante a quel tempo fosse stato braccato da altre tre donne; se così fosse stato, ragionò Athrun, Dearka avrebbe avuto ben poco di che piangersi addosso come un coccodrillo.

   Yzak interruppe il lungo soliloquio della sua mente. «Orb dev’essere messa davvero male se è costretta ad utilizzare metri di giudizio simili per assegnare incarichi prestigiosi», lo provocò, spazzolandosi con le dita una manica della bianca uniforme.

   «Ancora con questa storia?» Benché impacciato, l’Ammiraglio decise di prenderla sullo scherzo. «Cagalli è molto precisa e attenta alle persone di cui si circonda, specialmente a quelle su cui ripone la propria fiducia.»

   «Rinfrescami la memoria», lo ignorò il Capitano Joule. «Era lei quella che ti salvò quando distruggesti lo Strike? Ricordo di averla intravista a bordo dell’apparecchio che ti diede soccorso.»

   «Era lei», annuì il moro, senza però aggiungere che doveva la vita a Cagalli anche per le parole che gli aveva gridato contro mentre lui si apprestava ad autodistruggersi insieme al Justice per cancellare ogni traccia del Genesis voluto da suo padre.

   «E pilotava quella specie di Strike rosa durante la battaglia di Jachin Due?», chiese ancora l’altro, come a leggergli nel pensiero.

   «Sì.»

   A quella conferma, Yzak si chiuse nel silenzio per qualche istante per non dover confessare di averle fatto da scudo con il Duel nel corso dei concitati momenti dell’epilogo della Prima Guerra del Bloody Valentine. «È coraggiosa», si sforzò almeno di ammettere, anche se la consapevolezza di aver appena fatto un apprezzamento indiretto al suo amico-rivale di sempre lo innervosisse. «Spiegami un'altra cosa, però», riprese poco dopo. «Se è così abile a cacciarsi in situazioni estreme, per quale dannato motivo non sei rimasto a proteggerla?»

   «Sarò di ritorno tra qualche giorno. E poi, in tempi di pace, Cagalli è piuttosto tranquilla», replicò pacatamente Athrun, gli occhi verdi fissi sulle immagini che scorrevano sul monitor situato all’interno dell’ascensore su cui viaggiavano da alcuni minuti.

   Rimasto muto fino a quel momento, Dearka ritrovò la forza di sorridere. «A me ha sempre dato l’idea di essere una testa calda… Un po’ come Yzak.» Quell’osservazione, compresa la sottintesa, perfida battuta sui dubbi gusti del più giovane del gruppo, fece venire i brividi agli altri due.

   «De… Dearka…» Troppo educato per rispondergli per le rime, Athrun non riuscì a far altro che balbettare. Di gran lunga meno rispettoso, il figlio di Ezalia Joule invece sbottò in uno dei suoi soliti eccessi di collera che mise momentaneamente fuori uso l’udito collettivo.

   Quando l’elevatore giunse infine a destinazione, ad attenderli trovarono Kira Yamato e Lacus Clyne.

   «Ehi, Yzak», riprese il soldato Elthman, non pago di quanto già dato ad intendere, inducendolo a rimanere più in disparte rispetto a quelli che li precedevano in corridoio. L’albino decise di ascoltarlo ancora, anche se controvoglia. «Tu credi che sia perché il suo amico gli ha rubato Lacus Clyne, che Athrun è rimasto a fare il gigolò di sua sorella?»

   Yzak inalberò la sua espressione più seccata. «Cosa diavolo vuoi che mi importi?!»

   Dearka scrollò le spalle. «Pensaci, perché quel ragazzo è davvero in gamba: oltre a vendicarsi per il torto subito, è anche arrivato al vertice della carriera militare in un batter d’occhio», insinuò tanto per prenderlo ulteriormente in giro, dato che in realtà era al corrente del sincero sentimento che legava Athrun a Cagalli e viceversa. «Fossi in te, mi farei dare dei consigli.»

   Ciò che ribatté il giovane Joule, a voce tanto alta da far voltare quanti si trovassero nei paraggi, sorprese parecchio Kira, ferì le delicate orecchie di Lacus, ed indusse Athrun ad un sospiro molto, molto profondo.













E fu così che Athrun venne promosso da baby-sitter a gigolò... Non mi pronuncio in merito, sono troppo fangirl e finirei per dare di me un'idea sbagliata a quanti leggono. XP
Chiedo scusa per eventuali sviste e/o ripetizioni, ma non ho abbastanza silenzio intorno per poter scrivere con calma. =_=
Un grazie ai gentili lettori, a NicoDevil per la recensione e a Rinoa87heart per aver inserito ancora una volta una mia shot fra le fanfiction preferite. ^^
Shainareth





  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gundam > Gundam SEED/SEED Destiny / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth