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Autore: ely_yandere    27/12/2016    0 recensioni
Park Chanyeol, dopo aver scoperto di essere malato di cirrosi epatica, verrà ricoverato all' ospedale di Seoul, dove dovrà lottare perché la malattia non gli mangi l'anima e non distrugga quella della persona che ama.
Genere: Drammatico, Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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DOLLHOUSE.

Sembrava quasi una casa delle bambole la struttura in cui il gigante entrò:l'ospedale di Seoul.

Dall'esterno non pareva molto grande, ma l'interno era immenso; era adornato da tante stanzine di tre metri quadri al massimo tutte uguali e monotone: erano "colorate" soltanto da vernice bianca la quale, nemmeno se avesse voluto sarebbe riuscita ad esprimere un briciolo di felicità. Forse l'unica cosa colorata in quel posto erano le ciabatte verde pastello delle infermiere, e per fortuna Chanyeol non aveva ancora visto nulla di quello che si celava all'interno dell'ospedale. 

Alcune delle infermiere avevano in mano delle cartelle con scritti sopra troppi numeri e dei grafici estranei alla mente del ragazzo; altre parlavano al telefono, ma in quel caos non si riusciva a capire cosa stessero dicendo. Nel corridoio principale passava chiunque si potesse immaginare: alcune persone che probabilmente erano dei familiari, dei poliziotti, passavano anche dei medici: alcuni avevano le stesse cartelle delle infermiere, altri erano chirurghi che correvano per il corridoio anch'esso bianco agitando il proprio stetoscopio.

A Chanyeol parevano dei burattini. Dei piccoli burattini all' interno di quella triste casa per bambole. Li osservava uno ad uno, quasi spaventato, perso nei suoi pensieri. 

Ritornò alla realtà soltanto quando dalla parte opposta del bancone a cui si trovava davanti comparve un' infermiera di mezza età: magra, non troppo alta. Capelli e occhi scuri. La donna si sedette con cautela davanti a uno dei computer e iniziò a parlare squadrando il povero Chanyeol e la madre, la quale lo aveva accompagnato.

《Posso esservi utile?》 Domandò gentilmente la donna.

《Oh, si》 iniziò la madre del ragazzo troppo alto per la sua etá 《Mio figlio da diverso tempo si lamenta di forti dolori alla pancia. Pensammo fosse solo un virus, poi siamo andati dal medico di famiglia e non avendo gli strumenti adatti per diagnosticare il suo "problema" ci ha consigliato di venire qua.》

《Mh, capisco.》 Rispose la donna, cominciando a scrivere velocemente sulla tastiera del computer.

《Come ti chiami, ragazzo?》 Domandò qualche istante dopo, distogliendo lo sguardo dal computer per guardare Chanyeol.

《C-Chanyeol》 si fermò un istante, posando una mano sul proprio ventre. 
《P-Park Chanyeol.》 Il dolore lo stava distruggendo, sentiva come se le sue carni si stessero lacerando lentamente senza mai fermarsi, creando un vuoto nel suo stomaco. Strinse ancora più forte la sua grande mano nel tentativo di alleviare il dolore, invano.

Nel frattempo la donna consegnò alla madre un piccolo foglietto che si mise nella piccola borsa a tracolla. La madre di Chanyeol non era raffinata, amava le cose semplici: era minuta al contrario del figlio, i capelli color nocciola erano legati in una semplice coda di cavallo e i grandi occhi castani, simili a quelli di una bambina erano svegli e attenti.

La donna indicò loro la sala d'attesa, entrambi ringraziarono e si diressero nell' unica stanza con un briciolo di colore. All'interno c'erano due finestre aperte a bascula e dei divanetti su cui vi erano sedute diverse persone: chi piangeva, chi sospirava, chi pareva aver la nausea e chi possedeva qualche arto rotto. 

I due cercarono spazio su uno dei divanetti e si sedettero. La madre prese la mano del proprio figlio e la strinse, era davvero preoccupata, entrambi speravano non fosse nulla di grave. Chanyeol strinse poco dopo la sua mano e con l' altra prese il foglietto dato dall'infermiera qualche momento prima.

Park Chanyeol
17 anni 
Codice verde 
N°2379

Lesse mentalmente, per poi sospirare. Alzò lo sguardo verso il tabellone con le chiamate dei numeri e ritrovò il proprio numero. Notò che prima di lui c'erano diversi numeri, e alcuni erano segnati in colore giallo, segno che erano più importanti del suo problema. 

Sospirò di nuovo, solo più pesantemente, desiderava soltanto che il dolore svanisse. Stanco e rassegnato al fatto che avrebbe dovuto aspettare parecchio tempo, si accoccolò come un bambino al braccio della madre, per poi chiudere gli occhi e perdersi nel suo piccolo mondo.

☁︎☁︎☁︎☁︎

《Chan...Channie, svegliati...》

《Mh...》

《Tesoro...hanno chiamato il tuo numero...dai svegliati》

Chanyeol a malavoglia sciolse le mani dal braccio della madre e aprì di poco le palpebre ancora impastate dal sonno. La prima cosa che sentì fu il dolore. Quella perenne sensazione gli stava divorando lo stomaco lentamente, si stava divorando anche la sua anima, ma Chanyeol ancora non lo sapeva.

Si stropicciò velocemente gli occhi, non voleva piangere. Avrebbe dato ancora più preoccupazioni a sua madre e probabilmente i bambini di 8 otto anni che non fiatavano nonostante i loro problemi lo avrebbero deriso. 

Fece un respiro profondo e posando come suo solito la mano sulla sua pancia, si alzò, e accompagnato dalla madre si diressero verso l'ambulatorio indicato sul tabellone.


   
 
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