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Autore: Strawberry_96    28/12/2016    1 recensioni
Buongiorno a tutti!
Era da una vita che non scrivevo nulla ma poi, magicamente, mi sono immaginata i nostri amati personaggi di Fairy Tail presi dalla sonnolenza; forse perché io stessa vivo in un perenne stato di sonnolenza e nel mondo dei sogni.
Comunque la storia è segnata come One Shot per il semplice fatto che ho deciso di trattare 3 coppie, le mie preferite (NastuxLucy/GajeelxLevy/GreyxJuvia), in una sola volta ma per ognuna di esse ho ricreato situazioni e tematiche diverse.
In poche parole le tre "storielle" non sono collegate tra di loro ahah
Buona lettura! Spero che il tutto sia di vostro gradimento!
xoxo
Ichigo_Kurosaki96
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-NAAAASTUUUU!!! Esci immediatamente dal mio let-
-Luce...- bisbigliò il rosato con un sorrisino dolce prima di voltasi verso la ragazza che lo guardava, raggomitolarsi tra le sua lenzuola e il suo piumone, brandendo uno sgabello e tenendolo a mezz'aria.
Come tutte le mattina Lucy si era alza di buon ora, dopo una notte tranquilla e aveva aperto la finestra della sua stanza per far cambiar l'aria mentre lei si godeva una bella doccia calda prima di andare a Fairy Tail.
E come tutte le mattine al suo ritorno nella camera aveva trovato il rosato raggomitolato, stile crisalide, nel suo letto che russava sonoramente mentre Happy se ne stava accoccolato infondo al letto ai piedi del compagno di avventure.
La cosa non avrebbe turbato più di tanto la ragazza se non fosse che quella mattina, il Drago di Fuoco, si era impossessato del letto e non aveva la minima intenzione di svegliarsi, nonostante gli svariati tentativi sia dolci che no della ragazza. 
A peggiorare il tutto stava un altro problema: i 3 erano tremendamente in ritardo sulla tabella di marcia visto che in teoria dovevano essere già in viaggio verso la stazione per prendere il primo treno e cominciare una nuova missione.
Lucy aveva provato di tutto, lanciarli cuscini, urlagli nelle orecchie, lanciargli Heppy e svariati oggetti addosso, minacciarlo di non dargli più i soldi per la colazione, di tutto ma Nastu rimaneva beatamente involtinato nelle coperte a russare.
Stava per rompergli uno sgabello di legno sulla testa quando il rosato l'aveva chiama con quel nomignolo tanto carino anche se stupido, con tanto di voce dolce e impastata dal sonno e con quel sorrisino ebete che solo lui poteva fare mentre era tra le braccia di Morfeo. 
La maga degli Spiriti Stellari non aveva potuto non intenerirsi e si era fermata prima di aprirli la testa in due mentre, magicamente, l’arrabbiatura stava lentamente e inesorabilmente sparendo.
Posò lo sgabello a terra e si sedette sul bordo lasciato libero del suo letto mentre Nastu continuava a russare ora rivolto al muro: -Baka, svegliati. Dobbiamo andare.- disse Lucy passando una sua mano delicata tra la folta chioma color ciliegio.
Nastu cacciò dei versetti strani e sul suo volto si fece vivo un sorriso dolce e rilassato, sembrava che la cosa gli piacesse e la bionda non perse l’occasione continuando a passare la sua mano tra i capelli di lui intrecciando le sue dita con le ciocche rosa e morbide.
-Luce...- ripeté il drago e la bionda immaginò due orecchiette batuffolose rosa tra la chioma del ragazzo, tenute basse come a dirgli "voglio altre coccole".
Adorava quei capelli morbidi e setosi, adorava quel ragazzo un po' svampito ma tremendamente dolce… a dire il vero, lo amava.
Rise a quel pensiero, arrossendo un poco, e si chinò leggermente sul mago; lasciò un piccolo bacio sulla guancia destra del ragazzo vicinissimo alle sue labbra e quando si staccò' disse: -Svegliati ora, baka-
Nastu si mosse istintivamente; si mise a pancia in su', cacciò fuori una mano dal suo bozzolo e prese Lucy per un braccio trascinandola verso di se e facendola sdraiare su di lui.
La stinse forte con entrambe le braccia, ora fuori dal loro rifugio caldo e scoprendo anche gran parte del busto, in modo che la testa della bionda fosse appoggiata al suo petto: -Luce..- biascicò sorridente e con gli occhi chiusi.
Lucy divenne rossa come un pomodoro e cercò di liberarsi ma il drago la stringeva troppo forte anche se in maniera delicata: -N-Nastu!- esclamò guardandolo ma non ottenne altro che sbuffi e sonore russate.
Non aveva scelta se non restare li e infondo la cosa non gli dispiaceva; si appoggiò delicatamente al petto nudo di lui, il cuore del rosato batteva lento, calmo e la rilassava, in poco tempo il rossore svanì dalle guance di Lucy e quando anche il suo cuore prese il ritmo di quello del mago si addormentò serenamente.
Nastu aprì un occhio color smeraldo sentendo il respiro calmo della bionda sul suo torace, non era mai stato così sveglio come in quel momento ma sicuramente non l'avrebbe mai detto alla maga: ora l'importante era dormire con la sua Luce vicino come avrebbe sempre voluto fare.

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La piccola fatina dai capelli scompigliati turchesi si strofinò gli occhi con una piccola manina mentre con l'altra stringeva a se un libro spesso e pesante, sbadigliando vistosamente.
-Tutto bene Levy?- le domandò la regina delle fate Titania mentre camminava accanto a lei dirette a Fairy Tail.
-Tutto bene- rispose sorridendo l'azzurra verso la sua amica.
Appena entrarono in gilda tutti si girarono a salutare le due ragazze e mentre Erza si dirigeva al bancone per la sua torta panna e fregole, Levy andò a sedersi al suo solito tavolo vicino alla finestra; si mise comoda sulla sedia e appoggiando il pesante libro sul tavolo lo aprì poco dopo la metà, dove teneva il segnalibro, mettendosi a leggere indossando i suoi immancabili occhiali rossi.
Passarono meno di 30 minuti che Nastu, Gray e Gajeel si misero a litigare per un motivo sconosciuto anche a loro; la mattina non poteva iniziare se quei 3 casinisti non si mettevano a bisticciare o a far rissa e quella mattina avevano optato per la seconda.
Stavano litigando già da 10 minuti buoni quando a Nastu venne la brillante idea di capovolgere il tavolo al quale erano sedute Juvia, Lucy, Wendy ed Erza facendo cadere tutti i piatti a terra e le rispettive bevande.
Sfortuna vuole che il succo d'arancia di Juvia spiccò, letteralmente, in volo e finì addosso alla maga delle armature macchiandole la nuova gonna comprata solo il giorno prima.
Ovviamente la sfiga non poteva limitarsi solo a quello ma la squisita torta che la rossa si stava gustando come colazione, era finita spappolata a terra scatenando in lei ciò che nessuno avrebbe voluto vedere di prima mattina. 
L’ira di Erza fu talmente immensa che solo l'aura da lei emanata aveva fatto venire i brividi all'intera gilda; i 3 idioti, ignari della imminente catastrofe, continuavano a litigare come se nulla fosse fino a quando, proprio il rosato, non percepì dei brividi freddi lungo la schiena.. 
-VOI! PICCOLI IDIOTI!- sbraitò la rossa prendendo una sedia a lanciandola contro Nasu e Gray che, con un movimento felino da fare invidia anche a Jet per la velocità che avevano usato, la evitarono per un soffio.
Il drago di ferro, che si era spostato giusto qualche secondo prima del lancio, seguì con lo sguardo la traiettoria della sedia e quando capì dove sarebbe andata a schiantarsi non perese tempo.
-Levy!! Spostati!!- gridò Lucy alzandosi in piedi e mettendosi a correre verso la sua amica mentre Erza le andava dietro.
Il Drago di Ferro si parò davanti alla turchese e riuscì, con un movimento e con dei riflessi possibili solo a un Dragon Slayer, a prendere in tempo la sedia prima che finisse contro la piccola fata.
La posò a terra tirando un sospiro di sollievo mentre le due ragazze lo raggiungevano: -Sta bene?!- chiesero in coro preoccupate e cercando di vedere la turchese nascosta dalla stazza del ragazzo.
-Tsz, si. Dorme.- disse il mago spostandosi dal loro campo visivo e scoprendo una Levy che se ne stava tranquillamente con la faccia appoggiata ad un braccio steso sul tavolo accanto al libro lasciato a metà, respirando sommessamente e presa dalla stanchezza.
-Meno male...- sospirò Lucy portandosi una mano al petto e chiudendo gli occhi sentendo il suo cuore battere come un pazzo.
-Mi dispiace così tanto...  Se tu non avessi fermato la sedia...- cominciò Erza con sguardo triste e gli occhi lucidi.
-Non ti preoccupare.- rispose Gajeel liquidando la faccenda mentre si voltava a dare le spalle alle ragazze e prendendo in braccio la turchese.
-Dove la porti?- chiese Lucy sorridendo teneramente alla vista della sua amica tenuta tra quelle grandi braccia.
-Al suo dormitorio. Non può mica dormire qui.- sbuffò il drago senza girarsi a guardare le ragazze e avviandosi verso l'uscita.
Nonostante il drago si sforzasse a tenere la sua solita espressione stoica, le due maghe notarono un leggero rossore alle orecchie di Gajeel e decisero di non aggiungere altro; Levy era sicuramente in buone mani.
-Comunque, Erza, Levy sarebbe contenta se tu punissi almeno due dei 3 idioti. Purtroppo io devo andare ragazzi!- ghignò il drago di ferro mentre i suoi due amici lo fulminavano con lo sguardo e Erza tornava all'attacco facendo scrocchiare le dita una per una.
Poco dopo Gajeel era nella camera, o meglio, nella super biblioteca di Levy e spostando in malo modo alcuni tomi che ricoprivano il letto ci fece sdraiar sopra la fata coprendola poi con una coperta gialla.
Si guardò attorno, la stanza era un vero casino; c'erano libri sparsi ovunque, piramidi in ogni angolo della stanza, fogli svolazzanti e penne di ogni colore: "Ha fatto le ore piccole come suo solito" si disse.
Non poteva fare un passo che faceva cadere una pila di libri o ne schiacciava alcuni più piccoli e sapeva che se Levy avrebbe trovato tutti quei libri a terra, al suo risveglio, con sopra le sue orme, lo avrebbe ucciso.
Così si rimboccò le maniche e per la prima volta fece qualcosa che non avrebbe mai creduto di fare nella vita per un’altra persona: sistemò tutta la camera della maga.
Un’ora dopo aveva finito: il pavimento ora era un normale pavimento in legno, i libri erano tutti sistemati in ordine su gli scaffali, i fogli erano stati raccolti e messi sulla scrivania e tutte le penne ero messe nel loro apposito vasetto accanto ai fogli. Aveva fatto pure la polvere e si era fermato a mettere i libri in ordine alfabetico con non poca fatica e con tanta, tantissima, pazienza e il tutto solo perché sapeva quanto Levy adorasse vedere gli scaffali ben sistemati.
Si guardò attorno fiero del suo operato e quando si voltò vide che Levy dormiva ancora beatamente; si avvicinò al letto e si sdraiò accanto alla fata, vicinissimo al bordo che quasi cadeva e abbastanza lontano da lasciarle spazio, mettendosi con le braccia incrociate dietro la testa.
Chiuse gli occhi e pochi istanti dopo si senti abbracciare; spalancò gli occhi di colpo e vide che Levy gli si era attaccata poggiandogli la testa sul petto e cingendolo al meglio che poteva con un braccio. Trattene il fiato fiano a quando non si rese conto che l'azzurra stava ancora dormendo e poi, con un movimento delicato e lento poggiò un suo braccio sulla schiena di lei stringendola a sé.
"Beh, se salvarla da sedie volanti e sistemarle la stanza mi portano a questo vedrò di farlo più spesso" pensò Gajeel mentre si addormentava con un sorriso, vero e felice, stampato in volto.

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-Che stai facendo Juvia?!- chiese Mira con voce squillante, leggermente sorpresa, entrando nella cucina della gilda e trovandosi davanti la maga della pioggia con addosso un grembiule bianco, in una mano delle carote e nell'altra un coltello.
-Buongiorno Mira-san! Scusa Juvia che sta usando la cucina di Fairy Tail ma a cassa sua Juvia non aveva abbastanza ingredienti- rispose la blu con un sorriso candido e solare.
-Stai cucinando?- chiese la Diavolessa mentre si avvicinava e ricambiava il sorriso alla blu -Per chi?-
-Juvia sta cucinando per Grey-sama!- rispose tutta contenta e con occhi a cuoricino la maga.
-E perché?- Mira tolse il coltello dalla mano di Juvia, in modo che non si facesse male, mentre quella era persa nelle sue fantasie.
-Grey-sama sta facendo una gara con Nastu-san.- rispose la blu mettendosi a lavare del riso in un contenitore con acqua tiepida e sorridendo al pensiero del suo mago del ghiaccio.
-Che tipo di gara?- domandò curiosa Mira
-Su chi riesce a svolgere più missioni nel giro di 3 giorni. A Juvia piace vedere che Gray-sama si impegna così tanto anche per gioco ma Juvia ha anche notato che Grey-sama non si è ancora fermato a mangiare nemmeno una volta e che finita la giornata si addormenta subito anche sdraiato sui tavoli di Fairy Tail. Così Juvia ha pensato di preparare un bento a Grey-sama in modo che sia in forze per oggi visto che è l'ultimo giorno!- rispose sorridente la blu mentre continuava a pulire il riso.
Mira guardò' la sua amica e vide che anche se era tutto un sorriso sembrava esser molto preoccupata per la salute del mago.
-Vuoi che ti dia una mano?- propose pensando di poter aiutare e sollevare un po’ il morale alla sua amica.
Juvia la guardò con occhi pieni di gratitudine ma poi sembrò quasi dispiacersi: -Juvia sa che Mira-san è un'ottima cuoca ma.... Ma Juvia...-
-Preferisci far da sola, vero?- concluse l'albina al posto suo sorridendogli.
Juvia annuì con il capo e Mira fece una leggera risatina porgendole poi il coltello per le carote, ovviamente dalla parte del manico: -Hai ragione. Se lo fai tu da sola sarà più buono e Gray lo apprezzerà sicuramente!- disse.
A Juvia si riempirono gli occhi di gioia e si mise subito di buona lena a preparare il bento per il suo mago tanto amato.
Verso mezzogiorno Juvia aveva quasi terminato il bento, doveva solo toglier il riso dal bollitore e fallo raffreddare; spense la macchina e sollevò il coperchio, si distrasse mezzo secondo ma quello bastò a non farla accorgere che una nuvola di vapore bollente fuoriuscì dal bollitore e le prese tutto il braccio dal polso fino a quasi il gomito nella parte interna.
Cacciò un gridolino di dolore e subito bagnò uno straccio avvolgendoselo poi attorno alla parte scottata; Mira, sentendo l'urlo corse dentro la cucina ma quando arrivò trovò Juvia che faceva raffreddare il riso su una teglia: -Tutto okey?- chiese preoccupata
-Certo! Juvia sta bene- rispose la maga mentre sventolava una specie di ventaglio in carta in modo da far raffreddar prima il riso e nascondendo il braccio destro dietro la schiena con un gesto lento e misurato, in modo che Mira non notasse nulla di strano nel suo atteggiamento, sorridendo allegra.
La diavolessa si guardò un po' attorno ma tutto era apposto e sorridendo tornò al bancone; Juvia tirò un sospiro di sollievo, scostò un poco lo straccio bagnato per vedere se la scottatura era grave o no e notò che tutto il braccio era di un rosso accesso, si stavano formando delle piccole bolle qua e là: "Juvia ci pensa dopo a questo" si disse e tornò a finire il bento per Grey.
Quando l'opera fu conclusa prese una borsetta blu con dei pallini bianchi e ci infilò dentro la scatoletta, che era il bento, e poi scrisse un biglietto che mise sopra il coperchio del pranzo.
Chiuse il sacchetto sorridendo e orgogliosa del pranzo che aveva preparato, sperando che sarebbe piaciuto anche al suo amato mago; uscì dalla cucina sedendosi al bancone insieme a Lucy, Mira ed Erza iniziando a chiacchierare del più e del meno con loro.
Poco dopo entrarono, come due furie, Nastu e Gray che spintonandosi tra di loro, lanciandosi oggetti ed insulti arrivarono alla bacheca degli incarichi, presero un foglio a caso a testa e corsero facendosi gli sgambetti, verso il bancone dove in coro dissero: -Mira! Io predo questo incarico!-
Juvia scattò subito in piedi e mentre la Diavolessa registrava i lori incarichi sul libro si avvicinò a Gray: -Gray-sama?- lo chiamò e il ragazzo cacciò un "Si" mentre guardava in cagnesco il rosato.
-Juvia ha preparato il pranzo per Gray-sama, così Grey-sama si mette in forze per concludere la gara!- sorrise la blu raggiante e porgendogli il sacchetto tenendolo con entrambe le mani davanti a se.
Gray guardò di sbieco il sacchetto e mentre stava per allungare una mano per prenderlo Nastu lo spintonò per passargli davanti, in modo da ritirare il suo incarico registrato, per poi mettertisi a correre verso l'uscita; Gray ovviamente si incazzò e prendendo il suo incarico al volo, cacciando dietro qualche insulto al rosa, partì anche lui di corsa.
-Gray-sama!- lo chiamò Juvia guardandolo con occhio spalancati mentre lui correva via.
-Juvia non ho tempo ora!- rispose il moro prima di sparire, a tutta velocità, dalla porta e lasciandola pure aperta.
Juvia lentamente abbassò le braccia tese con il sacchetto tra le mani e rimase a fissare la  porta; “Gray-sama non ha tempo per le sciocchezze di Juvia” pensò.
Gli occhi cominciarono a pizzicare e dovette trattenere il fiato per non cominciare a piangere davanti a tutti.
-Juvia, stai bene?- domandò Lucy alzandosi avvicinandosi all’amica.
La blu si voltò lentamente e sfoggiò il suo miglior sorriso, palesemente falso: -Juvia sta benissimo! Grey-sama andava di fretta purtroppo.- disse cercando di sembrare la solita se stessa.
Lo straccio che era avvolto al braccio della maga della pioggia si allentò e cadde a terra mettendo in bella vista la scottatura: -Juvia!! cos'hai fatto?!- gridò Erza scattando in piedi.
Juvia si guardò il braccio ormai ricoperto di bolle di scottatura e rosso aragosta, ma pian piano iniziò a vedere tutto sbiadito per via delle lacrime e poco dopo si mise a piangere -Juvia... Juvia si è scottata... Con il vapore...- disse trattenendo a stento i singhiozzi.
Erza, Lucy e Mira portarono la loro amica in infermeria; la blu appoggiò il sacchetto sul tavolino accanto ad un letto dove poi si sedette mentre Mira, seduta davanti a lei, le fasciava il braccio mettendole anche una pomata, fatta da Polyuscha, apposta per le scottature.
-Perché non lo hai detto subito che ti eri fatta male?- le chiese Erza mentre Lucy passava dei fazzoletti alla blu e quella si asciugava gli occhi dalla lacrime.
-Juvia voleva dare prima il bento a Grey-sama, ma non è andata così..- rispose abbozzando un sorriso la maga.
Quando la fasciatura fu pronta le ragazze dissero a Juvia di sdraiarsi e di dormire un po’ e che avrebbero pensato loro a svegliarla quando Grey sarebbe arrivato.
Verso le 6 di sera Gray fece ritorno, seguito da un Nastu consumato dalla fame e dalla fatica, non che il mago del ghiaccio fosse messo meglio ma aveva ancora un po’ di forze per correre al bancone e chiedere: -Mira quanti incarichi ho compiuto?-
-Mira quanti incarichi ho compiuto?- gli fece eco il rosato mentre si sedeva al bancone, accanto alla bionda, sdraiandosi con il busto e la testa sul tavolo, mentre Lucy gli accarezzare in capelli e gli passava un piatto stracolmo di cibo.
-Gray 19 e Nastu 20- rispose la diavolessa con un sorriso smagliante.
Il rosato si mise a fare i salti di gioia, a sputar fiamme dalla bocca, nonostante fosse stanchissimo sembrava esser rinato, e cominciò a prender per il culo Gray dandogli del perdente mentre questo si tratteneva dall'ucciderlo.
Poco dopo, mentre Nastu svuotava tutti i piatti che gli venivano serviti, il mago del ghiaccio cominciò a guardarsi attorno seduto dalla sua sedia al bancone; non aveva ancora mangiato, sentiva di non avere le forze per far nulla ma comunque era abbastanza sveglio per accorgersi di una mancanza.
-Chi cerchi?- chiese Mira mentre asciugava dei piatti precedentemente svuotati dal drago di fuoco.
-Juvia, oggi voleva dirmi qualcosa ma non ho fatto in tempo a sentire cosa.- rispose il moro mentre appoggiava la testa al bancone esausto e con lo stomaco che brontolava.
-È in infermeria.- rispose Erza mangiando il suo amato dolce, torta panna e fragole, e subito il mago raddrizzò la schiena allarmato voltandosi verso la sua amica con occhi spalancati e preoccupati: -Perché?! Cosa si è fatta?!- chiese agitato.
-Si è scottata un braccio con il vapore del bollitore per il riso.- spiegò Mira continuando ad asciugare le stoviglie con uno staccio.
-La macchina per il riso?  Stava cucinando? Perchè?- domandò Gray facendo saltare lo sguardo tra Erza e Mira.
-Ti ha preparato il pranzo al sacco perché ha notato che in questi giorni, in cui hai fatto l'idiota insieme a questo idiota..- cominciò Lucy indicando Nastu che si stava abbuffando ignaro che stesse parlando di lui -..non hai toccato cibo. Si è preoccupata e ha pensato di preparati il pranzo in modo da darti un po' di forze per finire la gara.- concluse la bionda.
Gray saettò lo sguardo da una parte all'altra incrociando lo sguardo di tutte e 3 le ragazze, sforzandosi, più che poteva, di ricordare l’ultima volta che aveva visto la ragazza e se sembrava aver qualche ferita. 
Quando si fermò a fissare il bancone vuoto davanti a lui si ricordò di un sacchetto blu a puois che Juvia gli porgeva, mentre gli sorrideva calorosamente, ed era sicuro di aver intravisto una specie di fasciatura sul braccio destro di lei.
Si alzò di scatto e corse all'infermeria sotto lo sguardo delle ragazze che gli sorridevano e poi si guardavano tra di loro complici e fiere del loro operato; arrivò poco dopo in infermeria e quando entrò con il fiatone vide subito la maga della pioggia sdraiata a letto che dormiva tranquilla.
Si avvicinò al suo letto e subito vide il braccio fasciato tenuto fuori dalle coperte, si sedette sulla sedia accanto al letto; rimase a fissare la maga per qualche minuto mentre nella sua testa continuava a vedere e rivedere la scena in cui Juvia, sorridente, allegra e solare, gli porgeva il sacchetto blu e lo chiamava, con quella voce dolce e gentile, spiegandogli che gli aveva preparato il pranzo.
"Da brutto coglione che sono non l'ho nemmeno guardata in faccia. A mala pena gli ho buttato uno sguardo e poi sono corso dietro a quel cretino di Nastu per quella stupida scommessa che ho pure perso!!" si disse stingendo forte i denti, rimproverandosi e abbassando lo sguardo.
Fece un respiro profondo guardandosi per un attimo attorno; notò il sacchetto sul comodino accanto a lui, il suo stomaco brontolò, così decise di mangiare il bento anche se aveva l'amaro in bocca e la rabbia a mille.
Mentre mangiava si preparava mentalmente un discorso di scuse da dire a Juvia per quando si sarebbe svegliata; quando finì di mangiare dovette ammettere che il cibo era ottimo e la cosa gli fece capire quanto impegno ci aveva messo Juvia. La conosceva abbastanza da sapere che la maga non si trovava per nulla a suo agio tra i fornelli ma, nonostante ciò, si impegnava sempre al massimo per imparare a cucinare di tutto e non solo i dolci, che erano le uniche cose che sembrava riuscirle bene, in modo da poter preparare i cibi preferiti da lui.
Guardando dentro il sacchetto, mentre cercava di rimettere la scatola ormai vuota del bento, il moro trovò un bigliettino ripiegato con cura; lo prese e aprendolo lesse: "Buon pranzo Grey-sama. Spero che il bento ti piaccia ^-^ Buona fortuna con la gara. Per Juvia sarai sempre il migliore <3"
Gray fece una risatina per quello strano biglietto ma che conteneva tutto l'amore che Juvia voleva trasmettergli insieme ad un augurio di buona fortuna; lo ripiegò e se lo mise nella tasca dei jeans.
-Grazie mille Juvia.- disse prendendo la mano di porcellana della maga stringendola, leggermente, nella sua.; appoggiò la testa sull'altro braccio, al bordo del letto, e poco prima di addormentarsi, assalito dalla stanchezza, bisbigliò più a sé stesso che per altro: -Cosa mi serve vincere una scommessa, contro quello scemo di uno Fiammifero, quando ho te e sei tutto ciò che davvero mi serve?- 
Qualche ora dopo quando Juvia si svegliò trovò il bento svuotato e Gray che dormiva tenendola per mano: "Forse Juvia è davvero brava a cucinare!" si disse tornando a dormire stringendo più forte la mano al suo Gray-sama.
  
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