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Autore: KiraKira90    24/05/2009    11 recensioni
La battaglia con Naraku è finita! Kagome sta per tornare nel suo mondo! Un addio per sempre ... Inuyasha la lascerà andare via così??
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'One-shot collection'
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Ebbene mi sono stufata delle loro continue indecisioni!!

 

UN SENTIMENTO CHE TRASCENDE IL TEMPO.

 

 

Kagome, sei sicura di voler tornare proprio ora?”

“Sì, Sango! Non ha senso rimandare l’inevitabile … ormai la battaglia con Naraku si è conclusa … non ho più motivo di restare …”

Il piccolo kitsune si lanciò fra le braccia dell’amica.

“Non voglio … Non voglio che vai via!!” gridò fra i singhiozzi.

Kagome osservò il cucciolo con i grandi occhi bagnati e non riuscì a non stringerselo al petto, lasciando che le lacrime trattenute fino a quell’istante sgorgassero.

“Oh, Shippo … Mi mancherai tanto … Mi mancherete tutti!!” ammise, mentre l’abbraccio ed i singhiozzi si fecero più forti.

“Puoi aspettare ancora qualche giorno … perché tutta questa fretta??” anche Sango non riuscì a non esternare ciò che sentiva.

“È vero divina Kagome, andarsene così … prima del ritorno di InuYasha …” anche Miroku pareva non approvare la sua decisione.

Lei sapeva che era sbagliato andarsene senza salutarlo, senza potergli dire addio, ma …

Se lo avesse visto, se si fosse persa in quello sguardo mielato … avrebbe ancora avuto la forza di lasciarsi tutto alle spalle? Di chiudere per sempre quel capitolo della sua vita?

Il suo cuore le avrebbe permesso di lasciarlo??

Sapeva che quello non era il suo mondo, lo aveva sempre saputo, eppure in nessun altro luogo si era sentita così a casa …

Certo …

Nel futuro Sota, il nonno e la mamma l’aspettavano …

Anche le sue amiche di sempre e quell’imbranato di Hojo l’attendevano per chiederle del suo misterioso ragazzo teppista o della sua cagionevole salute …

Quante bugie aveva raccontato …

Non poteva restare! Il suo futuro non era certo nel passato! Non era una creatura di quel mondo …

Ma tutti i suoi compagni di viaggio sì …

Ma lui sì …

“Ditegli che lo saluto e che … resterà per sempre nel mio cuore …”

Sango esplose in lacrime correndole incontro.

“Non puoi parlare sul serio!! Non puoi dirci davvero addio per sempre!!” Kagome strinse anche lei.

“Non c’è più nulla che mi lega a questo mondo … la sfera è scomparsa e così anche la possibilità di viaggiare nel tempo …”

“Non è vero ci siamo ancora noi a legarti qui … noi ti vogliamo bene Kagome!!” gridò Shippo.

“E resteremo per sempre uniti … sarò sempre con voi!!” anche Miroku si avvicinò e si strinse angli altri.

“Dovreste dirlo anche a lui!” Kagome singhiozzò con più forza.

“Lo so … mi odierà se non lo faccio, ma … non credo di farcela!”

Ora fu lei a cercare conforto fra le braccia di Sango.

Che egoisti …

Non si erano accorti di quanto lei stesse soffrendo per il loro stesso motivo.

Erano accecati dal loro dolore e non avevano saputo darle conforto. Shippo saltò nelle braccia di Miroku, mentre Sango consolava l’amica.

“Perdonaci se … non …”

“Vi voglio bene! Ve ne vorrò sempre!”

“Anche noi Kagome!!”

Miroku si asciugò una lacrima scampata al suo autocontrollo. “Chiameremo la nostra prima figlia Kagome in vostro onore, giusto Sango??”

“Ma che cosa dici Miroku??” la tajijia era paonazza. Kagome scoppiò a ridere. Una risata triste e malinconica.

Non ci sarebbero più stati momenti così …

“Ne sarei onorata!” si limitò a dire, staccandosi dal calore dell’abbraccio.

“Ora è meglio che vada, però!” si asciugò le lacrime con le mani che prontamente Sango cinse.

“Ricordati che se sarà possibile viaggiare nel tempo devi promettermi che tornerai a farci visita ogni tanto!!”

Kagome rimase spiazzata.

“Promettimelo … o giuro che manderò InuYasha a prenderti … con le buone o le cattive!!”

Kagome sorrise ed annuì dolcemente, mentre dando le spalle ai suoi più cari amici si avviava verso casa

Miroku cinse la spalla di Sango, mentre l’osservavano sparire nel fitto del bosco.

“È giusto così!” la consolò il monaco.

“Lo so …”

***

 

Ecco … mancava poco.

Riusciva a scorgere il Goshinboku … era vicina al pozzo.

Il loro primo incontro …

In quel luogo era apparsa ed ora lì sarebbe sparita per sempre …

Non l’avrebbe incontrato stavolta … non lo avrebbe rivisto.

Meglio così … forse!

 

Spuntò in quella radura verde e profumata, innanzi al dio albero, suo vecchio amico.

Notò la sagoma rettangolare spuntare dal terreno e capì che ormai non aveva più scuse per restare.

 

Volle rimandare la partenza di qualche minuto per salutare quel luogo a  lei così caro.

Si avvicinò all’albero secolare per accarezzane la corteccia ruvida … un foro … una freccia … un hanyou

…….

INUYASHA …

…….

Non riuscì a contenersi … lacrime … infinite … copiose … amare …

……..

AMORE …

……..

Kagome!”

Ritrasse la mano di scatto, quasi temesse di scottarsela, voltandosi …

I-InuYasha?” la voce le tremava.

Perché era qui?

No! Non doveva vederlo …

Non … non poteva dirgli addio …

Come … come faceva … come poteva …

Iniziò a correre, a fuggire senza rendersene conto …

Scappava da lui … dai suoi sentimenti … dalla dura realtà …

Troppo lenta per lui.

Si sentì afferrare il polso e stringere con forza a quel petto caldo, coperto da vesti rosso vivo.

Il suo profumo selvatico …

TORTURA!!!

“Lasciami andare, InuYasha! Ti-ti prego … lasciami …”

“NO!!” risposta secca, dura senza repliche …

“Tu non dovresti essere qui …” singhiozzò.

Non doveva tornare così presto …

“Volevi andartene … senza dirmi addio??” la rimproverò lui, severo, arrabbiato, avvilito.

“Non è come pensi …”

“Conto davvero così poco per te?”

“No, non è così …” lacrime sincere.

L’aveva fatto soffrire, lo sapeva sarebbe stato così …

Stupida egoista …

Ed ora come spiegare? Come dirgli la verità?

“Perché non mi hai aspettato, allora?” la stretta ai polsi più forte, più punitiva.

Silenzio …

“Rispondimi!”

Uno strattone …

“Mi avresti lasciato andare se te lo avessi detto??”

Certo che no, ma non poteva obbligarla …

Altre persone oltre a lui l’amavano …

Ma lei …

Cosa provava per lui?

“E se io te lo avessi chiesto saresti rimasta??” occhi teneri, dolci, carezzevoli.

Sì, non sarebbe riuscita a partire.

Non voleva vederlo per questo …

Paura che ogni sua scelta inevitabile sarebbe divenuta indecisione …

InuYasha …” voce flebile soffocata dai singhiozzi, mentre si stringeva a lui.

Kagome …” un sussurro.

Un abbraccio protettivo, rassegnato …

“ … è un addio, vero?” una stretta che si faceva più forte, non voleva lasciarla andare.

Una massa di capelli neri che si muoveva in assenso.

Una mano artigliata che le sollevava il viso per asciugarle le lacrime.

Una carezza gentile, calda.

Un battito mancato …

Due occhi persi in altri due.

Desiderio …

“Addio, allora …” un sospiro, mentre una chioma argentata si chinava.

Respiro …

Battito …

Respiro …

Battito …

Caldo …

Umido …

Vertigine …

Due labbra che si univano e si staccavano.

Due lingue che danzavano.

“Lasciami andare o …” una verità femminile.

“Non ancora!” una voglia maschile.

Passione …

Un bacio che divora …

Mani che esplorano, scendono e arrossiscono.

InuYasha, no … non …” un sussulto ad un tocco audace.

Delle dita estranee che scavavano fra le cosce ed un viso pallido, accaldato.

Kagome … ti prego … un addio …”

“Se accade … poi … io …”

“Un bel ricordo …”

“Soffrirò …”

“Ho bisogno di amarti …”

“Soffrirai …”

“Amami!”

“Soffriremo …”

“Patirò comunque …”

Una caduta volontaria, lasciva.

InuYasha …”

Kagome …”

L’erba fresca sotto due corpi amalgamati nella notte complice.

“Per me … è la prima …”

“Lo so … sarà ancora più indimenticabile!”

Sorrisi …

Una carezza gentile su quel volto virile e poi un rosario che veniva sfilato da quel collo scolpito.

“Mi fido di te …”

Un bacio, mentre delle mani grandi s’intrufolavano sotto alla maglia di lei.

Un gemito e due rotondità vogliose.

Imbarazzo, mentre ne veniva privata.

Tranciato l’ultimo intralcio moderno, furono liberate due protuberanze rosee, inturgidite.

Due calde labbra che li avvolsero.

Aria … le mancava.

Due orecchie morbide da stringere per alleviare quella tortura.

Un kimono che si sfilava da un corpo maschio e perfetto e delle mani fragili e affusolate ad esplorarlo, mentre si stringeva al suo.

Inuyasha …”

Bacio …

Lingua …

Respiro …

“Sì …”

Lingua …

Labbra …

Collo …

“Prendimi …”

 Supplica …

Lamento …

Bisogno …

Due braccia possenti che afferravano una vita sottile e la sottomettevano al suo corpo virile.

Una mano che sfilava gli abiti rimasti …

Nuda …

Due mani sottili che sfilavano degli hakama rossi ...

Nudo …

Sorriso innocente, puro, scopritore, mentre Kagome esplorava le fattezze dell’organo estraneo.

Duro …

Eretto …

Lo voleva sentire …

Un accompagnamento gentile in una apertura inviolata …

“Spingi!”

Affanno …

 “Sicura?”

Tremore …

 “Spingi!”

Voglia …

Sorriso e obbedienza.

Con forza!

Fatica …

Permesso!

Due cosce larghe …

Natura!

Incastro …

Irrazionalità!

Piacere …

Aria!

Ansimi …

Voce!

Gemiti …

Dolore!

Limite …

GRIDO!

ESTASI

Accadde in un istante e lei lo sentì ardere nel suo ventre, mentre il dolore della maturità le strappò una lacrima.

Donna ora, donna fra le braccia del suo uomo …

 

Sfiniti entrambi si lasciano andare in quel dolce abbraccio d’amore, sorrisi e lacrime, di gioia e dolore.

Una sola parola … AMORE!

Non era sesso, era ANCHE sesso. C’era un sentimento che lo contornava.

Un sentimento che trascende il tempo!

 

 

FINE

 

 

 

Kagome sarà rimasta o no?? A ogni lettore la sua conclusione!! ^^

Spero vi sia piaciuta! ^^

KissKiss KiraKira90

 

 

   
 
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