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Autore: kamy    30/12/2016    0 recensioni
Erik non è il principe che Ariel pensava che fosse. E la principessa, che ha perso la sua coda, si ritrova con una figlia da crescere, rinchiusa tra le mura di un palazzo assediato dalla guerra.
In preda al dolore, fino a che punto si allungheranno su di lei i tentacoli di Ursula?
[Attenzione. Qui parto dall'idea che Ursula, prima di essere lei, era Marina, la balia di Ariel. E che è diventata un polpo proprio come punizione, maledizione da parte di Re Tritone; ecco perché si vuole vendicare. Ed inoltre che Marina era la serva della madre di Ariel da prima che lei si sposasse Re Tritone, verso cui non solo era fedele, ma di cui era anche innamorata].
Genere: Guerra, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ariel, Eric, Un po' tutti, Ursula
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
Ho preso ispirazione anche dai cartoni animati di serie B che hanno fatto su Ariel della Disney, fanno anche loro parte della mia infanzia.
Scritta per 'I prompt del lunedì' di 'Il giardino di Efp'.
Prompt:  "Ti ricordi di me? "


Cap.8 Ritorno al mare

"Non l'avete ancora trovata, dopo tutti questi anni?" domandò Re Tritone. Si sporse dal trono e guardò il granchio ai piedi del trono.
"No vostra altezza, ci dispiace. Sembra quasi sparita nel nulla" disse Sebastian, abbassando lo sguardo.
Re Tritone chiuse gli occhi e si passò la mano sul volto, segnato dalle rughe.
"Non avrei mai dovuto lasciarla andare nel mondo degli uomini" esaltò.
"Vostra maestà, avete altre figlie" fece notare un delfino. Re Tritone gli puntò il suo tridente dinnanzi al muso.
"Ognuna delle mie figlie è un bene prezioso e inestimabile" sibilò.
"Sin da ragazza sono sempre stata quella che vi ha fatto più penare. Non è la mia prima fuga" disse una voce femminile alle sue spalle.
"Ariel!" gridò il Tritone. Si voltò di scatto e vide la figura della figlia. La giovane indossava una lunga gonna rosa a coprire la gonna da pesce.
"A-Ariel" biascicò Sebastian, sgranando gli occhi.
"Ti ricordi di me? Visto quante poche volte sei venuto a trovarmi, ormai ne dubitavo. E Flanders? Ancora mi pensa?" domandò Ariel. Re Tritone corse verso la figlia e la abbracciò, passandole attraverso.
"Che inganno è mai questo?!" tuonò. Ariel nuotò verso sinistra.
"Nessun inganno. Semplicemente non sono ancora pronta a tornare a palazzo" spiegò. Si passò una mano tra i capelli rossi.
"Allora che maleficio..." biascicò il sovrano.
"Ricordi quando mi vietasti di correre dietro a quell'ippocampo, ma io non ne volli sapere? Ero così testarda che non mi resi conto che non era il cavallo adatto a me" lo interruppe Ariel. Re Tritone annuì, alcune ciocche candide gli sferzarono il viso.
"Certo che ricordo" rispose.
"Con Erik è stato lo stesso. Purtroppo avevi ragione sugli esseri umani" spiegò Ariel, allargando le braccia.
Re Tritone si passò la mano nella lunga barba candida.
"Perché non torni a casa, figlia mia?" domandò.
"Perché ho trovato la persona adatta a me. Tornerò solo se perdonerai la strega del mare"
"Inaudito!" strepitò Sebastian.
"Non dirmi che ora pensi di amare lei" gemette Re Tritone. Ariel sorrise.
"Il secondo cavallo marino che ho avuto sembrava ancora più indomabile del precedente, ma in realtà era una cavalluccia dolcissima. Ricordi? Tornerò se darai un'altra change alla più cara amica di mia madre"
"Non crederete alle menzogne che vi ha raccontato" ringhiò il delfino. Ariel incrociò le braccia al petto.
"Sta a te decidere padre se preferite perdere una figlia e una nipote per orgoglio o no" disse. La sua figura scomparve.

****************


Ariel fece esplodere la bolla dorata davanti a sé.
"Come vedi, sei potentissima anche utilizzando la magia benigna della 'stella marina sacra'" disse. Si voltò e nuotò, i capelli vermigli le flutttuavano intorno al viso. Raggiunse un masso e vi si accomodò, facendo ondeggiare la lunga coda.
Osservò la figlia intenta a dimenare la sua coda da sirena. I lunghi capelli neri le ondeggiavano intorno al viso tondo. La piccola era intenta a cercare di catturare le due murene, che si nascosero dietro una roccia.
"Se non era per te, non avrei mai avuto il coraggio di fare un simile cambio. E nemmeno di credere alla leggenda di quella stella marina che esaudiva i desideri" borbottò Ursula.
"Suvvia, non sei tanto male come strega buona" disse Ariel. Ursula si sedette sulla sabbia accanto a lei.
"Se ti perdonerà, avrò un unico rammarico" disse Ariel. Si sporse e prese un tentacolo della donna polpo.
"Mi mancheranno questi, si fanno dei giochini davvero carini" bisbigliò. Ursula avvampò e tossì un paio di volte.
"Sei proprio una selvaggia" brontolò. Ariel scoppiò a ridere.
  
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