Serie TV > Supergirl
Ricorda la storia  |      
Autore: GeoFender    02/01/2017    4 recensioni
[Iniziativa Femstmas 2016 - Sanvers e Supercorp]
Kara era in subbuglio. Qualche giorno prima aveva decorato il suo appartamento a una velocità letteralmente sovrumana, riempiendola di fiocchi di neve in carta, di vischio e di ogni cosa che possedesse anche un vaghissimo accenno di rosso. Quel giorno e anche quelli seguenti, tutti si erano mantenuti a debita distanza dalla piccola Danvers e dal suo bilocale per evitare di essere coinvolti in una serie di mansioni potenzialmente infinite. Finalmente era però giunto il giorno di Natale.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Non è all'altezza delle mie solite ff, ma eccovi una oneshot natalizia Sanvers. L'autrice dell'immagine è Claudia Karee Cocci, date un'occhiata alle sue pagine perché è fantastica!

Pagina FB del fumetto dell'autrice:https://www.facebook.com/scrollbound/?fref=ts
Pagina FB dell'autrice:https://www.facebook.com/KareeArt/?fref=ts
 
Kara era in subbuglio. Qualche giorno prima aveva decorato il suo appartamento a una velocità letteralmente sovrumana, riempiendola di fiocchi di neve in carta, di vischio e di ogni cosa che possedesse anche un vaghissimo accenno di rosso. Quel giorno e anche quelli seguenti, tutti si erano mantenuti a debita distanza dalla piccola Danvers e dal suo bilocale per evitare di essere coinvolti in una serie di mansioni potenzialmente infinite. Finalmente era però giunto il giorno di Natale. Gli ospiti, fra i quali figuravano anche Lena, J'onn e Maggie, iniziarono ad arrivare e l'ultimo a giungere a casa Danvers fu Mon-El, che indossava un costume da Babbo Natale completo di sacco e barba. Inutile dire che tutti i presenti riuscirono a malapena a reprimere una risata. Erano infatti comici i tentativi del Daxamita di adattarsi, persino per Kara. Bizzarrie di Mon-El a parte, tutti indossavano qualcosa in tema natalizio. Kara e Lena indossavano un vestito stranamente identico e questo non sfuggì agli occhi di Alex, che le guardò con sospetto. Winn e James indossavano dei maglioni con la propria iniziale in stile Molly Weasley regalati da Kara, mentre Maggie ne aveva uno rosso e verde con la scritta HO-HO-HO-HOMO. Alex sfoggiava il suo solito outfit esclusivamente nero, come a volersi distinguere dalla massa.

"Maggie, spiegami perché ho delle corna da renna in testa. Perché non riesco a capirne il motivo." Chiese la castana con voce atona, evidentemente scocciata per il fatto. Le sue braccia erano incrociate sul petto e non faceva altro che borbottare quelle che sembravano degli insulti in un kryptoniano abbastanza stentato, almeno secondo Kara.

"La spiegazione è molto semplice. Tua sorella ha solo messo il broncio e tu ti sei sciolta come neve al sole. E non mi lamenterei delle corna, guarda cos'ho io in testa." Replicò la mora detective stringendosi all'agente federale, generando così un tintinnio che attirò lo sguardo nocciola della castana. Maggie indossava infatti un cappello rosso e verde da elfo, sulla cui punta era presente un campanellino dorato che completava il tutto. Alex sorrise nel vederla con quell'accessorio natalizio sul capo e si addolcì leggermente, giocando con i capelli della mora mentre erano entrambe sedute sul divano azzurro pastello.

"Sawyer, devi ammettere di essere un elfo perfetto. Sei tenera e la tua altezza aiuta a calarti nel ruolo." L'interpellata sorrise leggermente a quelle parole. Normalmente sarebbe stata stizzita da esse perché odiava essere sottovalutata o presa in giro per la sua altezza ma, almeno sulle labbra di Alex, il tutto aveva un altro sapore. La detective si era innamorata diverse volte e aveva spezzato cuori tanto quanto si era spezzata il suo, eppure con l'agente era diverso, credeva di essere innamorata sul serio.

"Natale non è solo un giorno o una stagione, è uno stato d'animo. Alex, non so come tu faccia a non amarlo. Le luci, i colori, i regali e il cibo..." Disse la bionda kryptoniana spuntando dietro le due donne. Il suo tono e i suoi occhi erano sognanti, Kara infatti amava il Natale più di ogni altra cosa e in quel periodo diventava spaventosamente simile a una bambina. Si era poggiata al divano, interrompendo le due donne che sbuffarono in contemporanea. L'agente fece per ribattere ma una donna dalla pelle diafana e dai capelli corvini posò delicatamente una mano sulla spalla nuda di Kara e gliela strinse leggermente. Alex fece una smorfia alla vista di quella scena perché, nonostante la donna avesse fermato la leader del CADMUS, non si fidava perché portava comunque il nome dei Luthor.

"Kara, non prendere in giro tua sorella. Non avevi detto che volevi farmi leggere un articolo a cui stai lavorando? Sono già sicura che sarà stupendo come al solito." Disse la donna dagli occhi color smeraldo. Kara annuì e si diressero verso la stanza adibita a studio della bionda. Alex sospirò. Forse Lena Luthor non era poi così malvagia, in fin dei conti. Le osservò attentamente ed erano vicine, fin troppo per i suoi gusti. Il suo problema non era tanto il fatto che si trattasse di una donna, sarebbe stata ipocrita a pensarlo, ma che avrebbe spezzato il cuore a Kara. Solo Dio sapeva quante volte aveva dovuto raccogliere i pezzi del cuore della sua sorellina perché quando amava, lo faceva con tutta sé stessa. Lo aveva visto accadere anche con Cat Grant ma purtroppo non era a conoscenza di cosa fosse esattamente successo fra le due. Sapeva solo che aveva passato diverse sere a guardare commedie romantiche con Kara che divorava intere confezioni di gelato.

"A quanto pare il far leggere un articolo ancora non pronto ha surclassato la vecchia frase 'Ti faccio vedere la mia collezione di farfalle'. Certo, l'intenzione è identica." Affermò sorridendo la detective. Anche per lei era chiaro come il sole che le due non fossero solo amiche e, doveva ammettere di aver sentito una sorta di vibrazione gay la prima volta che si era ritrovata di fronte a Lena Luthor.

"Maggie, vado in bagno a rinfrescarmi. Torno subito, non ti preoccupare." Pronunciò queste parole cercando di non far notare il tremolio nella sua voce e si diresse verso la sua destinazione dopo il cenno di assenso della latina. Chiuse a chiave la porta dietro di sé e si poggiò con le mani sul bordo del lavandino. Sentì un leggero bruciore agli occhi e cercò di ignorare la sensazione. Calde lacrime uscirono prepotenti e rigarono il suo volto pallido e, nel tentativo di fermarle, il suo corpo allenato venne scosso dal singhiozzo e le braccia si piegarono come a non voler cedere del tutto. Quello sarebbe stato l'ennesimo Natale senza suo padre, ma mai in vita sua le era pesato così tanto, neanche poco dopo averlo perso. La distruggeva il fatto che fosse così vicino ma che non fosse lì con lei e che si trovasse libero nella struttura del CADMUS a fare chissà cosa. Si era sentita impotente e inutile per non averlo trovato quando aveva organizzato una missione di recupero apposta per lui. Se fosse stata più veloce, se l’avesse portato con sé quando era andata a salvare Kara… sarebbe con lei a festeggiare dopo tanto tempo un Natale normale con la sua famiglia. Ma ciò non era successo. Aveva fallito, come quando aveva dovuto uccidere Astra di fronte alla sua sorellina. Ogni volta vinceva una battaglia ma perdeva la guerra. Era ormai una costante nella sua vita. Un rumore di nocche sulla porta di ciliegio la distolse dai suoi pensieri. Non aprì e per diversi minuti non udì più segni della persona al di là della barriera di legno.

“Danvers, apri. So che sei lì dentro e che hai chiuso la porta. Aprimi o sarò costretta a buttarla giù con le cattive e sai perfettamente che ho la forza per farlo.” Affermò utilizzando il tono più autoritario che possedeva nel suo arsenale.
Dopo qualche secondo sentì il click metallico della serratura e la porta si aprì leggermente, lasciandole appena lo spazio per entrare in bagno. Davanti a sé non trovò altro che un’Alex dagli occhi arrossati per il pianto. Si avvicinò lentamente, come se fosse un animale ferito e spaventato, stringendola così a sé.

“Alex, va tutto bene. Ora che ne dici di tornare di là, prima che Kara finisca tutto? A volte mi chiedo dove metta tutto quel cibo che ingurgita.”


L’agente non rispose. Si limitò ad alzare il viso e a rivolgerle un sorriso acquoso. Nonostante la mancanza di Jeremiah, forse non era poi così sola. 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supergirl / Vai alla pagina dell'autore: GeoFender