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Autore: Aleandra266    02/01/2017    1 recensioni
Fermo e restante nel luogo
dei miei natali,delle mie battaglie normali
oltre le barche oltre i pescatori ritrovo te
che hai sempre voglia di andare
in ogni cosa che manca dentro me
ti vedrò...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa, Talia Grace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve fandom di Percy Jackson!E' la prima volta che pubblico in questa sezione,ma era da tempo che avevo voglia di farlo (Percy Jackson é stata la saga che mi ha "iniziato" al fantasy,e non smetterò mai di ringraziare zio Rick per averlo scritto *^*.) Adoro il personaggio di Thalia,e quindi niente,ho deciso di scrivere questa one-shot dopo aver ascoltato per sbaglio la canzone di Giosada "il rimpianto di te." Se avete voglia lasciate una recensione (fareste tanto tanto contenta una povera disgraziata che nonostante senta il richiamo dei compiti non ha ancora recuperato lo zaino dal tartaro.) Sono accettate anche critiche costruttive! Bye bye! ;)


Marysville:minuscola cittadina situata nel Michigan,che si estende per 21,5 km quadrati. Scarsamente abitata-a malapena diecimila abitanti-é molto probabile che le temperature d'inverno raggiungano i meno dieci gradi. Abbastanza lontana da New York da permettere ai mostri di darti la caccia in tutta tranquillità. Miei dei,mi spieghi perché ti ostini a volerci andare?”

Thalia sospirò,mentre le parole di una Annabeth perplessa ed alquanto preoccupata le risuonavano in testa. Quando le aveva comunicato la sua decisione di lasciare il campo,aveva scorto sul viso della sua migliore amica un velo di delusione e disapprovazione. Quasi pari a quello della dea Artemide,dopo che le aveva annunciato la sua volontà di lasciare le cacciatrici. I suoi occhi avevano brillato di una luce così minacciosa che aveva seriamente temuto per la sua vita. Alla fine,però,si era limitata a dirle che in tal caso non sarebbe più stata la benvenuta nella cerchia.
Che aveva fatto una scelta immutabile.

Fermo e restante nel luogo
dei miei natali, delle mie battaglie normali
oltre le barche oltre i pescatori ritrovo te
che hai sempre voglia di andare
in ogni cosa che manca dentro me
ti vedrò
ma sai

Dopodiché,era rimasta sola. Nel vero senso della parola. Se ne era resa conto dopo aver fatto un rapido calcolo:aveva passato diciannove anni nelle cacciatrici. Annabeth e Percy dopo aver terminato l'università si erano trasferiti definitivamente a Nuova Roma,ed in seguito sposati. Avevano avuto due bellissimi bambini,e lei li adorava. Davvero. Ma Annabeth non poteva avere l'assurda pretesa che restasse insieme a loro,a giocare alla famiglia perfetta. E poi,aveva bisogno di stare da sola. Per affrontare una questione che non era ancora riuscita a chiudere:lui.

Era in ogni suo singolo pensiero,in ogni gesto,in ogni volto che incontrava. Le mancava come l'aria.

tutto va irraggiungibile
nel buio dietro le nuvole
cerca nel punto più fragile
riesci a sentire il rimpianto di te
riesci a sentire il rimpianto

Una lacrima silenziosa cercò di scendere sulla sua guancia,ma Thalia la scacciò in fretta. Per distarsi dai pensieri,decise di guardarsi intorno. Quel piccolo bar non era così male,in fondo:odorava di cioccolata,e le dava un'aria che sapeva di casa.

Si mise a sedere ad uno dei tavoli,tirando indietro la sedia e facendo un gran fracasso.Un ragazzino alzò lo sguardo e le lanciò un'occhiataccia. Lei ricambiò senza esitare:pensava di batterla al suo stesso gioco?
La lotta di sguardi durò solo qualche secondo,poi il moccioso borbottò qualcosa sotto voce e tornò a posare gli occhi sul suo laptop. Aveva un viso rotondo e liscio,dall'aria dolce,ed indossava un paio di occhiali appollaiati sulla punta del naso-che minacciavano di cadere da un momento all'altro.- Sembrava quello che Percy avrebbe definito “il classico nerd della classe”,ma era troppo carino per esserlo. La figlia di Zeus scrollò la testa,dandosi della stupida per quel pensiero,poi chiamò uno dei camerieri e fece la sua ordinazione.

mi parli del mondo che hai visto e che non vedrò
ma sai
qui l'orizzonte al tramonto ancora non stanca mai
qui l'orizzonte al tramonto chiama e non smette mai

Annabeth non si sbagliava sul clima di quella città:fuori imperversava una tempesta di neve,che molto probabilmente in poco tempo avrebbe ricoperto la città. La prospettiva di uscire non l'attraeva neppure un po',ma aveva già passato troppo tempo lì dentro. Non poteva rischiare. C'erano delle regole semplici che ogni mezzosangue solitario ed in viaggio era tenuto a rispettare,se ci teneva alla pelle. La prima,di fondamentale importanza,era non fermarti troppo tempo nello stesso posto. L'aveva imparata a sue spese. Fece una smorfia,carezzando distrattamente il bracciale d'argento legato al suo polso. Si alzò per avvicinarsi al bancone e pagare,ma nel mentre qualcuno le piombò letteralmente addosso,facendole sopra quella che sembrava cioccolata. La sua adorata maglia dei Pink Floyd...rovinata. La figlia di Zeus alzò lo sguardo,con fare omicida,ritrovandosi a fissare il viso dello stesso ragazzino di prima. Stava per urlargli contro,ma le parole le rimasero bloccate in gola quando si accorse della sua espressione mortificata.

-Scusami...scusami davvero,mi dispiace. Non l'ho fatto di proposito. Sono così distratto,davvero imbranato...- Iniziò a blaterare cose sensa senso,gesticolando con le mani. Thalia sbattè le palpebre,perplessa dal suo comportamento.
-Hey,tranquillo- borbottò,sentendosi stranamente accomodante verso quell'adolescente così buffo -basterà lavarla e la macchia andrà via.- Gli occhi azzurro cielo del ragazzo si fissarono nei suoi,ed una scossa le attraversò la spina dorsale -ti pagherò la tintoria. Promesso,basta che tu mi dia il tuo indirizzo.- La sua voce aveva assunto un tono così solenne che Thalia si sentì quasi in colpa,per non averne uno su cui essere rintracciata. -E' tutto a posto,davvero,non serve- cercò di convincerlo. Ma lui sembrava irremovibile -permettimi almeno di offrirti qualcosa da mangiare. Sai...- le sue guance divennero rosse di colpo -ho notato che prima hai preso solo una tazza di the.-

Nuovamente,Thalia sbatté le palpebre. Nessuno si comportava in modo così gentile con lei da...beh,parecchio tempo. Esitò,ma poi lo sguardo supplicante del ragazzo la costrinse a cedere.
-D'accordo- sospirò infine -ma che sia qualcosa di veloce. Devo andarmene fra poco.-
Le labbra del ragazzo si curvarono verso l'alto,in un sorriso trionfante. Thalia vide uno scintillio furbo balenare nel suo sguardo.

tutto va irraggiungibile
oltre noi oltre le nuvole
se cerchi nell'invisibile
riesci a sentire il rimpianto di te
riesci a sentire il rimpianto di te
riesci a sentire il rimpianto di te

Alla fine,il suo proposito di trattenersi per poco tempo andò letteralmente in fumo. Quel ragazzo non era affatto timido come sembrava:le elargiva sorrisi e battute con una naturalezza sconvolgente,ed era capace di farla ridere come nessuno era mai riuscito a fare. Si accorse di quel piccolo (ma significativo) dettaglio solo quando il sole era ormai tramontato del tutto,ed era davvero ora che se ne andasse. Si sentiva curiosamente leggera.

-Grazie...di tutto- disse. Li separavano solo pochi centimetri di distanza. Il ragazzo le rivolse l'ennesimo ghigno furbo,passandosi una mano fra i capelli scuri -figurati. Magari se mi lasci il tuo numero potremmo organizzarci per uscire,uno di questi giorni...-
Il sorriso si spense lentamente sul viso della semidea -oh.- Disse -io...mi dispiace,non sono di queste parti. E non ho un telefono.- Suonava decisamente come una scusa,ma lui non parve offendersi. Si limitò a scrollare le spalle e ad alzare le mani,sconfitto. -Era troppo pretendere che una bella ragazza come te s'interessasse a me,vero?-

Il complimento le fece salire uno strano calore alle guance. -Umh...- borbottò,guardando altrove -comunque mi chiamo Thalia.- Il mortale la scrutò per qualche secondo,con uno strano sguardo -beh,Thalia- disse -se questo dev'essere un addio,allora deve essere fatto per bene.-

Si avvicinò al suo viso. La figlia di Zeus sentì il suo alito caldo sfiorarle il viso,mentre le lasciava un bacio sulla guancia:sapeva di cacao e menta.

-Piacere- le sussurrò.Thalia avvertì che stava chiaramente sorridendo -il mio nome é Luke.-

fermo e restante mi muovo
fermo e restante ti trovo

   
 
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