La
volpe perde il pelo, ma non il vizio
Un
esserino dall’ignota provenienza, dal pelo color
castagna essiccata, dalla vocina stridula e dal nome impronunciabile, se ne
stava acquattato come un ladro dietro a cespugli più belli e profumati di lui,
mentre con sguardo avvolpito (e non accanito, sia ben
chiaro), fissava un punto imprecisato nel prato davanti a lui.
Stava
baccagliando, come diceva sempre Kagome.
Faceva
la corte ad una bella volpina dalla sicura
provenienza, dal pelo lungo e color della neve, dalla vocina talmente sottile
che non si sentiva e dal nome che ancora non conosceva, ma che di sicuro era
più pronunciabile del suo.
Beh,
su questo avrebbe dovuto ricredersi.
Si
avvicinò quatto quatto e provò ad accarezzarla.
Oh,
era così morbida! Profumava come un petalo di rosa sotto la pioggia
scrosciante.
Preso
dall’amore incontrollabile, Shippo saltò addosso alla
volpina, che non si mosse di un centimetro.
Nonostante
le grandi emozioni, l’esserino si sentì
improvvisamente osservato.
Alzò
il capo grosso come una noce di cocco e incontrò due occhi dorati e accusatori.
-Che stai facendo al mio scialle, insetto?-
disse Sesshomaru con voce fredda e dolorosa come
spilli di ghiaccio sulla pelle bruciata dal sole.
La
volpe fece un balzo all’indietro, sconvolto dalla verità denudata.
Poco
dopo, Kagome lo vide correre da lei.
Piangeva
a dirotto, il povero, piccolo Shippo.
***
Et voilà un’altra delle
mie cavolate abnormi ^^.
Volevo sembrare
simpatica, anche se probabilmente non sono riuscita nel mio intento xD.
Il pensiero di Shippo che abbraccia lo “scialle” di Sesshomaru
mi ha fatto buttare giù questa one-shot
e mi sono divertita a scriverla.
Chissà se a qualcuno ha
fatto piacere leggerla, invece ^^.
Fatemelo sapere, ci
conto!
Mirokia