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Autore: __hugmebenjamin    04/01/2017    0 recensioni
[Attori/Cantanti]
[Attori/Cantanti]Holland, una ragazza che soffre di una lieve depressione, incontra Kevin, il suo psicologo. Lei è molto misteriosa e fredda, lui l'esatto contrario. Forse è vero, gli opposti si attraggono. Cosa succede tra i due? Kevin riuscirà a far tornare Holland quella di prima?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV KEVIN Eccomi qui, di fronte a quest'edificio imponente: un centro. Mi aspetta un nuovo giorno, ascoltare altri pazienti, aiutarli..io sono uno psicologo, ho 26 anni e lavoro qui da solo 4 mesi! Sono un tipo solitario, vivo ancora con i miei genitori, l'amore non fa per me. Entro nell'ospedale, prendo un caffè e saluto i vari colleghi e poi mi dirigo nel mio studio ad aspettare l'appuntamento delle 8:45. POV HOLLAND Nuovo giorno, stesse persone, stessa routine. Tutto così ripetitivo. Mi alzo dal letto e cerco il mio telefono. Due nuovi messaggi da “Dylan❤” che ignoro. Voglio davvero bene a quel ragazzo ma sono fatta così, non posso farci niente. O meglio, prima non ero così... Ho 21 anni e a differenza di molte mie coetanee non frequento l'università, anche se mi sarebbe piaciuto. I miei genitori sono morti due anni fa, in un incidente. Da quel momento la mia vita è cambiata, loro erano la mia roccia, la mia forza. Stavano venendo a prendermi a scuola, quando un camion li ha travolti. Mio fratello Cameron, quattro anni più grande di me, mi è stato sempre vicino, ma niente riuscirà a colmare quel vuoto, niente e nessuno. POV KEVIN Dopo aver visitato un paziente un'infermiera mi informa che una certa Holland sarà un nuovo paziente. Non so chi sia questa ragazza però voglio aiutarla. POV HOLLAND Oggi ho la mia prima visita dallo psicologo, un certo Kevin Zegers. Nonostante io non voglia ammetterlo, ho bisogno di un aiuto, voglio ritornare la vecchia Holland. Salgo in macchina con mio fratello e ci dirigiamo verso il suo studio. POV KEVIN Aspetto pochi minuti ed entra una ragazza, è piuttosto bella, alta... Ha dei bei capelli, chissà cosa le è successo... "Salve, si accomodi!" Mi alzo subito porgendole la mano. "Io sono il Dottor. Zegers, ma puoi chiamarmi Kevin" le sorrido. POV HOLLAND Ecco, è il mio turno. Entro nella sala, è molto carina e rilassante. Poi vedo quello che sembra il mio psicologo. Alto, occhi chiari, molto carino. "Io sono il Dottor. Zegers, ma puoi chiamarmi Kevin. Tu devi essere Holland!" Senza dire alcuna parola mi siedo sul divanetto marrone. Quell'uomo mi tranquillizza e mi imbarazza allo stesso tempo. POV KEVIN La guardo e le sorrido sistemando dei fogli e leggendo il suo fascicolo, ma lei non ricambia. "Come si sente in questo momento?" "Sinceramente molto in ansia." "Beh allora cerchi di rilassarsi, andrà tutto bene." dico io sorridendo, ma lei cerca di evitare il mio sguardo. Questa ragazza è così misteriosa, voglia di conoscerla, aiutarla. "Pronta?" "Direi di si." risponde lei accennando un sorriso. Devo ammettere che è molto bella. POV HOLLAND "Allora signorina Roden, mi parli un pó di lei." "Potremmo darci del tu?" Almeno mi sentirò più a mio agio. "Certo. Ma ora inizia." mi risponde lui, di nuovo sorridendo. "Beh, sono una semplice ragazza di 21 anni che, purtroppo, ne ha già passate tante. Mi sono successe tante cose, belle e brutte, che mi hanno cambiata molto, ma quella che mi ha fatto soffrire più di tutte e che mi ha cambiata totalmente, è stata la morte dei miei genitori. Forse è scontato, ma loro erano tutto per me. Erano il mio punto di forza. Sopratutto mia mamma, era la mia migliore amica! Quella mattina, quel dannato 7 febbraio, stavano venendo a prendermi a scuola, ma un camion li ha travolti, troncando le loro vite. Mia mamma, Letizia, era una donna molto solare, sempre con il sorriso sulle labbra e mi dimostrava sempre il suo affetto, in qualunque occasione. Mio padre, Luca, era un uomo molto più rigido, ma comunque molto affettuoso. Prima ero una ragazza che andava d'accordo con tutti, sempre sorridente, e mi manca quella me. Mi sono allontanata da molte persone: Dylan, Cameron, Sofia... Dylan è il mio migliore amico da quando siamo piccoli, mi è stato molto vicino nonostante io l'abbia trattato malissimo. Gli voglio un gran bene, ma non riesco più a dimostrarlo come prima. Poi Cameron, mio fratello. È inutile dirlo, è la mia forza. Ci siamo sempre l'uno per l'altra e andiamo molto d'accordo. E Sofia, la mia ormai ex migliore amica. Lei invece mi ha abbandonata, non capiva che se ero fredda con lei non era colpa mia! Ci sono stata male, ma se mi voleva davvero bene restava. Ora sono una persona fragile, molto fragile, fredda e debole. Ma voglio tornare quella di prima." Racconto asciugando una lacrima ogni tanto. Kevin mi osserva tutto il tempo senza dire una parola. POV KEVIN La guardo un po' come per analizzarla. "Holland, ricorda che niente è scontato o inutile e io sono qui per ascoltarti."  le sorrido come per incoraggiarla. "Cosa fai quando ti senti a terra?" le chiedo aspettando una risposta pronto a scriverla su un blocchetto. "Dipende.." dice lei piano.. Passano pochi secondi e lei risponde "La maggior parte della volte mi tengo tutto dentro...perché dopo tutto quello che è successo mi sono chiusa in me stessa più di quanto lo ero già prima..." Non mi guarda mai negli occhi, come se avesse paura, paura di sbagliare, paura di ammettere. POV HOLLAND Dopo tanto tempo, sono riuscita a esprimere gran parte dei miei sentimenti. Con lui mi sento bene, nonostante sia un completo estraneo. "Invece non dovresti, trova qualcuno che sia davvero interessato ad ascoltarti ed esprimi tutti i tuoi sentimenti, quello che hai dentro. Non tenere tutto dentro di te, questo ti rende debole. Esternare i tuoi sentimenti ti rende invincibile."Per la prima da quando sono entrata in questo posto, sorrido davvero. Il resto dell'ora procede tranquillamente. "Bene Holland, ci vediamo il 26 alle 15:00! Come ti senti ora?" Chiede lui, non smettendo mai di sorridere. "Molto bene, mi sono trovata bene con lei." "Mi fa molto piacere! Ah, prima che mi scordi, ecco qui il mio numero, per qualsiasi evenienza." Sorrido ed esco da quella stanza. Ora mi sento molto più libera senza quel peso. Mi sento viva, come non mi sentivo da tanto tempo. POV KEVIN È una bella ragazza, mi dispiace tanto vederla così ma spero di riuscire a farle del bene. Entra un altro mio paziente con problemi superiori alla ragazza precedente e continuo il mio lavoro. POV HOLLAND Ad aspettarmi c'è mio fratello. "Ciao sorellina! Com'è andata?" Dice scompigliandomi i capelli. "Stranamente molto bene, è un ragazzo simpatico e sono riuscita a raccontargli tutto." "Brava la mia sorellina! Che ne dici di andare a mangiare qualcosa ora?" risponde Cameron sorridente. Lui è sempre felice, nonostante tutto, è un ragazzo molto forte. È il mio esempio, nonostante tutto riesce a non cadere a terra. POV KEVIN Dopo una lunga giornata torno a casa da mamma. Già, vivo da solo con lei e papà. "Kevin ma quando ti sposi?" mi chiede mio padre mentre sfoglia un giornale in poltrona. "Già, trovati una donna, hai 26 anni non possiamo starti vicino tutta la vita signorino." continua mia madre. "Non credete che me ne sarei andato se avessi trovato la persona giusta?" chiedo un po' scocciato. Mio padre alza un sopracciglio "I tuoi fratelli sono sposati e hanno famiglia, perché tu no?" Rimango in silenzio per un po' ma poi rispondo "forse nessuno mi capisce". Mi siedo a tavola e sento mia madre ridere rumorosamente " uno psicologo che nessuno capisce? Questa è bella." Mi massaggio la testa con la mano sperando la finissero presto. POV HOLLAND Finalmente sono tornata a casa, sono stanchissima. Mi metto una tuta e mi butto sul letto. Quella chiacchierata con lo psicologo mi ha fatto riflettere molto, forse dovrei chiamare Dylan. Si, è proprio quello che farò. "Pronto?" "Hey, sono io!" "Ciao Holland! Cosa succede?" Esclama lui sorpreso. "Volevo parlarti, puoi passare a casa mia?" "Certo! Arrivo subito." Mentre decido di guardare la tv. Dopo neanche 10 minuti sento bussare alla porta, sarà sicuramente lui. Vado ad aprire e appena me lo ritrovo davanti non posso fare a meno di abbracciarlo. Farlo mi era mancato tanto, fra le sue braccia mi sento al sicuro. "Vieni, entra." "Allora, come mai mi hai chiamato?" "Oggi, come ti ho detto, sono stata dallo psicologo e mi ha fatto davvero riflettere. Ho capito che ho sbagliato ad isolarmi da tutti, soprattutto da te. Perdonami, ho sbagliato, ma è stato il dolore a farmi agire così. Voglio cambiare, voglio ritornare la vecchia Holland!". POV KEVIN Sono troppo stanco oggi e non voglio sentire altro dai miei genitori quindi penso che andrò a dormire. "Ti serve una donna Kevin!" ripete nuovamente mia madre dall'altra stanza. "Mamma finiscila per favore, sono molto stanco." mi tolgo le scarpe, la maglietta e i pantaloni e mi metto il pigiama, mi stendo sul letto facendo arrivare le coperte fino alla testa e poco dopo mi addormento.
   
 
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