Davanti a me siede un trentenne tranquillo dall’aria distratta e assorta a contemplare le nuvole colorate da qualche spennellata di sole. Sento il vento accarezzarmi dolcemente i capelli, mentre tutto intorno a me il cielo sfumato di rosa e arancione, farebbe invidia a qualsiasi pittore. Nonostante il paesaggio esterno sembrai sorridermi in questo pomeriggio mite, probabilmente oggi è il giorno peggiore della mia vita.
Di solito nei film, in momenti come questi il cielo piange con il o la protagonista, come se anche le nuvole sentissero la nostra pena e il nostro dolore.
-Ecco il suo thè signora, e il caffè per lui immagino- la cameriera sembra riscuotere Luca dal suo torpore
-Sì, il caffè è per me, grazie- risponde lui con garbo.
Io invece mi limito a fissare la mia tazza, dove metto la mia bustina in infusione chiedendomi per quale motivo io abbia ordinato quel thè. Decido di prendere la parola.
- Immagino che tu sappia il motivo per cui volevo parlarti- dico lentamente guardando Luca negli occhi -Non ce la faccio più. Sono stanca- I suoi occhi azzurri sembrano trasalire. Forse non sapeva cosa si nascondeva nel mio cuore, ma devo continuare -Sono passati ormai diversi mesi da quel maledetto incidente, ma non è cambiato nulla. La tua memoria non è tornata, e io, sono rimasta intrappolata nei tre anni perduti dalla tua mente. Mi sarebbe bastato solamente che tu ti riinnamorassi di me. Ma non è successo- La mia voce trema in questo momento. Vorrei essere più calma, ma nella mia situazione nessuno potrebbe esserlo.
Luca resta in silenzio e distoglie lo sguardo. -Credo sia meglio annullare definitivamente il matrimonio. Non ha senso continuare con questa farsa. Eri tu quello insistente, quello tenace e testardo, che non mi ha lasciato respirare finché non mi sono innamorata. Non ho la tua stessa forza. Mi arrendo.- Leggere lacrime rigano le mie guance .
-Mi dispiace- è la risposta che ottengo. -Mi dispiace, non volevo farti soffrire-
-Lo so.- Rimaniamo in silenzio tutti e due per un po’.
-Torno a casa Luca. Tra pochi giorni partirò. Non posso dire che non mi mancherai, e sicuramente starò male per un bel po’. Però non riesco a trovare un’altra soluzione, per dimenticarti- Le lacrime ora stanno quasi per trasformarsi in singhiozzi
-Mi dispiace- mi dice di nuovo. Il suo viso è addolorato.
-Addio Luca- gli sussurro quasi. Subito dopo mi dirigo verso l’uscita. Lo lascio lì a fissare il thè che non ho bevuto. Non tenta nemmeno di fermarmi e questo mi fa più male di qualsiasi altra cosa.
Cos’è successo? Come siamo arrivati a questo punto? Lasciate che vi racconti.